Abbiamo già parlato in altri articoli di come creare delle landing page, e abbiamo visto anche nel mio corso come creare in modo autonomo una landing page pur essendo a digiuno di programmazione.
Oggi ci occupiamo di quali sono invece quegli elementi indispensabile in una pagina di atterraggio e spieghiamo ancora una volta dell’importanza di questa pagina.
La landing page è la specifica pagina che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato il link apposito ad una pubblicità. Questa pagina mostra contenuti che sono un’estensione del link o della pubblicità.
Perché le landing page sono così importanti? Perché servono a catturare l’attenzione del visitatore e a invogliarlo a compiere un’azione. La pagina d’atterraggio è la prima pagina che l’utente si trova di fronte dopo un click su un banner promozionale o da un link.
La nostra landing page deve persuadere il visitatore a:
leggere il testo e a comprenderlo in breve tempo;
compilare form;
fare un acquisto online;
usufruire dei nostri servizi;
Ovviamente non è una cosa semplice. Un visitatore vuole tutto e subito, possibilmente senza spendere nemmeno un euro. Ecco qui di seguito come dovrebbe essere organizzata una landing page.
Il titolo deve essere accattivante;
La “Secondary Headline” deve essere chiara a precisa e non deve confondersi col titolo della pagina;
Il paragrafo di introduzione deve incuriosire;
Inserire delle testimonianze e casi di successo (reali) per aumentare la credibilità nei confronti dell’utente medio;
Utilizzare scritte forti per spingere l’utente all’azione (call to action).
Il bottone per la call to action deve essere ben visibile e deve contenere parole che suscitino emozioni come “compra ora”, “free”, “download now” ecc…
I link devono essere pochi, chiari e visibili;
È importantissimo che la landing abbia un video di presentazione. Se non hai l’attrezzatura per realizzare un buon video di qualità allora investi e lascialo fare a qualcuno che è più in gamba di te in questo settore. L’investimento che farai ti porterà grandi ritorni.
Facciamo qualche esempio di Landing.
Facendoti un giro su questo sito, noterai che è ben fatto. Innanzi tutto il pulsante “Buy” è ben visibile ed è anche affiancato dal pulsante “prova gratuita” che ti permette di provare il prodotto prima di acquistarlo. Il pulsante per acquistare si trova senza necessità di scrollare la pagina e il testo è ben leggibile e chiaro.
Altro fattore importante di una landing è la pulizia della pagina. Pochi link, poche finestre, pochi rimandi. In una pagina spoglia, l’utente ha meno scelte da fare e ci sono più probabilità che andrà alla call to action. I veri maestri in questo sono quelli di Google:
Senza scrollare la pagina trovi già il pulsante blu che ti spinge ad andare su Google Drive. Se hai bisogno di maggiori informazioni allora vai in basso e troverai tutto ciò che ti serve, in maniera chiara e sintetica.
La landing page che segue ora è geniale per quanto riguarda l’headline. In 5 parole fanno capire di cosa tratta quel servizio. In più, nella stessa pagina viene offerte subito l’iscrizione gratuita (evidenziata) e quella a pagamento (non in evidenza). Spotify.
5 Link essenziali e se hai bisogno di ulteriori informazioni… basta scrollare la pagina.
Abbiamo poi la landing di mint.com, un’app che ti permette di gestire al meglio le tue finanze, impostande dei budget per ogni tipo di spesa. Davvero utile per chi si lascia trasportare dall’emozione dell’acquisto. Questa landing gioca sull’heading utilizzando un carattere decisamente più grande e un font diverso rispetto a tutto il resto:
La landing che segue la conoscerai di certo. Si tratta di Aweber, uno dei migliori servizi di email marketing. Come titolo della pagina abbiamo “perché oltre 10.000 marketer scelgono aweber?”
Come puoi notare abbiamo i 5 link in alto con in evidenza la prova gratuita di 30 giorni, un’immagine di un musicista che è sinonimo di creatività e il colore Blu nel business danno un’impressione di forza ed unione. Se usi il blu indichi forza di mercato, saggezza, tranquillità, fiducia, sincerità, pazienza e unità. Il blu indica anche polizia, ordine, tecnologia e realtà.
Quale parola ha maggiore impatto sulla Call to Action?
Ordinare
Acquistare
Acquista
Negozio
Trova
Confrontare
Scaricare
Aderire
Sono tutte parole potenzialmente valide. L’unico modo per rispondere alla domanda è quello di testare. Mettere per un mese la parola “ordina ora” sul pulsante. il mese successivo “acquista ora” e via dicendo. Ricordati sempre di utilizzare il verbo come prima parola nel pulsante. È la prima parola che farà maggior colpo sul lettore e lo spingerà maggiormente all’acquisto.
Dai sicurezza
Quello che viene meno su Internet è la sicurezza. Chiunque può aprire una pagina o un profilo Facebook spacciandosi per un’altra persona. Chiunque può costruire landing page dichiarando il falso. Chiunque può venderti qualsiasi cosa su ebay senza inviartela realmente. La truffa è sempre dietro l’angolo. Ecco perché l’utente ha bisogno di essere rassicurato. Una bell’immagine di un lucchetto farà al caso tuo e dei testimonial d’eccellenza ti metteranno in una botte di ferro:
A darti maggiore credibilità e affidabilità è l’inserire un contattato telefonico oltre che l’email. In questo modo l’utente saprà che potrà contattarti in qualsiasi momento in cui avrà bisogno di chiarimenti o problemi tecnici da risolvere.
A questo linktrovi 100 esempi di Landing Page che possono esserti davvero utili.
Un imprenditore, per quanto intraprendente e in gamba possa essere, non è perfetto. Un imprenditore è pur sempre un uomo fatto da pregi e difetti. Ecco perché deve circondarsi di persone valide in grado di dargli spunti e suggerimenti. In questo articolo dunque parleremo della costruzione delle Partnership, del lavoro di squadra, dei rapporti con i clienti, partner, collaboratori e tutti quegli elementi importantissimi ai fini del successo dell’imprenditore.
Dopo l’idea cosa accade?
Krikko, ho avuto un’idea talmente straordinaria di un prodotto finanziario che non posso raccontarlo a nessuno. Ho sviluppato un nuovo prodotto. So che presto diventerò milionario! Tuttavia non ho il capitale da cui partire, però sono troppo geloso del mio progetto!
Non è la prima volta che ricevo email del genere. Questa persona ritiene di avere un’idea così geniale da non poterne parlare a nessuno. Cosa fare dunque?
Quello che si può fare è brevettare il prodotto. Il problema persisterà comunque perché ho il brevetto ma non i mezzi per produrlo. Che fare?
Se si tratta di un’idea in campo finanziario che può avere valore solo per un istituto bancario, la possibilità allora sarà scegliere, tra i tanti, l’istituto in cui ho più fiducia e presentare l’idea ai suoi dirigenti. Loro potranno dire, dopo la mia presentazione, che avevano già avuto quell’idea e lanciare il prodotto finanziario senza la mia partecipazione. Come fare in questo caso?
Qualsiasi imprenditore sa che il rischio è il suo mestiere. Se hai un’idea così brillante da non poterne parlare con nessuno, la soluzione più sicura è morire con quell’idea. Pensa a quando sai un segreto. L’unico vero modo per far sì che rimanga tale e custodirlo solo dentro di te. Non appena il segrete esce fuori dalla tua bocca, nel giro di poco tempo sarà passato dalle orecchie dei tuoi conoscenti.
Se però tieni l’idea per te e muori con quell’idea… cosa ci hai guadagnato? Niente! Quindi, il rischio di parlarne con qualcuno e farti rubare l’idea è lo stesso che non dirlo a nessuno e morire con quell’idea. Giusto?
Costruire Partnership affidabili è una grande sfida. Non sarai mai sicuro al 100%, ma cercare persone di sicura affidabilità e lealtà ti darà almeno una probabilità di non essere truffato. Tuttavia il rischio esisterà sempre.
Mi ricordo quando nel lontano 2008 creai Pianosolo.it in collaborazione con Giulio Cinelli. Non ci conoscevamo di persona ma solo via web. Ci eravamo scambiati tutte le idee su quel progetto e io personalmente avevo tanto timore di essere fregato. Col passare del tempo però mi sono reso conto di aver trovato un collaboratore serio e affidabile e infatti tutt’oggi collaboriamo e il nostro progetto va alla grande.
Mi è capitato di parlare di questi casi a consulenti e ad agenzie specializzate e il consiglio che mi hanno dato è di cercare di raccogliere le eventuali prove dell’esistenza dell’idea prima di presentarla a un futuro socio o acquirente. Ho saputo da avvocati che un semplice articolo di giornale può costituire una prova da utilizzare, così come il fatto di depositare l’idea verso l’ufficio preposto. Mi hanno anche detto però che nulla può impedire in nessun modo a malintenzionati di creare un prodotto leggermente diverso dal tuo. Dopo la nascita di Facebook… quanti finti Facebook sono nati? Fortuna che il vero Facebook è rimasto 🙂 .
Così il dramma è praticamente insolubile. Bisogna trovare una partnership affidabile e agire rapidamente, perché il tempo è un grande nemico. La tua idea meravigliosa potrà venire in mente ad altre persone più agili e, in questo caso, non sarai più originale.
Fattela sempre con persone migliori di te
Questa era la frase che mi ripeteva mio papà sin da piccolo: “fattela sempre con chi è meglio di te e non peggio di te”. Il bello di frequentare gente in gambo è che si può creare un circolo virtuoso di conoscenze e amicizie e tutto questo può portare a grandi cose sia in ambito personale che lavorativo.
Il leader non ha paura delle persone in gamba. Non vede nei suoi dipendenti dei concorrenti ma bensì degli alleati che lo aiuteranno a mandare avanti l’impresa, sempre verso il successo.
L’illusione di assumere persone mediocri che saranno sempre sottomesse e obbedienti porta molte aziende al fallimento. Il “capo” sempre onnipotente, ha la falsa impressione di essere un leader vero. Ma che senso ha guidare un gruppo poco efficiente? Che valore ha essere leader di persone poco competenti e poco impegnate?
Il vero leader è supportato e sostenuto da un gruppo di persone competenti e impegnate, ed è estremamente importante che abbia sempre nel suo gruppo persone migliori di lui. Una volta ho conosciuto un importante Marketer che mi ha detto: “Qui, c’è solo gente migliore di me”. Analizzando la ragione del suo successo, tutti concordavano che era dovuta alla qualità della squadra che era riuscito a mettere insieme sotto la sua guida. Un dipendente migliore dell’altro!
Crea frequenti meeting
Nelle relazioni sociali è importante tenersi aggiornati. Pensa ad una coppia di fidanzati che si sentono una volta a settimana. Quanto potrò durare la loro relazione? Ovviamente se si tratta di un caso speciale dove i due non si possono sentire per varie ragioni, ok… ma se la situazione è sempre così..!
Oppure pensa ai tuoi clienti. Se tu non li contatti mai loro si dimenticheranno pian piano di te. Per questo dico sempre che non bisogna avere paura di inviare e-mail. Le e-mail che non contengono proposte pubblicitarie sono innocue e l’iscritto alla tua mailing list (cliente) si sente coccolato ed apprezzato.
Ogni essere umano vorrebbe soltanto sentirsi apprezzato e cercato. Se tu tenessi in considerazione queste due semplici cose, avrai risolto tutti i problemi della tua vita. Non avresti più nemici sulla tua strada. Quando una persona ti fa una critica e tu gli rispondi con un apprezzamento, succede un miracolo. Quella persona tutto d’un tratto si sente in colpa per averti criticato e verrà dalla tua parte (te lo sei fatto amico!). Io penso che proprio a questo ci si riferisce nel passo della Bibbia: Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l’altra. Non significa come nel senso letterale di farsi pestare senza reagire. Ma significa mostrare amore al posto dell’odio, e quest’amore ti risolverà la questione nel migliore dei modi.
Ritorniamo per un attimo a noi. Con i tuoi collaboratori devi sentirti spesso. Più vi sentite e più il vostro obiettivo rimane focalizzato. È facile perdersi in tante cose, in tanti progetti e in tanti falsi obiettivi. Per questo c’è bisogno che il focus di squadra venga rinnovato continuamente.
Per questo ti consiglio di:
Creare un gruppo su Wahtsapp con i tuoi collaboratori per segnalare solamente le notizie urgenti. Per esempio, noi con Pianosolo ci scriviamo gli aggiornamenti veloci e le cose urgenti da fare:
Ricordati di ringraziare sempre. Quando si entra in confidenza con le persone spesso ci si dimentica di tutti quei piccoli gesti carini che facciamo con le persone che conosciamo da poco. Ricordati sempre di dire un “grazie”, meglio uno in più che uno in meno.
Motiva i tuoi soci. Quello che io normalmente chiamo come gasamento. Il gasamento è contagioso ed è una vero metadone per la tua squadra. All’inizio del mese (Agosto 2016) avevo spinto la mia squadra a dare del nostro meglio affinché fatturassimo almeno €800 con la vendita dei prodotti che abbiamo sullo Shop. Fare €800 nel mese di Agosto equivale a farne €2000-3000 a Gennaio. Oggi che sto scrivendo questo post (28 Agosto 2016) abbiamo superato già quel traguardo. L’entusiasmo è contagioso!
Come organizzare un meeting
Prima delle riunione è indispensabile stabilire:
il tipo di riunione;
gli obiettivi di lavoro definendo l’ordine del giorno, il luogo, l’ora e la durata;
i tempi di ricezione della convocazione.
Durante la riunione occorre definire:
lo schema di lavoro;
gli aspetti comunicazionali;
i tempi a disposizione;
i criteri valutativi;
l’elaborazione di un piano d’azione.
Dopo la riunione bisogna verificare che:
i risultati della riunione siano riportati nel verbale;
i partecipanti siano stati informati dei risultati raggiunti;
vengano attutate le decisioni.
Rispettate i ruoli
In un progetto, sistema, famiglia o società è sempre importante rispettare i ruoli. Guarda cosa succede quando i genitori non fanno i genitori? Escono fuori dei figli che sono delle vere teste di caxxo!! Ecco perché è importante che ogni tassello sia al tuo posto. Perciò definisci bene con i tuoi soci quali sono i vostri ruoli. Per esempio: blogger, webmaster, esperto SEO, copywriter, videomaker, CEO ecc…
Concordo sul fatto che bisogna avere delle conoscenze e competenze collaterali. Ma se il Blogger si mettesse ad improvvisarsi Copywriter o peggio ancora programmatore… il sito avrebbe pochi giorni di vita. Quindi cercate di rispettare i vostri ruoli e di fare il meglio per il ruolo che ti è stato assegnato. Critiche e consigli sono sempre bene accetti ma io sono sicuro che se ti sei circondato di persone in gamba, sapranno benissimo come fare il loro lavoro.
Gratificate
Quando un componente del team fa un bel lavoro gratificatelo. Può essere un’idea geniale, può aver procurato un nuovo cliente, può aver finito un lavoro durissimo o altro ancora. Gratificare qualcuno è il miglior modo per dirgli “continua così, ti prego!” In questo modo terrai sempre alto il morale della squadra e si creerà una sana competizione fra gli elementi del team che sarà estremamente stimolante per tutti. Il tuo team metterà il turbo!
Le fasi evolutive di un gruppo di lavoro
All’interno di un gruppo di lavoro si svolgono le seguenti fasi.
Fase 1 – Sicurezza: i componenti del gruppo si trovano inizialmente a risolvere il problema di essere accettati o esclusi. Affrontare tale problematica comporta chiarezza nelle finalità e nel metodo di lavoro,.
Fase 2 – Manifestazione di se stessi: in questa fase c’è la necessità di far manifestare ai singoli componenti del gruppo la propria individualità. È la fase più complessa e critica dalla quale possono emergere particolari capacità di leadership, simpatie, insofferenze e alleanze significative nell’attribuzione di compiti specifici. Eventuali conflitti dovranno essere affrontati in senso produttivo.
Fase 3 – Cooperazione: durante la terza fase deve svilupparsi tra i singoli partecipanti il senso di cooperazione: si assegnano attività valutative e decisionali. I partecipanti avvertono la necessità di adeguare regole comuni e di attribuire maggiore importanza ai contenuti delle varie problematiche che non ai singoli rapporti formali.
Fase 4 – Realizzazione produttiva: il gruppo è coeso, mostra capacità di gestione e interdipendenza. Sviluppa progetti in modo sempre più autonomo e realizza nei tempi previsti performance complesse caratterizzate da analisi puntuali e decisioni.
In generale, si può dire che la sensazione di poter influenzare il proprio successo in modo decisivo proviene da intensi ricordi emotivi, che, di solito, si riferiscono a successi « sudati », conquistati grazie al proprio impegno.
Solamente i successi ottenuti con l’impegno danno la
sensazione di essere un vincente. I successi casuali o di
scarsa entità sono soltanto incoraggiamenti di breve durata.
È qualcosa di molto simile al «sapere tacito ». Anche qui i venditori migliori dispongono di un’ottima memoria, alla quale sono in grado di attingere nelle situazioni decisive per propiziare il successo. In altre parole, dispongono di una formidabile «gestione dei ricordi». Una caratteristica che offre diversi vantaggi, in quanto i venditori migliori:
Si ricordano bene e in fretta dei successi precedenti.
Oltre a ricordare i metodi che in passato li hanno portati al successo, sono in grado di rievocare anche le sensazioni pro
In tal modo, hanno anche la conferma della loro capacità e della loro competenza, che culmina nella convinzione che, se ce l’hanno fatta in passato, ce la faranno ancora.
Grazie a questi ricordi — dei metodi, delle sensazioni e della propria competenza —, provano una sensazione di fiducia in se stessi che spazza via ogni paura, permettendo loro di concentrarsi sull’impegno che li attende.
Liberi da qualsiasi pensiero negativo, sono in grado di esprimere tutto il loro potenziale.
La « marcia in più » dei tennisti più forti
Nel tennis si parla di « big points », ossia dei punti decisivi. Sono i colpi che, alla fine, risultano determinanti per l’incontro. Per lo più, si tratta di colpi assai difficili, per esempio un rovescio su una palla bassa veloce scagliata in un angolo del campo. Proprio da qui parte il nostro studio. Gli psicologi dello sport dell’Università di Magonza hanno condotto una ricerca su ciò che accade nella mente dei migliori tennisti nelle situazioni di estrema difficoltà, confrontandolo con ciò che avviene nella mente dei giocatori delle categorie inferiori. Ecco il sorprendente risultato.
Quando uno dei tennisti migliori corre verso una palla difficile, i suoi impulsi cerebrali sono lenti: il giocatore è concentrato solo sul colpo successivo e non pensa a nient’altro. Contemporaneamente, dentro di lui si svolge un dialogo interiore positivo, accompagnato da immagini di situazioni precedenti che ha saputo affrontare con bravura e che gli confermano la sua capacità. Entrambi questi fattori — la concentrazione sul colpo e la conferma della propria competenza — permettono al campione di dare il meglio di sé.
I tennisti delle categorie inferiori, invece, reagiscono in modo opposto. Quando uno di questi giocatori si precipita verso una palla difficile, i suoi impulsi cerebrali sono frenetici. Al contrario dei tennisti più forti, questi non si concentra solo sul colpo, ma pensa anche alle conseguenze di un possibile sbaglio, che potrebbe fargli perdere il game e il set. Poi, invece di cercare una conferma della propria competenza, tende a ricordare le situazioni passate in cui ha fallito un colpo simile. Con queste immagini negative che gli scorrono nella mente, unite a un dialogo interiore concitato, il giocatore, di solito, sbaglia il colpo, così come inconsciamente già sa e si aspetta.
Quale conclusione possiamo ricavare da questo studio? Soltanto la completa concentrazione sul cliente, accompagnata da immagini incoraggianti dei successi precedenti e da un dialogo interiore positivo, genera nel venditore quell’aspettativa positiva che gli permette un’azione ottimale.
L’esempio che segue ci dimostra quanto sia importante «immagazzinare» ricordi intensi e incoraggianti, in grado di confermarci la nostra competenza nelle situazioni più difficili.
Presentarsi da venditore vincente
Ilfamoso alpinista estremo austriaco Bubendorfer ha detto in una conferenza: «Il primo appiglio è decisivo per il successo della scalata». Con questa frase intendeva dire che, se non sceglie la via giusta fin dal primo passo, egli non avrà la possibilità di raggiungere la vetta in un tempo stabilito, e poiché fa arrampicate senza zaino e non ha niente per ripararsi, ciò potrebbe avere per lui conseguenze mortali. Traducendo queste parole a uso del venditore, diremo che:
La vendita si conquista o si perde davanti alla porta.
Se, quando mi trovo davanti alla porta chiusa, non credo in me e nel mio successo, nel prodotto che vendo e nella sua utilità per il cliente, allora ho già perso. Perché non mi presenterò al cliente da vincente, bensì come un perdente. Ma i clienti ‘acquistano soltanto dai vincenti!
Il primario di una grande clinica una volta mi ha confidato: «Capisco se un rappresentante farmaceutico ha qualcosa di nuovo da propormi da come entra nella stanza ».
Da che cosa lo capisce? Dal fatto che gli informatori farmaceutici, quando portano con sé una novità, hanno il volto raggiante: l’atteggiamento schietto e sicuro di sé fa capire che hanno in serbo qualcosa d’importante. Chi si sente un vincente comunica questa impressione anche agli altri. Se, invece, un informatore farmaceutico si reca a un appuntamento con i preparati di sempre, allora è probabile che si presenti con l’atteggiamento da perdente, perché sa di aver già parlato di quei prodotti e di aver già detto le stesse frasi. Con il risultato che il primario, oberato d’impegni, perderà subito interesse e, nel giro di pochi secondi, lo spedirà dalla sua assistente, dicendogli di lasciare i campioni a lei.
Soltanto il vincente ha l’opportunità di fare un’esposizione ampia ed esauriente.
Un venditore deve sentirsi un vincente davanti alla porta del cliente. Deve percepire la fiducia nel proprio successo. E questa sensazione ce l’ha quando sa di poter presentare al cliente un prodotto davvero interessante o vantaggioso. «Quando vado da un cliente, devo avere con me qualcosa di esplosivo », diceva un rappresentante di mia conoscenza.
Dal momento, però, che non possiamo disporre ogni volta di un prodotto nuovo, abbiamo bisogno di qualcos’altro, qualcosa di « unico », per sentirci vincenti davanti alla porta. Per esempio, di un’informazione interessante. Ci sono tre cose che interessano a ogni cliente:
un’informazione interessante;
una presentazione che gli offra un vantaggio;
il racconto di successi o d’insuccessi altrui che consideri importanti per sé.
Durante i seminari, mi viene chiesto spesso dove si possano attingere notizie che suscitino interesse. La mia risposta è sempre la stessa: «Le idee e le soluzioni migliori vengono sempre dai clienti».
Le idee, le informazioni, gli esempi e gli argomenti migliori vengono dagli stessi clienti, purché li si osservi con attenzione e li si interroghi.
Il vostro lavoro comincia con l’attività d’informatore. Tenete occhi e orecchi sempre aperti per ottenere buone informazioni, che poi riferirete ad altri clienti in cambio delle loro informazioni. Per me, un buon venditore è come un’enciclopedia ambulante he conosce il proprio settore come le sue tasche. È una sorta di centro di raccolta di nuove informazioni.
Supponiamo che in una giornata facciate visita a dieci clienti e otteniate, grazie alle vostre domande e all’osservazione, una sola buona informazione da ciascuno: alla fine del mese avrete collezionato circa duecento nuove informazioni. E, anche se doveste ricavare una buona informazione solo da un cliente su dieci, in un mese ne avrete ottenute pur sempre una ventina! Più che con i vostri argomenti, otterrete i maggiori successi grazie a buone domande sui migliori argomenti, racconti, informazioni ed esperienze dei clienti!
Perché solo pochi sono dei venditori vincenti?
Per tre ragioni:
I perdenti sottovalutano l’importanza della preparazione e vi dedicano troppo poco tempo. Credono che sia preferibile visitare il maggior numero di clienti. Ma è vero il contrario! Dovreste dedicare almeno un decimo del vostro tempo alla preparazione e alla riflessione: se lavorate, poniamo, cinquanta ore alla settimana, dovreste riservarne almeno cinque per quello. Quando Reinhold Messner scala una vetta himalayana, l’ascensione, compreso il periodo di acclimatazione, durerà forse un paio di mesi. Ma per preparare l’impresa ci vogliono almeno due anni. La preparazione dà sicurezza e fiducia in se stessi.
I perdenti devono lottare con il proprio ego. Pensano troppo a sé e poco ai clienti. Interessati essenzialmente al profitto, trascurano i desideri degli interlocutori. Parlano soltanto dei loro prodotti, invece d’informarsi sulle esigenze dei clienti e di aiutarli a risolvere i problemi. Cercano di confutare le loro obiezioni, anziché domandare quali siano le ragioni della loro perplessità. In breve: trasudano egoismo, attirando scetticismo. Si mettono sotto pressione da soli e generano stress. Comportandosi in questo modo, dimenticano una vecchia regola: il cliente è interessato solo all’offerta di chi si interessa a lui.
I perdenti credono di sapere già tutto. Cercano di dare l’impressione di essere onniscienti per nascondere i punti Considerano ogni domanda sgradita dei clienti come un attacco, e ogni silenzio come un’ammissione della loro ignoranza. In definitiva, se il venditore non ha la pretesa di sapere tutto, neanche il cliente avrà la pretesa di conoscere già tutto.
E ora facciamo un passo avanti. In un seminario sulla vendita, i partecipanti si sono occupati della questione che analizzeremo nel paragrafo seguente.
Che fanno di diverso i vincenti?
Ecco quali sono state le risposte dei partecipanti al seminario. secondo loro, i vincenti:
Credono in se stessi, nel loro successo, nel loro prodotto e nella sua utilità per il cliente.
Sanno che, grazie alle preziose informazioni di cui dispongono, un colloquio con loro costituisce già di per sé un vantaggio per il cliente.
Hanno una grande fiducia in se stessi per via dei numerosi
Si presentano al cliente come persone cordiali e ottimiste, esercitando in tal modo un influsso positivo.
AI primo incontro con il cliente, i vincenti drizzano le antenne e sono in grado di trovare buoni appigli già nei primi dieci secondi.
Preparano in anticipo il loro discorso, dando così un’impressione di sicurezza e di fiducia in se stessi.
Sono concentrati sul cliente in ogni fase del colloquio per individuare e capire le sue idee e le motivazioni che lo
Prima del colloquio, si pongono un obiettivo (ideale) e s’impegnano per raggiungerlo, ossia per ottenere un risultato.
Vogliono avere successo e non si arrendono facilmente di fronte a un rifiuto.
Sono flessibili e non esitano ad adottare strategie diverse quando non ottengono i successi sperati.
Si aspettano sempre il meglio. Programmano se stessi per il successo e si premuniscono contro gli insuccessi.
Come affrontare le trattative
Il compratore ha meno tempo di una volta. Sarà disposto a dedicarvi 20 minuti, non di più, perché c’è un altro colloquio che lo attende.
Gli appuntamenti si sono moltiplicati. Ormai, è quasi impossibile ottenere un appuntamento immediato. Può capitare anche di doverne fissare uno con sei mesi d’anticipo.
Il virus delle riunioni interne si diffonde a macchia d’o Il lunedì e il venerdì non vale neanche più la pena di telefonare: sono tutti in riunione!
La burocrazia interna è in aumento. Spesso, i compratori prendono tempo perché devono sottoporre le loro scelte all’organo decisionale competente.
Sempre più compratori tendono a trasformarsi in « rac-. coglitori di offerte ». Anziché prendere decisioni, hanno soprattutto il compito di collezionare offerte al ribasso (che consentano promozioni ecc.).
Tra i compratori cresce la paura di fare un buco nell’ac Temendo di perdere il posto di lavoro, vogliono prima essere certi delle prospettive di successo dei nuovi prodotti.
I compratori non decidono più da soli. Le decisioni vengono demandate sempre più spesso a un category-management, un’équipe composta da compratori e venditori.
I colloqui sono sempre più brevi. È necessario andare subito al punto, usando, per esempio, la formula: « Oggi vorrei discutere sei punti… »
Non c’è più tempo per le chiacchiere. E neanche per coltivare rapporti personali. Certi compratori non ne vogliono sapere nemmeno nel tempo libero!
Bisogna saper presentare subito il «piano vincente» in poche parole. Per esempio, dando informazioni precise sugli spot pubblicitari e sulle promozioni in programma.
I compratori temono il licenziamento. Ristrutturazioni, nuovi reparti, nuovi dirigenti, tagli alle spese e programmi per il mantenimento degli utili pendono come una spada di Damocle su di loro, minacciandone il posto di lavoro. Perciò vanno sempre sul sicuro e rinunciano a priori a qualsiasi esperimento.
L’intervallo fra un appuntamento e l’altro si fa sempre più lungo. Chi non riesce a far valere i propri argomenti durante un incontro non avrà un’altra opportunità prima di sei mesi, a volte un anno. «Mi occupo solo una volta all’anno dell’assortimento », ha detto un compratore.
È indispensabile essere in perfetta forma. In occasione di una visita, bisogna essere in grado di eseguire una presentazione magistrale. Altrimenti, l’opportunità sarà persa e il posto verrà preso da un concorrente.
E necessario presentare un intero assortimento. Non più singoli prodotti, come un tempo. Il compratore vuole farsi subito un’idea precisa dell’ottica globale e delle potenzialità dei prodotti. Niente va lasciato al caso.
Con la logorrea non si arriva più da nessuna parte. Così come è inutile fare gli spiritosi o parlare a vanvera. Il compratore non ha né tempo né pazienza per dare ascolto agli imbonitori.
Fate tesoro di questi suggerimenti: i venditori preparati e creativi sapranno sfruttarli per aumentare le opportunità. Le possibilità di successo potranno addirittura raddoppiare, se terrete presenti le raccomandazioni emerse dai colloqui con Armin Linhart e con altri venditori di successo.
Raccomandazioni per affrontare le trattative con i clienti
Convincete il compratore dell’« eccezionalità» della vostra offerta. Fategli notare soprattutto i dettagli che, spesso e volentieri, vengono considerati secondari: se non prevedete tariffe di deposito, se le ordinazioni possono essere differite entro l’anno, se avete a disposizione un parco veicoli moderno, se le consegne a domicilio sono gratuite, se avete turni di consegna settimanali regolari, se usate un sistema speciale di palette di carico ecc. Ricordate che niente si vende da sé e niente persuade il compratore al vostro posto.
Offrite al compratore un confronto qualitativo tra la vostra offerta e quella della concorrenza. Tenete presente che molti compratori non prendono appunti quando si parla di caratteristiche qualitative. Aiutateli fornendo comparazioni di mercato scritte, in cui siano messe in rilievo le differenze.
Nel corso della trattativa, mostrate i vantaggi della vostra offerta. Non date per scontato che il compratore abbia in mente il vostro profilo qualitativo. Anche se i vantaggi che offrite sono per voi evidenti, fate in modo che l’interlocutore li abbia costantemente sotto gli occhi.
Suggerite al compratore soluzioni nuove e alternative per i suoi problemi. Mostrategli, per esempio, come potreste rendere il rifornimento più veloce, razionale o conveniente, oppure come ottimizzereste il magazzinaggio.
Fornite argomenti validi per la vendita. Convincete il possibile acquirente della migliore qualità dei vostri prodotti, che potrà essere usata come argomento dai suoi venditori.
Fate giungere al compratore un’eco del mercato. Ditegli, per esempio, che cosa pensano gli altri clienti della sua azienda e dei suoi prodotti, e qual è il loro successo di I compratori sono sempre molto interessati ad avere un feedback di questo tipo. Sono ansiosi di sapere se i loro sforzi per trattare al meglio con i fornitori hanno un riflesso positivo sul mercato. Non perdete l’opportunità di presentare la vostra offerta come un sostegno per il suo successo di mercato.
Riflettete bene prima di porre limitazioni alle consegne. Per esempio, pretendendo prezzi troppo alti per gli articoli poco redditizi, o addirittura rifiutando la fornitura. Tali limitazioni suscitano malumore nella maggior parte dei compratori e hanno conseguenze negative anche per gli altri articoli.
Tenete conto dell’influenza che i cambiamenti nel processo produttivo hanno avuto sugli ordini. Oggi l’industria tende a ridurre la produzione, appaltando a fornitori esterni la realizzazione d’interi componenti.
Offrite informazioni di prima mano. I compratori sono sempre più avidi d’informazioni confidenziali. Vogliono sapere che aria tira nel settore per non essere colti di sorpresa da fusioni, sostituzioni di personale, crisi finanziarie o sviluppi imprevisti del mercato, che potrebbero minacciare il loro posto di lavoro e la loro azienda.
Chiedete al compratore un’opinione sulla vostra azienda. Domandategli, per esempio, come vi vede rispetto ai concorrenti, quali sono i vostri punti forti e i punti deboli, che pensa di determinati prodotti, che esperienza ha avuto con i fornitori esteri ecc.
Stendete un profilo sintetico delle caratteristiche della vostra offerta. Mettete in rilievo le qualità principali dei vostri prodotti rispetto a quelli della concorrenza. Fate in modo che emergano anche gli svantaggi, perché i confronti netti sono quelli che rimangono più impressi.
Fate parlare il compratore del suo problema più pressante. Chiedetegli qual è il problema o la mansione che lo tiene più occupato. E questo che gli interessa veramente! Se riuscirete a offrirgli una soluzione, non solo assumerete ai suoi occhi il ruolo di consulente, ma farete anche ottimi affari con lui.
Non affrettatevi a proporre soluzioni. Spingete il compratore a parlare del suo problema più impellente, ma non proponetegli immediatamente una soluzione. Fategli qualche domanda per capire che cosa lo preoccupa e quali provvedimenti ha già preso. Prima di promettergli una soluzione, consultatevi con la vostra azienda.
Vincolate il compratore. Chiedetegli subito su quale volume di ordini potrete contare nel caso in cui siate in grado di offrirgli la soluzione adatta. Dalla risposta capirete fino a che punto è interessato a trovare una soluzione.
Come accrescere le persuasione con la fiducia
Fate attenzione alle parole. Le frasi che formulate diventeranno le vostre leggi. Se, per esempio, vi dite: «Non riuscirò mai ad avere un appuntamento con quel cliente», I vostra profezia si avvererà. Il mio consiglio è di formular frasi che mirino al vostro obiettivo, per esempio: «Come posso ottenere un appuntamento con quel cliente?»
Credete nelle vostre parole. Abbiate piena fiducia nelle frasi che formulate. Per esempio: «Sono convinto che riuscirò a far colpo sul cliente grazie al mio slancio e al mio entusiasmo». Chi esprime forti emozioni su qualcosa, l’attira a sé. Il mio consiglio è di credere nei vostri desideri e cominciare fin d’ora ad assaporare la gioia che proverete quando si esaudiranno.
Aspettatevi la realizzazione dei vostri desideri. Maggiore sarà l’aspettativa, prima arriverete al risultato sperato. Il mio consiglio è di fare tutto il possibile per accrescere l’aspettativa, per esempio preparandovi a fondo ed elaborando un’offerta unica per il cliente.
Dimostrate la vostra fiducia. Per essere efficaci, la fiducia nel successo va dimostrata. Il mio consiglio è di farlo, per esempio, investendo denaro (e tempo libero) nell’aggiornamento professionale. Una maggiore competenza è ciò che ci vuole per accrescere la fiducia nel proprio prodotto e nella sua utilità per il cliente.
Anticipate il successo. Coinportatevi come se la realizzazione dei vostri desideri (il successo) fosse già avvenuta. Il mio consiglio è di vestirvi come una persona di successo, di guidare l’automobile come una persona che merita l’apprezzamento degli altri, di presentarvi come una persona che ha qualcosa d’importante da dire.
Evitate i dubbi e le paure. Sgombrate la mente dai dubbi e dalle paure, sostituendoli con pensieri sulla realizzazione del vostro obiettivo. Dubbi e paure non sono altro che sfiducia nel proprio successo. Il mio consiglio è questo: ogni volta che essi s’insinuano dentro di voi, immaginate di raggiungere l’obiettivo sperato. Per sconfiggere i dubbi momentanei e rafforzare la fiducia nel successo, formulate affermazioni positive come: «Ce la farò! Io credo nel mio successo».
7 Individuate un obiettivo. Rafforzate la fiducia nel raggiungimento dei vostri obiettivi, individuando con precisione ciò che volete ottenere e in che modo. Il mio consiglio è di prevedere in ogni dettaglio il raggiungimento dell’obiettivo, ma anche tutto ciò che dovete fare per raggiungerlo.
Considerate gli insuccessi «sorprese positive». Aspettatevi sempre un successo, ma siate preparati anche a eventuali rovesci di fortuna. Il mio consiglio è di non reagire alle difficoltà con disappunto e frustrazione; prendetele piuttosto come « sorprese positive », cioè come lezioni che vi mettono in guardia dalle strade sbagliate, indicandovi la via giusta per raggiungere l’obiettivo.
Accettate le sfide. Non scansate le « situazioni critiche » della vostra professione, come le obiezioni dei clienti o i confronti con la concorrenza. Così facendo, contribuireste soltanto ad accrescere le vostre paure. Vi consiglio, piuttosto, di chiedervi: «Che posso fare per superare queste sfide?»
Aiutate i clienti. Dimostrate di credere nell’utilità del vostro prodotto per il cliente senza pensare ai vantaggi che ne trarrete, ma riflettendo su come potete aiutare il cliente nel migliore dei modi in una data situazione. Mettetevi nei panni del cliente, aiutatelo a trovare la soluzione ottimale ai suoi problemi e gioite con lui una volta che l’avrete individuata.
Nelle situazioni normali non è difficile credere in se stessi. Ma come riuscire a mantenere la fiducia anche quando la lotta con i concorrenti si fa dura? Che fare quando il cliente ci esorta a eseguire la presentazione del nostro prodotto sotto forma di confronto diretto con la concorrenza? In sostanza, come possiamo conservare un atteggiamento fiducioso anche nelle situazioni critiche? Anche per questo ho in serbo per voi ottimi suggerimenti.
Cos’è un sito di recensioni? Come mai i blogger li adorano?
E’ un sito web o un blog in cui tu scrivi articoli riguardanti i tuoi prodotti preferiti, come ad esempio le macchinette per caffè, computer portatili o anche giocattoli.
Uno dei miei blog più efficaci è infatti un sito di recensioni. Se hai mai pensato di scrivere riguardo alle cose che ti piacciono potrebbe essere il momento migliore per iniziare.
Stai per imparare proprio qui come creare ed impostare un sito di recensioni da cui trarre guadagno. Tutti cercano di fare soldi online al giorno d’oggi e questo è solo un modo di farlo. Il segreto sta tutto nello scrivere articoli redditizi che ti generano entrate attraverso i link di affiliazione.
HO BISOGNO DEL TUO AIUTO: se decidi di creare veramente un sito di recensioni, per favore commenta questo mio post e fammi sapere. Leggere dei tuoi errori o successi potrebbe davvero aiutare anche gli altri e ricorda, ogni link ad un commento è anche un utile back-link.
Guardiamo indietro: i siti di recensione 10 anni fa
Non voglio negarlo, questo tipo di business era molto più semplice da iniziare 10 anni fa.
Il modus operandi base è sempre lo stesso. Creare un sito web che possa fornire recensioni utili all’acquirente prima di acquistare un prodotto. Posizionare il sito fra il compratore e il fornitore e girare a quest’ultimo i clienti mediante link affiliati. Quando il cliente clicca e acquista tu guadagni una certa commissione, piccola o grande che sia.
Come mai i siti di recensioni erano migliori 10 anni fa:
Google era più generoso con i piccoli siti web con contenuti limitati.
Esistevano meno siti di questo genere.
I siti maggiori erano meno dominanti. Mettiamo caso che tu voglia aprire un sito di recensioni per auto usate. Al giorno d’oggi devi misurarti e confrontarti con siti come subito.it, autoscaout24 e altri grandi siti.
Detto questo la porta è ancora aperta però. Basandoci su ricerche e probabilità ci sarà sempre la possibilità di farsi strada ed entrare in qualunque nicchia vogliamo. Potrebbero essere piccole, sta a te quindi trovare e farti strada in una nicchia già battuta.
E per favore… non far recensioni di auto usate 🙂 .
Molto bene, iniziamo! Prima di tutto cerca la tua grande passione.
Primo passo: inizia a pensare alle tue passioni
Ti ritroverai a scrivere moltissimo su un argomento specifico in questo tuo nuovo progetto quindi è meglio che ti piaccia.
Esempio: se sai poco riguardo le macchinette del caffè non andrai molto lontano se creerai un sito su questo argomento. Devi fidarti della tua conoscenza del’argomento. O, alla peggio, devi avere una grande curiosità ed imparare molto. Non devi conoscere tutto ma devi avere una conoscenza molto profonda dell’argomento.
Quando scegli un topic, usa questo veloce esercizio:
Quando non stai lavorando o non sei a scuola, quali sono le 3 cose a cui pensi di più?
Prendine nota
Ora chiediti: quali di queste sono universali (interessano a tutti)? A quali pensano anche altri?
Eliminane una che non è universale.
Ora un’ultima domanda… quali di queste sono redditizie? Ci sono compravendite a riguardo? O più importante, queste compravendite sono fatte online?
Prendi ora l’argomento che è sia universale che redditizio.
Le tue passioni sono fantastiche e ti caratterizzano, ma ciò non significa che siano tutte valide come argomento centrale per un blog.
Nel mio caso io adoro gli sacchi. Adoro tutto ciò che ne parla, tutti i trucchi e le strategie e posso dirvi tutti i più grandi campioni. Ma gli scacchi non sono proprio un ambito dove si più guadagnare.
Io adoro anche i computer e sono un grande fan dei pc portatili. Questo sarebbe sicuramente un argomento più valido su cui fondare un sito.
Secondo passo: trova la tua nicchia
Probabilmente stavi già pensando a questa questione. Ogni nicchia è come una piccola realtà sul web dove altri fanno quello che fai tu. Le nicchie sono utili perché dividono un grande e immenso mondo in piccoli e organizzati gruppi.
Esse definiscono anche i lettori, il numero di visite e gli interessi nei confronti di determinati prodotti. Ecco perché i marketers le adorano. E siamo onesti, se tu stai per creare un sito di recensioni stai per diventare marketer anche tu. È davvero molto importante conoscere la propria nicchia.
Per trovare una buona nicchia inizia con una semplice ricerca su google secondo il metodo visto prima. Esamina poi quali sono classificate nella Google top 10. Sono blogs? Siti maggiori? Ti sembra ci sia spazio per te o non ci siano abbastanza contenuti?
Vediamo ora cosa troviamo cercando in Google “Laptop reviews”:
Nelle prime 2 posizioni ci sono aziende importanti. Loro probabilmente hanno numerose persone che scrivono centinaia di articoli al giorno. Questi non siamo ne io ne te! Ma guardiamo ora alla posizione 3. Questo è sicuramente un sito di recensioni.
È un blog dedicato alla recensione di tutto ciò che parla di laptop. Cerca anche tu, l’ho trovato proprio ora tramite questa ricerca in Google. Sembra buono vero? Batte anche il più conosciuto pcworld.com!!
Vai, fai qualche ricerca al’interno della tua nicchia e fammi sapere che trovi.
Terzo passo: ricerca il tuo mercato
Questa parte non è divertente come il resto ma è utilissima per creare un blog di recensioni di successo.
Alla fine dovrai conoscere i forum, dove gli annunci valgono il tuo tempo e come creare il giusto tipo di back-links ma per ora concentriamoci sulle keywords.
Ci sono strumenti a pagamento come Market Samurai. Se preferisci usare uno strumento gratuito (chi non lo farebbe), l’Adwords Keyword Tool è davvero utilissimo.
Questo strumento è fantastico per valutare il volume di ricerca e competitività riguardo una certa frase.
Come usare l’Adwords Keyword Tool:
Inserisci una frase di 2-4 parole
Salta website e categorie
Riempi il captcha
Osserva il direct hit (la prima frase in blu sotto Keyword) la tua ricerca iniziale potrebbe essere la frase migliore anche se spesso non lo è.
Ordina per ricerche mensili globali
Ordina per competitività
Trova la miglior combinazione di bassa competitività e alto gms
Le keyword utili che troverai saranno ottime da inserire nei titoli dei post, nei permalinks, nei tuoi articoli e nei tags. Parleremo in seguito di keyword e domini.
Quarto passo: scegli un dominio
Al contrario della ricerca, questa parte è divertente.
Puoi brandizzare un dominio in modo creativo. Puoi essere generico. Puoi anche spendere molti soldi per un dominio premium. Ecco un po’ di informazioni prima che tu vada ad aprire il tuo portafogli.
I 4 migliori tipi di domini per siti di recensioni:
domini ricchi di keyword
domini brandizzabili e stilosi
domini a parola singola (tutti presi o veramente costosi!)
combinazioni di 2 o 3 lettere (tutti presi ora)
Puoi prendere qualunque dominio disponibile! Rendilo interessante, rendilo diverso. Per favore, non crearlo super letterale tipo ”recensionipizzeriemilano.com”.
Mentre questo tipo di dominio ti può dare punti di exact match con le keywords, sarà arduo da brandizzare e potrebbe essere visto di buon occhio dagli spammer.
Se hai un momento ascolta Matt Cutts spiegare le differenze fra i domini ricchi di keyword e domini brandizzati:
Chiaramente non è solo il tuo dominio che determinerà come il tuo sito verrà posizionato. Scegli un dominio con cui ti troverai bene a lungo termine. Se puoi includere qualche keyword in quel dominio non può che fargli bene. Quando un dominio si differenzia veramente è più facile da brandizzare e questo farà tornare le persone così come un buon SEO farebbe.
La via più semplice è prendere il dominio da Bluehost , un servizio affidabile ed estremamente performante.
Quinto passo: decidi da dove arriveranno i €€€
I tuoi soldi devono arrivare da qualche parte. Tu farai da mediatore fra il compratore e il venditore e fornirai quei consigli da esperto necessari.
La cosa buona è che ci sono molti network creati appositamente per la recensione di prodotti:
I Top 5 network di recensioni in cui entrare:
Amazon Associates: quello che usano quelli potenti
ClickBank: dice di aver guadagnato oltre 2 miliardi dai clienti
Commission Junction: ha centinaia di prodotti per categoria e paga in valute differenti.
Google Affiliates: paga nel tuo account Adsense
Rakuten Linkshare: rappresentano prodotti da Walmart, Barnes e Nobles e AT&T, solo per nominarne alcuni.
Per essere molto chiari, se si sta iniziando una blog di recensioni devi iscriverti a questi network come un editore. Se accettato, potrai mettere link e banner sul tuo nuovo sito. Poi guadagnerai quando qualcuno clicckerà su di essi e si iscriverà o comprerà il prodotto.
I programmi di affiliazione non sono l’unico modo di guadagnare da blog di recensioni. Sono solo i più affidabili metodi di guadagno a lungo termine.
Vediamo esattamente come possiamo guadagnare i nostri 1000€ al mese da un sito di recensioni. Dipende tutto dai tassi di conversione.
Mettiamo che hai scelto di recensire un laptop.
Nel primo anno ottieni 2000 visite, dove solo 50 cliccano sul link. Piuttosto scarso vero? Questa è una conversione del 2.5% ma nel primo mese va bene.
Di quelle 50 persone che hanno cliccato, 1 di loro compra un portatile de 899,99€. Attraverso il tuo link tu ottieni una commissione del 25%. Quella commissione ti frutta 225€.
Lavorando duro l’anno successivo puoi arrivare a 4000 visite. Dalle stesse percentuali guadagnerai 500€ quel mese.
Con quei 500€ puoi fare 1 o 2 cose (o entrambe). Puoi lavorare per raddoppiare il traffico o per raddoppiare il tasso di conversione. Otterrai più traffico raggiungendo più black-link, menzioni sui social e miglior rank su Google. Avrai più conversioni migliorando il design della tua pagina.
Qualunque metodo sceglierai, dal terzo anno dovresti essere sulla strada dei tuoi primi 1000€ derivati dal blog! Non male eh? Ovviamente i numeri possono variare, guadagnerai meno se recensirai macchinette del caffè anziché portatili, e le conversioni potrebbero essere minori allora o più del 2,5%. La scelta sta a te. Leggi anche come guadagnare con le novità tecnologiche.
Sesto passo: costruire il sito o blog
Potrebbe essere utile capire quale direzione intraprendere nel portare avanti il nostro sito di recensioni, vediamo quindi alcuni siti di recensioni rilevanti prima di iniziare a costruire il nostro.
Tre blog di recensioni molto redditizi:
Howtomakemyblog.com che recensisce blog-hosting
Blogkindle.com che recensisce Kindles
Digital-photography-school.com che recensisce equipaggiamento fotografico
Questi siti stanno facendo tutti un ottimo lavoro a modo loro, probabilmente facendo migliaia di dollari attraverso le affiliazioni. Utilizzano tutti WordPress.
WordPress è di gran lunga il metodo da preferirsi per creare un sito di recensioni rispettabile.
Se vuoi iniziare il tuo percorso su Blogger, Tumblr o WordPress.com, dovresti sapere che potresti incontrare qualche problema entro qualche settimana dall’apertura. Queste piattaforme sono fantastiche per iniziare un blog ma non necessariamente un blog con aspirazione di guadagno a lungo termine. Come mai? Perché le piattaforme gratuite hanno un limite ristretto di ciò che puoi pubblicare, appaiono meno professionali all’utente medio e generalmente hanno un rank più basso.
Così hai aperto il tuo blog e hai quel terribile tema default di WordPress. Dovresti considerare l’idea di ottenere un tema premium da Themeforest. Questo sito offre ottimi temi a basso prezzo e ha una caratteristica che li differenzia: è possibile leggere la recensione di chi ha già acquistato il tema.
Settimo passo: scrivi tre articoli per iniziare
Non ti dirò come farlo, ma sii sicuro di avere almeno tre articoli sui laptop, macchine del caffè, auto o qualunque cosa tu abbia scelto per il tuo sito prima di iniziare a fare marketing.
Come scrivere sta a te ma ci sono tantissime guide a riguardo.
Ottavo passo: lancia il tuo blog di recensioni
Infine lanciarlo finalmente può essere alquanto divertente. Hai scelto la tua nicchia, ottenuto le giuste keyword, ottenuto un fantastico e unico dominio e hai creato un incredibile blog su WordPress. Poi lo lanci e…
Ottieni solo poche visite.
È normale. Ecco cosa puoi fare per incrementare il tuo traffico iniziale e le tue visite:
Trovare altri blogger nella tua nicchia che ti nominano
Usare il tuo network immediato a casa o a scuola
Iscriverti subito sui social! Twitter, Facebook e Google+ ad esempio
Inizia a commentare. Ottimi commenti attirano traffico e nuove amicizie
Offri favori agli altri bloggers. Recensisci i loro siti… gratis ovviamente.
Guest post!
Io spero sinceramente che avrai successo immediato, ma ci vorranno alcuni mesi per far si che tutti questi link e contenuti lavorino a tuo favore.
Conclusioni
Come ho appena detto dopo alcuni mesi il tuo blog di recensioni dovrebbe avere il successo sperato. Sii paziente allora! I primi mesi saranno difficili ma vedrai che soddisfazione quando i primi guadagni dalle commissioni inizieranno ad arrivare.
Tutto ciò che posso fare è darti quest’ultimo consiglio: sii creativo, sii unico, sii differente nel modo in cui rappresenti i prodotti.
La tua unicità combinata con una conoscenza da esperto è quello che ti farà avere traffico e te lo farà mantenere a lungo in modo che vengano a comprare da te!
Se c’è un mercato che non conosce mai crisi è proprio quello della tecnologia. Chi di noi rinuncerebbe ai comfort forniti da questa? Un ultimo modello di smartphone più veloce e con più memoria, un pc più performante, una macchina fotografica in grado di fare video in 4K e così via.
Possiamo risparmiare su tante cose ma sono in pochi a risparmiare sulla tecnologia. Ecco perché puntare su questo settore è sempre un’ottima arma vincente. Forse starai pensando: “Krikko, ci sono già miliardi di blog che parlano di tecnologia, dovrei iniziare anche io?” Mmm ti dico di no, ma non è un “no” secco.
Quello che dobbiamo fare è distinguerci dalla massa. Ti faccio un esempio classico ma che rende sempre bene l’idea. Prendi per esempio una ragazza bellissima, affascinante e super sexy. Secondo te quanti complimenti riceve ogni giorno? Troppi. I suoi colleghi, i suoi amici, le sue amiche… su Facebook riceve decine e decine di richieste d’amicizia e messaggi da persone che non conosce che le fanno i complimenti. Ora, se ti mettessi anche tu a farle dei complimenti (del tipo “hai dei bellissimi occhi!”), che speranza avresti di essere notato? Saresti solamente uno dei tanti. Nella vita vince chi si distingue.
Ecco perché anche noi dobbiamo distinguerci. Non ci interessa fare uno dei tanti blog. Noi vogliamo fare il Blog.
La strategia: L’ultimo modello
La strategia consiste nel puntare sull’ultimo modello appena uscito. Supponiamo che sia uscito il nuovo modello di Iphone, l’Iphone9 (magari quando leggerai quest’articolo, l’Iphone9 sarò già obsoleto). La Apple farà un sacco di pubblicità sul suo ultimo modello in circolazione e tu non devi fare altro che cavalcare l’onda. Crea un blog dal dominio “Iphone9.net” oppure “Iphone9.eu” ecc…
A questo punto non ti resta che iniziare a riempire il blog di contenuti come recensioni al prodotto, testimonianze, tutorial sul come utilizzarlo e alla fine, come ciliegina sulla torta, il link d’affiliazione dove acquistarlo al minor prezzo. Non dimenticarti mai di inserire un “carrello” o dei banner ben visibili anche in Home che permettano l’acquisto del prodotto perché i tuoi guadagni deriveranno da lì.
Immagina ad aprire tanti blog su tutti gli ultimi modelli: Samsung, Apple, Mac ecc…
Ovviamente la cosa è impegnativa e richiede conoscenze. Inoltre quando il tale modello sarà passato totalmente di moda fra 2-3 anni, il tuo blog risulterà un vero e proprio deserto di utenti. Tuttavia nel frattempo ci siamo fatti un bel po’ di soldi, eh? 😉
Non so da dove partire
Ok Krikko ma tu lanci solo le idee e non mi dici come fare nel dettaglio. Sì è vero, io ti dò l’idea ma poi sei tu che devi agire. Un’idea a volte può valere anche milioni, dipende come la si utilizza.
Se ti piace l’idea di aprire un blog sull’ultimo modello tecnologico di un dato dispositivo e non sai proprio da dove partire allora contattami. Ci metteremo d’accordo privatamente sul come agire.
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