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Articoli, Blog

Soluzioni Di Guadagno Utilizzate

Agosto 8, 2011by Christian Salerno (Krikko)11 commenti

Nel post di oggi, voglio raccontare la mia esperienza sul mondo del guadagno online, e di come io mi sono cimentato per la prima volta, come ho fatto a migliorare, chi ho seguito, quali libri ho acquistato, chi mi è stato più d’aiuto, e a che punto sono arrivato adesso.

Spero che questo post ti possa interessare, poichè metterò a disposizione tutta la mia esperienza, chissà mai che tu ne possa trarre giovamento.

Partiamo subito con la mia prima esperienza…

2009, l’incontro col Guadagno Online

Siamo nell’estate del 2009, mi sono appena diplomato come Geometra, e sono in cerca di stage, lavoretti, o perchè no, un lavoro pare-time dove poter raccimolare un po’ di soldi per finanziare i miei studi di pianoforte, perchè è quella la mia strada.

Scegliendo quella scuola, ho fatto forse la scelta più sbagliata della mia vita, la mia strada è sempre stata quella di fare il pianista, infatti, una volta diplomato, è come se non avessi “in mano” nulla, perchè inizio seriamente il percorso di pianista.

Inizio a dare gli esami da privatista (ho dovuto dare tutti gli esami che avevo lasciato indietro per via delle superiori), ottenendo anche discreti risultati.

Un giorno, finito l’esame di teoria e solfeggio, mi ritrovo a navigare al pc. In genere, quando cercavo qualcosa, si trattava quasi sempre di materiale dedicato agli scacchi. Questi, dopo il pianoforte, sono la mia seconda passione.

Così, entro in un sito dedicato agli scacchi, leggo alcuni articoli interessanti, fin quando non vengo attratto da un link di un annuncio Adsense con scritto: “Sei abile a Scacchi?”

Così, senza aspettare nè 2 nè 3, aprii quel link (senza sapere assolutamente che si trattasse di Adsense…sapevo a malapena andare su Internet!).

Quel link mi portò su una landing page, una pagina dove c’era un signore che spiegava come, grazie ad internet, è possibile guadagnare con le proprie passioni…

Il video assomigliava molto a questo, e mi colpii molto. Mi ricordo bene che continuai a guardare quel video, ed altri simili, fino a tarda notte. Era diventata una droga per me, non potevo smettere di informarmi sull’argomento, mi interessava troppo!

Scoprii che era possibile autopubblicarsi, e questa era la cosa che amavo di più. Sin da piccolo mi divertivo a scrivere dei “libri di pianoforte” che speravo venissero poi pubblicato da qualche casa editrice; quel giorno invece scoprii che io avrei potuto auto-pubblicare i miei lavori, e perchè no, guadagnare con essi.

Andai infine a dormire, ma con 1.000 pensieri per la testa. Il giorno dopo mi svegliai prestissimo, perchè dovevo fare altre ricerche per scoprirne di più. Tramite queste ricerche, scoprii che si poteva guadagnare solo se avevi un blog, così iniziai a fare ricerche inerenti al guadagno col blog.

Tra le ricerche mi imbattei su Google Adsense, il sistema più potente per guadagnare online (almeno, così mi era stato presentato).

Tra le varie ricerche, conobbi il grande Robin Good, che col suo modo di comunicare attirò la mia attenzione, e divenne il mio idolo, un modello assolutamente da seguire…

Questo video mi diede moltissime speranze, oltre che una grandissima grinta. Così senza perdere altro tempo, scoprii come aprire un blog e gestirlo, così che anch’ io potessi  iniziare ad avere i miei primi guadagni.

Aprii il mio primo blog dedicato al pianoforte: http://studiarepianoforte.blogspot.com/

Ora il blog si è trasferito, ma un tempo era un blog da 4 soldi, molto amatoriale, con poche visite e bassissimi guadagni.

Iniziai a pubblicare 4-5 articoli al giorno, con la speranza di ottenere visibilità. Registrai il mio blog ovunque, su tutte le directory e motori di ricerca…erano operazioni che eseguivo per la prima volta e non sapevo neanche se erano utili, insomma, andai a puro intuito.

Chiamalo intuito o fortuna del principiante, il Blog iniziò a decollare raggiungendo a breve le 200 visite al giorno. I guadagni si aggiravano attorno ai 50 centesimi al giorno, ma ero molto soddisfatto di me stesso.

Feci ricerche per scoprire come fare per incrementare i guadagno di Adsense, e scoprii il sito Italianbloggers.

Fu il primo sito Paid to Write che  conobbi. In pratica di si tratta di un sito gestito da altri, e tu puoi guadagnare tramite ogni articolo scritto per loro. Il metodo di guadagno era Adsense. In questo modo avevo 2 canali di guadagno per Adsense: il mio Blog e Italiabloggers.

Notai che gli articoli che scrivevo iniziarono a fruttarmi 0,80 euro al giorno, talvolta 1..ed ero al settimo cielo (mi accontento di poco vero?). Fu così che iniziai a stendere post migliori per cercare di incrementare le entrate di Adsense.

Feci anche il mio incontro col guadagno facile e la falsa strategia del colore nero e rosso della roulette francese. Persi tutto ciò che avevo accumulato con tanti sforzi e fatica. Non giocare ai casinò (soprattutto quelli Online!!!).

Iniziai ad aprire il mio canale youtube, quasi per gioco…

2010, Un’Importante Svolta

Il mio piccolo blog dedicato al pianoforte iniziava a fare strada…le visite erano diventate 300 ed io ero davvero incredulo, fin quando un giorno non mi arriva un’email …

Caro Christian, sono Giulio Cinelli, l’amministratore del sito Pianosolo.it . Dato che tutti e due portiamo avanti un progetto molto simile, cosa ne dici di mettere insieme le forze?

Ed  è così che presi l’amara scelta di abbandonare il blog a sè stesso, e cimentarmi un questa nuova avventura.

Conobbi meglio Giulio, che fu per me una vera manna dal cielo. Lui si occupava di lavoro su Internet già da un paio d’anni prima di me, ed era ben avanti rispetto a me, così potetti imparare moltissime cose utili gratuitamente, e dato che eravamo (e lo siamo tutt’ora) soci, era nel nostro interesse scambiare idee, opinioni, conoscenze e “segreti” sul mondo di internet, gli aspetti SEO e quant’altro.

La mia formazione ebbe così una grande spinta, tanto da iniziare a poter dare una mano agli altri, a coloro che avevano appena cominciato. Ed è qui che decisi di aprire questo blog.

Pianosolo aveva moltissime visite, e i guadagni di Adsense erano ben più elevati. L’unica cosa è che questi andavano divisi per due, ma non c’era problema, gli incassi toccavano tranquillamente i 15 euro giornalieri.

Verso metà del 2010 Adsense ebbe un grandissimo crollo di entrate, e tutt’ora, nonostante la quantità di visitatori è aumentata, i guadagni sono bassissimi e talvolta non si sfiorano nemmeno i 5 euro quotidiani!

Così decidemmo di trovare un’alternativa ad Adsense che a mala pena ci permetteva di ripagare il servizio di Hosting per il sito. Troviamo così un servizio incredibile… Ebuzzing, e scrivo subito questo articolo!

Con Ebuzzing sfioravamo anche i 50 euro al giorno, era una vera pacchia per noi, non ci sembrava reale! Praticamente erano delle campagne video, dove bastava che solo un utente ci passasse per sbaglio sopra col mouse (anche senza cliccare), che il video partiva, ed ogni volta che il video partiva, per noi erano 0,03 euro di guadagno, che sembrano pochi ma col grande traffico di utenti, i guadagni erano incredibili. Ebuzzing ci ha salvato dalla rovina 😀 .

Intanto, inizio ad acquistare ebook e manuali sul Seo e sul Guadagno. Acquisto per quanto riguarda il SEO il libro Molto traffico, molto guadagno mentre per quanto riguarda il guadagno comprai il primo Ebook di Mauro Franco: Io sono ricco e subito in seguito la “versione più semplice” dell’ebook di Mauro Franco, a cura di Nicola Bertrami: Guadagnare con Clickbank, senza conoscere l’inglese.

Questi libri mi hanno letteralmente aperto la mente, e da qui ho cominciato sul serio a capire che cosa significa gestire un sito Internet, e in che modo è possibile riuscire a guadagnarci. Provo a mettere dunque in pratica alcune di queste tecniche, a volte sbagliando, a volte ottenendo dei fallimenti, ma alla fine, riesco a capire ciò che gli autori avevano affermato all’interno dei loro testi.

Scopro dei siti e blog gratuiti da iniziare a seguire costantemente perchè sono siti e blog di valore che aiutano a sviluppare la mia formazione, giorno dopo giorno. Si tratta di:

  • Il blog di Francesco Gavello
  • Il blog di Robin Good
  • Il blog del Tagliaerbe
  • Il blog di Ryuichi

Inizio a ricevere consulenza privata da Carlo d’Angiò, e inizio a collaborare con nuovi blogger affermati e “in erba”.

2011, l’anno della Raccolta

Il 2011 lo chiamo l’anno della raccolta, ovvero l’anno in cui riesco concretamente a raccogliere il frutto di tutto ciò che ho seminato sino ad ora, oltre che ad iniziare a seminare in modo ancora più conscio.

Vengo notato da Flavio Carretti, e mi chiede una collaborazione con l’azienda Riv-Eu – SRO. Accetto immediatamente questa collaborazione, che diviene per me un punto essenziale per la mia formazione. Ricevo informazioni importantissime da Flavio, consigli sul come scrivere gli articoli, sul come scrivere in modo accattivante, sul come strutturare un articolo, sul come scrivere ed impostare le email e molto altro.

Grazie all’azienda e a Nicola Bertrami, imparo una volta per tutte, che cosa sono le affiliazioni, tant’è vero che qualche mese fa, ci ho pubblicato un ebook: Business con le Affiliazioni.

Le affiliazioni erano (e lo sono tutt’ora) per me il metodo di guadagno più redditizio. Nei mesi in cui tutto mi andava bene, riuscivo quasi a toccare lo stipendio di un operaio Pare-time, grazie al lavoro da casa con le affiliazioni.

Carlo d’Angiò, rimasti amici dopo l’esperienza di Coaching, nota un mio video su Facebook dove suono il pianoforte. Subito mi contatta, esaltando le mie capacità, e mi chiede una collaborazione per un suo seminario.

Il Sito Pianosolo.it, continua a far strada, tant’è vero che riusciamo a fare interviste a pianisti come: Allevi, Bollani, Bahrami, Raphael Gualazzi (vincitore di S.Remo), Michel Camilo, Pieranunzi e molti altri.

La scuola Siena Jazz ci offre una collaborazione….il Siena Jazz!!!!!!!! 😀

Come già annunciato prima, pubblico il mio primo Ebook, che totalizza sin da subito un buon numero di vendite, e l’assistenza riceve molte email di clienti che sono rimasti soddisfatti dell’acquisto.

Qualche settimana fa, il mio canale Youtube, che era nato per gioco, diventa un canale Partner, in questo modo riesco ad avere molte agevolazioni sul mio canale di qualsiasi tipo.

Ah, ti ricordi la mia passione per gli scacchi? Alla fine, aprii un blog anche su quella nicchia: Mattoscacco.com. Il sito viaggiava tranquillamente con le sue visite, fin quando non vengo contattato per collaborare con una rivista di scacchi.

I miei canali Adsense sono aumentati, e con essi anche le entrate. I canali di guadagno arrivano da:

  • Pianosolo.it
  • Mattoscacco.com
  • Guadagnocolblog.it
  • Italiabloggers.it
  • Mondohitech.info
  • Diggita.it
  • it. ewrite. us
  • Youtube

Tra questi, i canali che mi rendono di più in assoluto sono: Pianosolo.it, che con oltre 5.000 utenti comunque riesce a procurare dei modesti guadagni. Mondohitech.info, è il mio sito Paid to write che ho acquistato qualche mese fa da un webmaster che lo vendeva (tutto già pronto, indicizzato e già avviato). Il sito si autoalimenta da solo, e il mio lavoro su questo sito è davvero minimo. E infine una grande mano me la dà Youtube. Da quando sono diventato Partner, Youtube mi offre la possibilità di guadagnare con i video…meno male che ho oltre 300 video sul canale! 😀

Infine, su Google Keyword Tool, noto che le ricerche sul mio nome iniziano ad avere una certa consistenza.

Infatti, sia su Google Instant che su Youtube Instant, si ricerca il mio nome o comunque il mio operato.

Così ho dovuto aprire una Pagine fan su facebook, e il mio blog personale http://www.christiansalerno.com/

*******

Ecco, nel 2011 ho finalmente avuto i miei piccoli successi, ho raccolto quello che ho seminato pian piano in due anni di lavoro. Questi successi ovviamente non mi hanno fermato, anzi, mi hanno spronato a dare anche di più, in testimonianza del fatto che se uno ci crede, si impegna e dà se stesso…i risultati arrivano, o prima o dopo!

Spero che ti abbia fatto piacere leggere questa mia storia che ho cercato di riassumere il più brevemente possibile. E…qual’è la tua storia sul mondo del guadagno? Puoi rispondere qui sotto come commento, oppure puoi creare un post sul tuo blog e infine linkarlo qui sotto 😉 !

Krikko

Blog, Guadagnare, Membership

Quali Sono I Bisogni Dei Tuoi Utenti?

Agosto 2, 2011by Christian Salerno (Krikko)9 commenti

Ti sei mai chiesto quali sono i bisogni dei tuoi lettori? Conoscerli è essenziale, dato che sono loro la vita del tuo blog è necessario sapere cosa loro vogliono.

Per farlo puoi semplicemente fare un sondaggio attraverso un articolo, attraverso il tuo forum, o attraverso Google Docs.

Gli utenti sono l’anima del tuo blog ed hanno dei bisogni, non commettere mai l’errore di pensare che questi non ne abbiano, sono pur sempre essere umani, e come tali hanno dei bisogni che devono essere rispettati. Bene, quali sono dunque questi bisogni?

Prima di parlare del web, voglio fare un piccolo passo indietro, e partire dai bisogni generali di ogni singolo uomo.

Secondo Abraham Maslow, i bisogni dell’uomo sono classificati secondo un ordine di importanza che ora andremo a verificare.

Come puoi vedere, questo è lo schema, definito Piramide di Maslow dove egli ha elencato nel 1954 le sue teorie in base ai bisogni dell’uomo. Nel gradino più basso troviamo i bisogni primari e fisiologici, mentre più in alto troviamo il bisogno di essere migliore.

In ordine di importanza, dal gradino più basso a quello più alto abbiamo:

  • Fame, sete, respirazione, sonno
  • bisogno di sicurezza, e dunque di vivere in un habitat confortevole
  • bisogno di affetto e amore e di appartenere ad un gruppo
  • bisogno di essere stimati dagli altri
  • bisogno di essere realizzati

Questi erano e sono tutt’ora i bisogni dell’uomo. Come potrai ben capire, un uomo non sale al gradino successivo se prima non ha raggiunto completamente quello precedente. In pratica  all’uomo non gliene frega niente di vivere l’amore se non ha un pezzo di pane da mangiare. Prima si ricerca il pena o tenta di sfamarsi, e poi si va alla ricerca dell’amore.

Questa piramide è molto sensata, ed è stata studiata così bene nei minimi dettagli tanto che alcuni esperti di marketing hanno deciso di farne una rimodernizzazione. Quel grafico risale al 1900, oggi siamo nel 2000 e dunque lo stesso ragionamento è stato creato sul web, ottenendo così la Piramide di Maslow 2.0

Questa è la trasposizione dei bisogni degli utenti sul web in generale.

 

  • L’utente ha un bisogno primario, la ricerca di informazioni, perciò si dirige sui motori di ricerca (Google, Yahoo, Bing ecc…)
  • Non appena entrato online però ha bisogno di sicurezza per poter fare ricerca in piena tranquillità (Antivirus, Avira, Norton).
  • Una volta che è in grado di navigare sicuramente ha bisogno di relazionarsi, confrontarsi ed appartenere a dei gruppi (Facebook, social network, Chat).
  • Dopodichè ha bisogno di essere conosciuto e stimato, allora apre un blog (WordPress o Blog).
  • E infine ha bisogno di autorealizzazione, facendo ciò che gli piace (anche il blog può essere un autorealizzazione).

La stessa piramide noi la possiamo creare all’interno di un Blog. All’interno del blog quali sono le esigenze degli utenti? In ordine di importanza metterei:

  • Ricerca di informazioni. Google porta l’utente sul tuo sito, perciò hai bisogno di un Corso professionale di SEO.
  • Una volta atterrato sul tuo articolo, l’utente ha bisogno di trovare l’articolo interessante, in grado di soddisfare i suoi dubbi. Perciò devi creare articoli di qualità.
  • Una volta che l’utente ha trovato delle buone informazioni, ha bisogno di appartenere alla tua community. Per farlo devi permettere e facilitare la possibilità di commentare, e non dimenticarti mai di rispondere e di aiutarli più che puoi (aprendo un forum creerai un grande servizio aggiuntivo).
  • quando apparterrà poi alla tua community, avrà bisogno di essere stimato da te e dagli altri utenti della community, e questa fase può avvenire in due modi: o l’utente crea commenti interessanti e che diano informazioni aggiuntive in grado di sfoggiare le sue ampie conoscenze, oppure l’utente ti critica fortemente, anche senza alcun materiale solido che sostenga la sua critica. Questo perché, andandoti contro, fa vedere agli altri utenti della community che lui è migliore di te, che ne sa di più, ha bisogno di essere stimato!
  • Infine l’utente può decidere di collaborare col tuo progetto oppure diventare utente premium o iscritto, per ricevere il massimo della soddisfazione dal tuo servizio e lui stesso ne rimarrà realizzato.

Come vedi anche qui il discorso funziona. Non puoi permetterti di offrire un servizio premium se poi il servizio di base che offri non è soddisfacente. Avrai il risultato di non avere utenti che frequentano il tuo sito, di avere una grande frequenza di rimbalzo e così via. Devi prima soddisfare ogni gradino alla perfezione prima di andare al successivo.

Krikko

SEO

2 Modi Per Aumentare Considerevolmente Le Visite Al Proprio Sito

Luglio 6, 2011by Christian Salerno (Krikko)26 commenti

Carissimo lettore, sto per rivelarti due grandi notizie bomba. Ho conosciuto da poco due metodi incredibili per poter riuscire ad incrementare il traffico verso il proprio sito web, praticamente in maniera gratuita!

Voglio passare subito al sodo senza farti perdere tempo prezioso nel leggere parole di riempimento inutili. Allora, il primo metodo, è un sistema che ti permette di comprare le visite. Apro una piccola parentesi: sono lieto di fare pubblicità a questo sistema…è il più economico sul mercato, pensavo fosse una bufala invece è vero! Stentavo a crederci, ma poi ho provato il servizio, ho tenuto sotto d’occhio il mio Google Analytics ed ho testato che funziona davvero!

C’è un servizio analogo molto valido di Massimo d’amico che puoi trovare qui.  Come vedi, nel servizio base, Massimo ti offre 1.000 visitatori al prezzo di 27 euro.

Con questo sistema invece, puoi avere fino a 35.000 visite in 7 giorni al solo prezzo di 15 euro…provalo!! Complimenti a Cesar Andavisa che ha ideato questo sistema. Gli ho chiesto per curiosità con quale sistema invia i visitatori verso il nostro sito (Facebook, Autoresponder con una grande lista ecc…), mi ha risposto che arrivano attraverso un altro modo..mmm…come farà?? 😀

Passiamo invece al secondo metodo, altrettanto interessante. Blog Sitter! Di cosa si tratta? Blog sitter è un’idea innovativa e assolutamente superlativa!! E’ praticamente un forum dove all’interno di questo  segnali il tuo sito (la tua URL), ci aggiungi ulteriori informazioni sui contenuti del tuo blog (in modo da far capire bene agli altri di cosa si tratta), dopodichè noterai un’incremento di attività sul tuo blog. Lo staff di blog sitter si mobiliterà per iniziare a creare commenti sul tuo blog e a dargli visite.

Spero che questi consigli ti siano stati d’aiuto. Un grande in bocca al lupo per il tuo incremento di visite!

Perchè Comprare Visite?

Probabilmente ti starai chiedendo a cosa serve comprare visite se di quei 35.000, nessuno sarà un utente fidelizzato.  Ti rispondo col paragone della pagina di Facebook. Spesso e volentieri si comprano dei fan sulle pagine di Facebook, ma non perchè si spera che questi diventino utenti attivi (mai lo sono e mai lo saranno!), ma per avere un numero maggiore di fan che ha lo scopo di invogliare alla gente a diventare a loro volta fan.

Una pagina fan con 20.000 iscritti è molto più appetibile e soggetta a nuovi “mi piace” rispetto ad una con all’interno 20 fan.

Con le visite, il sistema funziona diversamente. Lo scopo non è quello di avere nuovi utenti attivi, ma bensì di far capire a Google che sul nostro sito arrivano visitatori anche senza il suo aiuto, e che quindi se gli utenti ci trovano anche senza la sua considerazione nei nostri confronti, vuol dire che il nostro è un sito di valore poco conosciuto ma utile, e quindi Google vedrà bene di aumentarlo di rango all’interno della sua SERP.

Un’altro motivo per utilizzare questo incremento di visite è quello di guadagnare con le visite. Esistono diversi sistemi come per esempio eADV che ti pagano in base al numero di impression che riesci a ricevere sul banner. Se riesci ad utilizzare bene questi sistemi (pay per impression e incremento di visite a pagamento) puoi trovare il metodo per guadagnare tramite questo sistema. Ovviamente dovrai guadagnare di più di quello che spenderai per incrementare il traffico! 😉

Krikko

Guadagnare

Organizzare Un Workshop, Primi Passi

Giugno 16, 2011by Christian Salerno (Krikko)7 commenti

E’ da giorni che con lo staff di Pianosolo stiamo cercando di organizzare un Workshop. Innanzi tutto specifichiamo cos’è questo. Il Workshop, meglio noto come convegno, è un incontro formativo o di presentazione con taglio molto pratico. Solitamente questo è diviso in due momenti: nel primo abbiamo l’oratore che spiega in maniera molto pratica come poter fare una determinata cosa, racconta le sue esperienze in quel campo e molto altro. Nella seconda parte si apre una discussione con i partecipanti. Non è dunque un evento a senso unico, ma  un evento dove si ascolta ma si partecipa anche attivamente.

Stiamo perciò cercando di organizzare per la prima volta questo evento, ma ci sono un mucchio di cose da tenere in considerazione e ci sono un mucchio di cose da calcolare! E’ più difficile di quanto mai pensassi! Ci stiamo muovendo a piccoli passi, ci stiamo informando..c’è dietro un grande lavoro per un evento del genere.

Come ho già detto è la prima mia esperienza in questo campo, e voglio condividerla con te. Ecco dunque quello che abbiamo fatto fin’ora ma soprattutto quello che dovremmo fare prima di annunciare l’evento.

Community

Prima di lanciare il Workshop, devi avere una bella community consistente che ti seguirebbe ovunque. Se perdi molto tempo ed energie ad organizzare, pubblicizzare e lanciare l’evento, e poi ti ritrovi solo tu con 2 iscritti, sarebbe piuttosto ridicolo e demoralizzante non trovi? Beh, Carlo D’Angiò organizza dei seminari al prezzo di 2.000 euro e anche più, e quindi se ci sono 8 persone è già un successo. Ma se fai pagare il Workshop a 50 euro (il che è già un prezzo molto basso), allora il numero dei partecipanti deve essere numeroso. Carlo mi ha insegnato che la prima edizione è quella che conta. Se fa successo, le altre edizioni saranno dei successi e non avrai neanche bisogno di farle troppa pubblicità. Ma se la prima edizione esce male, allora puoi anche chiudere la tua esperienza con i Workshop.

Devi avere continuo contatto con la tua community attraverso i commenti sul blog, i commenti sulla pagina di Facebook..devi diventare amico con loro, non serve solo scambiare qualche commento simpatico. Infatti, c’è una nostra collaboratrice che sta proprio svolgendo questo ruolo, quello di fidelizzare e creare forti legami con i lettori. In questo modo molti di loro verranno al workshop solo per conoscerla 😉 . Se decidi di fare l’evento a Roma, e un utente è di Milano.. devi dargli delle buone motivazioni per fargli fare tutta quella strada!

Programma e poi Lancia

Prima di lanciare la notizia alla tua community programma tutto per filo e per segno. Innanzi tutto cerca di trovare una sala adatta al numero dei possibili principianti, meglio prenderne una più grande del previsto, non si sa mai. Per quanto riguarda la sala, puoi chiedere al comune se ha delle sale libere, oppure agli Hotel che quasi sempre hanno una bella sala per le conferenze.

Gli Hotel si prestano quasi sempre molto bene a questo tipo di eventi. Tu portati gente e prestigio all’Hotel, e loro ti daranno la sala con un bello sconticino. I prezzi variano a seconda delle sale, ma ti posso dire che una sala di 100 persone circa, te la danno a 200 euro per mezza giornata e oltre i 400 per tutta la giornata. Quindi come vedi si tratta di cifre un po’ alte.

Una volta trovata la sede, e stabilita la data , inizia a prenotare! Non commettere l’errore di annunciare l’evento, e poi scoprire che la sala è già stata occupata quel giorno 😀 .

A seconda di quello che tratterai all’interno del Workshop la sala dovrà essere attrezzata o meno di altri elementi indispensabili: banchi per prendere appunti, lavagna, lavagna luminosa, proiettore, pc, un’asta per indicare le slide e chi più ne ha più ne metta.

Ovviamente non ti dimenticare mai di integrare, all’interno del tuo programma, dei momenti di pausa. Stare per 5-6 ore ad ascoltare dei tizi che parlano è dura..perciò, fai delle continue pause, e organizza dei rinfreschi con pasticcini o torte salate, la gente apprezzerà questa vostra cura nei loro confronti.

Organizza ora per ora l’argomento da trattare e i vari relatori che si susseguiranno. E’ indispensabile far parlare diverse persone: sia per catturare l’attenzione dei presenti, sia per dare a loro maggiori informazioni.

Organizza perciò su di una tabella i vari orari, le pause, chi saranno i relatori, contattali, e stabilisci il giorno o i giorni con loro più appropriati. Solo una volta che avrai stabilità tutto potrai rendere pubblico l’evento sul tuo blog e ovunque tu voglia.

Trova degli Sponsor

E’ fondamentale trovare degli sponsor per l’evento, ma non per guadagnare, ma per cercare di non andare in perdita! Ricordati che il primo obbiettivo nella prima edizione non è mai quello di guadagnare, ma quello di offrire un buon servizio, utile a chi ne usufruirà.

La gente che parteciperà dovrà uscirne col sorriso, e dovrà essere pronta a rifare quest’avventura anche un’altra volta. I workshop sono dei momenti incredibili e di grande importanza per i partecipanti. Potranno conoscere gente nuova, potranno conoscere dal vivo te e il tuo staff, potranno dialogare con te sia durante l’evento in maniera più formale, sia dopo l’evento in maniera meno formale. Potranno scambiare opinioni ed idee con con gli altri partecipanti e stringere nuovi rapporti.

Quanto far pagare i partecipanti?? C’è chi li fa pagare 2.000 come Carlo D’Angiò, ma lui ha un bel nome e il servizio che rende è di estrema qualità. C’è chi li fa pagare circa 300 euro come Robin Good, ma egli conta sul numero più che sul singolo, infatti i suoi eventi fanno quasi sempre il tutto esaurito. Secondo me un buon prezzo iniziale è quello di stare attorno le 150 euro. Di meno non si riuscirebbero a coprire le spese nemmeno lontanamente e renderebbe il servizio meno invitante. Ricordati sempre che a primo impatto è il prezzo che crea il valore. Un evento da 2.000 euro sarà qualcosa di assolutamente atteso da tutti! Ma un Workshop da 30 euro ha già l’aria dell’amatoriale!

Stabilisci perciò un giusto prezzo, un prezzo non troppo alto e che spinga gli utenti a venire, ma che allo stesso tempo non sia troppo basso e che quindi darà meno valore al tuo lavoro.  Una volta stabilito anche il prezzo è arrivato il momento del lancio!

Lancia l’evento

Forse il momento più importante, devi stare attento a come lo presenterai perchè da questo dipenderanno il 50% delle presenza (se non di più). Il mio consiglio è quello di creare un sito o una landing page apposta per l’evento. E all’interno di questo/a ci inserirai tutte le informazioni che gli utenti vorranno avere. Non dovrai lasciarli con dei “Ma”, ma dovrai lasciarli solo col dubbio se partecipare o meno, ovviamente questo dipenderà anche dalla tua capacità di convinzione. Il servizio che offri è ottimo perchè lo fai tu, il problema è attirare la gente, soprattutto chi viene da molto lontano.

Crea perciò una bella pagina nella quale spieghi, passo per passo  cosa ci troveranno gli utenti. Spiega perciò, attraverso un elenco ben fatto gli orari della giornata, per esempio:

  • ore 9.00-9.30 inizio incontro e presentazione
  • ore 9.30-10.30 argomento n.1 presentato da me
  • ore 10.30-12.00 argomento n.2 presentato da tizio e caio
  • ore 12.00-14.00 grande rinfresco assieme
  • ore 14.00-15.00 argomento n.3 con un caso tra i presenti preso in esame
  • ore 15.00-16.00 argomento n.4 presentato da sempronio
  • ore 16.00-17.00 discussione
  • ore 17.00-17.30 conclusione

Questo è dunque lo schema dell’orario, ma non dovrai dare solo questo, dovrai specificare anche cosa avranno dall’evento, per esempio:

  • chiavetta da 2GB con all’interno le slide, le immagini e i pdf dell’incontro
  • gadget del tuo brand
  • invio della registrazione tramite Dvd a proprio domicilio
  • possibilità di accedere all’area premium del sito per un mese dopo aver partecipato all’evento

insomma, più aggiunte ci metterai e più gli utenti saranno spronati a venire. Devi dare al loro il massimo dei servizi, così si ritroveranno a partecipare ad un evento unico che rimarrà, oltre che ad un’esperienza formativa, anche un’esperienza unica che i partecipanti porteranno con sè per tutta la vita. E’ inutile aggiungere quanto gli utenti poi saranno maggiormente fidelizzati al vostro brand.

Krikko

Articoli, Blog

Scrivere Articoli Persuasivi

Giugno 14, 2011by Christian Salerno (Krikko)7 commenti

Scrivere articoli in grado di persuadere i lettore non è cosa facile. Cerca di riuscire a far rimanere il lettore incollato al tuo articolo è tanto difficile quanto trovare un ago in un pagliaio. O il lettore è uno fidelizzato, allora legge tutto quello che scrivi; oppure se il lettore è nuovo lo devi conquistare.

A volta non basta solamente scrivere degli articoli di qualità. Certo, questi sono molto utili al lettore, ma devi far sì che il lettore si appassioni all’articolo mentre lo legge, e riuscirci è un’impresa, ma fattibile.

Bisogna solo conoscere alcuni trucchi, alcuni segreti, bisogna pensare prima di scrivere, ed il gioco  fatto! Non bisogna mai buttare giù le frasi senza pensarci su due volte. Ricordati sempre che ogni frase ti permette di far rimanere incollato il lettore allo schermo. Se scrivi troppe frasi senza senso, se fai troppi esempi inutili, se esci fuori tema..il lettore uscirà fuori dal tuo articolo!

Persuadere è tutto quello che ci vuole per fare un buon articolo ad alta conversione. Il blogger dunque, quando scrive un articolo, non deve essere semplicemente un esperto di quell’argomento, non deve essere anche un esperto SEO, ma deve essere anche un esperto copywriter. Ecco perchè la figura del blogger è molto ricercata, perchè è un tutto-fare!

Andiamo ora a vedere quali sono quelle tecniche che ti permettono di attrarre e mantenere attaccato sul tuo articolo un lettore. Di seguito troverai link ad altri articoli scritti da persone molto più competenti di me in materia.

Guarda I Grandi

Come in tutti i mestieri, solo guardando quello che fanno quelli più esperti di te, puoi imparare moltissimo. Chi sono all’oggi quelli che utilizzano la scrittura persuasiva? Quelli lì che cercano di venderti prodotti o servizi! Perciò iscriviti a tutte le newsletter dei marketer (magari dai un’email secondaria per non avere la tua email principale strapiena di email pubblicitarie) e guarda quali tecnica utilizzano nei testi delle loro email. Apprendi e metti poi in atto quello che hai appreso nei tuoi articoli.

Ma la scrittura persuasiva non viene adottata solo all’interno di email, ma anche all’interno dei Blog giustamente. A tal proposito non posso far altro che consigliarti di guardare tre blog in assoluto:

  • Il Blog di Mauro Franco
  • Il Blog cdc-project di Carlo D’Angiò
  • Il Blog della Riv-eu

Il primo blog è del signore del guadagno in assoluto, Mauro Franco. Puoi apprendere da ogni suo singolo articolo. Sai perchè guadagna così tanto Mauro? Lasciando perdere il fatto che i suoi ebook costano un occhio della testa…Mauro guadagna così tanto perchè ha una scrittura persuasiva invidiabile! Le sue pagine di vendita sono pagine uniche, in grado di rendere il 6% delle conversioni (nonostante il prezzo alto dei suoi ebook!!) Un ebook normale rende meno dell’1% , e questi Ebook costano 30-40 euro. Mauro è capace di avere un tasso di conversione del 6% con eBook di 200 pagine! Leggi il suo Blog, imparerai tanto da lui!

Il secondo blog è di Carlo D’Angiò, una persona squisita che la sa davvero lunga sul marketing, seo, copywriting e molto altro. A settembre terrà un seminario sul come scrivere il tuo ebook e come lanciarlo! Credo che sia un evento imperdibile, e se si ha la fortuna di poterci andare, se ne uscirà da lì con un bagaglio culturale immenso!

Il terzo blog è dell’azienda Riv-eu, aggiornato per la maggior parte da Flavio Carretti e Nicola Bertrami (ma dentro puoi trovare anche qualche mio articolo! 🙂 ). Anche in questo Blog gli articoli sono molto persuasivi, e leggendoli, migliorerai notevolmente la tua scrittura!

Sostieni Le Tue Tesi

Sostieni sempre le tue tesi con prove concrete, di fatti che tutti realmente conosciamo, basandoti su fonti certe che il lettore sicuramente conosce. Ti faccio un esempio. Supponiamo che tu stai parlando di guadagno da casa, e che quindi affermi:

Per Guadagnare da casa, bisogna avere pazienza […] molti progetti sono falliti per mancanza di pazienza […]

Questo è vero, verissimo…ma manda allora al lettore a visitare questi progetti falliti, dai a loro prove concrete di come è facile fallire, fagli capire a loro che quel che dici ha delle solide basi. Fai leva su questioni sociali accettate, che nessuno avrebbe il coraggio di mettere in discussione.

La tua tesi non deve poter essere confutata da nessuno. Il lettore non deve pensare “questo sta sparando cazzate”, il lettore deve pensare: “cavoli, ha ragione!!” Un esempio di quello che sto dicendo?? Leggi questo articolo di Mauro Franco.

Presentare Problemi

Un’altra tecnica molto utilizzata è quella di presentare un problema, e poi far trovare rimedi e soluzioni all’interno del tuo prodotto che stai vendendo. Se per esempio in un articolo vuoi vendere dei prodotti di bellezza puoi presentare il problema in questo modo:

Nella società di oggi l’aspetto estetico è tutto, sia per opportunità di lavoro, sia per quanto riguarda l’aspetto affettivo […] bisogna essere sempre al meglio delle proprie possibilità […] e grazie a questi prodotto potrai riuscire ad esserlo.

Questo era solo un semplice esempio, ovviamente il tema può essere esposto in maniera molto più fluido e corretto.

Questa tattica è utilizza moltissimo anche nelle pubblicità televisive, sopratutto in quelle dei prodotti dimagranti. Nella pubblicità si vede quasi spesso una ragazza che si guarda allo specchio con aria disperata, poi arriva un’amica che gli presenta questo prodotto dimagrante, lei lo prova, e gli ritorna il sorriso. Raccontato così fa quasi ridere! 😉

Anticipa Il Lettore

Non lasciare tempo al lettore di farsi dei dubbi. Anticipa i suoi pensieri, smonta ogni sua possibile obiezione, è una tecnica molto valida. Facciamo anche in questo caso qualche esempio che rappresenti concretamente questo concetto.

Supponiamo che tu stia cercando di vendere, all’interno di un tuo articolo, un programma per pc che aiuti l’utente a sviluppare dei video. A questo punto, metti in pratica tutte le pratiche precedentemente viste e…:

Grazie a questo prodotto potrai creare dei video professionali in stile Hollywood […] Probabilmente ti starai chiedendo come poter utilizzare al meglio questo programma. Niente Paura! Avrai un corso gratuito di 1 ora […]

Togli tutti i dubbi al cliente e rincara la dose con i vantaggi del tuo prodotto.

Il Club Privato

L’essere umano ha sempre bisogno di essere accettato dagli altri esseri umani, ed è così che si entra a far parte di una certa moda, per piacere a questa persona piuttosto che a quest’altra. Noi viviamo in base agli altri, in base a come gli altri ci giudicano (non esiste niente di più sbagliato!!).

Ecco perchè devi riuscire a mettere il lettore nella condizione di poter entrare nel tuo club privato, ovvero di entrare a far parte di “quelli che..”.

Se per esempio tratti l’argomento del guadagno, una buona frase persuasiva può essere la seguente:

Cosa aspetti allora?! Acquista ora questo prodotto ed incomincia anche tu a far parte di quelli che guadagnano!

Facebook non ti ha insegnato nulla? Facebook è pieno di gruppi, e questi continuano a crescere giorno dopo giorno, sia come numero di iscritti che come numero di gruppi stessi!

Racconta Episodi Personali

Questa è un’arma davvero vincente. Raccontare le proprie esperienze, le proprie storie, fatti accaduti, gradevoli o non, fa rimanere il lettore incollato al tuo articolo. Quando un lettore incomincia a leggere una storia, si lascia prendere da questa, e non potrà far a meno di conoscere il finale, e l’unico modo per farlo è quello di leggere tutto il tuo articolo!

Le storie sono interessanti, coinvolgono il lettore, lo fanno immedesimare nel racconto. Inoltre il lettore sa inconsciamente  che c’è da apprendere molto da un racconto di un’esperienza da parte di un’altra persona, quindi senza accorgersene, pone attenzione ai racconti di storie raccontate da altre.

A me succede proprio così! Quando leggo su qualche forum qualcuno che racconta la propria truffa, anche se è lunga 900 parole..me la godo tutta! Anche perchè c’è solo da imparare ed evitare la truffa a propria volta! Quei 5 minuti che ho passato a leggere quella storia mi hanno probabilmente fatto risparmiare ore ed ore di tempo perso per una truffa!

Scarica l’Ebook

E non poteva mancare un ebook gratuito sul Blog writing, un ebook di oltre 150 pagine in grado di farti apprendere molto ma molto…

Clicca qui per andare all’articolo che permette di scaricare l’ebook.

Conclusione

Queste erano solo alcune delle tecniche di persuasione più diffuse. Come promesso, qui di seguito ti link articoli scritte da persone ben più competenti di me in materia:

  • Il Potere delle storie
  • La Domanda esca
  • Come Rendere i numeri più persuasivi
  • Lettera di Vendita Persuasiva
  • Consigli per Vendere prodotto

Krikko

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