Domanda da un milione di dollari: Quale Blog devo aprire per iniziare a guadagnare comodamente da casa?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma in ogni modo esistono delle categorie di Blog che sono in grado di farti guadagnare di più. Quali per esempio? Stiamo parlando di quei blog che trattano argomenti “gettonati” o che sono in grado di sfruttare al meglio i social network per ricevere centinaia di visite.
Come fare per creare un blog di questo tipo? Ecco i passi che ti consiglio di seguire:
1. Individua la Nicchia
Prima di aprire un Blog fai un’indagine di mercato per cercare di capire qual è la nicchia più gettonata. Senza saper né leggere né scrivere, se parli di calcio o di moda otterrai moltissime visite. Tuttavia se tratti argomenti così ampi rischi di entrare in un mondo dove la concorrenza è spietata e troverai Blog fortissimi, già piazzati nelle prime posizioni di Google, difficilmente spodestabili.
Quello che ti consiglio io è buttarti su una nicchia più specifica. Se per esempio vuoi parlare di calcio, allora parla della serie B. Ci sono moltissime persone appassionate alla serie B, più di quante tu possa immaginare. Ti ricordo che siamo in Italia, dove lo sport nazionale è ufficialmente il Calcio, perciò troverai molta concorrenza anche nella nicchia “serie B”.
Trova dunque quella nicchia che abbia un buon compromesso fra:
- ricerche
- concorrenza
La nicchia ideale è quella che ha abbastanza ricerche e poca concorrenza. Ci sono ancora nicchie inesplorate che possono garantirti le prime posizioni sui motori di ricerca. Un mio carissimo amico, Flavio Carretti, aprì tempo fa un blog sui racconti per bambini. Vuoi sapere come è andata a finire? Successone! Nel suo blog vendeva racconti, filastrocche e file audio registrati da lui dove raccontava le storie. In questo modo le mamme mettono a letto il bambino, cliccano “Play” e il bambino si addormenta senza che loro perdano altro tempo.
Scegliere una buona nicchia significa garantirsi un futuro. Sul sito di Robin Good trovi una bellissima guida sulle nicchie che ti consiglio di seguire cliccando qui.
2. Informati o Paga
Se non hai mai parlato della nicchia che hai scelto hai solo due possibilità:
- Informarti acquistando libri e vedendo videocorsi
- Pagare qualcuno che scriva sul tuo blog al posto tuo
Se scegli la prima possibilità sappi che ci vorrà del tempo prima che tu diventi un esperto del settore. Non basterà un solo libro letto velocemente, ma più libri e riletti più volte. Ricordati di non copiare mai parti di libro in un tuo articolo, oppure puoi farlo – se sono brevi – citando la fonte (ovvero titolo del libro, editore, autore, pagina).
Il secondo metodo è sicuramente quello meno impegnativo. Oggi sulla rete puoi trovare articolisti ovunque. Tutti bene o male sanno scrivere. C’è chi sa scrivere in maniera più creativa e c’è chi scrive in modo più giornalistico. Affidati a quelle persone creative. La scrittura deve essere ipnotica.
Chi legge deve essere costantemente attratto dai tuoi articoli, deve costantemente essere incollato allo schermo. Pensaci bene: quante distrazioni abbiamo oggi? Troppe! Già solo il telefonino che suona per ogni notifica (facebook, whats’app, email ecc..), poi in televisione fanno un programma accattivante, i familiari che ti cercano… come fa uno a leggere un articolo per intero? Deve succedere un miracolo!
Ecco, il miracolo è la scrittura ipnotica.
3. Pubblica con Regolarità
Questo passo è molto importante. Ci sono Blog che aprono, pubblicano i primi venti articoli i primi giorni e poi rimangono inattivi per mesi e mesi. I poveri utenti affezionati al Blog aprono la pagina un giorno e non trovano aggiornamenti. La aprono un altro giorno e non trovano aggiornamenti. La aprono il giorno dopo e quello dopo e ancora e non trovano nulla. Alla quinta volta non apriranno più il tuo blog.
Non ti dico di pubblicare tutti i giorni, sarebbe quasi impensabile. Ma scrivere con regolarità sì. Puoi anche pubblicare un solo articolo a settimana, l’importante è che i tuoi utenti lo sappiano. Se scegli di pubblicare il Venerdì sera alle 20.00 allora scrivilo in Homepage da qualche parte che i tuoi articoli verranno pubblicati sempre ogni Venerdì di ogni ora.
Ci sono state molte discussioni per quanto riguarda la frequenza della pubblicazione. Alcuni si trovano bene con una frequenza molto alta. Per esempio ci sono redazioni che pubblicano anche 10 articoli in un solo giorno. E altri che si trovano bene con una frequenza più bassa. Per esempio, io e gli altri amministratori di Pianosolo.it, abbiamo deciso di pubblicare ciascuno 1 articolo a settimana, per un totale di 3 articoli: Lunedì, Mercoledì e Venerdì. In questo modo riesci a coprire tutta la settimana pubblicando anche articoli di un certo peso.
4. Monetizza al Meglio
Un blog che fa visite deve essere monetizzato. Monetizzare un blog significa guadagnare con i tuoi contenuti.
Se si tratta di contenuti gratuiti allora dovrai guadagnare con le pubblicità. Se si tratta di contenuti a pagamento allora quello dovrà essere il tuo unico ritorno economico. I contenuti sono tutto ciò che hai. Non pubblicare articoletti tanto per pubblicare. Cerca sempre di dare un valore aggiunto ai tuoi articolo e cerca di far arricchire chi legge il tuo articolo.
Io, per esempio, mi emoziono molto quando da un articolo imparo qualcosa, anche se non si tratta di qualcosa inerente all’articolo. Magari imparo una citazione, oppure un’abitudine che hanno i grandi, un modo di dire, una curiosità. Insomma, dove imparo io ci vedo del guadagno.
Perciò costruisci i tuoi articolo in modo formativo. Forma chi ti legge. Istruiscilo, regalagli curiosità, cerca di essere originale e distinguiti dalla massa.
Per monetizzare degli articoli gratuiti puoi rivolgerti a diversi siti. Tra i più famosi c’è la pubblicità di Google Adsense. Si tratta di una pubblicità Pay per Click. Questo significa che per ogni click che gli utenti faranno sulla tua pubblicità, tu ci guadagnerai qualcosa. Qualcosa quanto? Dipende… ma in linea di massima parliamo di centesimi.
Cerca di trovare anche la soluzione più appropriata per il tuo Blog. Ricordo il caso di Nanoda, costruito dal mio amico Ryuichi. Ai tempi cercava di monetizzare il suo traffico attraverso Google Adsense ma non ci riusciva. La sua nicchia era troppo particolare e non c’erano investitori da parte di Google Adwords. Così ha deciso bene di eliminare Google Adsense per sostituirlo con tipi di servizi e pubblicità più dirette.
Se per esempio provi ad aprire il suo sito, troverai una grande pubblicità come sfondo del Blog, così come succede in diversi servizi di posta elettronica, oppure su We-transfer, oppure sui servizi di abbreviazione di url. Il principio è questo: io ti offro un servizio, gli utenti lo usano, però gli compare una grande pubblicità e io guadagno per tutti quegli utenti che visionano la pubblicità.
Oppure sul sito, che parla di fumetti, ha allestito un corso di giapponese. Solitamente le persone appassionate ai fumetti anime e manga, sono anche appassionati dell’oriente, quindi io credo che quella sia stata veramente un’ottima trovata per il sito.
5. WordPress o Blogger?
L’eterno dilemma. E’ meglio WordPress o Blogger? Quale delle due piattaforme è più performanti e adatta per il guadagno online?
Io, nella mia carriera di Blogger ho avuto una decina di Blog in WordPress e una ventina di Blog creati con Blogger. Mi sono trovato bene con entrambi, ma ecco la mia esperienza spiattellata su di un piatto d’argento per te:
Problemi di WordPress:
- Se non sei esperto, installarlo può rivelarsi un’impresa;
- Se non lo sai utilizzare può diventare lento;
- Devi costantemente fare dei Backup (o installare un plugin che lo faccia per te);
- Devi costantemente aggiornarlo onde evitare attacchi Hacker;
Problemi di Blogger:
- Non puoi installare Plugin;
- Per fare delle modifiche devi mettere mano al codice Html, col rischio di fare seri danni;
- Limitato;
- Difficoltà nel trovare template eleganti e professionali;
Se non hai molte pretese e l’esigenza di installare Plugin per installare funzionalità particolari, allora un Blog costruito sulla piattaforma Blogger può rivelarsi la migliore soluzione. Qui trovi un articolo di Roberto Iacono, un mio caro amico 🙂 .