L’altro giorno stavo guardando un video su YouTube e, come al solito, mi è comparsa una pubblicità e ci ho cliccato sopra.
Mi sono stupito di come in questa pubblicità ci fosse ancora qualcuno che cercasse di sponsorizzare modi per guadagnare online con il trading in modo semplice.
In più, c’erano delle falsissime testimonianze di persone che stavano, in maniera davvero evidente, recitando un copione per far credere che il metodo funzionasse alla grande! Mi rammarica sempre il fatto che in Italia si cerchi sempre di truffare gli altri e, soprattutto, di guadagnare truffando gli altri.
I pochi che hanno ancora un po’ di etica (e io credo di essere fra questi) continuano ad essere visti sotto una cattiva luce, perché la gente pensa sempre di poter essere truffata. Allora, visto che vi voglio truffare, per trasparenza, vi descrivo le entrate di novembre del mio sito e la media delle mie vendite giornaliere (100 €).
Certo, un giorno si guadagna di più, un giorno di meno (anche se solitamente si recupera sempre). Non è detto che si guadagnino 100 euro ogni giorno! Infatti, dipende: un giorno di più, un giorno di meno…100 € è la media!
Voglio darti un’ulteriore prova che è possibile farcela online: te lo dico, non è facile perché bisogna impostare diverse cose. Infatti, i risultati che ho raggiunto, non li ho ottenuti dopo un mese e, anzi, dato che sono partito da solo e senza nessuno che mi spiegasse nulla (senza alcun “guru”, in pratica), ho commesso spesso degli errori, ho avuto dei rallentamenti, ho dovuto rifare tutto e ho incontrato altri “incidenti di percorso”.
Posso dirti che il business che ho attualmente è frutto di tutta la mia esperienza passata e, ovviamente, ha preso piede più facilmente perché ormai so come procedere, quali passi fare, le strategie che funzionano e così via. Certo, non si parla di guadagni stratosferici da migliaia di euro (ma sono sicuro che si può arrivare a questi risultati, anche se non è il mio caso).
Onestamente, una media di 100 euro al giorno per 30 giorni permette tranquillamente di valutare di abbandonare il proprio lavoro perché si è raggiunta una certa stabilità nel lavoro online. Prima di prendere questa decisione, è bene chiaramente valutare diverse cose, anche se è proprio questo il punto di partenza per fare quello che si vuole.
Ho raccolto nel video corso online “Deus Pecunia” come si imposta un business di questo tipo ed inoltre, potrai trovare altre prove che quello che dico è vero: saranno sicuramente spunti molto interessanti per te.
Ti è mai capitato di visualizzare un prodotto in un e-commerce (Amazon, Shopify ecc…) e dopo pochi giorni, di vedere sempre ed incessantemente la pubblicità di quel prodotto ovunque tu navighi? Nel tuo server di posta, mentre sei nell’home di Facebook e così via.
Ecco, quando questo accade, significa che sei stato oggetto di una campagna di retargeting.
Proprio l’altro giorno ho acquistato un dominio e spazio web suBlueHost e continuo a vedere sconti e pubblicità su Bluehost per acquistare altro spazio web, ma non solo!! Nella mia casella di posta (con cui mi sono registrato al sito) mi arrivano offerte provenienti da mittenti di dubbia realtà, che mi invitano a cliccare su link (di dubbia qualità), in cui mi promettono un blog wordpress per 0€ al mese. Wow, fantastico! Si tratterà certamente di attività di phishing.
Prima di parlare di retargeting, dobbiamo parlare di un’altra cosa molto importante, ovvero della differenza fra web marketing e digital marketing.
Il passaggio dal web marketing (ieri) e il digital marketing (oggi) è avvenuto tra il 2015 e il 2016. In particolare questo tipo di evoluzione è stata legata a:
uso di dispositivi mobili come smartphone, tablet ecc…
crescita importante dei social network e dei sistemi di messaggistica (WhatsApp, Telegram ecc…)
Se il web marketing basava la propria strategia essenzialmente sugli utenti che utilizzavano computer fisso e computer portatile e che quindi accedevano alle informazioni tramite un browser, il digital marketing invece include tutte le strategie per tutti i dispositivi e le piattaforme utilizzate.
Anche il monitoraggio è cambiato. Si è passati da strumenti di web analytics (Google Analytics) a piattaforme di tracciamento per la raccolta dati da qualsiasi dispositivo. È dunque la raccolta dati il punto forte del digital marketing.
Così come noi siamo disposti ad investire nella pubblicità per ottenere un indirizzo email in più, al quale poter inviare i nostri contenuti e successivamente le nostre offerte, così, coloro che fanno digital marketing investono per ottenere tutti i dati possibili di una persona. Più il profilo di una persona è specifico, meglio funzionerà la pubblicità.
Dunque è necessario conoscere l’orientamento sessuale, l’età, gli interessi, gli hobby, il lavoro che l’utente svolge ecc… Ecco, tutti questi dati noi li forniamo gratuitamente a Facebook quando inseriamo per chi lavoriamo o i lavori precedentemente fatti, quando inseriamo il nostro stato sentimentale, quando mettiamo un like innocente ad una pagina e così via.
Pensa che in Cina il buon Mark Zuckerberg ha avuto un’idea geniale. Nelle grandi metropoli c’è veramente tanto traffico. Immaginate il traffico di Milano, Roma e Napoli messi insieme nell’ora di punta. Quindi si scorre più facilmente con una bicicletta, rispetto ad un’auto o uno scooter. Perciò ha piazzato delle aree in cui poter noleggiare gratuitamente delle biciclette (marchiate Facebook) in cambio del rilascio dei dati. Pensa quanto sono importanti i dati nel digital Marketing.
Ti starai domandando: non poteva acquisire i dati direttamente dall’iscrizione a Facebook? Purtroppo no perché in Cina è uno dei tanti siti vietati dal governo. Tuttavia, quando uno è un genio, riesce a scavalcare qualsiasi tipo di ostacolo.
Hai in mente quando utilizzi la tua impronta digitale per sbloccare il tuo telefono? Quelle sono tutte informazioni che tu regali gratuitamente. La Apple è stato in grado di prendere le impronta digitali di tutti i suoi clienti senza mai dovergliele chiedere, geniale.
Da questa immagine sopra si evincono diverse cose. Il Web Marketing portava a mostrare l’offerta a chi in quel momento effettuava una ricerca. Con il digital marketing, invece, si identificano tutti i potenziali clienti interessati ad un determinato prodotto, con lo scopo di mostrare più volte quel prodotto e convincerlo infine all’ordine.
Un utente entra nel mio sito, blog, e-commerce, in cerca di un dato prodotto;
Lo guarda per qualche secondo, magari lo aggiunge anche nel carrello ma poi decide di lasciare il sito;
A quel punto creiamo un inserzione per quel dato utente in modo tale da mostrargli il nostro prodotto in modo persuasivo;
Gli mostriamo quel prodotto praticamente ovunque;
Alla fine l’utente procede all’acquisto.
Nel Web Marketing funziona in questo modo. Un utente cerca su Google “Pianoforti digitali” e il motore di ricerca gli dà i risultati inerenti alla sua parola chiave, con relativi annunci pubblicitari. Nel Digital Marketing, invece, vengono identificati tutti gli utenti possibilmente interessati ad un pianoforte digitale (indipendentemente dalle sue ricerche su Google) e gli verrà mostrato il pianoforte digitale più inerente alla sua personalità. Se è una persona che spende molto e non bada a spese pur di avere il prodotto di marca e di qualità, allora gli verranno mostrati i pianoforti di categoria top, e così via. Il Digital Marketing crea annunci su misura dell’utente. Ecco perché si parla di pubblicità intelligente.
Addio computer desktop
Gran parte dei consumatori oggi non utilizza più il computer fisso, a mala pena quello portatile o il notebook. Predilige lo Smartphone e il tablet per navigare. Proprio per questa ragione, chi inizia ad intraprenderà un’attività online oggi, deve iniziare prima a pensare al mobile e poi a tutto il resto. Secondo gli studiosi, presto la realtà diventerà only mobile, come in Cina, dove i consumatori non hanno un computer e usano il loro dispositivo mobile per ogni tipo di operazione online.
Il mobile esclude il predominio del browser, favoreggiando le app. Dunque per tracciare un utente non ci si avvale più dei cookie ma di nuovi sistemi (come quello dell’impronta digitale). Inoltre sono stati inseriti anche sistemi di tracciamento che facciano riconoscere l’utente quando passa da un dispositivo all’altro. Infatti quando navigo dallo smartphone, mi escono le pubblicità relative ai prodotti che cercavo sul computer fisso.
Retargeting
Dunque il retargeting consiste nell’intercettare nella Rete, coloro che precedentemente hanno mostrato un certo interesse verso un determinato prodotto o servizio e di convincerlo ad acquistarlo.
Alcuni, oggi, credono che per guadagnare onlinebasti aprire un e-commerce e iniziare a vendere prodotti. Poi pagare qualche esperto di SEO che lo posizioni fra le prime pagine di Google e sono a posto. Forse 5-10 anni fa poteva funzionare. Oggi no. Anche un e-commerce richiede spese pubblicitarie, spese di tempo e di denaro per realizzare contenuti (content marketing) atti ad informare gli utenti su cosa offrono i tuoi prodotti e perché si differenziano dagli altri concorrenti.
Gli utenti che dopo aver visionato il tuo e-commerce escono dal sito senza comprare, rappresentano proprio l’obiettivo del retargeting.
Fare Marketing online significa creare contenuti di qualità. Quante volte ti sarà capitato di leggere questa frase? I migliori esperti ci ripetono costantemente questa frase. È una costante e hanno perfettamente ragione. Solo che poche volte ci viene spiegato come effettivamente crearli.
Qualche anno fa il mondo del content marketing funzionava in questo modo. Ti affidavi a qualcuno che ti progettava un bel sito web con una bella grafica e, non avendo del testo da inserire, riempiva le pagine e gli articoli con un testo di esempio (quasi sempre “Lorem Ipsum“). A quel punto ti consegnava le chiavi in mano del sito e a te non restava altro che eliminare tutte quelle scritte di esempio e sostituirle con contenuti reali. Quasi sempre i contenuti erano una pubblicità diretta ai tuoi prodotti o servizi.
Vuoi sapere una grande verità?
Per vendere un prodotto non c’è bisogno di descriverlo o esaltarlo. Se gli utenti in quel momento non provano emozioni non passeranno mai alla fase d’acquisto. Soprattutto quando vedono una pubblicità diretta verso un prodotto cambiano direttamente pagina, così come quando alla tv compare la pubblicità e cambi canale.
Il segreto per vendere prodotti o servizi attraverso i tuoi contenuti sta nel raccontare storie.
Sin da piccoli ci raccontano storie. Ci raccontano fiabe e imprese di grandi cavalieri e ci fanno letteralmente sognare. Sono storie che hanno accompagnato l’infanzia di tutti noi. Poi improvvisamente diventiamo grandi e nessuno più ci racconta le storie. Così andiamo in libreria a cercare un bel romanzo che abbia una bella storia o andiamo al cinema a caccia di un film con una bella trama.
Le storie sono esperienze di vita. Vedere come il protagonista affronta le varie insidie ci aiuta a crescere. Una buona storia ha sempre delle difficoltà al suo interno.
Sai, è scientificamente provato che l’essere umano è affascinato dai conflitti e dai litigi. Questo spiega perché quando accadono risse da strada quasi nessuno fa mai niente per fermarle, perché in fondo in fondo ci piace vedere la lotta.
Le situazioni di conflitto suscitano un grande interesse in tutti quanti, indistintamente. Immagina due tipologie di post. Entrambi vogliono offrirti un servizio, cioè contattare un avvocato esperto su leggi che regolamentano il rapporto di buon vicinato, ma il primo inizia in questo modo:
“Ricordo ancora gli occhi del mio vicino di casa accesi di rabbia. Quel mio gesto l’aveva fatto andare su tutte le furie. Sapevo che quel giorno le cose avrebbero preso una piega totalmente differente e così dissi a mia moglie di entrare in casa. Avevamo provato a risolvere quella faccenda dell’edificazione più volte per vie legali ma non si era cavato un ragno dal buco. Lui entrò in casa e poco dopo uscì munito di un’ascia […] Grazie all’avvocato xxxxx, riuscimmo a risolvere la situazione, vivendo da quel momento in poi, un clima di assoluta serenità io e la mia famiglia.”
e il secondo invece…
“La legge prevede, secondo l’art. 1042, comma 8, che il vicino non possa edificare nulla a meno di 3 metri dalla propria recinzione. Per problemi di questo tipo contattare l’avvocato xxxxx, esperto nella risoluzione di rapporti di vicinato”.
Quale dei due racconti ha dato più emozioni??
Il primo senza ombra di dubbio! Ecco. Fare content marketing significa emozionare e tenere il lettore incollato al proprio articolo ad ogni singola frase.
Dunque il tuo scopo è quello di sviluppare e condividere informazioni pertinenti e preziose che attraggano lettori e creino fiducia, credibilità e autorevolezza, trasformando i visitatori e curiosi in nuovi clienti.
È proprio questo l’obiettivo della creazione di contenuti efficaci: convertire i curiosi e nuovi visitatori in lettori e clienti fedeli. Tramite la stesura di contenuti potrai creare nel un vero e proprio rapporto con i tuoi lettori, incoraggiandoli a lasciare un commento, a condividere con te le loro esperienze in merito all’argomento del post e perché no, ad aggiungere migliorie a quanto hai scritto.
Joe Pulizziafferma “Vince chi ha i contenuti più coinvolgenti, perché il contatto frequente e regolare costruisce una relazione“. Una relazione è ben diversa da un contatto occasionale. Tu saresti più disposto ad offrire un lavoro ad un tuo amico fidato o a una persone che hai visto una sola volta in vita tua? La stessa cosa accade per il web. Quando gli utenti tornano continuamente sul tuo blog o ti trovano ripetutamente sui motori di ricerca, capiscono il valore e l’autorità del tuo lavoro e sono dunque più predisposti ad acquistare da te.
Informare gli utenti su ciò che stanno per acquistare;
Rispondere alle domande dei clienti sui prodotti e dunque superare le obiezioni;
Costruire credibilità e autorevolezza;
Raccontare la tua storia;
Generare condivisioni tramite social network;
Stimolare gli acquisti d’impulso.
Ecco perché bisogna creare valore, quel valore di cui tutti parlano. Il valore è dunque quel flusso regolare di contenuti preziosi che siano ricchi di utilità e traboccanti di ispirazione. I contenuti di valore saranno l’anima del tuo brand.
Regole per creare contenuti di valore
Bill Gates nel 1996 diceva Il contenuto è il Re. Un visionario? Direi proprio di sì. Capire più di 20 ani fa un concetto che è ancora oggi estremamente attuale è roba da geni. Qui di seguito voglio darti qualche piccolo consiglio sul come creare contenuti.
Chi ti legge deve accumularsi di energia. Ogni essere umano ha più o meno energia, più o meno vitalità. Quando facciamo qualcosa che ci piace particolarmente, questa energia sale ad alti livelli oppure quando qualcuno ci emoziona e ci motiva tramite un discorso così tanto da spingerci ad agire in un certo modo. Ecco, i tuoi contenuti devono essere così e devono incentivare all’azione, non dimenticarlo mai.
Non parlare con paroloni. Si dice “mangia come parla”. A nessuno piace leggere qualcosa di cui non capisce nulla. Utilizza dunque termini semplici, non saranno i “paroloni” a renderti migliore, anzi, per il più delle volte ti rendono antipatico. Parla come parleresti con un tuo amico, con personalità empatia e emozione. Un grande comunicatore da cui prendere spunto? Robin Good.
Mostra, non limitarti a dire. Un contenuto buono non è una pubblicità aggressiva. Ti mostra piuttosto come il tuo prodotto viene utilizzato dagli altri, cosa ne pensano, in che modo viene applicato nella vita di tutti i giorni e nelle vite dei clienti. I buoni contenuti non narrano favole ma storie vere.
Una cosa puoi farla bene? Significa che la puoi fare meglio.
“A Nessuno importa dei tuoi prodotti o servizi. Molto meglio quelle aziende che iniziano a vedersi come fonti di informazioni” (Brian Kardon)
Chi fa Marketing con Internet deve disporre di alcuni strumenti che sono a dir poco indispensabili per il proprio lavoro. Qui di seguito ti elenco alcuni di questi che secondo me bisogna assolutamente avere. Si tratta di tool principalmente gratuiti quindi niente mani al portafoglio 😉 .
Canva – Per le immagini
Canva è un sito che ti permette di creare in brevissimo tempo delle immagini ottimizzate per il tuo blog oppure per i tuoi social (Facebook, Instagram ecc…). Infatti, grazie ai Layout già pronti e l’infinità di immagini possibili, potrai inserire nel tuo foglio di lavoro qualsiasi forma, icona o sfondo. Ne consiglio vivamente l’utilizzo, soprattutto per chi non possiede Photoshop.
HotJar – Per monitorare i tuoi utenti
HotJarè ottimo per i curiosi che vogliono scoprire come i visitatori utilizzano il loro sito Internet, dove fanno clic, fino a che punto scorrono la pagina, e molto altri. Strumenti come Hotjar mostrano esattamente ciò che i visitatori stanno facendo in quel preciso istante, tramite mappe di calore, clickmaps, scrollmaps e registrazione dei visitatori. Hotjar ha anche possibilità di inserire dei sondaggi in tempo reale da far svolgere ai tuoi visitatori. Personalmente credo che si tratti di uno strumento potentissimo. Quanto del post leggono? Una volta scoperto questo, saprò come organizzare i miei prossimi articoli. Dove fanno i click? Una volta scoperto, posso poi posizionare i banner in quella data sezione.
SeoZoom – Per dare agli utenti ciò che vogliono
SeoZoom è uno strumento tutto italiano ed è la bibbia di chi fa content marketing. Se vuoi scrivere qualcosa di interessante ma che soprattutto è ricercato su Internet, allora devi chiedere a Seozoom. Non è un servizio gratuito ed esistono diversi piani, dal più economico a quello più professionale. Ovviamente più sarà costoso il piano che andremo a scegliere e maggiori saranno le operazioni che ci vengono consentite. A mio parere è il migliore in italia.
HubSpot – Risorsa infinita per il Marketing
HubSpot Marketing Freeè una miniera di risorse per il Marketer. Non devi fare altre che creare un account, collegarlo col tuo sito Internet (se possiedi WordPress è possibile collegarlo tramite un plugin) e creare un qualsiasi prodotto di marketing: lead page, landing page, contact form, sondaggi, email, call to action e molto altro.
Veramente uno strumento utilissimo. Unica pecca? È solamente in lingua inglese.
Sumo – Aumenta le Condivisioni
Sumoti permette di inserire i pulsanti di condivisione a lato del tuo blog (in caso di desktop) o sotto (in caso di mobile). Se possiedi un blog su WordPress allora ci sono svariati plugin che ti permettono di fare questo. Se possiedi il blog su altre piattaforme, come per esempio Blogger, allora puoi inserire questi pulsanti con estrema facilità. In questo modo favorirai la condivisione dei tuoi articoli, aumentando considerevolmente le visite.
Peek – Ascolta chi usa il tuo sito
Hai appena cambiato template al tuo sito e vuoi capire se ora è più funzionale? Allora hai bisogno di Peek. Questo sito ti permette di inserire il tuo blog all’interno di un circuito di persone che testeranno l’usabilità del tuo sito e che ti daranno poi una recensione tramite un video dalla durata massima di 5 minuti. Ottimo quando hai intenzione di fare grandi cambiamenti.
Portent – Idee per nuovi Post
Portent – content, è un simpatico strumento che ti suggerisce idee per creare contenuti. Inserendo nella casella centrale una o più parole chiave, il sito ti darà spunti per stendere diversi articoli. Ottimo quando si è a carenza di idee 😉 .
Quante volte da piccoli abbiamo parlato con la tv? Perché sentivamo la necessità di creare un contatto con le persone al di là del vetro. Quella voglia di contatto c’è ancora e quando un brand riesce a entrare nelle nostre vite si crea un momento magico. La percezione è di un brand vivo, capace di comprendere la realtà e offrire soluzioni.
Grazie ai canali social, le aziende possono raccogliere informazioni in tempo reale sul loro pubblico di riferimento e convertirli in pochi minuti in messaggi marketing. Il consumatore moderno adora queste gratificazioni immediate ed è più propenso all’acquisto. Ecco perché il real time marketing è sempre più importante.
4 Regole per cavalcare l’onda
II real time marketing si basa sulla capacità di sfruttare la popolarità di una notizia per generare copertura mediatica per il tuo brand, con budget estremamente ridotti. Per farlo è necessario scegliere la notizia giusta, essere tempestivi e pensare in modo critico.
Scegli la notizia giusta
Google News e Google Trend possono essere ottimi alleati per scovare le notizie più popolari, ma non tutte le notizie sono adatte. Evita di farti pubblicità sfruttando notizie riguardanti fatti di cronaca o comunque sgradevoli. Scegli quelle su cui puoi giocare maggiormente con il prodotto o servizio che offri.
Cerca di essere tempestivo
Bisogna essere decisi, accattivanti e furbi nel più breve tempo possibile. Individuare il momento giusto permette di veicolare in maniera efficace il proprio messaggio e ottenere i massimi risultati.
Cerca di essere rilevante
Intervenire solo dopo aver ben compreso cosa sta accadendo e aver valutato tutte le criticità. È fondamentale rimanere coerenti con i valori del tuo brand.
Varia la comunicazione
real time marketing deve essere parte della strategia e non l’unico modo con cui si comunica con il pubblico. È questo l’errore grossolano commesso da molte aziende. Dopo un po’ finisce la magia e inizia la noia. Si passa dall’effetto wow” al pettegolo del condominio! Che sa tutto di tutti e parla a tutti di tutto.
Esempi geniali
Durante il blackout allo stadio durante il Super Bowl del 2013, la Oreo ha twittato: “Black out? Nessun problema, puoi inzuppare anche al buio”.
Questo semplice tweet tempestivo ha generato più di 15 Retweet, 6 like, 8 mila di nuovi follower. Su Instagram l’account è passato da 2 mila a 36 follower.
Quando l’1 Settembre la Rete si scatenava contro la campagna del Fertily Day, la Ceres pubblicava su tutti i suoi social la foto di una birra con lo slogan “Tenete conto che poi per nove mesi non potete bere”.
Non è stata l’unica genialata della Ceres. Ti ricordi quando degli ultrà olandesi devastarono Roma? Ecco cosa si sono inventati:
E che ne dite di Italia-Spagna? Ultimamente va di moda una parola: “ciaone”. Si utilizza fra i ragazzi e sta ad intendere quando una cosa è irrealizzabile (es. per domani ho mille pagine di storia da studiare, ciaone!) oppure è un saluto beffardo:
Nel 2015 la Miss Italia disse le testuali parole: “Mi sarebbe piaciuto vivere nel 1942 per vedere realmente la seconda guerra mondiale”. Così, quelli di National Geographic hanno preso la palla al balzo. Hanno fatto un documentario sulla seconda guerra mondiale, promuovendolo sui social in questo modo:
Diamo un po’ un’occhiata qui:
Non parliamo allora di tutte quelle campagne di Real Marketing che sono nate quando nella famiglia reale è nato il principino. i maggiori marchi, compresa la marca di biscotti Oreo che abbiamo visto sopra, non ha perso l’opportunità per farsi pubblicità.
Tempo fa su Internet era esplosa la curiosità di un porta vestito esposto in una vetrina. Alcuni dicevano che il vestito che portava il manichino era di colore bianco e oro e altri invece lo vedevano blu e nero (guarda qui). Così, Salvation Army USA ha colto subito la palla al balzo, investendo su una campagna pubblicitaria contro la violenza delle donne.
Quando uscì la canzone “Hello” di Adele, una delle canzone più strappalacrime della storia musicale, i fazzolettini Tempo pubblicarono sulla bacheca di Adele questo spot.
E quando l’Italia perse con l’Uruguay? La Barilla non si fece sfuggire quest’importantissima occasione!
Ecco il prima e il dopo, la differenza dei risultati delle aziende che hanno fatto real-time Marketing.
Ulteriori approfondimenti sull’argomento li trovi qui.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.