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Social

Dimensioni immagini e post Facebook nel 2018

Marzo 27, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento
dimensioni-immagini-facebook

Facebook è in costante aggiornamento. Le dimensioni delle immagini cambiano di continuo e cambiano i tipi di dispositivi con cui vengono caricare queste immagini. Ad esempio, una delle cose più assurde di sempre è data dall’immagine di copertina dei gruppi Facebook. L’immagine avrà una determinata dimensione se visualizzata da desktop e ne avrà un’altra se visualizzata da mobile. Di conseguenza verrà difficile – per noi che realizziamo queste immagini – trovare un buon compromesso.

Oggi vediamo con estrema semplicità quali sono le dimensioni delle immagini su Facebook prendendo in considerazione i profili personali, le immagini e i gruppi Facebook. Pronto? Si parte!

Dimensioni immagini di Facebook nel 2018

dimensioni-immagini-facebook

Ecco tutte le dimensioni per tutti i post. Troverai le dimensioni minime richieste e le dimensioni consigliate.

Foto profilo personale

immagine-profilo-fb

La foto del tuo profilo è importantissima per dare carattere alla tua attività e fare del personal branding. Ecco dunque quali dimensioni utilizzare onde evitare di avere delle immagini sgranate o sovradimensionate:

  • Dimensioni minima di 180 x 180 px.
  • L’immagine poi apparirà realmente a 160 x 160 px nei desktop e 140 x 140 px in quelli mobile.

Foto profilo della pagina

immagine-profilo-fb

Anche nella foto profilo della pagina le dimensioni non cambiano. Tutto ciò che invece cambia è la dimensione di visualizzazione. Nei desktop verrà mostrata a 170 x170 px e nei mobile 128 x 128 px.

Immagine di copertina

dimensioni-copertina-fb

Anche sull’immagine di copertina ci sono state diverse diatribe. Si è passati dallo storico 851 x 315 alle dimensioni nuove e attuali: 820 x 312. Questa dimensione è la stessa sia per quanto riguarda le copertine del profilo che quelle della pagina. La minima dimensione consigliata per l’immagine è di 399 x 150.

Immagine di copertina evento Facebook

Le dimensioni dell’immagine dell’evento è in formato 16:9, di conseguenza è ottimale realizzarla in 1920 x 1080 px. L’immagine comparirà agli utenti invece come 470 x 174 px.

L’immagine dell’evento potrà comparire in diversi formati a seconda di dove comparirà. Per esempio se comparirà nella sezione news feed la dimensione ottimale sarà dunque 470 x 174 px.

Dimensioni post con immagine

dimensione-immagine-post-su-facebook

Si può caricare un’immagine di diverse dimensioni. L’importante è che la larghezza sia di 1200 px. La dimensione tuttavia ottimale è di 1200 x 630. Lo stesso discorso vale anche se pubblico un post con immagine all’interno di una pagina. Le dimensioni consigliate sono le medesime, solo che l’immagine apparirà ad una larghezza massima di 504 px.

Dimensioni immagine copertina di un gruppo

dimensione-immagine-gruppo-facebook

Come dicevo ad inizio articolo, le dimensioni dell’immagine di copertina di un gruppo Facebook cambiano a seconda del dispositivo con cui viene caricata l’immagine. In ogni modo una grandezza ottimale è a mio avviso 1920 x 1080 px, dopodiché sarà possibile riposizionare l’immagine grazie agli strumenti messi a disposizione da Facebook durante la fase di caricamento della nuova immagine. Ti consiglio di testare e verificare come si vede la nuova immagine sia da computer desktop che da mobile. Non adottare loghi e scritte importante troppo ai lati dell’immagine. Rischierebbero di essere poco visibile nella versione mobile.

Visibilità dei post e dimensioni

Cattive notizie per i social media Marketer!

Un indagine di Buzz Sumo ha rivelato che oltre 880 milioni di post di Facebook hanno fatto registrare un andamento calante del 20% dall’inizio del 2017 ad oggi!

Sai perché questo avviene?

Succede perché, con oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili, 2,5 milioni di inserzionisti e 60 milioni di fan page di piccole imprese, Facebook ci chiede di pagare di più per ottenere risultati migliori. Dopotutto, è un business!

In parole povere, se vuoi che più persone vedano i tuoi post nei loro feed di notizie dovrai usare Facebook Ads, cioè pagare! Va tutto bene, ma c’è un problema con gli annunci: è una grande sfida farli funzionare!

Le persone vedono le pubblicità ma non si affrettano a cliccare, di conseguenza nessun nuovo follower, abbonati, clienti e… nessun effetto positivo sulla tua campagna di marketing.

In pratica la piattaforma di social media più popolare, Facebook, vuole che i social media marketer raggiungano il pubblico tramite annunci a pagamento. Declinano la portata organica, il che rende inutili tutti i fan e gli appassionati di Facebook. (Non importa quanto tu abbia lavorato e speso per averli).

Nel 2018, c’è qualche possibilità di influenzare la portata organica di Facebook e il coinvolgimento senza budget in tasca? Assolutamente si! Ecco come.

Scrivere con successo su Facebook: dimensioni del post

Ti sarà di sicuro capitato di scrivere testo per il tuo blog e per i post sui social media e di chiederti  “Ma qual è il limite di caratteri?” Non è mai una domanda semplice, soprattutto perché come abbiamo sottolineato prima i parametri cambiano continuamente e i post sempre più spesso perdono visibilità.

Quindi se il tuo budget è limitato puoi creare dei post di successo rispettando le lunghezze standard definite per le dimensioni dei post nel 2018! Quando pubblichi su Facebook, sei in competizione con migliaia di altri marchi per catturare l’attenzione del tuo pubblico.

Non solo, ma la quantità di attenzione che il tuo pubblico ha a disposizione per darti è limitata, in poche parole devi essere efficace! Dovrai insomma fare tutto il possibile per distinguerti e accattivare chi legge i tuoi post! Un modo semplice ed efficace per farlo è assicurarsi di utilizzare la lunghezza ideale dei post negli aggiornamenti di stato.

Rendilo troppo breve e rischi di essere ignorato, ma se scrivi troppo a lungo potresti raggiungere il limite di caratteri di Facebook. Allora quali sono le giuste dimensioni dei post nel 2018? Dai un’occhiata qui sotto, questo schema ti aiuterà a schiarirti le idee.

Lunghezza ideale di un aggiornamento di Facebook: 40-80 caratteri

I post che contengono 40 caratteri o meno guadagnano l’86% di coinvolgimento in più. La chiave è mantenere i tuoi post brevi e concisi. Anche i post più lunghi vengono tagliati nel feed di un utente, il che li costringe a espandere il testo se si intende leggere l’intero post.

E come abbiamo già detto, è più difficile che mai attirare l’attenzione del pubblico su Facebook. Più è facile per loro vedere il tuo messaggio, maggiori sono le tue possibilità di attirare l’attenzione e fare in modo che leggano.

Lunghezza ideale di un titolo di annuncio di Facebook: 5 parole

Adspresso ha esaminato oltre 37.000 annunci di Facebook per trovare tendenze comuni tra i marchi. Un’area che hanno esaminato era la lunghezza media dei titoli di Facebook Ads:  i titoli più brevi hanno un aspetto migliore e catturano di più.

Se il titolo è troppo lungo, Facebook lo taglierà e mostrerà un’ellissi.

Lunghezza ideale del testo del corpo dell’annuncio di Facebook: 14 parole

Adspresso ha anche esaminato la durata media del testo degli annunci di Facebook, i dati hanno mostrato che la maggior parte delle marche, per avere successo, utilizza 14 parole o poco meno.

Lunghezza massima dei caratteri di Facebook

Abbiamo analizzato le lunghezze dei caratteri medi e ideali per Facebook. Ma per quanto riguarda i massimi? Anche se i post di Facebook possono essere piuttosto lunghi, ci sono dei limiti. Ecco i limiti di caratteri di Facebook per annunci, post e altro:

  • Limite di caratteri post Facebook: 63.206 caratteri
  • Limite di caratteri del nome utente di Facebook: 50 caratteri
  • Descrizione pagina Facebook: 155 caratteri
  • Commenti di Facebook: 8.000 caratteri

Questi numeri si basano sul fatto che il testo venga visualizzato in tutte le dimensioni, puoi andare oltre questi limiti, ma il tuo testo potrebbe essere troncato su alcuni dispositivi mobile.

firma per computer

 

Guadagnare

Come aprire la Partita IVA nel 2018

Marzo 19, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Partita IVA o non Partita IVA, questo è il problema.

Quando quattro anni fa aprii la Partita IVA ero molto spaventato. Lo ero perché semplicemente nessuno della mia famiglia ne ha mai posseduta una. Mia madre è casalinga, mio padre fa il macchinista (che lavoro stupendo! Da piccolo mi portava con lui nella cabina del conducente del treno. Un’infinità di pulsanti e lucine e da lì e vedevo i binari scorrere sotto il treno), mio fratello lavora come responsabile della qualità in un’azienda che produce elicotteri, un mio zio lavora in posta e l’altro fa il poliziotto (non potete immaginare quanto sia comodo avere uno zio poliziotto 😀 ).

Insomma, nessuno poteva dirmi come muovermi. Soprattutto nessuno mi incoraggiava in questa scelta. Avendo tutti dei lavori come dipendenti mi dicevano “chi te lo fa fare” oppure “ma sei sicuro di riuscirci?“. Devo solamente ringraziare la mia tenacia e la mia determinazione in tutto questo, altrimenti se avessi dato retta a quelle voci, a quest’ora non sarei qui a scrivere questo post. In questo, i miei 18 anni di studio di pianoforte mi sono stati sempre d’aiuto. È lì che il mio carattere si è temprato.

Dovevo sostenere esami, studiare per 3 o 4 ore tutti i giorni, anche quando non ne avevo più voglia. Dovevo sgobbare, testa bassa e non ascoltare nessuno. Dovevo rinunciare a feste di compleanno, a serate al cinema o in discoteca con gli amici. Tranne una volta e me la ricordo ancora… ero andato in questa festa in discoteca. Avevo 19 anni e l’indomani avevo un esame importante al Conservatorio di Como.  Dicono sempre di “svagarti” la sera prima, che non serve a niente restare sui libri fino all’ultimo secondo. Beh, devo dire che avevo seguito il consiglio alla lettera. Andai in discoteca e ci stetti fino alle 4 di notte. Eravamo rimasti in discoteca solo io e pochi di noi fin quando il Dj dalla consolle mise “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri con il famoso inizio “e adesso… andate via!” Lì capimmo che forse era ora di smammare. 😀

Insomma tornai a casa alle 5, l’indomani avrei avuto l’esame alle 11.00, avrei giusto riposato qualche oretta e poi sarei andato in Conservatorio. L’esame che dovevo sostenere era il dettato musicale, ovvero una prova sostanzialmente di ascolto. Inutile dirti che mi fischiavano ancora le orecchie e a mala pena riuscii a sentire mia madre quando mi disse “preferisci il latte o una bella spremuta di arancia?”

Morale della favola, mi presentai a quell’esame e presi 4. Ma chiudiamo questa parentesi simpatica e torniamo a noi.

Nessuno dunque poteva indicarmi a chi rivolgermi, come fare, dove andare ma soprattutto quanto avrei pagato. Chi non conosce questo mondo vede la Partita IVA come un grande mostro da combattere. Quando inizi un Business non sei già ricco. Tutto comincia piano piano, un piccolo passo per volta. E quando vedi che ti si potrebbero aprire davanti a te diverse porte, ti rendi conto che è il momento di fare sul serio. Non hai ancora molti soldi in tasca però per farli, aprire la partita IVA è l’unica soluzione.

Così andai da una commercialista che mi spiegò nel giro di 20 minuti come funziona il sistema. A dire il vero non ci avevo capito un granché. Aveva dato molte nozioni per scontato e avevo molti dubbi. Ad ogni domanda che le facevo le mi rispondeva dicendo “ma a quello ci penso io, non si preoccupi”. Non è un preoccuparsi ma piuttosto un essere informato. È come quando vengono a lezione di pianoforte alcuni allievi e mi chiedono “ma poi quale sarà il programma delle prossime lezioni?” Ti immagini se rispondessi con “a quello ci penso io, non ti preoccupare”. Per carità, è l’insegnante che decide dall’alto della sua esperienza, ma è anche giusto allo stesso tempo soddisfare l’esigenze dell’allievo.

Insomma, siccome quella commercialista non mi aveva convinto, feci altri due colloqui con altri due professionisti. Questa volta riuscii ad avere tutte le informazioni di cui avevo bisogno, anche se a caro prezzo. Il primo era un tipo molto serio, sembrava ben informato e sapeva come fare bene il suo lavoro (o così sembrava). Il secondo, che è quello con cui collaboro tutt’ora, era invece un tizio molto più umano e mi faceva sentire a casa mia, pur mostrandomi la sua competenza.

Aprire partita IVA Online

Nel 2018 è possibile addirittura aprire partita IVA stando comodamente a casa tua. Non c’è bisogno di spostarti o di andare a “caccia” del commercialista più competente e che magari non abiti troppo lontano. Puoi iniziare a regolarizzare la tua attività con qualche click dal tuo computer.

Questa è al soluzione proposta da Fiscozen

Grazie ad una collaborazione di fiducia tra Guadagno col blog e Fiscozen, potrai accedere al servizio usufruendo di un coupon sconto di €50 sul servizio. Accedi cliccando sul pulsante che trovi qui sotto.

Dichiarare i propri guadagni online

Ma è sempre indispensabile aprire la Partita Iva? Oppure ci sono dei casi in cui è possibile farne a meno? Qual è il regime fiscale più conveniente per te? Quali sono le cose a cui dovrai fare attenzione e quali possono essere le fregature? Tutte queste cose le puoi trovare nel report realizzato da avvocatiadomicilio. 

guadagni-online-come-dichiararli

firma per computer

Blog, SEO

Digital Marketing e Retargeting: Cosa sono?

Febbraio 22, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento
marketing digitale

Ti è mai capitato di visualizzare un prodotto in un e-commerce (Amazon, Shopify ecc…) e dopo pochi giorni, di vedere sempre ed incessantemente la pubblicità di quel prodotto ovunque tu navighi? Nel tuo server di posta, mentre sei nell’home di Facebook e così via.

Ecco, quando questo accade, significa che sei stato oggetto di una campagna di retargeting. 

Proprio l’altro giorno ho acquistato un dominio e spazio web su BlueHost e continuo a vedere sconti e pubblicità su Bluehost per acquistare altro spazio web, ma non solo!! Nella mia casella di posta (con cui mi sono registrato al sito) mi arrivano offerte provenienti da mittenti di dubbia realtà, che mi invitano a cliccare su link (di dubbia qualità), in cui mi promettono un blog wordpress per 0€ al mese. Wow, fantastico! Si tratterà certamente di attività di phishing.

Prima di parlare di retargeting, dobbiamo parlare di un’altra cosa molto importante, ovvero della differenza fra web marketing e digital marketing. 

Il passaggio dal web marketing (ieri) e il digital marketing (oggi) è avvenuto tra il 2015 e il 2016. In particolare questo tipo di evoluzione è stata legata a:

  • uso di dispositivi mobili come smartphone, tablet ecc…
  • crescita importante dei social network e dei sistemi di messaggistica (WhatsApp, Telegram ecc…)

Se il web marketing basava la propria strategia essenzialmente sugli utenti che utilizzavano computer fisso e computer portatile e che quindi accedevano alle informazioni tramite un browser, il digital marketing invece include tutte le strategie per tutti i dispositivi e le piattaforme utilizzate.

Anche il monitoraggio è cambiato. Si è passati da strumenti di web analytics (Google Analytics) a piattaforme di tracciamento per la raccolta dati da qualsiasi dispositivo. È dunque la raccolta dati il punto forte del digital marketing. 

Così come noi siamo disposti ad investire nella pubblicità per ottenere un indirizzo email in più, al quale poter inviare i nostri contenuti e successivamente le nostre offerte, così, coloro che fanno digital marketing investono per ottenere tutti i dati possibili di una persona. Più il profilo di una persona è specifico, meglio funzionerà la pubblicità.

Dunque è necessario conoscere l’orientamento sessuale, l’età, gli interessi, gli hobby, il lavoro che l’utente svolge ecc… Ecco, tutti questi dati noi li forniamo gratuitamente a Facebook quando inseriamo per chi lavoriamo o i lavori precedentemente fatti, quando inseriamo il nostro stato sentimentale, quando mettiamo un like innocente ad una pagina e così via.

Pensa che in Cina il buon Mark Zuckerberg ha avuto un’idea geniale. Nelle grandi metropoli c’è veramente tanto traffico. Immaginate il traffico di Milano, Roma e Napoli messi insieme nell’ora di punta. Quindi si scorre più facilmente con una bicicletta, rispetto ad un’auto o uno scooter.  Perciò ha piazzato delle aree in cui poter noleggiare gratuitamente delle biciclette (marchiate Facebook) in cambio del rilascio dei dati. Pensa quanto sono importanti i dati nel digital Marketing. 

Ti starai domandando: non poteva acquisire i dati direttamente dall’iscrizione a Facebook? Purtroppo no perché in Cina è uno dei tanti siti vietati dal governo. Tuttavia, quando uno è un genio, riesce a scavalcare qualsiasi tipo di ostacolo.

Hai in mente quando utilizzi la tua impronta digitale per sbloccare il tuo telefono? Quelle sono tutte informazioni che tu regali gratuitamente. La Apple è stato in grado di prendere le impronta digitali di tutti i suoi clienti senza mai dovergliele chiedere, geniale.

Da questa immagine sopra si evincono diverse cose. Il Web Marketing portava a mostrare l’offerta a chi in quel momento effettuava una ricerca. Con il digital marketing, invece, si identificano tutti i potenziali clienti interessati ad un determinato prodotto, con lo scopo di mostrare più volte quel prodotto e convincerlo infine all’ordine.

  • Un utente entra nel mio sito, blog, e-commerce, in cerca di un dato prodotto;
  • Lo guarda per qualche secondo, magari lo aggiunge anche nel carrello ma poi decide di lasciare il sito;
  • A quel punto creiamo un inserzione per quel dato utente in modo tale da mostrargli il nostro prodotto in modo persuasivo;
  • Gli mostriamo quel prodotto praticamente ovunque;
  • Alla fine l’utente procede all’acquisto.

Nel Web Marketing funziona in questo modo. Un utente cerca su Google “Pianoforti digitali” e il motore di ricerca gli dà i risultati inerenti alla sua parola chiave, con relativi annunci pubblicitari. Nel Digital Marketing, invece, vengono identificati tutti gli utenti possibilmente interessati ad un pianoforte digitale (indipendentemente dalle sue ricerche su Google) e gli verrà mostrato il pianoforte digitale più inerente alla sua personalità. Se è una persona che spende molto e non bada a spese pur di avere il prodotto di marca e di qualità, allora gli verranno mostrati i pianoforti di categoria top, e così via. Il Digital Marketing crea annunci su misura dell’utente. Ecco perché si parla di pubblicità intelligente. 

Addio computer desktop

Gran parte dei consumatori oggi non utilizza più il computer fisso, a mala pena quello portatile o il notebook. Predilige lo Smartphone e il tablet per navigare. Proprio per questa ragione, chi inizia ad intraprenderà un’attività online oggi, deve iniziare prima a pensare al mobile e poi a tutto il resto. Secondo gli studiosi, presto la realtà diventerà only mobile, come in Cina, dove i consumatori non hanno un computer e usano il loro dispositivo mobile per ogni tipo di operazione online.

Il mobile esclude il predominio del browser, favoreggiando le app. Dunque per tracciare un utente non ci si avvale più dei cookie ma di nuovi sistemi (come quello dell’impronta digitale). Inoltre sono stati inseriti anche sistemi di tracciamento che facciano riconoscere l’utente quando passa da un dispositivo all’altro. Infatti quando navigo dallo smartphone, mi escono le pubblicità relative ai prodotti che cercavo sul computer fisso.

Retargeting 

Dunque il retargeting consiste nell’intercettare nella Rete, coloro che precedentemente hanno mostrato un certo interesse verso un determinato prodotto o servizio e di convincerlo ad acquistarlo. 

Alcuni, oggi, credono che per guadagnare online basti aprire un e-commerce e iniziare a vendere prodotti. Poi pagare qualche esperto di SEO che lo posizioni fra le prime pagine di Google e sono a posto. Forse 5-10 anni fa poteva funzionare. Oggi no. Anche un e-commerce richiede spese pubblicitarie, spese di tempo e di denaro per realizzare contenuti (content marketing) atti ad informare gli utenti su cosa offrono i tuoi prodotti e perché si differenziano dagli altri concorrenti.

Gli utenti che dopo aver visionato il tuo e-commerce escono dal sito senza comprare, rappresentano proprio l’obiettivo del retargeting. 

Fonte: Retargeting. Strategia di digital marketing per l’e-commerce.

Articoli, Blog, SEO

Come Ottimizzare le Immagini per la SEO con WordPress

Gennaio 30, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento
ottimizzare-immagini-wordpress

Le immagini non sono da sottovalutare. Ogni articolo o pagina che realizziamo con wordpress contiene una o più immagini. Grazie una buona cura a queste immagini possiamo vedere aumentare in modo considerevole le visite al nostro sito/blog. Perciò quando realizzi o scarichi/acquisti un’immagine, assicurati di averle dato un nome che sia ottimizzato. Un’immagine dal titolo “jpeg1” varrà poco e niente, un’immagine dal titolo “piazza-centro-ancona” avrà tutt’altro peso.

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Articoli, Blog

Come editare i tuoi Post come i Professionisti

Gennaio 16, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Quante volte ti sarà capitato di pubblicare il post e di andare poi a rileggerlo non appena pubblicato. Proprio in quel momento inizi a trovare gli errori più disparati. Eppure prima di pubblicare il post tutti quegli errori non li avevi visti! Ora, finché correggi subito gli errori non è un problema, ma se pubblichi un post e questo inizia a diventare virale, avrai molte visualizzazioni e ciò significa più occhi puntati sul tuo contenuto e più rompipalle pronti a lasciarti un commento come “sarebbe meglio che tu imparassi prima l’italiano“.

Trovare un errore ortografico è poco professionale. Il lettore, leggendo errori, perde fiducia nei tuoi contenuti poiché reputa l’articolo di poco valore dato che ci è stata prestata poca attenzione nel realizzarlo.

Alcuni anni fa nel Regno Unito era stata condotta una ricerca da degli esperti che ha portato a conoscenza di una grande verità: gli errori ortografici nei post aziendali sono in grado di far perdere milioni di euro all’azienda.

Ovviamente un post professionale non si incentra solamente su un buon italiano. Un ottimo post è un post realizzato in modo da favorire la lettura e dunque di facile comprensione per i lettori. Anche se il tuo post sarà privo di errori ma gli argomenti saranno esposti in modo noioso oppure non si riesce a capire quando finisce un argomento e ne inizia un altro, l’utente perderà l’entusiasmo e la voglia di leggerti e semplicemente se ne andrà va.

Il processo di editing professionale

Tutti i post che pubblichi dovrebbero avere lo stesso processo di editing. Non dovrebbero esserci post che ricevono più attenzioni di altri ma devono avere tutti lo stesso trattamento.

Anche se sei l’unica persona che lavora sul tuo blog è importante avere un processo di verifica. Crea perciò sempre una lista di controllo di tutti i passaggi onde evitare di farti sfuggire qualcosa. Ecco un esempio di lista di controllo:

  • Controllare che la URL del post sia SEO-friendly;
  • Copiare ed incollare l’html dell’articolo su di un “blocco note” (può capitare che in fase di pubblicazione dell’articolo WordPress si blocchi e puoi perdere tutto il tuo lavoro se non hai una copia).
  • Programma il post per le ore 15.00 del Venerdì (perché per esempio pubblichi i post sempre quel giorno e sempre a quell’ora);
  • Controllare che il testo sia correttamente formattato;
  • Controllare se hai messo l’H2 per i suddividere i paragrafi;
  • Controllare che le immagini abbiano la descrizione SEO-friendly;
  • Seleziona la categoria e il tag corretto per il post;
  • Controllare che il post abbia una buon percentuale di ripetizione della parola chiave;
  • Controllare di aver inserito almeno un link affiliato;
  • Programma il post anche sui social.

Creare la propria lista di controllo

Probabilmente hai già un processo di verifica tutto tuo, magari anche in modo inconsapevole. Apri perciò un file di testo (ti consiglio un file su Google docs) e inizia a stendere i tuoi tipici passaggi. Per esempio scrivi di inserire i grassetti e i corsivi per sottolineare le frasi più importanti, poi di inserire le immagini per dividere ulteriormente i paragrafi ecc…

Ecco qui di seguito alcune cose che non devono assolutamente mancare nella tua lista di cose da fare prima di pubblicare.

Introduzione

Assicurati che la tua introduzione riesca ad intrattenere i lettori. Le prime righe sono importantissime, le hai scritte per bene? Che cosa imparerà il lettore leggendo il tuo post? Spiegaglielo bene, in questo modo avrà ancora maggiore voglia di arrivare in fondo al tuo articolo. Evita se è possibile però introduzioni troppo lunghe o se le fai (vedi Aranzulla) fai capire bene quando inizia il post vero e proprio. Un trucco per capire se la tua introduzione sta in piedi è quella di provare a rimuovere il primo o il secondo paragrafo. L’introduzione ha comunque senso? Se la risposta è affermativa allora hai fatto un ottimo lavoro.

Sottotitoli

A meno che il tuo post non sia breve (400 parole o meno) è sempre bene suddividerlo in sezioni tramite sottotitoli. Questi aiuteranno a dividere il tuo post in diverse parti e aiuteranno a chi non ha tempo per leggere tutto di saltare da una parte all’altra e chi invece ha tempo per leggere l’intero post non viene scoraggiato nel vedere un fiume di parole senza alcun titoletto.

Per questi sottotitoli ovviamente utilizza gli H1, H2 e H3. Nota bene: una cosa da non fare è quella di passare da un H1 ad un H3. Rispetta la gerarchia!

Interruzioni visive

Cerca di creare degli spazi bianchi nei tuoi post quando è possibile. Se riesci ad inserire elenchi puntati… meglio ancora! Un altro stratagemma per creare un’interruzione visiva è quella di utilizzare la citazione “blockquote“, dà quel senso di rottura e rende il post più professionale.  Anche le immagini possono creare interruzione del post e sono particolarmente utili per mostrare qualcosa se il tuo articolo è un “come fare…“.

Infine non aver paura di utilizzare paragrafi fatti solamente da una sola riga. Possono essere estremamente efficaci e possono attirare l’attenzione del lettore proprio su quelle parole.

Materiale estraneo

Elimina tutto ciò che non ha nulla a che fare con il tuo post. Se hai scritto paragrafi che escono troppo fuori tema allora eliminali. Piuttosto se stai scrivendo per approfondire un determinato discorso puoi prendere in considerazione la possibilità di inserire dei link a dei tuoi altri post o a post di altri blogger. In questo modo il lettore non perderà il filo del discorso.

Attenzione, non significa che non puoi scrivere post lunghi, puoi eccome! Assicurati solamente che tutto quello che stai scrivendo sia strettamente necessario.

Conclusione

Assicurati che il tuo post abbia una degna conclusione. Alcuni blogger hanno la tendenza a chiudere i loro post in modo brusco, soprattutto se si tratta di post che contengono elenchi o tutorial. Ricordati sempre che le ultime righe del tuo post sono un’occasione per lasciare una buona impressione ai tuoi lettori ma soprattutto di lanciare una call to action.

Rileggiti come se fossi un estraneo

I post scritti da noi diventano parte integrante di noi. Prova a rileggere (ad alta voce) invece il tuo post come se lo stessi leggendo per la prima volta e chiediti se ci sono delle frasi troppo lunghe o di non facile comprensione. In tal caso sistemale e rendile facilmente comprensibili.

Linka altri post

Inserire dei link ad altri post è fondamentale. Guarda Pro-blogger. Alla fine di ogni paragrafo inserisce sempre un link verso pagine interne:

Non solo i link sono importanti per i motori di ricerca ma anche per i lettori che possono approfondire un determinato argomento sulle tue pagine, aumentando così anche il tempo di permanenza sul tuo blog. 

Prima di pubblicare

Ricordati che stai per pubblicare un’opera d’arte. Il tuo post non è uno dei tanti. Il tuo post si differenzia dai post degli altri blogger. Il tuo post è di estremo valore e gli utenti capiranno questa differenza e ti seguiranno anche per questo. Il mio consiglio è quello poi di inserire sempre un banner o form per iscrizione alla mailing list. Le e-mail dei tuoi lettori sono importantissime e qui puoi trovare approfondimenti: corso di e-mail marketing prima parte.

***

Gli articoli sono l’anima del tuo blog e perciò meritano estrema attenzione e spero che questi consigli possano esserti d’aiuto.

Se seguirai sempre una checklist di cose di cui ha bisogno ogni tuo articolo saprai sempre come strutturare ogni singolo post ma soprattutto saprai dove andare a modificarli. In più i tuoi lettori entreranno in sintonia con il tuo schema.

Ora quello che devi fare è prendere i tuoi più vecchi articoli e dargli una bella ripassata. Sei pronto? 🙂

Fonte: https://problogger.com/edit-your-blog-posts/

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