Ritorno a farmi sentire per raccontarti come fare il salto di qualità e passare da un buono stipendio ad un ottimo stipendio. Il segreto è… te lo dico fra qualche riga 😀 (eheh).
Fino a qualche anno fa pensavo di riuscire ad arricchirmi lavorando come un matto. Ormai mi conosci. Sono un musicista di professione e oggi il 90% del mio lavoro (e delle mie entrate) è online.
Fino a qualche anno fa però la percentuale era all’incirca 40% online e 60% vita reale. Perché? Semplicemente perché non volevo mollare il “lavoro vero”. Avevo ancora la mentalità che il lavoro nella “vita reale” era più sicuro e redditizio.
Così, insegnavo come un matto. Davo lezioni per 8 ore al giorno, dal Lunedì al Sabato, e 1 volta al mese insegnavo in una scuola a Verbania (in Piemonte) tutto il week-end (Domenica inclusa) per 12 ore al giorno senza pausa pranzo.
Ero un folle. Una media di 20 euro l’ora per 8 ore al giorno per 6 giorni a settimana per 1 mese. Arrivavo tranquillamente a toccare i 4K. Ovviamente da quelli, c’erano da togliere le tasse (e quindi ne diventavano 2,5 netti).
Non ero stressato perché amavo (e tutt’ora amo) insegnare musica. Tuttavia vedevo che quello era il tetto massimo dei miei guadagni. L’unico modo per guadagnare di più sarebbe stato quello di avere più ore in una giornata ma, ahimè, non si può 😊.
Anche con il lavoro online, benché questo sia più facilmente scalabile, è difficile fare il famoso salto di qualità. Il mio sito principale mi ha reso sempre una media di 2K al mese, a volte 3, a volte 1,5 ma non riusciva mai a fare il boom. Poi… è cambiato tutto.
Ho finalmente capito qual è il segreto per fare il salto di qualità. Lo potevo facilmente intuire grazie alle mie collaborazioni con aziende importanti dell’online Marketing ma finché non ci vai a sbattere con la testa, non ci arrivi.
Il segreto dunque è espanderti e delegare.
Già. Probabilmente starai pensando che io abbia scoperto l’acqua calda ma… caxxo, è proprio così!
Sai, da piccolo libero professionista che si sudava la pagnotta lavorando come un matto, non me la sono mai sentita di assumere dei collaboratori. Sì, è capitato di pagare una tantum delle persone ma mai di pagare in maniera continuativa dei collaboratori.
Quello che è successo dopo che mi sono circondato di persone valide e leali è semplicemente una magia.
Io mi sono finalmente liberato di una valanga di compiti che mi sottraevano tempo ed energie da dedicare alle cose che veramente mi facevano produrre la gran parte dei risultati.
Da lì in poi è stato tutto in discesa. Non puoi immaginare quanto sia stato felice di pagare 300 euro al mese xxxxx per curarmi i social, 150 al mese quell’altro per farmi la ricerca delle parole chiave, 200 al mese xxxxxx per gestirmi i gruppi Facebook e percentuali a xxxxx per il progetto di self-publishing su Amazon.
Solo quando il tuo Business diventa strutturato allora puoi veramente fare il passo da gigante ma fino ad allora avrai un tetto massimo che difficilmente potrai superare. Nel video di oggi voglio raccontarti un’esperienza che ho vissuto molto importante (in merito a questo discorso).
Spero che il video sia stato di tuo gradimento e cerca sempre di crescere e di rendere il tuo Business il meno possibile dipendente da te stesso. Più sarà dissociato da te e più riuscirà a crescere velocemente.
Ora ti lascio che è quasi pronto da mangiare. Ti mando un caro saluto e ci aggiorniamo presto, alla prossima! 😊
Da sempre ho utilizzato le affiliazioni come risorsa per generare entrate online.
Nel corso del tempo il guadagno con le affiliazioni è cambiato e di non poco. Ricordo come se fosse ieri l’anno 2011. Avevo iniziato da poco a fare l’affiliato e stavo utilizzando Google Adwords per pubblicare annunci sui prodotti che andavo a sponsorizzare.
All’epoca era possibile direttamente fare cassa portando gli utenti sull’annuncio e l’annuncio riportava direttamente alla landing page creata dal merchant (ovvero colui che ha creato il prodotto). Era una favola! Potevi guadagnare sin da subito, anche due ore dopo. Sceglievi il prodotto, creavi l’annuncio, aspettavi che l’annuncio venisse pubblicato e… cash!
Oggi per sfortuna (o fortuna) le cose funzionano diversamente. Non è più possibile realizzare un tipo di pubblicità a pagamento così diretta, ma devi passare per delle pagine realizzate da te. Ecco che sono nate le cosiddette pagine Advertorial.
Ma come puoi immaginare non può essere così semplice e filare tutto così liscio. Anche (e soprattutto) nel marketing d’affiliazione ci sono problemi. I problemi principali sono dati dal fatto che tu non controlli il prodotto. Essenzialmente, dal punto di vista di gestione del prodotto, non sai nulla. Non sai per quanti anni rimarrà in commercio, non sai se verrà aggiornato, non sai se verrà spostato su di un’altra pagina, non sai se verrà ritirato e così via.
Tutto questo non sapere ti porta ad avere difficoltà nel pianificare. È difficile impostare delle strategie su qualcosa che non ti dà certezza. Motivo per cui mi sono ritrovato molte volte a dover ripartire da zero. Sceglievo un prodotto, iniziavo a sponsorizzarlo con tutti i canali (blog, youtube, facebook, email) e dopo qualche mese il prodotto non era più disponibile. Ecco che dopo il danno anche la beffa. Non solo non guadagnavo più nulla da quel prodotto, ma dovevo anche andare a sistemare tutto il casino che avevo messo in piedi.
Dovevo cancellare i post su Facebook, dovevo andare manualmente in tutti i miei articoli e rompere i link non funzionanti e dovevo cancellare i link presenti su Youtube. Insomma, una giornata intera di lavoro andava via solo per sistemare i danni che aveva creato la scomparsa di quel prodotto dal mercato.
Il prodotto affidabile
Se vuoi utilizzare l’Affiliate Marketing come metodo di guadagno, allora devi assicurarti di scegliere un prodotto affidabile. Non puoi permetterti di scegliere un prodotto di dubbia provenienza e dubbia qualità. Devi puntare sul sicuro. Investirai del tempo, delle risorse e delle energie nel promuovere quel prodotto (o servizio), non puoi permettere che, da un giorno all’altro, quel prodotto non ci sia più. Ecco perché devi puntare su aziende forti e robuste.
Quindi Krikko, a quale prodotto mi consiglieresti di affiliarmi?
Beh, ce ne sono parecchi di buoni. Dipende qual è la tua nicchia. Se per esempio hai già una community che ti segue, e ti segue perché tratti temi con il makeup, difficilmente riusciresti a vendere alla tua community un autorisponditore.
Quindi il primo passo è scegliere il prodotto giusto per la tua community.
Se invece non hai già una community, paradossalmente il discorso è più facile. Non sei costretto a scegliere il prodotto per la tua nicchia, ma puoi scegliere il prodotto che più ti piace e che ti dà il maggior margine di guadagno, e impostare una strategia di comunicazione e marketing attorno a quel prodotto.
Ecco alcuni dei prodotti più redditizi da cui partire:
SemRush: è uno dei software più potenti per quanto riguarda l’analisi di mercato. Ha dei prezzi che vanno dai €99 fino ai €399 e tu hai una provvigione del 40% ricorrente. Ciò significa che se fai sottoscrivere un piano di €199, il tuo guadagno è di €79 ogni mese.
Aweber: l’autoresponder più redditizio di sempre. I suoi piani vanno da €19 al mese a €149+. Il tuo guadagno è del 30% ed è ricorrente. Se l’utente sottoscrive, tramite il tuo link affiliato, l’abbonamento da €49, il tuo guadagno è di €15 tutti i mesi.
Supermetrics: è il modo migliore per connettere i dati relativi ad un sito web: analytics, ads, seo. I piani d’abbonamento vanno dai €19 fino a €190. La tua percentuale è del 20% Lifetime.
Bluehost: per coloro che vogliono aprire un sito web e hanno bisogno di uno spazio web, Bluehost è la soluzione migliore. Per te, €65 per ogni utente che si iscrive alla piattaforma tramite il tuo link.
Leadpages: per tutti coloro che hanno bisogno di realizzare delle landing page professionali. I piani vanno da €25 a €199 al mese. La tua percentuale ricorrente è del 30%.
Associati al brand/prodotto che hai scelto
Una volta che hai finalmente scelto il prodotto che meglio ti rappresenta, è il momento di metterci la faccia. Non farti troppe pippe mentali! Devi farti vedere e devi essere riconoscibile dalla gente (motivo per cui un certo Alfio Bardolla si veste sempre con un maglioncino color arancio).
Se pensi “chissà cosa pensa la gente di me” oppure “se qualche mio conoscente dovesse vedermi in queste vesti poi… mi prenderà in giro!” allora lascia stare, non fa per te!
Devi essere un punto di riferimento per le persone e non puoi esserlo se non ti fai vedere e non ci metti la faccia. Adesso è il momento per emergere, domani può essere troppo tardi. Oggi molte persone hanno ancora i blocchi mentali sull’apparire in video, hanno ancora problemi con la tecnologia (non sanno come editare un video, come caricarlo su Youtube e così via). Un domani però, quando queste persone si sveglieranno, ti passeranno davanti. Perciò non avere paura del giudizio degli altri, fregatene!
Tu sai che la mia prima attività è quella del Pianista. Tengo concerti in giro per l’Italia e credo che sia uno dei lavori più belli del mondo. Ora immaginati quando uno appassionato del pianoforte si ritrova davanti ad un mio video dove gli insegno alcuni modi per guadagnare online o l’affiliate marketing. Secondo te qual è la sua reazione? Di sdegno? A voglia!
Non immagini quanti commenti ricevo ogni giorno con la solita frase ebete del tipo “Ma tu mica suonavi il pianoforte?”
Quindi, fai il tuo percorso senza curarti degli altri. Quando otterrai poi i risultati, noterai dove sei arrivato e guardandoti alle spalle vedrai che quella gente è ancora lì a rosicare e criticare contro tutto e tutti.
Se parti dall’inizio e vuoi intraprendere il percorso da Affiliato, allora puoi dare un’occhiata a questo corso base sulle affiliazioni che ho realizzato.
La piattaforma video Youtube può contare su 2,5 miliardi di utenti in tutto il mondo e circa il 79% dei visitatori ha un account sul canale. Youtube rappresenta uno dei siti più importanti al mondo ed è scelto dalle imprese per pubblicizzare i loro beni e prodotti, ma anche da chi vuole promuovere i suoi video e trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro.
Oggi mi rivolgo ai giovani perché vedo che fra i marketers ci sono sempre più giovani (anche ragazzi di 17 anni, ad esempio). Bisogna fare attenzione perché ci sono tante persone che si spacciano per Marketer e Formatori, dando i propri consigli. Ma i consigli sono veramente validi solo se c’è dietro l’esperienza, altrimenti sono solo qualcosa che si può trovare tranquillamente online o su qualche blog o canale YouTube.
L’esperienza fa la differenza perché quando qualcuno spiega una cosa e ha dietro l’esperienza, riesce davvero a dare dei consigli utili cioè a dire come fare per non sbagliare, quali sono le difficoltà che ha incontrato nel suo percorso e come raggiungere veramente un obiettivo. Al giorno d’oggi tutti spiegano tutto, ma bisogna fare attenzione.
Quello che dico sempre io è che il giudice supremo fra quelli che parlano solo per il gusto di parlare e quelli che effettivamente guadagnano online, è il tempo.
Quanti sono apparsi e quanti sono scomparsi?
Fra qualche anno, meno della metà di queste persone sarà ancora presente online. Proprio l’altro giorno ho visto un paio di canali YouTube, nati da poco, di ragazzi di 17 anni che parlano come se fossero dei grandi e dispensano i propri consigli. Come dice Montemagno, sono solo degli “sbarbati”: è evidente che non hanno alle spalle l’esperienza necessaria per farlo.
Io ho iniziato a fare i miei primi soldi online dopo le superiori (a 19 anni) e a 20- 21 anni ho veramente iniziato a guadagnare online. Collaboravo con riv-eu, l’azienda di Mauro Franco e con le affiliazioni riuscivo a portare a casa circa 400 euro al mese. Ora, non è che con quei soldi fossi ricco ma l’importante era il netto che riuscivo a portare a casa.
Se, ad esempio, una persona guadagna 2500 euro al mese (che possono sembrare tanti) ma, fra le spese, l’affitto, l’assicurazione, il mutuo e così via, spende 2100 euro in un mese, rimangono comunque 400 euro.
Quello che conta, quindi, è il bilancio: se una persona che guadagna 2500 ha un netto di 400 euro, allora non è tanto. In pratica, è lo stesso che guadagnavo io quando ero più giovane e senza avere spese (perché abitavo ancora a casa con i miei): per me era un bel guadagno.
Quindi, vedo tanti ragazzi che parlano di cose che non sanno, anche imitando altri personaggi. Uno di questi è Giorgio Tavazza che ha un canale YouTube molto seguito ed è stato anche intervistato da Montemagno in uno dei suoi video (che ora non è più disponibile, proprio perché Montemagno l’ha rimosso).
Sulla rimozione del video, per alcuni, l’ha fatto perché forse si è reso conto che Giorgio non era in realtà una persona da intervistare (io ho visto l’intervista e, in effetti, a mio parere, durante questa, il ragazzo si limitava solo a sorridere ma non diceva nulla di che, mancavano, cioè, dei contenuti).
Per me è, comunque, un ragazzo che si sta dando da fare, nonostante tutto ha solo 18 anni! Ma, per quanto una persona possa essere più matura dell’età che ha, a 18- 19 anni sei giovane e, comunque, per fare un qualsiasi business, è necessario un minimo di capitale su cui investire.
Quando ho iniziato con il mio primo blog, il capitale che avevo lo ricevevo dalle rendite di Adsense di Pianosolo (che, all’epoca, mi rendeva 150 euro al mese) e dai guadagni delle lezioni di pianoforte. Quei soldi li investivo per creare un blog o per fare una consulenza (come quella da 200 euro con Carlo D’Angiò, anche se non avevo tanti soldi da spendere).
Ma un ragazzo di 17 anni come fa a partire se non ha un minimo di entrata? Come fa a dire di guadagnare?
Se qualcuno nei suoi video dice cose che non conosce totalmente, finirà per esaurire i contenuti perché se non è esperto della materia e non ha il “sudore addosso”, ad un certo punto non saprà più cosa dire.
Attenzione, quindi, a non seguire falsi miti e falsi idoli! Mi rivolgo ai giovani: siate voi stessi e cercate la vostra personalità perché alla fine è proprio la personalità a fare la differenza!
Quando era uscito il boom Montemagno, tutti si facevano i video con la libreria dietro piena di libri, proprio come era solito fare lui. In molti, addirittura, hanno iniziato ad acquistare libri (anche se magari non ne avevano letto mai neanche uno), solo per avere una bella libreria “ricca”. Lo stesso Montemagno, all’interno di uno dei suoi tanti video, ha detto di aver iniziato a fare video in quel posto proprio perché era l’unico della casa dove non ci fosse qualcosa di imbarazzante e non era stata una scelta assolutamente “calcolata” per sembrare più intelligente.
Quindi il mio consiglio è: seguite voi stessi e non quello che fanno gli altri perché non sempre è la cosa giusta. Infatti, difficilmente la massa ha ragione. E poi: fate un po’ di esperienza prima di buttarvi.
Io ho diversi canali YouTube (e chi mi segue lo sa): essenzialmente il mio business principale è dedicato al mondo del pianoforte e lì, parlando di cultura, la gente che mi segue ha un minimo di cervello.
Ma quando parli di guadagno e business online, “raccatti tutta la feccia di YouTube” perché essenzialmente c’è chi:
cerca “guadagno online” su Internet, perché è realmente interessato;
pensa di sapere tutto ma cerca ugualmente informazioni online ma, appena gli viene detto qualcosa, è subito pronto a criticare;
invece di ascoltare ciò che qualcuno ha da dire, cerca, in questa persona, un difetto fisico.
L’altro giorno guardavo un video su YouTube di un ragazzo che seguo che parla di aerei e di come fanno le compagnie aeree ad imporre dei biglietti che costino così poco…
Questo ragazzo ha il monociglio e tutti gli commentavano facendo riferimento a questa sua caratteristica fisica. Quindi, lui stesso ha fatto un video per spiegare il perché di quella scelta estetica.
A questo proposito voglio parlare degli haters. Gli haters non riescono a capire che tipo di persona hanno davanti perché per loro sono tutti uguali e cioè dei truffatori. Quando ci si trova davanti un hater, bisogna saperlo gestire.
E lo si può fare in vari modi:
facendo finta di niente;
rispondendo al suo commento, sconvolgendo totalmente quello che lui si aspetta.
A questo proposito, ho letto un libro molto bello, Transurfing, che diceva che, quando si presentano queste situazioni, nella vita reale o nel mondo online, occorre rispondere con qualcosa che la gente non si aspetta.
C’è un video bellissimo su YouTube dove si vedono due tipi che iniziano a fare a cazzotti vicino ad una pizzeria e, ad un certo punto, il cameriere che aveva la pizza in mano, va dai due e offre loro un trancio di pizza.
Ovviamente, questa cosa ha spiazzato i due che litigavano. Invece che cercare di aizzarli o di separarli (le due azioni più comuni in queste situazioni) il cameriere offre un trancio di pizza, mettendo fine alla lite fra i due litiganti.
Quindi, bisogna cercare di rispondere con cose il più assurde possibile. Gli haters sono persone talmente inutili e che non hanno nulla da fare, che non ha senso perdere tempo con loro, rispondendo ai loro commenti.
Se proprio è necessario farlo, è meglio farlo in maniera pacata, educata e stravolgendo un po’ le regole del gioco. Quando un hater legge una risposta, da quella può capire che si trova davanti ad una brava persona e non ad un truffatore. Se, invece, si risponde ad un commento di un hater, insultandolo a sua volta, ci si potrebbe conquistare l’antipatia di chi, invece, fino ad allora vi seguiva pensando che foste una persona intelligente.
Io, a riguardo, ne ho passate tante: ho avuto e ho tanti haters sui miei canali però ho imparato a gestire queste cose. Infatti, puoi ricevere tanti commenti positivi che ti accrescono l’ego ma, basta anche solo un commento negativo per non farti dormire la notte. Questa gente non vi conosce, non vale nulla e fa il “leone da tastiera” senza avere niente di meglio da fare.
A questo proposito, ci sono stati anche degli episodi delle Iene in cui facevano ritrovare faccia a faccia dei personaggi famosi con i propri haters. Il risultato è stato che questi haters senza la tastiera e il monitor davanti, erano innocui e negavano di aver scritto quei commenti negativi ed offensivi.
Quindi un altro consiglio è: imparare a gestire gli haters. Io credo che a 17- 19 anni si possa essere ancora troppo vulnerabili per riuscirci.
L’altro giorno stavo guardando un video su YouTube e, come al solito, mi è comparsa una pubblicità e ci ho cliccato sopra.
Mi sono stupito di come in questa pubblicità ci fosse ancora qualcuno che cercasse di sponsorizzare modi per guadagnare online con il trading in modo semplice.
In più, c’erano delle falsissime testimonianze di persone che stavano, in maniera davvero evidente, recitando un copione per far credere che il metodo funzionasse alla grande! Mi rammarica sempre il fatto che in Italia si cerchi sempre di truffare gli altri e, soprattutto, di guadagnare truffando gli altri.
I pochi che hanno ancora un po’ di etica (e io credo di essere fra questi) continuano ad essere visti sotto una cattiva luce, perché la gente pensa sempre di poter essere truffata. Allora, visto che vi voglio truffare, per trasparenza, vi descrivo le entrate di novembre del mio sito e la media delle mie vendite giornaliere (100 €).
Certo, un giorno si guadagna di più, un giorno di meno (anche se solitamente si recupera sempre). Non è detto che si guadagnino 100 euro ogni giorno! Infatti, dipende: un giorno di più, un giorno di meno…100 € è la media!
Voglio darti un’ulteriore prova che è possibile farcela online: te lo dico, non è facile perché bisogna impostare diverse cose. Infatti, i risultati che ho raggiunto, non li ho ottenuti dopo un mese e, anzi, dato che sono partito da solo e senza nessuno che mi spiegasse nulla (senza alcun “guru”, in pratica), ho commesso spesso degli errori, ho avuto dei rallentamenti, ho dovuto rifare tutto e ho incontrato altri “incidenti di percorso”.
Posso dirti che il business che ho attualmente è frutto di tutta la mia esperienza passata e, ovviamente, ha preso piede più facilmente perché ormai so come procedere, quali passi fare, le strategie che funzionano e così via. Certo, non si parla di guadagni stratosferici da migliaia di euro (ma sono sicuro che si può arrivare a questi risultati, anche se non è il mio caso).
Onestamente, una media di 100 euro al giorno per 30 giorni permette tranquillamente di valutare di abbandonare il proprio lavoro perché si è raggiunta una certa stabilità nel lavoro online. Prima di prendere questa decisione, è bene chiaramente valutare diverse cose, anche se è proprio questo il punto di partenza per fare quello che si vuole.
Ho raccolto nel video corso online “Deus Pecunia” come si imposta un business di questo tipo ed inoltre, potrai trovare altre prove che quello che dico è vero: saranno sicuramente spunti molto interessanti per te.
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