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Blog

Le Regole che ogni Blogger Conosce

Agosto 13, 2017by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Esistono una sorta di regole, che chi fa blogging conosce. Si tratta di regole generali apprese soprattutto grazie alla propria esperienza. Non si tratta di cose trascendentali, anzi, in molte di queste cose ci puoi arrivare ad intuito, ma leggerle ti aiuterà a renderle consce. Partiamo con la prima regola.

Ascolta il tuo pubblico

Ascoltare i propri lettori è alla base del successo. Quanti blog ho visto crescere dal nulla e questi blog, nel corso del tempo, sono riusciti a mettere su una bella community. Peccato che questa community rimaneva abbandonata a sé stessa. Nessuno prendeva in considerazione le loro idee, proposte, necessità e i commenti rimanevano privi di risposta.

Rispondi sempre, a qualsiasi commento e nel più breve termine possibile.

Se nel tuo blog non c’è abbastanza discussione non farne un dramma. Oggi i social network come Facebook hanno tagliato le gambe alle discussioni. È più semplice commentare lo stesso post su Facebook che sotto il post stesso. Tuttavia è possibile incoraggiare la discussione ponendo per esempio delle domande a fine articolo.  Un blog con tono discorsivo, pur rimanendo professionale, incoraggia i lettori a partecipare. Chiedi perciò spesso pareri, lancia dei sondaggi, fa sì che tutti si sentano partecipi del tuo post.

Se fra i commenti troverai un utente che aggiunge del materiale di valore, non limitarti solamente a rispondergli con un “grazie” ma puoi prendere in considerazione l’idea di integrare il tuo post con quanto postato dal tuo lettore. In questo modo si può creare una grande sinergia fra te e chi ti segue.

Un modo potentissimo per incoraggiare l’interazione è quello di indire un concorso. Supponiamo che tu voglia rifare il logo del tuo blog e per farlo crei un concorso sul tuo blog o sulle tue pagine social. Nel concorso chiederai agli utenti di disegnare un logo con determinate caratteristiche e il migliore sarà scelto come logo ufficiale del blog.

In questo modo l’utente di sente interpellato e carico di responsabilità. È come se in quel momento si facesse carico del tuo brand. Si sentirà importante e se aderirà al concorso si sentirà anche un po’ parte del tuo team.

Per la 43esima edizione del Super Bowl,un’azienda ha sponsorizzato un concorso per spot pubblicitari proposti dal pubblico che sono stati poi pubblicati online. A quel punto gli spot sono stati poi sottoposti ad una serie di votazioni fino a selezionare il vincitore. Lo spot vincitore è stato realizzato da un dilettante lettore dell’azienda che è poi realmente andato in onda durante il Super Bowl nel 2009. Quello spot, tra l’altro, è stato acclamato come miglior spot del Super Bowl ed è stato vincitore anche di diversi altri premi.

Usa immagini e foto Libere

Altra regola fondamentale e da non sottovalutare, è quella di utilizzare immagini non protette da copyright. Ogni foto o immagine ha una paternità, e oggi nell’era digitale è semplicissimo prendere una foto e spacciarla per propria anche se quella foto contiene la firma dell’autore. Basta ritagliare l’immagine in quel punto e diventerà un’immagine anonima. Bisogna solamente pensare che dietro ad ogni cosa ci sia un lavoro. Le immagini non si creano da sole. Dietro ad un bellissimo paesaggio c’è stata dietro una persona con una macchina fotografica e bisogna avere rispetto per quella persona. Perciò quando cerchiamo delle immagini per il nostro blog, evitiamo di prenderle da Google a meno che noi non andiamo a filtrarle:

Solo in quel caso potrai prendere le immagini che desideri e inserirle nel tuo Blog. Altrimenti il sito che consiglio sempre per scaricare immagini e riutilizzarle è pixabay. Sito in italiano, facile da utilizzare, veloce e con immagini professionali. Lì trovi il meglio del meglio e tutto gratuitamente. 

Sempre per stimolare l’interazione col pubblico potete creare uno spazio dove i vostri lettori possano esprimersi attraverso un immagine. Per esempio se vendi delle magliette del tuo blog, puoi inserire in una pagina tutte le foto dei lettori che indossano la tua maglietta. In questo modo fai notare a tutti che c’è una community di appassionati che ti segue e i tuoi lettori si sentiranno importanti poiché compariranno in una pagina apposita del blog.

Come si può ben capire da questi esempi, i dialoghi sul blog avvengono non solo tramite testo, ma anche attraverso altri contenuti. Incoraggiando i lettori a condividere contenuti con te, anziché limitarti a trasmettere informazioni e basta, creerai un diverso livello d’interazione e di coinvolgimento. 

Renditi davvero utile

Aprire un blog per scrivere un articoletto di 300 parole non ha senso. Vuoi un esempio? Guarda Salvatore Aranzulla. I suoi post sono delle vere e proprie guide utili dove spiegano passo per passo quello che devi fare, nei minimi dettagli. Dai un’occhiata a questo suo articolo e ti renderai conto di cosa sto parlando. La rete è piena di articoletti che non valgono nulla, devi pensare a diversificarti. Ci sono tante persone di esperienza, che alcuni definiscono “guru” che ti insegnano a mettere in piedi un blog e a farlo diventare una macchina macina soldi, ma pochi riescono a rispettare queste poche indicazioni e a entrare nell’ottica del blog come lavoro.

“Perché dovrei spendere 3 ore della mia giornata per fare un articolo sul mio blog, gratuitamente e che magari avrà 20 visualizzazioni”?

 Questa è l’obiezione che sento di più in assoluto. Rispondo sempre dicendo che se vuoi ottenere devi fare. Fai, sacrifica il tuo tempo libero, sacrifica gli amici, sacrifica le uscite serali. Tutti i progetti, nel primo periodo sono sfiancanti. Ci sono spese, imprevisti, devi cercare di far decollare la tua attività. Solo quando riscontrerai un certo ritorno dell’investimento allora potrai provare a spingere di meno e goderti un po’ la libertà ma all’inizio, tutti gli imprenditori si fanno il culo. 

Guarda là fuori. È pieno di colossi. Multinazionali di ogni tipo, centri commerciali che vendono di tutto, mega store, e tu imprenditore vorresti aprire un tuo piccolo negozio con questa competizione? Sarebbe un suicidio. Oppure stanno aprendo i negozi Amazon, negozi fisici veri e propri:

Solo un folle andrebbe a competere ma gli imprenditori sono tutti folli. Niente ti da la sicurezza che ci riuscirai. Nessuno potrà prometterti garanzie. I soldi, il lavoro e i clienti, te li dovrai procurare tutti da solo. 

La stessa cosa funziona anche sul Web. Vuoi aprire un sito di guide? “C’è già Aranzulla!” Ok, è vero, ma il tuo sito può essere un buon concorrente, soprattutto se riuscirai a dare qualcosa di più. Per esempio Aranzulla non crea dei video. I suoi sono solo contenuti testo e immagini. Perché niente video nel 2017 che siamo nell’era dei video? Perché i video mostrano un volto e una voce e non sono dimandabili ad altri. Tu pensi che lui, oggi, scriva tutti gli articoli sul suo blog? Non penso proprio. Avrà una redazione di Ghost writer. Lui se la spasserà da qualche parte o metterà naso in nuovi Business.

Perciò non temere la concorrenza e fai del tuo meglio per essere il migliore.

Blog, Migliorarsi

5 Regole per rendere più produttivo il tuo Lavoro da Casa

Giugno 16, 2017by Christian Salerno (Krikko)1 commento
lavorare da casa

lavorare da casa

La maggior parte dei blogger italiani lavorano da casa. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di poter pagare l’affitto per un ufficio, anche se tante volte sarebbe molto meglio. Lavorare da casa solitamente ci rende più pigri e dunque più improduttivi. È dunque una lama a doppio taglio: possiamo stare tranquilli in pigiama e pantofole senza dovere sottostare agli ordini di nessuno, ma allo stesso tempo la nostra casa può trasformarsi nella nostra prigione di lavoro.

Senza delle regole e dei limiti non si va da nessuna parte.

Lavoro da casa da oltre 7 anni e mi rendo conto di come può essere difficile a volte. Mi ricordo che tre anni fa avevo avuto un periodo in cui il lavoro si protraeva fino alle 4-5 del mattino, andando a letto ad orari disumani e costretto poi a svegliarmi tardissimo, buttando  all’aria la mattinata e sentendomi perennemente stanco per tutta la giornata. Mi ci è voluto un po’ di tempo prima che io riuscissi a trovare un buon equilibrio. La libertà di lavorare da casa è fantastica ma questa libertà deve avere comunque dei confini. Senza questi si rischia solamente di fare “tanto rumore” per nulla. Ecco allora delle tecniche che possono esserti molto utili:

1. Determina le ore di lavoro

Uno dei più grandi vantaggi del lavorare da casa è la possibilità di stabilire le proprie ore di lavoro. Per esempio, puoi decidere se alzarti presto per iniziare a produrre, scrivere articoli, girare video, montare, pubblicare sui social e tutto il resto, oppure puoi decidere di goderti la mattinata e dedicare il pomeriggio e la sera al lavoro. È vero che molti si trovano meglio a lavorare alzandosi presto, ma alcuni non riescono proprio ad essere produttivi la mattina. Perciò decidi prima quali saranno le tue ore di lavoro. In quelle ore tue starai lavorando e non ci sarai per nessuno.

Io per esempio preferisco lavorare al mattino. Questo perché dedico il pomeriggio all’insegnamento del pianoforte perciò ho solamente la mattina per darmi da fare. Per scoprire qual è per te il periodo migliore della giornata per essere produttivi, puoi fare questo test.

Impostare un’orario di lavoro e rispettarlo aiuta anche a non procrastinare in continuazione. Eh sì, perché quando sei a casa e libero da impegni, tendi a fare “tutto dopo”. Tanto ho tempo, tanto ho tempo… intanto scorri la home di Facebook, apri 100 volte la tua casella email, rispondi a commenti inutili e il tuo tempo va a farsi friggere.

Se invece inserisci un orario preciso come “dalle 8 alle 13.00“, allora sai che quello è il tuo orario di lavoro e che tutto ciò che devi svolgere, lo devi fare proprio in quelle date ore di lavoro.

2. Avere un orario di fine

Se lavori nella tua camera da letto perché hai il computer posizionato proprio affianco al letto, può risultare molto facile avere la tentazione di continuare a lavorare. Il computer è lì che ci chiama. Siccome diventa molto facile lasciarsi prendere la mano (prima 5 minuti di lavoro, poi 15, poi 30 e infine un’ora), se ti dai un’ora di fine lavoro, allora dovrai rispettarla. Rispettando l’orario di fine lavoro potrai dedicarti a fare altro, un po’ di tempo per te stesso e infine andare a dormire. Già, perché dormire 4-5 ore a notte non fa bene a nessuno. Lo spiega qui bene Montemagno:

Quando sei a letto… dormi e basta!! L’uso di dispositivi luminosi immediatamente prima di coricarsi ha degli effetti su di noi devastanti come la carenza di sonno, disturbi cardiaci e può avere ripercussioni negative sulle proprie prestazioni. 

Quando sei arrivato alla fine del tuo orario di lavoro fai un bel break. Fai qualcosa che faccia capire al tuo cervello che hai veramente finito per oggi. Se il tuo cervello non si abitua al fatto che hai smesso di lavorare, la tentazione di ritornare al lavoro sarà grande. Bisogna essere in grado di distinguere lavoro da vita propria, nonostante l’ambiente circostante sia sempre lo stesso.

Un buon modo per esempio per fare il break e far capire al tuo cervello che la giornata di lavoro di oggi è finita, è quello di fare la lista delle cose da fare per il giorno successivo. Oggi non farai più nulla di tutto questo.

Niente scrivania, niente email, niente pc la sera. Questo ti permetterà di goderti il tuo tempo libero, di uscire con gli amici o di dedicarti alle tue passioni. Io per esempio, dalle 21 alle 24.00 mi dedico allo studio del pianoforte. Ovviamente ho comprato qualche anno fa un pianoforte digitale per studiare in cuffia e non disturbare i vicini. Mi rilassa e mi tiene allenato per la mia professione.

3. Includi pause e movimenti

Quando lavoriamo da casa perdiamo un po’ la cognizione del tempo. Potremmo lavorare anche per 6 ore di fila senza neanche risentirne più di tanto. Molte volte ci dimentichiamo anche di mangiare o il nostro pranzo lo portiamo sulla scrivania mentre continuiamo a produrre.

Ovviamente questo modo di lavorare non è produttivo. Molte volte stiamo più ore possibili al pc credendo di essere più produttivi ma in realtà otteniamo l’effetto opposto. Dato che io non sono né un medico né uno scienziato, voglio mostrarti un grafico che ti mostri la correlazione fra ore di lavoro e produttività.

produttività ore lavoro

Se siamo onesti con noi stessi ci renderemmo conto che questo è vero. I lavoratori che lavorano fino 2600 ore annue sono quelli meno produttivi di tutti, chissà perché…  Prova a scrivere un post sul tuo blog alla prima ora di lavoro e prova alle sesta, settima o ottava. Ci impiegherai il doppio del tuo tempo in quest’ultimo caso.

Le pause sono fondamentali per la nostra produttività. Durante le pause cerca di ricaricarti e se ti è possibile stai alla larga dal pc. Puoi fare qualsiasi altra cosa ma stai lontano dai social, email ecc… puoi lavare il pavimento, puoi mettere a posto casa, puoi fare una passeggiata, puoi andare a prendere da mangiare fuori, in modo tale da rigenerarti un attimo. Qualsiasi cosa, purché non abbia a che fare con il computer.

4. Rispetta le tue pause e usa il Blocks

Qualche anno fa avevo acquistato un videocorso sul Time Management. Era  stata per me una grande rivelazione e il mio modo di gestire il mio tempo era migliorato notevolmente. Una delle cose più belle del corso era il blocks. Il Blocks era quell’arma che puoi utilizzare quando ti ritrovi a lavorare in uno spazio con altre persone. La cosa più comune è che le persone ti continuino a parlare facendoti continuamente distrarre. Grazie al Blocks (che altro non è che un foglio di carta messo sulla scrivania con su scritto “Blocks”) nessuno poteva parlarti o interagire con te finché tu non avessi tolto quel foglio dalla scrivania. Ovviamente si tratta di un’arma e per essere efficace deve essere rara. Se abusi del Blocks utilizzandolo 8 ore al giorno, inizierà ad essere poco efficace e tornerai al punto di partenza.

5. Gestisci le aspettative degli amici, parenti e fidanzate

tramonto fidanzati

Questo quinto punto è forse uno dei più difficili. La maggior parte delle persone non riescono a concepire il fatto che tu possa lavorare stando a casa. Perciò non possono capire quanto una visita fatta a sorpresa senza preavviso quanto possa influenzare la tua giornata lavorativa. Non possono neanche capire che quando lavori non possono chiamarti né tanto meno pretendere una tua risposta. Tu lavori da casa, e quando si lavora, si lavora e basta. Se sommiamo tutte le piccole distrazioni otteniamo solamente un grande cazzeggio e quel senso di eterna stanchezza. Poi a fine giornata ci lamentiamo perché non siamo riusciti a fare quello che avevamo in programma.

Ci vuole tempo per fare capire agli altri che non possiamo essere disturbati, anche se siamo a casa nostra. L’unico modo per farli abituare è attraverso una semplice parola: “No“. Dopo un tot. di “no”, i tuoi familiari, amici e anche la tua fidanzata, capirà che non potrà pretendere la tua presenza e la tua attenzione in un qualsiasi orario della giornata, anche se sei a casa.

Devi proteggere il tuo lavoro perché non c’è nessuno che ti sgrida o licenzia se accantoni quello che stai facendo per fare altro.

Blog

Errori da non commettere per il tuo Blogging Business

Maggio 19, 2017by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Parliamo spesso qui, su Guadagno col Blog, di quali siano le operazioni da compiere per portare il proprio Blog al successo. Se è vero che queste operazioni ti avvicinano sempre più, mattone dopo mattone al tuo obiettivo, è altrettanto vero che mosse sbagliate ti fanno arretrare. Alla fin fine, un po’ come tutto nella vita funziona in questo modo: è difficilissimo fare un passo avanti, ma è facilissimo farne 3 indietro.

Ecco perché mi è venuta l’idea di scrivere questo post, per evitare che tu possa commettere degli errori, retrocedendo clamorosamente. Partiamo con il primo errore.

1. Lavoro tanto così produco di più

Questo è  un errore che ho commesso troppe volte in passato.

Un paio di volte al mese parto da Varese (dove abito) per andare a Grosseto, dove ho la sede fisica del mio portale Pianosolo.it. Tutte le volte che andavo in passato a Grosseto, volevo sfruttare al massimo quei 3-4 giorni per dare un senso al viaggio e cercare di ottimizzare il tutto. Iniziavo a lavorare alle 8.30 e smontavo alle 23.30/00.00.

Inutile dirti che era più il tempo dedicato ai piccoli pisolini che quello effettivo di produzione.

Azzerare il tempo libero che hai a disposizione non fa altro che abbassare la tua capacità di concentrazione e aumentare i tuoi livelli di Stress.

Quante sono state quelle persone che hanno detto: “Basta! non voglio più lavorare per nessuno! Se devo lavorare, preferisco farlo per me stesso e mi metto in proprio!” A che prezzo però? Lavorando il doppio delle ore che facevo prima? Ne è valsa davvero la pena? Certo, stando in proprio hai più libertà di iniziativa ma se non hai il tempo libero… a che serve? Non deve funzionare così, il tuo tempo libero è sacro. 

Più lavori come un matto e più ti sembra di non andare in nessuna direzione. Vedi, amico mio, c’è una differenza sostanziale tra il lavoro e il business. Il Business deve funzionare anche senza la tua presenza. Certo, ci impieghi molto per farlo partire, ma poi una volta partito… fila liscio da sé! Nel lavoro invece devi essere sempre presente per farlo funzionare.

2. Avviare un Blog perché pensi di avere avuto l’idea geniale

blog nuovo geniale

Un altro grande errore è quello di aprire un nuovo blog perché si pensa di avere avuto l’idea geniale. Non vorrei smontare il tuo entusiasmo ma di idee geniali ne nascono poche e se davvero arrivano, devono anche essere messe in pratica con tutti i passaggi che ne comporta.

Il paragone che voglio farti è quello con McDonald’s. Tu pensi che i panini che fanno siano i migliori di tutti? Io credo che non sia difficile trovare qualcuno in grado di fare panini migliori e con una carne di qualità superiore. Tuttavia perché McDonald’s fa milioni e milioni di euro l’anno e le altre aziende no? Te lo dico io.

Tutte le operazioni, ogni singola operazione, è stabilita da una procedura e ogni procedura, prevede un sistema di controllo. In questo modo, McDonald’s ha saputo creare in tutto il mondo , in qualsiasi lingua e cultura, sempre lo stesso risultato, sempre la stessa qualità.

Risultato? Ragazzi italiani, americani, cinesi, brasiliani, australiani e di tutto il mondo, realizzano hamburger sostanzialmente identici.

Inoltre, è un sistema che non richiede mesi di addestramento o una laurea specifica. Anzi, McDonald’s è particolarmente adatto a chi non ha formazione specifica e vuole trovare un primo impiego.

L’errore classico sta quindi nel pensare di avere avuto l’idea geniale e che presto tutti parleranno del nostro nuovo blog. Quasi sempre va a finire che l’idea non è così rivoluzionaria e che non è detto – anche se lo fosse davvero – che il mercato recepisca la tua innovazione in questo momento. Non è solo l’idea geniale a portare avanti l’idea stessa. Ci vuole la genialità per sviluppare a far crescere il progetto.

L’idea e il prodotto non sono importanti. Come dicevo prima, tutti siamo in grado di fare Hambuerg migliori di McDonald’s. Ma McDonald’s vince non per l’idea o il prodotto, ma per il sistema generale in cui l’idea e il prodotto vengono inseriti. Il sistema di McDonald’s permette di duplicare a piacimento il business ottenendo sempre gli stessi risultati: Stesso ROI (Return of Investiments) e stesso ROE (Return of Equity), stesso cash flow.

La regola dunque è che i profitti devono essere duplicabili. Se hai realizzato un blog di successo in un dato settore, dovresti allora riuscire a duplicare i tuoi risultati anche in altri settori utilizzando le stesse strategie e gli stessi strumenti. O più semplicemente puoi tradurre il tuo Blog in tutte le lingue del mondo e ottenere questi risultati. Se i risultati non sono duplicabili allora non hai creato un Business ma ti sei comprato un lavoro, che è sempre una buona soluzione ma non la migliore. La migliore sai qual è? Quella dove tu puoi lasciare che i tuoi Business vadano in automatico mentre te ne vai in vacanza!

Creare un business duplicabile significa creare un business che non dipende da te. Tu, imprenditore, puoi indicare la strada, motivare il personale, avere la visione, ma tutto il resto lo devi far compiere a chi lavora per te. Nel momento in cui un Business funziona allora devi pagare persone per lavorare al posto tuo. Ovviamente pagherai queste persone con parte delle entrate che ricaverai dal tuo modello di Business.

3. Non avere il team di dipendenti/collaboratori giusto

Abbiamo già parlato in diversi articoli di quanto i collaboratori siano importanti e di quando è importante motivarli. Creare un team affiatato è alla base della riuscita di qualsiasi Business. Ecco alcuni spunti sul come relazionarti al meglio con i tuoi collaboratori:

  • rendili responsabili: fai in modo che le conseguenze del proprio lavoro ricadano direttamente su di loro, sia nel bene che nel male. Assicurati però di aver fornito a lui tutti gli strumenti adatti per poter realizzare un buon lavoro;
  • definisci obiettivi chiari e misurabili: scrivi un elenco di obiettivi e fai in modo che i tuoi collaboratori ne abbiano sempre una copia sotto mano per non perdere di vista il risultato;
  • comunica in modo chiaro: non parlare ai tuoi collaboratori con paroloni ma utilizza un linguaggio con il quale sei sicuro che ti possano seguire tutti. Se alcuni passaggi non saranno chiari non aver paura di perdere tempo ripetendoli;
  • programma riunioni regolari: gli incontri periodici sono importanti per tenersi informati sulla progressione del lavoro e correggere eventuali scostamenti dal piano previsto. Meno riunioni fai, più è probabile che gli obiettivi iniziali passino in secondo piano;
  • non fare eccezioni: stabilisci delle regole e rispettale, tu in primis. Gli americani dicono Monkey see, monkey do, ovvero, quello che tendiamo a riprodurre è quello che vediamo. Dai il buon esempio, vale più di mille parole, riunioni o comunicazioni scritte.

4. Non calendarizzare i propri articoli

calendario-articoli

Il Blog, per essere professionale, deve pubblicare gli articoli con una certa cadenza. Non seguire me su Guadagnocolblog che purtroppo, non riesco a pubblicare con costanza, ma seguimi invece su Pianosolo, e noterai come la mia redazione pubblica contenuti freschi, di qualità e con costanza. Bisogna darsi dunque delle scadenza e programmare già con anticipo che tipo di articoli pubblicare e quando. 

Solitamente, quando ho del tempo libero, mi “diverto” a programmare un po’ di articoli per i vari blog che gestisco. In questo modo mi porto avanti il lavoro e posso anche permettermi di andare in vacanza una o due settimane. L’importante è dunque mantenere costante la propria presenza. 

Una cosa che ho notato con molto dispiacere è la presenza di grandi meteore nel settore dell’Internet Marketing. Hai presente tutte quelle persone che ti insegnano a guadagnare online promettendoti guadagni astronomici? Ecco, quelle persone puntano con grande aggressività ad una nicchia, fanno due spiccioli e poi scompaiono.

Perché scompaiono? Per le seguenti ragioni:

  • Non hanno più nulla da dire sull’argomento;
  • Si sono resi conto che il tempo che investono nel fare questa attività non gli viene ricompensato abbastanza;
  • Sono riusciti a truffare qualcuno e quindi devono ora levare le tende.

5. Non essere il capo del proprio Blog

Questo è un grande errore: non avere completo potere decisionale.

Puoi avere quanti più dipendenti e collaboratori possibili, ma tu devi avere la possibilità di decidere, sempre. Se lasci che la tua idea iniziale vada anche in mani di altri, allora non diventerà più la tua idea ma bensì la vostra e quando ci sono più teste è davvero difficile andare d’accordo. Per la maggior parte delle volte ci si riduce a situazioni di stallo.

Dividere il proprio Blog con qualcuno significa cominciare un lungo percorso di negoziazioni e trattative, per qualsiasi questione, nel momento in cui dovessero nascere dei disaccordi fra i soci. Pensa a cosa accade spesso fra i parenti in caso di eredità: i problemi personali prendono il sopravvento sulle scelte che razionalmente dovrebbero compiere e il patrimonio viene dilapidato tra avvocati e spese varie.

Sotto questo punto di vista le società sono un po’ come delle famiglie, permeabili al carattere dei soci e ai loro umori. Per questo motivo non entro più in società in cui non ho almeno il 51% del potere decisionale.

6. Perdere il Focus

perdere-obiettivo

Immagina di avere aperto un negozio di vendita di macchine fotografiche ma di ritrovarti poi anche a fare da sviluppo di fotografie, stampa e post produzione. Diversificare le attività significa sicuramente essere più duttile ma allo stesso tempo rende meno definite le linee che determinano il tuo carattere. 

Tutte le volte che vado a Grosseto a lavorare per Pianosolo, andiamo spesso in un ristorante – ora mi sfugge il nome – dove cucinano esclusivamente col pesce e a base di pesce. Se tu avessi voglia di una cotoletta… non te la danno! Se avessi voglio di un bel panino… non te lo fanno! Hanno fatto una scelta, chiara e consapevole. Pur di perdere clienti, mantengono ferma la propria linea. D’altronde, non farebbero una bellissima figura a definirsi a base di pesce se poi ti danno anche la carne.

Se cerchi invece di fare tutto, rischi di fare tutto e di farlo male. Meglio poche cose ma di qualità. 

Blog, Migliorare Blog

Strumenti indispensabili per i Marketers

Febbraio 19, 2017by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Chi fa Marketing con Internet deve disporre di alcuni strumenti che sono a dir poco indispensabili per il proprio lavoro. Qui di seguito ti elenco alcuni di questi che secondo me bisogna assolutamente avere. Si tratta di tool principalmente gratuiti quindi niente mani al portafoglio 😉 .

Canva – Per le immagini

Canva è un sito che ti permette di creare in brevissimo tempo delle immagini ottimizzate per il tuo blog oppure per i tuoi social (Facebook, Instagram ecc…). Infatti, grazie ai Layout già pronti e l’infinità di immagini possibili, potrai inserire nel tuo foglio di lavoro qualsiasi forma, icona o sfondo. Ne consiglio vivamente l’utilizzo, soprattutto per chi non possiede Photoshop.

HotJar – Per monitorare i tuoi utenti

HotJar è ottimo per i curiosi che vogliono scoprire come i visitatori utilizzano il loro sito Internet, dove fanno clic, fino a che punto scorrono la pagina, e molto altri. Strumenti come Hotjar mostrano esattamente ciò che i visitatori stanno facendo in quel preciso istante, tramite mappe di calore, clickmaps, scrollmaps e registrazione dei visitatori. Hotjar ha anche possibilità di inserire dei sondaggi in tempo reale da far svolgere ai tuoi visitatori. Personalmente credo che si tratti di uno strumento potentissimo. Quanto del post leggono? Una volta scoperto questo, saprò come organizzare i miei prossimi articoli. Dove fanno i click? Una volta scoperto, posso poi posizionare i banner in quella data sezione.

SeoZoom – Per dare agli utenti ciò che vogliono

seo articoli

SeoZoom è uno strumento tutto italiano ed è la bibbia di chi fa content marketing. Se vuoi scrivere qualcosa di interessante ma che soprattutto è ricercato su Internet, allora devi chiedere a Seozoom. Non è un servizio gratuito ed esistono diversi piani, dal più economico a quello più professionale. Ovviamente più sarà costoso il piano che andremo a scegliere e maggiori saranno le operazioni che ci vengono consentite. A mio parere è il migliore in italia.

HubSpot – Risorsa infinita per il Marketing

HubSpot Marketing Free è una miniera di risorse per il Marketer. Non devi fare altre che creare un account, collegarlo col tuo sito Internet (se possiedi WordPress è possibile collegarlo tramite un plugin) e creare un qualsiasi prodotto di marketing: lead page, landing page, contact form, sondaggi, email, call to action e molto altro.

Veramente uno strumento utilissimo. Unica pecca? È solamente in lingua inglese.

Sumo – Aumenta le Condivisioni

Sumo ti permette di inserire i pulsanti di condivisione a lato del tuo blog (in caso di desktop) o sotto (in caso di mobile). Se possiedi un blog su WordPress allora ci sono svariati plugin che ti permettono di fare questo. Se possiedi il blog su altre piattaforme, come per esempio Blogger, allora puoi inserire questi pulsanti con estrema facilità. In questo modo favorirai la condivisione dei tuoi articoli, aumentando considerevolmente le visite.

Peek – Ascolta chi usa il tuo sito

peek-test

Hai appena cambiato template al tuo sito e vuoi capire se ora è più funzionale? Allora hai bisogno di Peek. Questo sito ti permette di inserire il tuo blog all’interno di un circuito di persone che testeranno l’usabilità del tuo sito e che ti daranno poi una recensione tramite un video dalla durata massima di 5 minuti. Ottimo quando hai intenzione di fare grandi cambiamenti.

Portent – Idee per nuovi Post

Portent – content, è un simpatico strumento che ti suggerisce idee per creare contenuti. Inserendo nella casella centrale una o più parole chiave, il sito ti darà spunti per stendere diversi articoli. Ottimo quando si è a carenza di idee 😉 .

Blog, Google, Google Adsense, Guadagnare

Come acquistare siti con Guadagni AdSense

Novembre 2, 2016by Christian Salerno (Krikko)2 commenti
siti entrate adsense

Spesso acquistare un sito internet si rivela una soluzione migliore rispetto a quella di iniziarne uno totalmente da zero.  I principali vantaggi sono dovuti dal fatto che un sito già esistente gode di anzianità e di una maggiore considerazione da parte di Google per via degli eventuali link in entrata e DA e PA già esistenti.

Un sito con un paio di anni di anzianità e con una 50ina di parole chiave posizionate nell’indice di Google, può essere la soluzione ottimale da cui partire. Ovviamente il costo del sito web che andrai ad acquistare sarà più o meno alto a seconda di:

  • pagine viste al giorno;
  • tempo di permanenza;
  • fidelizzazione utenti;
  • entrate AdSense;
  • query posizionate.

Il mio consiglio è quello di investire su di un buon sito o blog. Partire col piede giusto ti farà risparmiare un sacco di tempo e soldi poi! In più se ci pensi… quanto ti costa farti fare un sito con WordPress da un professionista? Forse la risposta ce l’hai già e quindi capirai che investire 500 dollari per un buon blog avviato, in fin dei conti, non è nulla.

Qui di seguito ti mostro il sito che devi assolutamente conoscere: Flippa.

Come hai potuto notare da questo video, si tratta di un sito molto semplice e intuitivo, la cui forza risiede nella possibilità di poter filtrare i risultati e trovare così in pochi secondi il sito che si sta cercando. È possibile infatti ricercare il sito per parola chiave, per anzianità, per guadagni mensili e per il nostro budget.

I siti più “caldi” (con un ottimo prezzo di vendita) sono i più gettonati e infatti sono quelli che ogni utente vorrebbe portarsi a casa. Non è insolito dunque vedere anche 40-50 offerte per un sito. Il mio consiglio? Stanne fuori da quel tipo di aste, finiresti per perdere solo un mucchio di tempo. Cerca invece siti con poca concorrenza, cerca settori che vanno “poco di moda” e vedrai che troverai anche buoni siti o blog, ben strutturati e con buoni contenuti, a prezzi davvero bassi.

La chicca di Flippa.com sta nella sezione ultimo minuto. Puoi infatti vedere le aste che terminano a breve e di conseguenza puoi aggiudicartele più facilmente.

Proprio come mostrato nel video sopra, su Flippa non si vendono solamente siti web completi ma anche domini. Il mondo della compravendita dei domini è un mondo a parte e un grande Business. Conosco personalmente persone che hanno acquistato domini sulle olimpiadi del 2030. Attualmente non vale nulla, ma fra più di 10 anni ci si potrà costruire un bel sito web che potrà portare a sé fiumi e fiumi di traffico! Ah… gli imprenditori del web.. 🙂

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