Le immagini non sono da sottovalutare. Ogni articolo o pagina che realizziamo con wordpress contiene una o più immagini. Grazie una buona cura a queste immagini possiamo vedere aumentare in modo considerevole le visite al nostro sito/blog. Perciò quando realizzi o scarichi/acquisti un’immagine, assicurati di averle dato un nome che sia ottimizzato. Un’immagine dal titolo “jpeg1” varrà poco e niente, un’immagine dal titolo “piazza-centro-ancona” avrà tutt’altro peso.
Fare Marketing online significa creare contenuti di qualità. Quante volte ti sarà capitato di leggere questa frase? I migliori esperti ci ripetono costantemente questa frase. È una costante e hanno perfettamente ragione. Solo che poche volte ci viene spiegato come effettivamente crearli.
Qualche anno fa il mondo del content marketing funzionava in questo modo. Ti affidavi a qualcuno che ti progettava un bel sito web con una bella grafica e, non avendo del testo da inserire, riempiva le pagine e gli articoli con un testo di esempio (quasi sempre “Lorem Ipsum“). A quel punto ti consegnava le chiavi in mano del sito e a te non restava altro che eliminare tutte quelle scritte di esempio e sostituirle con contenuti reali. Quasi sempre i contenuti erano una pubblicità diretta ai tuoi prodotti o servizi.
Vuoi sapere una grande verità?
Per vendere un prodotto non c’è bisogno di descriverlo o esaltarlo. Se gli utenti in quel momento non provano emozioni non passeranno mai alla fase d’acquisto. Soprattutto quando vedono una pubblicità diretta verso un prodotto cambiano direttamente pagina, così come quando alla tv compare la pubblicità e cambi canale.
Il segreto per vendere prodotti o servizi attraverso i tuoi contenuti sta nel raccontare storie.
Sin da piccoli ci raccontano storie. Ci raccontano fiabe e imprese di grandi cavalieri e ci fanno letteralmente sognare. Sono storie che hanno accompagnato l’infanzia di tutti noi. Poi improvvisamente diventiamo grandi e nessuno più ci racconta le storie. Così andiamo in libreria a cercare un bel romanzo che abbia una bella storia o andiamo al cinema a caccia di un film con una bella trama.
Le storie sono esperienze di vita. Vedere come il protagonista affronta le varie insidie ci aiuta a crescere. Una buona storia ha sempre delle difficoltà al suo interno.
Sai, è scientificamente provato che l’essere umano è affascinato dai conflitti e dai litigi. Questo spiega perché quando accadono risse da strada quasi nessuno fa mai niente per fermarle, perché in fondo in fondo ci piace vedere la lotta.
Le situazioni di conflitto suscitano un grande interesse in tutti quanti, indistintamente. Immagina due tipologie di post. Entrambi vogliono offrirti un servizio, cioè contattare un avvocato esperto su leggi che regolamentano il rapporto di buon vicinato, ma il primo inizia in questo modo:
“Ricordo ancora gli occhi del mio vicino di casa accesi di rabbia. Quel mio gesto l’aveva fatto andare su tutte le furie. Sapevo che quel giorno le cose avrebbero preso una piega totalmente differente e così dissi a mia moglie di entrare in casa. Avevamo provato a risolvere quella faccenda dell’edificazione più volte per vie legali ma non si era cavato un ragno dal buco. Lui entrò in casa e poco dopo uscì munito di un’ascia […] Grazie all’avvocato xxxxx, riuscimmo a risolvere la situazione, vivendo da quel momento in poi, un clima di assoluta serenità io e la mia famiglia.”
e il secondo invece…
“La legge prevede, secondo l’art. 1042, comma 8, che il vicino non possa edificare nulla a meno di 3 metri dalla propria recinzione. Per problemi di questo tipo contattare l’avvocato xxxxx, esperto nella risoluzione di rapporti di vicinato”.
Quale dei due racconti ha dato più emozioni??
Il primo senza ombra di dubbio! Ecco. Fare content marketing significa emozionare e tenere il lettore incollato al proprio articolo ad ogni singola frase.
Dunque il tuo scopo è quello di sviluppare e condividere informazioni pertinenti e preziose che attraggano lettori e creino fiducia, credibilità e autorevolezza, trasformando i visitatori e curiosi in nuovi clienti.
È proprio questo l’obiettivo della creazione di contenuti efficaci: convertire i curiosi e nuovi visitatori in lettori e clienti fedeli. Tramite la stesura di contenuti potrai creare nel un vero e proprio rapporto con i tuoi lettori, incoraggiandoli a lasciare un commento, a condividere con te le loro esperienze in merito all’argomento del post e perché no, ad aggiungere migliorie a quanto hai scritto.
Joe Pulizziafferma “Vince chi ha i contenuti più coinvolgenti, perché il contatto frequente e regolare costruisce una relazione“. Una relazione è ben diversa da un contatto occasionale. Tu saresti più disposto ad offrire un lavoro ad un tuo amico fidato o a una persone che hai visto una sola volta in vita tua? La stessa cosa accade per il web. Quando gli utenti tornano continuamente sul tuo blog o ti trovano ripetutamente sui motori di ricerca, capiscono il valore e l’autorità del tuo lavoro e sono dunque più predisposti ad acquistare da te.
Informare gli utenti su ciò che stanno per acquistare;
Rispondere alle domande dei clienti sui prodotti e dunque superare le obiezioni;
Costruire credibilità e autorevolezza;
Raccontare la tua storia;
Generare condivisioni tramite social network;
Stimolare gli acquisti d’impulso.
Ecco perché bisogna creare valore, quel valore di cui tutti parlano. Il valore è dunque quel flusso regolare di contenuti preziosi che siano ricchi di utilità e traboccanti di ispirazione. I contenuti di valore saranno l’anima del tuo brand.
Regole per creare contenuti di valore
Bill Gates nel 1996 diceva Il contenuto è il Re. Un visionario? Direi proprio di sì. Capire più di 20 ani fa un concetto che è ancora oggi estremamente attuale è roba da geni. Qui di seguito voglio darti qualche piccolo consiglio sul come creare contenuti.
Chi ti legge deve accumularsi di energia. Ogni essere umano ha più o meno energia, più o meno vitalità. Quando facciamo qualcosa che ci piace particolarmente, questa energia sale ad alti livelli oppure quando qualcuno ci emoziona e ci motiva tramite un discorso così tanto da spingerci ad agire in un certo modo. Ecco, i tuoi contenuti devono essere così e devono incentivare all’azione, non dimenticarlo mai.
Non parlare con paroloni. Si dice “mangia come parla”. A nessuno piace leggere qualcosa di cui non capisce nulla. Utilizza dunque termini semplici, non saranno i “paroloni” a renderti migliore, anzi, per il più delle volte ti rendono antipatico. Parla come parleresti con un tuo amico, con personalità empatia e emozione. Un grande comunicatore da cui prendere spunto? Robin Good.
Mostra, non limitarti a dire. Un contenuto buono non è una pubblicità aggressiva. Ti mostra piuttosto come il tuo prodotto viene utilizzato dagli altri, cosa ne pensano, in che modo viene applicato nella vita di tutti i giorni e nelle vite dei clienti. I buoni contenuti non narrano favole ma storie vere.
Una cosa puoi farla bene? Significa che la puoi fare meglio.
“A Nessuno importa dei tuoi prodotti o servizi. Molto meglio quelle aziende che iniziano a vedersi come fonti di informazioni” (Brian Kardon)
La vendita online è uno dei lavori del futuro (e del presente). Grazie ad essa, infatti, ti è possibile scollegare il tuo guadagno al tuo tempo. Questo è quello a cui che ognuno di noi dovrebbe ambire. Se barattiamo sempre il nostro tempo in cambio di soldi, resteremo sempre incastrati in un circolo vizioso dal quale non usciremo mai. È proprio iniziando a diventare indipendenti dal lavoro che possiamo iniziare a vivere la nostra vita per davvero.
Oggi voglio mostrarti un sito che è in grado di aiutarti a partire col piede giusto. Supponiamo che tu abbia scritto un piccolo e-book e che tu voglia venderlo. Ci sono tanti modi per farlo. Uno dei più semplici e affidabili è quello di affidare il tuo materiale a sellfy.
Il sito non è nient’altro che un grande contenitore di materiale originale. Siccome si tratta di materiale originale e di qualità, per accedere bisogna procedere ad un pagamento. Talvolta sarà possibile anche decidere quanto pagare per poter scaricare il prodotto.
L’interfaccia è intuitiva, sia per chi carica il prodotto sul mercato, sia per chi lo acquista. Nel momento in cui l’utente ha provveduto a pagare con Paypal o carta di credito, verrà reindirizzato al download del prodotto. Non dovrai occuparti di nulla. Per questo servizio, Sellfy prenderà una piccola percentuale del tuo guadagno. Mi sembra uno scambio equo. Nel video che seguo ti mostro come funziona:
Insomma, hai visto quanto è facile caricare un prodotto all’interno del tuo store?
Così come è facile caricare un prodotto è altrettanto semplice condividerlo sul proprio blog grazie a questa opzione che vedi qui sotto, potrai inserire il pulsante per far acquistare il tuo prodotto dal tuo blog.
Monitorare i tuoi guadagni è altrettanto semplice. Dall’Analytics è possibile verificare le entrate dei vari mesi e dei singoli giorni. Potrai vedere quali sono i prodotti maggiormente venduti e dunque raddrizzare il tiro e la tua strategia di marketing.
Un servizio simile lo offre Scribd. Inizialmente questo sito eramolto valido, semplice e somigliante a Sellfy. Ora però tenta in tutti i modi di farti sottoscrivere un abbonamento per accedere ai suoi contenuti e questo può essere fastidioso, oltre che a far cascare i tuoi utenti e potenziali clienti nella sua rete.
Chi fa Marketing con Internet deve disporre di alcuni strumenti che sono a dir poco indispensabili per il proprio lavoro. Qui di seguito ti elenco alcuni di questi che secondo me bisogna assolutamente avere. Si tratta di tool principalmente gratuiti quindi niente mani al portafoglio 😉 .
Canva – Per le immagini
Canva è un sito che ti permette di creare in brevissimo tempo delle immagini ottimizzate per il tuo blog oppure per i tuoi social (Facebook, Instagram ecc…). Infatti, grazie ai Layout già pronti e l’infinità di immagini possibili, potrai inserire nel tuo foglio di lavoro qualsiasi forma, icona o sfondo. Ne consiglio vivamente l’utilizzo, soprattutto per chi non possiede Photoshop.
HotJar – Per monitorare i tuoi utenti
HotJarè ottimo per i curiosi che vogliono scoprire come i visitatori utilizzano il loro sito Internet, dove fanno clic, fino a che punto scorrono la pagina, e molto altri. Strumenti come Hotjar mostrano esattamente ciò che i visitatori stanno facendo in quel preciso istante, tramite mappe di calore, clickmaps, scrollmaps e registrazione dei visitatori. Hotjar ha anche possibilità di inserire dei sondaggi in tempo reale da far svolgere ai tuoi visitatori. Personalmente credo che si tratti di uno strumento potentissimo. Quanto del post leggono? Una volta scoperto questo, saprò come organizzare i miei prossimi articoli. Dove fanno i click? Una volta scoperto, posso poi posizionare i banner in quella data sezione.
SeoZoom – Per dare agli utenti ciò che vogliono
SeoZoom è uno strumento tutto italiano ed è la bibbia di chi fa content marketing. Se vuoi scrivere qualcosa di interessante ma che soprattutto è ricercato su Internet, allora devi chiedere a Seozoom. Non è un servizio gratuito ed esistono diversi piani, dal più economico a quello più professionale. Ovviamente più sarà costoso il piano che andremo a scegliere e maggiori saranno le operazioni che ci vengono consentite. A mio parere è il migliore in italia.
HubSpot – Risorsa infinita per il Marketing
HubSpot Marketing Freeè una miniera di risorse per il Marketer. Non devi fare altre che creare un account, collegarlo col tuo sito Internet (se possiedi WordPress è possibile collegarlo tramite un plugin) e creare un qualsiasi prodotto di marketing: lead page, landing page, contact form, sondaggi, email, call to action e molto altro.
Veramente uno strumento utilissimo. Unica pecca? È solamente in lingua inglese.
Sumo – Aumenta le Condivisioni
Sumoti permette di inserire i pulsanti di condivisione a lato del tuo blog (in caso di desktop) o sotto (in caso di mobile). Se possiedi un blog su WordPress allora ci sono svariati plugin che ti permettono di fare questo. Se possiedi il blog su altre piattaforme, come per esempio Blogger, allora puoi inserire questi pulsanti con estrema facilità. In questo modo favorirai la condivisione dei tuoi articoli, aumentando considerevolmente le visite.
Peek – Ascolta chi usa il tuo sito
Hai appena cambiato template al tuo sito e vuoi capire se ora è più funzionale? Allora hai bisogno di Peek. Questo sito ti permette di inserire il tuo blog all’interno di un circuito di persone che testeranno l’usabilità del tuo sito e che ti daranno poi una recensione tramite un video dalla durata massima di 5 minuti. Ottimo quando hai intenzione di fare grandi cambiamenti.
Portent – Idee per nuovi Post
Portent – content, è un simpatico strumento che ti suggerisce idee per creare contenuti. Inserendo nella casella centrale una o più parole chiave, il sito ti darà spunti per stendere diversi articoli. Ottimo quando si è a carenza di idee 😉 .
Quando inizi un progetto, che sia online o offline, hai bisogno di collaboratori. Sarebbe bellissimo saper fare tutto da soli! Immaginati di fare tutto quello che hai nella testa, esattamente come lo vuoi tu, perché sei tu che metti le mani su ogni singolo aspetto del progetto. Sarebbe fantastico vero? Utopia!
Abbiamo bisogno di collaboratori, che ci piaccia o meno. Non si può essere competenti specializzati in tutti i settori. Ti voglio fare un piccolo esempio. Tre mesi fa ho deciso di dare il via alla mia prima applicazione. Avevo in mente tutto, come progettarla in ogni singolo dettaglio, quali sarebbero state le funzionalità, i fini, la grafica ecc… C’era solo un piccolo neo in tutto questo: non sapevo dove partire! Sì, sul mio taccuino avevo appuntato tutto, ma praticamente non sapevo come mettere in piedi tutto ciò. Così ho dovuto cercare dei collaboratori.
Ho trovato sui vari forum le figure di cui avevo bisogno:
Programmatore;
Web Designer;
Fumettista.
Queste tre figure stanno tutt’ora lavorando per me, e se tutto andrà secondo i piani, per Marzo l’app sarà pronta (non ti svelo ancora di che cosa si tratta!).
I collaboratori però vengono pagati da te per svolgere un compito che tu non sei in grado di svolgere. La loro motivazione principale dovrebbero essere i soldi stessi. Tuttavia, spesso e volentieri, questi non bastano. Allora come fare per riuscire a motivarli? Ecco qui qualche soluzione.
Accelerare il cambiamento
Il ruolo del Leader è quello di tenere sempre alto il morale dei collaboratori in modo che tutti siano sempre ottimisti e pronti ad affrontare fino in fondo il cambiamento. Nulla è statico in questo mondo e tutto si trasforma. I tuoi collaboratori passano attraverso quattro stadi:
Obiezione: questa cosa non ha utilità;
Consapevolezza ridotta: non voglio avere a che fare con tutto ciò;
Esplorazione: come posso trarre profitto da questo?;
Acquisizione: ho capito come posso trarne vantaggio.
È nella natura umana resistere al cambiamento e tutti noi lo facciamo. Siamo stati programmati per trovare una via sicura e perseguirla. Tuttavia, se il leader è davvero in gamba conosce questi quattro stadi e sa come far avanzare i propri collaboratori fino all’ultimo.
Prima di tutto bisogna comunicare il cambiamento nel modo più positivo possibile. Devo informarmi il più possibile sul cambiamento così da poter essere d’esempio e di guida per gli altri.
Mi ricordo quando nel lontano 2010 dissi ai miei soci di Pianosolo.it che il sito aveva bisogno di un autoresponder che raccogliesse le e-mail dei visitatori, in modo tale da poterli contattare in futuro su eventuali offerte o altro. La loro risposta fu “ma quando loro si registrano sul nostro sito o forum, ci lasciano già l’email“. La mia risposta alla loro fu: “Sì ma in questo modo non ce le hai raccolte tutte in un unico database e poi è illegale inviare newsletter a chi non ha accettato il trattamento dei dati personali!!”
I miei soci non ne vollero proprio sapere e girarono il capo dall’altro lato. Due anni dopo fu inserito l’autoresponder su Pianosolo e nel giro di due mesi avevamo oltre 1.000 contatti (Grazie ad Aweber). L’errore era stato mio! Ero io che non ero stato in grado di entusiasmare i miei collaboratori e di far capire a loro l’importanza di un simile strumento.
Essere d’esempio
Non puoi cambiare le persone. Devi essere tu il cambiamento che vorresti vedere nelle persone.
Niente è più motivante di un esempio. Quando ti trovi in prima linea e risolvi i problemi da solo, stimoli gli altri. Quando fai le cose che vorresti che facessero loro, li ispiri. I tuoi collaboratori preferiscono essere ispirati che rimproverati.
In termini di motivazione, essere di esempio ha un impatto maggiore rispetto a qualsiasi altra tecnica e cambia le persone in modo più profondo e più completo. Quindi sii quello che vorresti vedere negli altri.
Se vuoi che i tuoi collaboratori siano più positivi, allora devi essere tu in primis più positivo. Se vuoi che siano più orgogliosi del loro lavoro, sii tu più fiero del tuo lavoro. Vuoi che i tuoi collaboratori, quando rappresentano te e la tua azienda abbiano un aspetto professionale? Allora inizia a vestirti tu in modo impeccabile.
Come diceva il generale George Patton: La Leadership si basa su tre principi:
esempio;
esempio;
esempio.
Concentrati sui risultati
Se sei un direttore di vendite e provi frustrazione per gli scarsi risultati ottenuti durante il mese, allora hai bisogno di dare una rinfrescata al tuo modo di agire.
Arrivare al successo è semplice. Ormai quasi tutti sappiamo cosa bisogna fare. Potrei dirti come diventare una Facebook Star in due mesi, però dovresti mollare tutto quello che stai facendo e concentrarti solo su questo. Nel giro di questi due mesi avresti migliaia di utenti che ti seguirebbero fino in capo al mondo.
Non sono le nozioni sul come raggiungere quell’obiettivo che mancano ma è l’intenzione. Alcuni dicono di avercela ma invece è solo una parvenza. Credono di avercela ma nel loro inconscio non c’è. Allora non serve a nulla dire a queste persone come fare, ma bisogna piuttosto farle ritrovare la motivazione.
Nutrire il proprio Ego
Una leadership forte, creativa e coraggiosa trova il metodo di portare alla luce la migliore e più alta espressione di autostima negli altri. Ma si deve cominciare a casa propria. Il leader deve innanzitutto avere una grande autostima.
Una persona che sente di non meritare il successo non è in grado di stimolare alte ambizioni negli altri. I leader non possono tirare fuori il meglio degli altri se loro stessi si chiedono se quello che stanno facendo è giusto o meno. Un leader ha bisogno di avere un ego sufficientemente sano per non percepire se stesso come sotto esame in ogni occasione.
Un Ego sano chiede: “Come deve essere fatto?” Un Ego insicuro chiede: “Come faccio a non fare brutta figura?”
Perché motivare i propri collaboratori?
Nel 2017 non abbiamo bisogno di informazione sul come fare. Io penso che più o meno tutti sappiamo come fare una cosa. Faccio un esempio banale. Voglio dimagrire. Non penso che serva qualcuno che ti dica come devi fare. Sappiamo tutti ormai quali sono i cibi più calorici da evitare. Sappiamo tutti l’importanza dell’attività fisica e sappiamo tutti che c’è bisogno di fare una dieta dissociata (non ingerire nello stesso pasto i carboidrati con le proteine).
Certo, possiamo andare da un dietologo oppure comprare uno dei soliti libri “rivoluzionari”, ma la verità è che sappiamo già tutto. Non abbiamo bisogno di altre informazioni ma solamente di motivazioni per muovere il culo e andare diritti fino al nostro obiettivo.
Ti parla uno che ha perso 20Kg senza seguire nessuna dieta particolare. Mi sono messo in testa che dovevo dimagrire e… l’ho fatto!
Fai il poliziotto buono e cattivo
Se sei davvero capace di motivare gli altri, sai allora come interpretare il ruolo del poliziotto buono e di quello cattivo. Non bisogna essere sempre buoni o sempre cattivi perché ogni “poliziotto” ha i suoi pregi e difetti:
Poliziotto buono: educa, guida, prepara, supporta, rimuove gli ostacoli,.
Poliziotto cattivo: è cattivo fino al midollo. Non transige sul mantenimento delle promesse. Non da spazio a lamentele e non ha rispetto per le vittime. È determinato, chiaro e sa quel che vuole.
Usa il rinforzo positivo
Il rinforzo positivo batte sempre il rinforzo negativo. Non importa se stai addestrando pecore, cani, un esercito o un team di collaboratori. Non vedrai mai gli addestratori dei delfini di Gardaland picchiare i delfini con mazze da Baseball quando non saltano nell’anello giusto (rinforzo negativo). Invece, vedrai che li ricompensano con un pesciolino quando saltano bene (rinforzo positivo).
Fai una pausa prima di mandare un’email o di fare una telefonata a un membro del tuo team. Aspetta un momento e decidi quale piccolo segno di apprezzamento puoi offrirgli. Comprenderai sempre che il rinforzo positivo ha un grande potere nel guidare e modellare la performance umana. Questa rivelazione ci sorprende ogni volta, perché siamo stati addestrati dalla società a identificare l’errore e a correggerlo.
Una volta Napoleone, molto stupito, affermò: “La cosa più stupefacente che ho imparato sulla guerra è che gli uomini sono disposti a morire per una decorazione“.
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