Una delle maggiori sfide che i blogger e i content marketer affrontano è la scrittura di contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, ma che piacerà anche alle persone. Se vuoi incrementare il bacino di utenti del tuo blog, devi realizzare con più astuzia i tuoi contenuti.
Avviare un blog è il modo migliore per condividere online le tue idee e competenze o espandere il tuo business online. È un ottimo strumento per promuovere il tuo marchio personale o la tua attività. Puoi anche guadagnare dal tuo blog. Abbiamo tutti qualcosa da condividere, esperienze, storie, conoscenze su qualsiasi campo. Oggigiorno è diventato facile farlo.
Il blog è la piattaforma in cui possiamo condividere tutto ciò che vogliamo. Fortunatamente, nel 2018, creare un blog è più facile che mai e puoi farlo senza spendere un euro, cioè non devi spendere soldi per il dominio e l’hosting! In che modo? Esistono determinate piattaforme di blogging gratuito (come WordPress.com e Blogger.com) che puoi utilizzare. Entrambe sono molto funzionali e offrono tutto il necessario per creare un sito dall’aspetto gradevole e professionale.
Seguimi, stai per scoprire come creare un blog gratis in soli dieci minuti!
Come creare un Blog gratis con Blogger.com
Blogger offre la possibilità di creare il tuo blog gratuito. Non hai bisogno di acquistare un dominio e uno spazio web, puoi cominciare a lavorare a pieno sul tuo progetto andando su Blogger.com. Quando si desidera creare un blog gratuito su Blogger, è necessario disporre di un account Gmail. Quindi, se non hai un account Gmail, devi prima crearlo. Sei pronto? Ecco i tre passaggi per creare un blog gratis su Blogger.com:
Una volta effettuato l’accesso al tuo account Google, vedrai il pulsante “Nuovo blog” sul lato sinistro. Fai clic su di esso per creare un nuovo blog su Blogger.
Scegli il nome del tuo blog, l’indirizzo e seleziona il modello desiderato per procedere.
Inserisci quindi il nome che hai scelto per il tuo Blog in corrispondenza della voce “Titolo”, poi basta inserire qualsiasi indirizzo di dominio breve, se è già stato assegnato vedrai una casella gialla e ne dovrai scegliere un altro. Seleziona infine un modello tra le opzioni fornite nella stessa casella. Puoi scegliere molti altri modelli e personalizzare il tuo blog in seguito. Clicca infine su Crea Blog.
Congratulazioni! Hai creato il tuo blog gratuito su Blogger in soli 5 minuti!
Come creare un Blog gratis con WordPress.com
WordPress è un altro gigante nel software di blogging e promette facilità di avvio e utilizzo. È una delle più sorprendenti alternative ai blog a pagamento e offre molte funzionalità preassegnate. Ecco i pochi passi che puoi seguire per creare un blog gratuito su WordPress.com.
Vai su WordPress.com e clicca sul pulsante “Inizia ora”
Collegati su WordPress.com, ti comparirà questa schermata:
Fai clic sul pulsante Inizia ora e verrà visualizzata una finestra che ti chiederà il nome e il tipo di sito web che desideri creare, come questa che vedi qui di seguito:
Scegli il nome e l’argomento del blog
Compila le voci che trovi nella schermata sopra illustrata scegliendo il nome che avrà il tuo blog, l’argomento e l’obiettivo che ti prefiggi di raggiungere. Inserisci anche il tuo livello di esperienza nella creazione di un sito web. Clicca sul tasto Continua.
Assegna un indirizzo al tuo sito
Ogni blog/sito web ha un indirizzo univoco. Pertanto, in questo passaggio, devi scegliere l’indirizzo del tuo nuovo blog. Questo può essere il nome del tuo blog, una parola chiave che definisce il tuo blog o anche il tuo nome. Basta digitare il nome/parola chiave nel campo specificato.
Dopo aver digitato le parole chiave ( nell’esempio sopra abbiamo optato per la parola shopping) se è disponibile puoi utilizzarlo, altrimenti ti fornirà solo dei suggerimenti che potrai utilizzare in seguito se vorrai personalizzare il tuo nome di dominio.
Come puoi vedere, solo il primo indirizzo è disponibile gratuitamente, pertanto dovrai scegliere quello se intendi creare il tuo blog gratuito, ed è proprio questa la prossima fase!
Scegli il piano gratuito
Dopo aver scelto l’indirizzo del sito, WordPress ti chiederà di scegliere un piano. Per creare un blog gratuito, devi scegliere il primo piano Free che ti costerà €0 per tutta la vita!
Scegliendo il piano gratuito otterrai queste funzionalità:
Un sottodominio WordPress.com;
Tutte le funzionalità essenziali di Jetpack;
Supporto gratuito dalla comunità;
Centinaia di temi gratuiti;
Opzione di personalizzazione del design di base;
3 GB di spazio di archiviazione.
Crea il tuo account
Nel passaggio successivo, devi inserire il tuo indirizzo email, cioè quello che desideri utilizzare per questo blog, scegliere il nome utente e una password complessa. Dopo aver riempito tutti i campi, devi semplicemente fare clic sul pulsante “Crea il tuo account”.
Dopo aver seguito i passaggi precedenti, tutto ciò che devi fare è attendere 2 minuti per ricevere un messaggio di conferma sulla tua email.
Fai clic sul pulsante “Continua” per avviare un blog gratuito. Il tuo blog gratuito con Worpress è pronto! In seguito potrai personalizzare il tema, il titolo del sito, i widget, i pulsanti social, ecc
Ora non ti resta che iniziare!
Come creare un blog con Tumblr
Tumblr a differenza di Blogger e di WordPress, è più un angolino dove poter raccogliere i propri pensieri e le proprie immagini. Ci sono diversi autori di blog su Tumblr che mantengono vivo il proprio blog solo grazie a fotografie. Ricordo il blog di una ragazza che soffriva di ipersessualità o dipendenza da sesso… inutile dirti il seguito che aveva!!
Bene, una volta atterrati sulla home di Tumblr devi solamente compilare un form in cui inserire il tuo indirizzo email, il tuo nome, la password e infine cliccare su registrami. A questo punto sei pronto per iniziare a postare.
In seguito il sito ti chiede qualcosa in più su di te. Ti chiederà l’età anagrafica e i tuoi principali interessi. In questo modo potrà capire al meglio quali blog suggerirti e quali post farti apparire in homepage.
Questa è la schermata che troverai davanti a te quando quando avrai compilato tutti i passi. A questo punto potrai condividere aggiornamenti di testo, piuttosto che citazioni, file audio o video. Buon divertimento!
Creare un blog con Medium
Voglio precisare bene cosa sia mediumpoiché tanti pensano che sia un CMS come WordPress ma in realtà è ben diverso. È stato realizzato nel 2012 da uno dei fondatori di Twitter e possiamo definirlo come una via di mezzo fra social network e blogging. Su Medium ci pubblicano tutti, da giornalisti ad autori di libri, da amatori e blogger professionisti.
Perché è importante pubblicare un proprio contenuto su medium? Semplice! Per il fatto che quanto ti iscrivi devi selezionare la categoria di appartenenza del tuo blog (per esempio “musica”) e quando pubblicherai un nuovo contenuto in quel tema, quest’ultimo apparirà tra le news di medium nella sezione “musica”. Non solo! Medium è dotato di una newsletter ampia e potrà notificare tutti gli utenti iscritti a quella categoria del tuo nuovo articolo, come se fosse una sorta di Google Alert.
L’algoritmo di Medium funziona in modo differente rispetto a quello di altre social network (Facebook, Twitter ecc…) dove l’ora di pubblicazione è uno dei fattori più determinanti per la visibilità del post. Medium può dare visibilità ad un post pubblicato anche 7 giorni fa. In più non è importante nemmeno l’autorità del vostro Blog. È risaputo che Youtube tende a dare una certa autorità ai canali che posseggono milioni di iscritti, indicizzandoli fra le prime posizioni. Qui invece l’unico parametro che definisce quale articolo mettere in cima o meno è la qualità dello stesso.
Come guadagnare con il tuo blog gratuito (Step by Step)
Bene, ora che hai realizzato il tuo blog gratuito, ti interesserà probabilmente sapere anche come farci qualche soldino. Allora lascia che ti spieghi in questi video/tutorial che seguono quali sono i passi, step by step. Pronto? Si parte!
1. Realizza una Ventina di Contenuti
Prima di partire con qualsiasi altra operazione, devi prima popolare il tuo blog di contenuti. Per contenuti intendo qualsiasi tipologia di contenuto, che sia esso sotto forma di testo, di immagini o video. Il mix fra testo e video sarà quella che ti farà prendere il volo più velocemente. Grazie ai contenuti scritti potrai posizionarti bene per i motori di ricerca, e grazie a video realizzati da te stesso in cui ci metti la faccia, riceverai la fiducia dei lettori.
Perché realizzare prima una ventina di contenuti? Ti spiego. Se inizi a promuovere il tuo blog quando questo è ancora spoglio, andrà a finire che gli utenti arriveranno sul tuo portale, troveranno poco e nulla e se ne andranno. Probabilmente memorizzeranno il tuo indirizzo web proprio per non tornarci più in futuro (avendo avuto una brutta esperienza).
2. Questi contenuti devono essere speciali
Ti spiego una cosa. Quando ho realizzato questo articolo (in questo preciso istante WordPress mi sta segnalando che siamo arrivati a 1423 parole) mi sono reso conto che il web è pieno zeppo di guide che ti mostrano quali siano le principali piattaforme che vengono utilizzate per creare blog gratuiti ma nessuno lo fa in modo serio!! Tutti ti dicono le solite due cavolate, ti mostrano i soliti screenshot presi da internet e con un rapido copia e incolla fanno poi l’articolo.
Per realizzare questo articolo invece ho testato in prima persona le piattaforme che non conoscevo. Ho creato degli account su questi siti e li ho sperimentati io! Penso che per mostrare qualcosa bisogna prima essere in grado di farla, no? Ecco, per realizzare tutto questo mi sono fatto il culo e ci ho perso un mucchio di tempo, ma se tu ora sei qui e stai leggendo questa parte di articolo riservata agli utenti premium, significa che hai capito il valore di tutto ciò che ho fatto e che ti sei fidato di me.
Ecco, allo stesso modo tutto quello che realizzi deve essere speciale. Non deve essere mediocre sai perché? Perché a fare qualcosa di mediocre sono bravi in tanti! In tanti sono in grado di replicare qualcosa fatto in modo mediocre. Ma qualcosa fatto in maniera eccezionale è qualcosa di raramente riproducibile. Devi distinguerti dalla massa ed essere unico.
3. Attrezzati per i video
Come ti dicevo prima, è necessario integrare i tuoi articoli con dei video realizzati da te. Supponiamo che tu sia un abile cantante, il tuo Blog potrà darti visibilità in veste di insegnante di canto. Così inizierai a pubblicare una ventina di contenuti in cui spieghi quali sono le basi del canto. Questi video li pubblicherai su Youtube e da lì poi li incorporerai anche su l tuo blog. In questo modo avrai doppia visibilità.
Per realizzare dei buoni video ti consiglio di fare un investimento. È una di quelle cose che fai una volta sola ma che poi sei a posto per un bel po’ di anni.
Partiamo dalla fotocamera.
Sì hai capito bene. Per realizzare i video non conviene comprare una videocamera ma bensì una fotocamera. “Ma sei pazzo Krikko?” No no, non lo dico io ma tutto il mondo tecnologico lì fuori. Le macchine fotografiche sono in grado di realizzare video migliori rispetto alle videocamere molto più costose.
Oltre al video bisogna avere poi una buona qualità audio. Purtroppo utilizzare l’audio della fotocamera è sconsigliato perché sarà sempre un audio di bassa qualità (e pieno di rumori di fondo). Proprio per questo motivo esistono i microfoni esterni. Collegando il microfono esterno alla videocamera potrai realizzare video di qualità eccezionale.
Basta, hai tutto quello che ti serve!! Ora puoi realizzare dei video di qualità eccezionale. Se in futuro vorrai fare un upgrade, potrai pensare di acquistare un buon programma di montaggio. In questo modo potrai tagliare le scene di video che non ti piacciono e non sarai costretto a rifare ogni volta il video interamente da capo.
4. Realizza il tuo primo prodotto
Ora è il momento di creare il tuo primo infoprodotto. Cos’è questo?
Allora, per guadagnare bisogna vendere. Questa è una legge universale, non si scappa da qui. Perciò devi realizzare ora un prodotto da immettere sul mercato online e iniziare a venderlo. Prendendo sempre l’esempio dell’insegnante di canto, potresti realizzare un videocorso dal titolo “Impara a cantare le tue canzoni preferite in 50 lezioni“.
In questo caso dovresti preparare 50 lezioni progressive che certamente ti richiederanno molto tempo. Puoi impiegarci anche un paio di mesi, questo non importa. Quello che importa è che, una volta che il prodotto sarà finito e messo sul mercato, tu inizierai a guadagnare sulle vendite di quel prodotto. E con quel “solo” lavoro di due mesi, continuerai a guadagnare per sempre.
5. Impacchetta il tuo videocorso
Ora che hai pronti i tuoi 50 video, devi renderli scaricabili. Il mio consiglio è di fare l’upload su Google Drive. Un posto sicuro dove trovarli sempre e farli scaricare ai tuoi potenziali clienti. Ci vuole ora una piccola presentazione del corso e un pulsante per il pagamento che puoi realizzare con Paypal.
Questa pagina di presentazione del prodotto viene chiamata tecnicamente landing page. La landing page è un capitolo completamente a parte e che necessita di moltissime conoscenze tecniche. Perciò il mio consiglio è quello di affidarti a qualcuno o se ti fidi puoi chiedere a me di realizzare la lading page per presentare il tuo videocorso (scrivimi a krikko89@live.it).
Una volta che la landing page è pronta e hai settato il modo per ricevere i pagamenti, la macchina automatica si è messa in funzione. Ora sei pronto per ricevere le vendite.
6. Fai promozione
Sembra finita ma invece c’è ancora un passo, forse il decisivo: fai promozione.
Puoi aver realizzato il corso di canto più bello mai stato fatto prima, ma se nessuno lo conosce… non lo comprerà nessuno! Perciò inizia a sponsorizzare la landing page (pagina di presentazione del prodotto) su tutti i tuoi social. In più, contatta persone esperte del tuo settore e che hanno un buon seguito (i cosiddetti influencer) e chiedi a loro di parlare del tuo prodotto. Ovviamente dovrai trovare un accordo commerciale.
Infine la più grande pubblicità la riceverai sempre dal passaparola. Se un utente si sarà trovato bene sul tuo blog o visionando il tuo videocorso, lo dirà ad altre persone. La stessa cosa è accaduta per un mio video in cui insegno a fingere di suonare il piano.
Un ragazzo di seconda media aveva trovato questo metodo estremamente sorprendente, così l’aveva detto al suo migliore amico. Insomma, il video si è espanso a macchia d’olio per tutte le classi di quella scuola fino a fare il salto da una scuola all’altra e le visualizzazioni, per un video così stupido, dicono tanto. Grazie a questo video ho incrementato il mio seguito ed ora realizzo videoprodotti anche per questo nuovo target di utenti.
Se desideri scoprire altri modi per guadagnare online, vienici a trovare su Pensionedare.com
Ti è mai capitato di visualizzare un prodotto in un e-commerce (Amazon, Shopify ecc…) e dopo pochi giorni, di vedere sempre ed incessantemente la pubblicità di quel prodotto ovunque tu navighi? Nel tuo server di posta, mentre sei nell’home di Facebook e così via.
Ecco, quando questo accade, significa che sei stato oggetto di una campagna di retargeting.
Proprio l’altro giorno ho acquistato un dominio e spazio web suBlueHost e continuo a vedere sconti e pubblicità su Bluehost per acquistare altro spazio web, ma non solo!! Nella mia casella di posta (con cui mi sono registrato al sito) mi arrivano offerte provenienti da mittenti di dubbia realtà, che mi invitano a cliccare su link (di dubbia qualità), in cui mi promettono un blog wordpress per 0€ al mese. Wow, fantastico! Si tratterà certamente di attività di phishing.
Prima di parlare di retargeting, dobbiamo parlare di un’altra cosa molto importante, ovvero della differenza fra web marketing e digital marketing.
Il passaggio dal web marketing (ieri) e il digital marketing (oggi) è avvenuto tra il 2015 e il 2016. In particolare questo tipo di evoluzione è stata legata a:
uso di dispositivi mobili come smartphone, tablet ecc…
crescita importante dei social network e dei sistemi di messaggistica (WhatsApp, Telegram ecc…)
Se il web marketing basava la propria strategia essenzialmente sugli utenti che utilizzavano computer fisso e computer portatile e che quindi accedevano alle informazioni tramite un browser, il digital marketing invece include tutte le strategie per tutti i dispositivi e le piattaforme utilizzate.
Anche il monitoraggio è cambiato. Si è passati da strumenti di web analytics (Google Analytics) a piattaforme di tracciamento per la raccolta dati da qualsiasi dispositivo. È dunque la raccolta dati il punto forte del digital marketing.
Così come noi siamo disposti ad investire nella pubblicità per ottenere un indirizzo email in più, al quale poter inviare i nostri contenuti e successivamente le nostre offerte, così, coloro che fanno digital marketing investono per ottenere tutti i dati possibili di una persona. Più il profilo di una persona è specifico, meglio funzionerà la pubblicità.
Dunque è necessario conoscere l’orientamento sessuale, l’età, gli interessi, gli hobby, il lavoro che l’utente svolge ecc… Ecco, tutti questi dati noi li forniamo gratuitamente a Facebook quando inseriamo per chi lavoriamo o i lavori precedentemente fatti, quando inseriamo il nostro stato sentimentale, quando mettiamo un like innocente ad una pagina e così via.
Pensa che in Cina il buon Mark Zuckerberg ha avuto un’idea geniale. Nelle grandi metropoli c’è veramente tanto traffico. Immaginate il traffico di Milano, Roma e Napoli messi insieme nell’ora di punta. Quindi si scorre più facilmente con una bicicletta, rispetto ad un’auto o uno scooter. Perciò ha piazzato delle aree in cui poter noleggiare gratuitamente delle biciclette (marchiate Facebook) in cambio del rilascio dei dati. Pensa quanto sono importanti i dati nel digital Marketing.
Ti starai domandando: non poteva acquisire i dati direttamente dall’iscrizione a Facebook? Purtroppo no perché in Cina è uno dei tanti siti vietati dal governo. Tuttavia, quando uno è un genio, riesce a scavalcare qualsiasi tipo di ostacolo.
Hai in mente quando utilizzi la tua impronta digitale per sbloccare il tuo telefono? Quelle sono tutte informazioni che tu regali gratuitamente. La Apple è stato in grado di prendere le impronta digitali di tutti i suoi clienti senza mai dovergliele chiedere, geniale.
Da questa immagine sopra si evincono diverse cose. Il Web Marketing portava a mostrare l’offerta a chi in quel momento effettuava una ricerca. Con il digital marketing, invece, si identificano tutti i potenziali clienti interessati ad un determinato prodotto, con lo scopo di mostrare più volte quel prodotto e convincerlo infine all’ordine.
Un utente entra nel mio sito, blog, e-commerce, in cerca di un dato prodotto;
Lo guarda per qualche secondo, magari lo aggiunge anche nel carrello ma poi decide di lasciare il sito;
A quel punto creiamo un inserzione per quel dato utente in modo tale da mostrargli il nostro prodotto in modo persuasivo;
Gli mostriamo quel prodotto praticamente ovunque;
Alla fine l’utente procede all’acquisto.
Nel Web Marketing funziona in questo modo. Un utente cerca su Google “Pianoforti digitali” e il motore di ricerca gli dà i risultati inerenti alla sua parola chiave, con relativi annunci pubblicitari. Nel Digital Marketing, invece, vengono identificati tutti gli utenti possibilmente interessati ad un pianoforte digitale (indipendentemente dalle sue ricerche su Google) e gli verrà mostrato il pianoforte digitale più inerente alla sua personalità. Se è una persona che spende molto e non bada a spese pur di avere il prodotto di marca e di qualità, allora gli verranno mostrati i pianoforti di categoria top, e così via. Il Digital Marketing crea annunci su misura dell’utente. Ecco perché si parla di pubblicità intelligente.
Addio computer desktop
Gran parte dei consumatori oggi non utilizza più il computer fisso, a mala pena quello portatile o il notebook. Predilige lo Smartphone e il tablet per navigare. Proprio per questa ragione, chi inizia ad intraprenderà un’attività online oggi, deve iniziare prima a pensare al mobile e poi a tutto il resto. Secondo gli studiosi, presto la realtà diventerà only mobile, come in Cina, dove i consumatori non hanno un computer e usano il loro dispositivo mobile per ogni tipo di operazione online.
Il mobile esclude il predominio del browser, favoreggiando le app. Dunque per tracciare un utente non ci si avvale più dei cookie ma di nuovi sistemi (come quello dell’impronta digitale). Inoltre sono stati inseriti anche sistemi di tracciamento che facciano riconoscere l’utente quando passa da un dispositivo all’altro. Infatti quando navigo dallo smartphone, mi escono le pubblicità relative ai prodotti che cercavo sul computer fisso.
Retargeting
Dunque il retargeting consiste nell’intercettare nella Rete, coloro che precedentemente hanno mostrato un certo interesse verso un determinato prodotto o servizio e di convincerlo ad acquistarlo.
Alcuni, oggi, credono che per guadagnare onlinebasti aprire un e-commerce e iniziare a vendere prodotti. Poi pagare qualche esperto di SEO che lo posizioni fra le prime pagine di Google e sono a posto. Forse 5-10 anni fa poteva funzionare. Oggi no. Anche un e-commerce richiede spese pubblicitarie, spese di tempo e di denaro per realizzare contenuti (content marketing) atti ad informare gli utenti su cosa offrono i tuoi prodotti e perché si differenziano dagli altri concorrenti.
Gli utenti che dopo aver visionato il tuo e-commerce escono dal sito senza comprare, rappresentano proprio l’obiettivo del retargeting.
Le immagini non sono da sottovalutare. Ogni articolo o pagina che realizziamo con wordpress contiene una o più immagini. Grazie una buona cura a queste immagini possiamo vedere aumentare in modo considerevole le visite al nostro sito/blog. Perciò quando realizzi o scarichi/acquisti un’immagine, assicurati di averle dato un nome che sia ottimizzato. Un’immagine dal titolo “jpeg1” varrà poco e niente, un’immagine dal titolo “piazza-centro-ancona” avrà tutt’altro peso.
Quante volte ti sarà capitato di pubblicare il post e di andare poi a rileggerlo non appena pubblicato. Proprio in quel momento inizi a trovare gli errori più disparati. Eppure prima di pubblicare il post tutti quegli errori non li avevi visti! Ora, finché correggi subito gli errori non è un problema, ma se pubblichi un post e questo inizia a diventare virale, avrai molte visualizzazioni e ciò significa più occhi puntati sul tuo contenuto e più rompipalle pronti a lasciarti un commento come “sarebbe meglio che tu imparassi prima l’italiano“.
Trovare un errore ortografico è poco professionale. Il lettore, leggendo errori, perde fiducia nei tuoi contenuti poiché reputa l’articolo di poco valore dato che ci è stata prestata poca attenzione nel realizzarlo.
Alcuni anni fa nel Regno Unito era stata condotta una ricerca da degli esperti che ha portato a conoscenza di una grande verità: gli errori ortografici nei post aziendali sono in grado di far perdere milioni di euro all’azienda.
Ovviamente un post professionale non si incentra solamente su un buon italiano. Un ottimo post è un post realizzato in modo da favorire la lettura e dunque di facile comprensione per i lettori. Anche se il tuo post sarà privo di errori ma gli argomenti saranno esposti in modo noioso oppure non si riesce a capire quando finisce un argomento e ne inizia un altro, l’utente perderà l’entusiasmo e la voglia di leggerti e semplicemente se ne andrà va.
Il processo di editing professionale
Tutti i post che pubblichi dovrebbero avere lo stesso processo di editing. Non dovrebbero esserci post che ricevono più attenzioni di altri ma devono avere tutti lo stesso trattamento.
Anche se sei l’unica persona che lavora sul tuo blog è importante avere un processo di verifica. Crea perciò sempre una lista di controllo di tutti i passaggi onde evitare di farti sfuggire qualcosa. Ecco un esempio di lista di controllo:
Controllare che la URL del post sia SEO-friendly;
Copiare ed incollare l’html dell’articolo su di un “blocco note” (può capitare che in fase di pubblicazione dell’articolo WordPress si blocchi e puoi perdere tutto il tuo lavoro se non hai una copia).
Programma il post per le ore 15.00 del Venerdì (perché per esempio pubblichi i post sempre quel giorno e sempre a quell’ora);
Controllare che il testo sia correttamente formattato;
Controllare se hai messo l’H2 per i suddividere i paragrafi;
Controllare che le immagini abbiano la descrizione SEO-friendly;
Seleziona la categoria e il tag corretto per il post;
Controllare che il post abbia una buon percentuale di ripetizione della parola chiave;
Controllare di aver inserito almeno un link affiliato;
Programma il post anche sui social.
Creare la propria lista di controllo
Probabilmente hai già un processo di verifica tutto tuo, magari anche in modo inconsapevole. Apri perciò un file di testo (ti consiglio un file su Google docs) e inizia a stendere i tuoi tipici passaggi. Per esempio scrivi di inserire i grassetti e i corsivi per sottolineare le frasi più importanti, poi di inserire le immagini per dividere ulteriormente i paragrafi ecc…
Ecco qui di seguito alcune cose che non devono assolutamente mancare nella tua lista di cose da fare prima di pubblicare.
Introduzione
Assicurati che la tua introduzione riesca ad intrattenere i lettori. Le prime righe sono importantissime, le hai scritte per bene? Che cosa imparerà il lettore leggendo il tuo post? Spiegaglielo bene, in questo modo avrà ancora maggiore voglia di arrivare in fondo al tuo articolo. Evita se è possibile però introduzioni troppo lunghe o se le fai (vedi Aranzulla) fai capire bene quando inizia il post vero e proprio. Un trucco per capire se la tua introduzione sta in piedi è quella di provare a rimuovere il primo o il secondo paragrafo. L’introduzione ha comunque senso? Se la risposta è affermativa allora hai fatto un ottimo lavoro.
Sottotitoli
A meno che il tuo post non sia breve (400 parole o meno) è sempre bene suddividerlo in sezioni tramite sottotitoli. Questi aiuteranno a dividere il tuo post in diverse parti e aiuteranno a chi non ha tempo per leggere tutto di saltare da una parte all’altra e chi invece ha tempo per leggere l’intero post non viene scoraggiato nel vedere un fiume di parole senza alcun titoletto.
Per questi sottotitoli ovviamente utilizza gli H1, H2 e H3. Nota bene: una cosa da non fare è quella di passare da un H1 ad un H3. Rispetta la gerarchia!
Interruzioni visive
Cerca di creare degli spazi bianchi nei tuoi post quando è possibile. Se riesci ad inserire elenchi puntati… meglio ancora! Un altro stratagemma per creare un’interruzione visiva è quella di utilizzare la citazione “blockquote“, dà quel senso di rottura e rende il post più professionale. Anche le immagini possono creare interruzione del post e sono particolarmente utili per mostrare qualcosa se il tuo articolo è un “come fare…“.
Infine non aver paura di utilizzare paragrafi fatti solamente da una sola riga. Possono essere estremamente efficaci e possono attirare l’attenzione del lettore proprio su quelle parole.
Materiale estraneo
Elimina tutto ciò che non ha nulla a che fare con il tuo post. Se hai scritto paragrafi che escono troppo fuori tema allora eliminali. Piuttosto se stai scrivendo per approfondire un determinato discorso puoi prendere in considerazione la possibilità di inserire dei link a dei tuoi altri post o a post di altri blogger. In questo modo il lettore non perderà il filo del discorso.
Attenzione, non significa che non puoi scrivere post lunghi, puoi eccome! Assicurati solamente che tutto quello che stai scrivendo sia strettamente necessario.
Conclusione
Assicurati che il tuo post abbia una degna conclusione. Alcuni blogger hanno la tendenza a chiudere i loro post in modo brusco, soprattutto se si tratta di post che contengono elenchi o tutorial. Ricordati sempre che le ultime righe del tuo post sono un’occasione per lasciare una buona impressione ai tuoi lettori ma soprattutto di lanciare una call to action.
Rileggiti come se fossi un estraneo
I post scritti da noi diventano parte integrante di noi. Prova a rileggere (ad alta voce) invece il tuo post come se lo stessi leggendo per la prima volta e chiediti se ci sono delle frasi troppo lunghe o di non facile comprensione. In tal caso sistemale e rendile facilmente comprensibili.
Linka altri post
Inserire dei link ad altri post è fondamentale. Guarda Pro-blogger. Alla fine di ogni paragrafo inserisce sempre un link verso pagine interne:
Non solo i link sono importanti per i motori di ricerca ma anche per i lettori che possono approfondire un determinato argomento sulle tue pagine, aumentando così anche il tempo di permanenza sul tuo blog.
Prima di pubblicare
Ricordati che stai per pubblicare un’opera d’arte. Il tuo post non è uno dei tanti. Il tuo post si differenzia dai post degli altri blogger. Il tuo post è di estremo valore e gli utenti capiranno questa differenza e ti seguiranno anche per questo. Il mio consiglio è quello poi di inserire sempre un banner o form per iscrizione alla mailing list. Le e-mail dei tuoi lettori sono importantissime e qui puoi trovare approfondimenti: corso di e-mail marketing prima parte.
***
Gli articoli sono l’anima del tuo blog e perciò meritano estrema attenzione e spero che questi consigli possano esserti d’aiuto.
Se seguirai sempre una checklist di cose di cui ha bisogno ogni tuo articolo saprai sempre come strutturare ogni singolo post ma soprattutto saprai dove andare a modificarli. In più i tuoi lettori entreranno in sintonia con il tuo schema.
Ora quello che devi fare è prendere i tuoi più vecchi articoli e dargli una bella ripassata. Sei pronto? 🙂
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.