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SEO

Come scrivere un titolo perfetto SEO per Blog

Dicembre 28, 2014by Christian Salerno (Krikko)3 commenti

Tutti noi blogger sappiamo bene che possiamo scrivere anche il può bell’articolo mai scritto prima, ma se questo non viene visitato dagli utenti allora serve a ben poco. Il nostro scopo è quello di scrivere articoli che vengano ricercati ma soprattutto trovati. Ultimamente sto approfondendo un po’ gli studi sul posizionamento e perciò ho deciso di scrivere questo articolo per te, sperando che possa esserti utile. Ma partiamo per piccoli passi.

Parliamo di meta tag. Che cosa sono questi perfetti sconosciuti? i meta tag sono delle informazioni nascoste nel codice HTML e hanno lo scopo di fornire informazioni aggiuntive (meta informazioni). Queste informazioni vanno inserite nel codice HTML all’interno dei tag <HEAD> e </HEAD>.

<meta name=”author” content=”copyright guadagno col blog”/>

Grazie ai meta tag era possibile descrivere quel era il contenuto di un sito mettendo all’interno di content tutte le principali parole chiave. Inizialmente i motori di ricerca indicizzavano i siti principalmente in base a questi tag, ma data la facilità di utilizzo e di spam, ora Google ha ridotto quasi a zero il valore dei meta tag, rendendolo così uno strumento solo per gli utenti che per i motori di ricerca.

Esistono dei siti che sono in grado di generare automaticamente il codice html dei meta tag:

creare-meta-tag

Inserendo infatti un Titolo, una Descrizione e delle Keywords e cliccando su “Creare META tags”, sotto troverai il codice già bello e pronto. Il sito in questione è Seobook.

Perché è importante affidarsi ad uno strumento del genere che crea in automatico il codice? Perché un solo errore nel codice ne comprometterebbe seriamente il posizionamento. Ecco come deve essere la tua pagina HTML:

  • Senza errori: se ti dimentichi tag aperti senza chiuderli, se inserisci tag inesistenti ecc.. tutte queste cose concorrono a non rendere visibile la tua pagina.
  • leggera: sempre più Google valuta il tuo sito in base alla velocità di caricamento. Più è veloce e leggero e più si tratta di un sito dinamico ed affidabile. Non è bello fare aspettare troppo tempo gli utenti.
  • strutturata: lo spider di Google deve sempre riuscire a trovare con facilità tutte le informazioni che gli servono all’interno della nostra pagina web. Se non ci riesce declasserà la nostra pagina o la farà sparire dall’indice. Non vuoi che accada questo, vero?

Utilizza i Tag Title correttamente

Title-Tag

Il titolo di una pagina web è una delle cose più importanti.

Uno degli errori più commessi, e anche io ci sono cascato tempo fa, è quello di aprire un blog e nel tentativo di volerlo posizionare al meglio per una determinata parola chiave, ho tappezzato il blog con titoli dei post pieni di quella data parola chiave. SBAGLIATO! I titoli dei post devono essere unici per ogni pagina.

Altra cosa molto importante è sapere che per Google i singolari e i plurali non sono la stessa cosa. “Pianoforte” è diverso da “Pianoforti” così come è diverso da “Piano”. Scrivendo queste parole chiave nella casella di ricerca e premendo invio, il motore darà dei differenti risultati di ricerca.

risultati-motore-ricerca

Quindi scrivi post differenti con parole differenti (quindi con singolare, plurale, abbreviativi ecc…).

Inoltre ricordati il fatto che Google ignora le “stop word” ovvero quelle parole che spesso sono preposizioni, articoli e congiunzioni che rallentano la lettura del titolo e quindi sono da evitare. Per esempio un titolo che non va bene:

“Il metodo migliore per cercare di perdere peso”. Può essere tranquillamente alleggerito in…

“Metodo migliore perdere peso”. 

Gli utenti, in fase di ricerca, omettono gli articoli e lo fa anche Google. Quando puoi cerca di non metterli (se non quando sono necessari e fanno parte proprio della Keyword come “Centro commerciale Il Gigante“).

Come deve essere composto un buon titolo dunque??

I motori di ricerca riescono ad indicizzare solo le prime 12 parole presenti all’interno del titolo. Escluderei perciò titoli più lunghi di 12 parole.

Ricorda di inserire le parole chiave nel titolo in ordine di importanza. Se vuoi posizionarti per “Lezioni di pianoforte” e “Milano”, nel titolo dovrai inserire ovviamente prima “lezioni di pianoforte” e poi “Milano” dato che questo è l’ordine in cui le persone faranno la ricerca su Google. Altri consigli li trovi su Gleenk.

Il meta tag description

Questo tipo di tag è molto importante perché ha la funzione di fornire ulteriori descrizioni della pagina. L’importante è che questo non superi i 140-160 caratteri, che in media corrispondono alle 15 parole. All’interno della descrizioni puoi rafforzare le keyword e fare una presentazione attraente per il tuo articolo.

<meta name=”description” content=”Guadagno col blog offre la possibilità di imparare a guadagnare scrivendo articoli”.>

Ricordati sempre che la descrizione deve essere:

  • unica
  • attinente alla pagina
  • particolare (non generica)

Per ottimizzare il tag description c’è questo strumento che può rivelarsi molto utile, e ti permette di avere un’anteprima di come risulterebbe il tuo articolo all’interno della SERP di Google.

serp-google

Lo strumento si chiama Snippet Optimizer. Come vedi è molto semplice e intuitivo. Sopra metti il titolo, descrizione e url, e sotto puoi vedere come il tuo articolo comparirà all’interno di Google.

Scrivi per gli Utenti, ricorda!

Ci tengo ad aggiungere che devi sempre ricordarti che non scrivi per i motori di ricerca ma per gli utenti. Google sta sempre più specializzandosi per capire se il tuo testo è spontaneo oppure è basato solo nel cercare di puntare su una data parola chiave. Scrivi perciò in modo naturale, adottando uno stile di scrittura semplice, lineare e leggibile. Adotta i paragrafi, gli elenchi puntati, definisci i paragrafi con un titolo che non sia in <H1> (meglio <H2> o <H3>).

Installa SEO by Yoast

Per migliorare il tuo posizionamento non posso fare altro che consigliarti l’installazione di un Plugin molto famoso che ha preso piede ultimamente. Si chiama SEO by Yoast e qui di seguito puoi trovare un video tutorial che ti spiega come scaricarlo e come settarlo. Se sei un neofita attenzione perché non è tutto intuitivo. Seguendo il video non avrai problemi:

Fonte: SEO e SEM. Guida avanzata al web marketing

Blog

Come scegliere un buon nome Dominio

Dicembre 13, 2014by Christian Salerno (Krikko)5 commenti

Quando si decide di aprire un nuovo Blog bisogna prima pensare a che nome dargli. La scelta del dominio non è qualcosa che può essere fatta nel giro di qualche minuto o qualche ora. Si tratta di una scelta che deve essere ben ponderata, sia perché quello diventerà il tuo Brand ufficiale, sia perché i motori di ricerca poi ti indicizzeranno per quelle date parole chiave.

Bisognerebbe farsi un milione di domande come: se pronuncio il mio dominio al telefono è comprensibile? Ci sono troppe parole strane al suo interno? E’ più lungo di 30 caratteri? Si può confondere con altri siti?

Per esempio questo blog, guadagnocolblog.it, è un Blog che ho aperto nel 2010. Quando scelsi il nome dominio lo feci per cercare di far capire all’istante di cosa parlasse il mio Blog, ma col tempo mi sono reso conto che in realtà scelsi un nome che non era propriamente perfetto. Quando pensi ad un nome dominio e cerchi di risolvere un problema, te ne si presenta sempre un altro.

Io scelsi un nome che rappresentasse al meglio il mio Blog ma non mi accorsi che il nome del dominio scelto potesse essere facilmente confuso con altri centinaia di Blog simili.

Qualche anno fa andai alla fiera della Pubblicità Online a Milano (IAB Forum) e incontrai diversi autori di Blog che seguivo. Incontrai anche l’autore del Blog BigThink, lo salutai e gli dissi: “Ciao, sono Krikko, l’autore del blog Guadagnocolblog.it, commento spesso i tuoi articoli”! E lui mi rispose: “Scusami ma non mi ricordo, ci sono così tanti Blog che hanno un nome simile al tuo”.

Con l’esperienza ho capito molte cose che ti scriverò qui di seguito e spero che tu possa farne tesoro.

Il nome dominio ti rappresenta

E’ importantissimo tenere sempre a mente il fatto che il nome dominio ti rappresenterà. Se il tuo Blog parlerà di Mazze da Golf non potrà avere un nome totalmente differente, a meno che tu non sia un’azienda che produce mazze da golf e decidi di utilizzare il cognome del proprietario (così come succede in molti negozi).

Ti sei mai chiesto perché domini come calcio.com, business.com o auto.com sono stati venduti alla grandi società per cifre da capogiro? Con un dominio premium del genere il tuo sito o blog acquisterebbe tanta credibilità sia da parte degli utenti che da parte dei motori di ricerca.

Altre società invece hanno puntato sulla forza del marchio e sulla memorizzazione del nome. E’ il classico esempio di: Scribd, Facebook, Amazon ecc…

I nuovi TDL

Il TDL è l’estensione del tuo dominio. Può essere .it , .com , .net ecc.. Ultimamente, dal 20 Giugno 2011, sono state inserite nuove estensioni. Per esempio esiste ora l’estensione .apple, .microsoft ecc.. Ecco alcuni siti:

  • www.iphone.apple
  • www.android.google

Ovviamente aver puntato ad avere un’estensione .google o .apple è costato per le aziende centinaia di migliaia di euro. Si dice che i costi per il riconoscimento e l’assegnazione di un TDL specifico costi attorno ai $ 185.000. Data la cifra così enorme, è scontato dire che solo le grandi società e i grandi brand potranno permettersi di sostenere tali spese.

Il dominio per la SEO

Ultimamente Google sta cercando di dare meno peso al nome dominio anche se sembra favoreggiare alcuni tipi di estensioni come per esempio domini che finiscono con .edu.

Come dicevamo prima, anche le estensioni personalizzate vengono ben indicizzate perché si suppone che solo le grandi aziende possono permettersele e di conseguenza si suppone che queste aziende siano di grande livello in grado di offrire contenuti e servizi di grande qualità sulla rete.

Il nome deve essere breve e facile da ricordare. Ci sono diverse aziende che continuano a registrare nomi interminabili superiori ai 30 caratteri. I nomi troppo lunghi, oltre ad essere difficili da ricordare, sono spesso soggetti ad errori ortografici. Non ci si ricorda mai le doppie lettere, i trattini o i puntini. Cerca di essere semplice.

Un nome dominio efficace è composto da massimo due parole chiave. Un esempio è: “Alimentari.com”, “Giardini.it” ecc..

Ultimamente sta andando molto di moda la combinazione di parole strane fra di loro. Una parola determina in modo inequivocabile la funzione del sito o blog, e l’altra invece è una parola che c’entra poco con l’attività:

  • Hotmoney.pl
  • Autoscout24.it
  • ecc..

Come ho detto sopra, il nome dominio non deve essere confuso con gli altri.

Talvolta succede che, nel cercare un dominio disponibile, si trova quello che avevamo in mente già occupato. Se per esempio cerchiamo “belladentro.it” ma è già occupato, spesso il sito ci suggerisce “dentrobella.it”. Ora, belladentro aveva un significato mentre dentrobella no. Scegliere comunque quel nome può essere disorientante per gli utenti.

Il TDL Consigliato

Il TDL (Top level domain) consigliato è il .com. Oggi anche le estensioni .edu e .gov sono ritenute molto valide. Estensioni troppo internazionali come .net o .org non sono viste di buon occhio dagli utenti che frequentano il tuo sito o blog per cercare dei contenuti su di un dato argomento. Solitamente i siti che terminano in .net si tratta di grandi community e forum dove scambiarsi pareri, opinioni e informazioni. Proprio per questo motivo sarebbe meglio evitarli.

Se il tuo blog si occupa di telefononi allora puoi utilizzare l’estensione .mobi oppure .tel.

Le estensioni sconsigliate sono assolutamente i:

  • .info
  • .biz

Perché sono da evitare? Perché sono quelle che hanno il maggior numero di attacchi spam.

Keyword nel Dominio

È da anni che va di tendenza l’inserire il trattino fra le due parole chiave del dominio. Mi ricordo che seguivo Carlo D’Angiò nel suo Blog “Lavoro-casa.com” e ricordo che lui stesso disse in un video o scrisse in un articolo che il trattino posto fra le due parole serviva a differenziarle e far capire ai motori di ricerca che si trattasse di due parole separate. Google non sarebbe in grado di capire le parole chiave di “lavorocasa”, ma è in grado di capirle con “lavoro-casa”.

Il trattino quindi rafforza la propria presenza all’interno della SERP di Google. Da un lato dunque abbiamo un vantaggio SEO, dall’altro forse perdiamo un po’ di credibilità. Che valore ha un’azione del genere sul nostro brand? Un dominio con dentro il trattino è difficile da pronunciare, crea equivoci e soprattutto è difficile da ricordare.

Strumenti per Scegliere il Dominio

Prima di cominciare a scegliere il tuo dominio, ti consiglio di dare un’occhiata a questi strumenti che potranno servirti molto.

  • DomainFellow.com: ti consente di inserire una parola chiave e di ricercare dei prefissi o suffissi automatici previa attesa di 60 secondi. E’ molto utile, lo consiglio!
  • NameBoy: ti permetto dei suggerimenti interessanti inserendo una parola chiave principale ed una secondaria.
  • GoDaddy: è un ottimo sito di Hosting, uno fra i più famosi al mondo, e fornisce un ottimo tool per cercare nuovi nomi dominio.

Fonte: SEO e SEM, Guida Avanzata al Web Marketing, Marco Maltraversi.
Blog, Google, Google Adsense, Guadagnare, Uncategorized

Quale Blog Aprire per Guadagnare?

Dicembre 8, 2014by Christian Salerno (Krikko)3 commenti

Domanda da un milione di dollari: Quale Blog devo aprire per iniziare a guadagnare comodamente da casa?

Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma in ogni modo esistono delle categorie di Blog che sono in grado di farti guadagnare di più. Quali per esempio? Stiamo parlando di quei blog che trattano argomenti “gettonati” o che sono in grado di sfruttare al meglio i social network per ricevere centinaia di visite.

Come fare per creare un blog di questo tipo? Ecco i passi che ti consiglio di seguire:

1. Individua la Nicchia

nicchia

Prima di aprire un Blog fai un’indagine di mercato per cercare di capire qual è la nicchia più gettonata. Senza saper né leggere né scrivere, se parli di calcio o di moda otterrai moltissime visite. Tuttavia se tratti argomenti così ampi rischi di entrare in un mondo dove la concorrenza è spietata e troverai Blog fortissimi, già piazzati nelle prime posizioni di Google, difficilmente spodestabili.

Quello che ti consiglio io è buttarti su una nicchia più specifica. Se per esempio vuoi parlare di calcio, allora parla della serie B. Ci sono moltissime persone appassionate alla serie B, più di quante tu possa immaginare. Ti ricordo che siamo in Italia, dove lo sport nazionale è ufficialmente il Calcio, perciò troverai molta concorrenza anche nella nicchia “serie B”.

Trova dunque quella nicchia che abbia un buon compromesso fra:

  • ricerche
  • concorrenza

La nicchia ideale è quella che ha abbastanza ricerche e poca concorrenza. Ci sono ancora nicchie inesplorate che possono garantirti le prime posizioni sui motori di ricerca. Un mio carissimo amico, Flavio Carretti, aprì tempo fa un blog sui racconti per bambini. Vuoi sapere come è andata a finire? Successone! Nel suo blog vendeva racconti, filastrocche e file audio registrati da lui dove raccontava le storie. In questo modo le mamme mettono a letto il bambino, cliccano “Play” e il bambino si addormenta senza che loro perdano altro tempo.

Scegliere una buona nicchia significa garantirsi un futuro. Sul sito di Robin Good trovi una bellissima guida sulle nicchie che ti consiglio di seguire cliccando qui.

 2. Informati o Paga

Copywriter

Se non hai mai parlato della nicchia che hai scelto hai solo due possibilità: 

  • Informarti acquistando libri e vedendo videocorsi
  • Pagare qualcuno che scriva sul tuo blog al posto tuo

Se scegli la prima possibilità sappi che ci vorrà del tempo prima che tu diventi un esperto del settore. Non basterà un solo libro letto velocemente, ma più libri e riletti più volte. Ricordati di non copiare mai parti di libro in un tuo articolo, oppure puoi farlo – se sono brevi – citando la fonte (ovvero titolo del libro, editore, autore, pagina).

Il secondo metodo è sicuramente quello meno impegnativo. Oggi sulla rete puoi trovare articolisti ovunque. Tutti bene o male sanno scrivere. C’è chi sa scrivere in maniera più creativa e c’è chi scrive in modo più giornalistico. Affidati a quelle persone creative. La scrittura deve essere ipnotica.

Chi legge deve essere costantemente attratto dai tuoi articoli, deve costantemente essere incollato allo schermo. Pensaci bene: quante distrazioni abbiamo oggi? Troppe! Già solo il telefonino che suona per ogni notifica (facebook, whats’app, email ecc..), poi in televisione fanno un programma accattivante, i familiari che ti cercano… come fa uno a leggere un articolo per intero? Deve succedere un miracolo! 

Ecco, il miracolo è la scrittura ipnotica.

3. Pubblica con Regolarità

2000-euro

Questo passo è molto importante. Ci sono Blog che aprono, pubblicano i primi venti articoli i primi giorni e poi rimangono inattivi per mesi e mesi. I poveri utenti affezionati al Blog aprono la pagina un giorno e non trovano aggiornamenti. La aprono un altro giorno e non trovano aggiornamenti. La aprono il giorno dopo e quello dopo e ancora e non trovano nulla. Alla quinta volta non apriranno più il tuo blog.

Non ti dico di pubblicare tutti i giorni, sarebbe quasi impensabile. Ma scrivere con regolarità sì. Puoi anche pubblicare un solo articolo a settimana, l’importante è che i tuoi utenti lo sappiano. Se scegli di pubblicare il Venerdì sera alle 20.00 allora scrivilo in Homepage da qualche parte che i tuoi articoli verranno pubblicati sempre ogni Venerdì di ogni ora.

Ci sono state molte discussioni per quanto riguarda la frequenza della pubblicazione. Alcuni si trovano bene con una frequenza molto alta. Per esempio ci sono redazioni che pubblicano anche 10 articoli in un solo giorno. E altri che si trovano bene con una frequenza più bassa. Per esempio, io e gli altri amministratori di Pianosolo.it, abbiamo deciso di pubblicare ciascuno 1 articolo a settimana, per un totale di 3 articoli: Lunedì, Mercoledì e Venerdì. In questo modo riesci a coprire tutta la settimana pubblicando anche articoli di un certo peso.

4. Monetizza al Meglio

guadagnare-soldi

Un blog che fa visite deve essere monetizzato. Monetizzare un blog significa guadagnare con i tuoi contenuti. 

Se si tratta di contenuti gratuiti allora dovrai guadagnare con le pubblicità. Se si tratta di contenuti a pagamento allora quello dovrà essere il tuo unico ritorno economico. I contenuti sono tutto ciò che hai. Non pubblicare articoletti tanto per pubblicare. Cerca sempre di dare un valore aggiunto ai tuoi articolo e cerca di far arricchire chi legge il tuo articolo.

Io, per esempio, mi emoziono molto quando da un articolo imparo qualcosa, anche se non si tratta di qualcosa inerente all’articolo. Magari imparo una citazione, oppure un’abitudine che hanno i grandi, un modo di dire, una curiosità. Insomma, dove imparo io ci vedo del guadagno.

Perciò costruisci i tuoi articolo in modo formativo. Forma chi ti legge. Istruiscilo, regalagli curiosità, cerca di essere originale e distinguiti dalla massa.

Per monetizzare degli articoli gratuiti puoi rivolgerti a diversi siti. Tra i più famosi c’è la pubblicità di Google Adsense. Si tratta di una pubblicità Pay per Click. Questo significa che per ogni click che gli utenti faranno sulla tua pubblicità, tu ci guadagnerai qualcosa. Qualcosa quanto? Dipende… ma in linea di massima parliamo di centesimi.

Cerca di trovare anche la soluzione più appropriata per il tuo Blog. Ricordo il caso di Nanoda, costruito dal mio amico Ryuichi. Ai tempi cercava di monetizzare il suo traffico attraverso Google Adsense ma non ci riusciva. La sua nicchia era troppo particolare e non c’erano investitori da parte di Google Adwords. Così ha deciso bene di eliminare Google Adsense per sostituirlo con tipi di servizi e pubblicità più dirette.

Se per esempio provi ad aprire il suo sito, troverai una grande pubblicità come sfondo del Blog, così come succede in diversi servizi di posta elettronica, oppure su We-transfer, oppure sui servizi di abbreviazione di url. Il principio è questo: io ti offro un servizio, gli utenti lo usano, però gli compare una grande pubblicità e io guadagno per tutti quegli utenti che visionano la pubblicità.

Oppure sul sito, che parla di fumetti, ha allestito un corso di giapponese. Solitamente le persone appassionate ai fumetti anime e manga, sono anche appassionati dell’oriente, quindi io credo che quella sia stata veramente un’ottima trovata per il sito.

5. WordPress o Blogger?

blogging-business

L’eterno dilemma. E’ meglio WordPress o Blogger? Quale delle due piattaforme è più performanti e adatta per il guadagno online? 

Io, nella mia carriera di Blogger ho avuto una decina di Blog in WordPress e una ventina di Blog creati con Blogger. Mi sono trovato bene con entrambi, ma ecco la mia esperienza spiattellata su di un piatto d’argento per te:

Problemi di WordPress:

  • Se non sei esperto, installarlo può rivelarsi un’impresa;
  • Se non lo sai utilizzare può diventare lento;
  • Devi costantemente fare dei Backup (o installare un plugin che lo faccia per te);
  • Devi costantemente aggiornarlo onde evitare attacchi Hacker;

Problemi di Blogger:

  • Non puoi installare Plugin;
  • Per fare delle modifiche devi mettere mano al codice Html, col rischio di fare seri danni;
  • Limitato;
  • Difficoltà nel trovare template eleganti e professionali;

Se non hai molte pretese e l’esigenza di installare Plugin per installare funzionalità particolari, allora un Blog costruito sulla piattaforma Blogger può rivelarsi la migliore soluzione. Qui trovi un articolo di Roberto Iacono, un mio caro amico 🙂 .

 

Articoli, Blog, Migliorare Blog

7 Consigli per Curare al Meglio il Tuo Blog

Novembre 16, 2014by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Il blog è lo strumento più potente che ci sia per ogni azienda. Grazie ad esso infatti è possibile sfruttare i contenuti (content marketing) in modo tale da valorizzare i propri prodotti o servizi.

A proposito di questo concetto ti consiglio la lettura di questo libro, edito da Hoepli, un vero must per quanto riguarda i contenuti per i blog. Oggi trattiamo e approfondiamo alcuni concetti trattati anche da questo libro, in particolare da pagina 144 a pagina 152.

1. Fissa il tuo Obbiettivo

Prima di cominciare a scrivere mille articoli sul tuo Blog ragiona e chiediti:

  • che cosa vuole essere il mio blog?
  • verso che tipo di utente è rivolto?
  • perché questo blog?

Una volta che saprai rispondere a queste domande allora potrai iniziare a scrivere contenuti di qualità sul tuo blog.

2. Elabora Un Palinsesto

Non fare come faccio io 😀 . Cerca di pubblicare con regolarità. Pubblica almeno un articolo a settimana e se riesci due (dicono che sia il numero ottimale). Ci sono siti di news che pubblicano anche 5 articoli al giorno, ovviamente più è il numero di articoli pubblicati e minore sarà la tua possibilità di investire tempo ed energie su ognuno di esso.

Ti consiglio di assumere dei collaboratori che scrivono articoli sul tuo blog. In questo modo puoi scrivere un solo articolo a settimana ma vederne pubblicati più di uno.

3. Non solo parole

Le parole sono belle ma… i video lo sono ancora di più! Quando puoi correda il tuo articolo da un podcast, da immagini o da video. Se ti spaventa inserire troppe immagine all’interno del tuo blog per via degli innumerevoli costi che questo comporterebbe, allora ti consiglio di dare un’occhiata al mio Magico Photo che ti permette di avere qualsiasi tipo di foto o immagine in modo gratuito.

4. Non eliminare i commenti Scomodi

Permetti sempre i commenti sotto i tuoi post. Potrai ricevere elogi se hai fatto un buon lavoro e questo ti aiuterà a fare sempre meglio anche nei post a seguire, oppure potrai ricevere critiche. Esistono due tipi principali di critiche:

  • quelle costruttive
  • quelle non costruttive

Le critiche fatte in modo costruttive devono servire a te per migliorare gli aspetti evidenziati. Le critiche non costruttive come gli inutili insulti che si leggono spesso, non ti serviranno a molto, anzi… perciò non farti problemi ad eliminare questo tipo di commenti.

5. Scrivi come Parla

Fidati, non esiste cosa peggiore che leggere un blog impostato in modo formale, che magari dà anche del “lei” al lettore. Il Blog sei tu che comunichi con un lettore. Devi cercare di creare empatia. Come puoi crearla se cerchi di tenere il distacco? Più sarai vicino al potenziale cliente e più il potenziale cliente sarà vicino a te e al tuo prodotto.

Lascia stare i grandi paroloni, cerca di farti capire da tutti, dal contadino al laureato in lingue orientali.

6. Tieni alta la Curiosità

L’essere umano è curioso di natura. Se ad una persona le dici: “non ti girare perché c’è una cosa brutta..”, al 99,99% quella persona si girerà per via della curiosità. Inoltre in quella frase c’è la parola “non”. Sapevi che il nostro cervello filtra questa parola? Per il nostro cervello è come se non ci sia. Se ad un bambino dici: “tu non sei stupido”, il bambino riceverà in modo subconscio: “tu sei stupido”.  Ecco perché devi cercare di eliminare il “non”, è una parola tossica.

Mantenere viva la curiosità del lettore nel tuo articolo è tuo compito. Utilizza frasi che possano suscitare attenzione e curiosità.

Ti è mai capitato di leggere quei libri-mattoni che dopo due pagine di lettura ti “costringono” a chiuderli? Un libro può avere anche 1.000 pagine. Se queste sono scritte in modo persuasivo diventa facile perdersi dentro di esse.

7. Fai domande

Le domande stimolano l’interazione e tengono vivo l’interesse. Un buon modo per mantenere la curiosità del lettore è quello di fare una domanda all’inizio dell’articolo e dare una risposta solo alla fine.

Ti consiglio la lettura di “La scrittura ipnotica” del grande Joe Vitale.

Guadagnare, Social

Come fare soldi con Instagram

Novembre 8, 2014by Christian Salerno (Krikko)4 commenti

Se ti stai chiedendo come guadagnare con Instagram nel 2022, sei arrivato nel posto giusto. In questa guida ti spiegherò come iniziare a sviluppare gradualmente un guadagno online tramite l’applicazione ad oggi più usata e famosa (la sta superando solo TikTok con una crescita incredibile!).

Potrebbe sembrare difficile partendo da zero, ma non preoccuparti! Seguendo i miei consigli potrai sfruttare al meglio questa piattaforma per guadagnare soldi online diventando un instagrammer e potenzialmente un influencer. Raggiungere un vasto pubblico ed influenzarlo può essere molto proficuo, ma devi fare attenzione ad alcuni aspetti che di seguito tratterò per cominciare a monetizzare un account Instagram. Pronto? Partiamo!

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