5 Consigli per il Tuo Business Online (e come guadagnare di più)
Oggi ho deciso di condividere con te 5 consigli che, ahimè, ho appreso sulla mia pelle e che ti aiuteranno a fare sempre meglio con il tuo Business online.
Il primo consiglio che mi sento di condividere è quello di, sopratutto se parti da zero, realizzare prima un prodotto e poi cercare il pubblico attorno a quel prodotto.
Perché se fai il procedimento inverso, ovvero, inizi a pubblicare contenuti sulla rete, sul blog, su Facebook, su YouTube, su Instagram, ovunque, sicuramente, prima o poi, a furia di “dare cibo gratis”, la gente arriverà attorno a te, ma non avrai selezionato “il tipo di gente” giusto.
Quindi, finisci per avere un mucchio di numeri ma di non riuscire a convertire.
Infatti, se abbiamo un Business online, ricordiamoci che il fine ultimo è proprio quello di monetizzare. Discorso diverso, se siamo amanti della carità oppure siamo“divulgatori” e viviamo di aria: nessuno, comunque, ti impedisce di farlo.
E in questo errore ci sono passato anche io perché seguivo la vecchia scuola dell’Internet marketing cioè quella del “dai valore” e magari, non si sa come, succede qualcosa. A volte, in realtà, se hai fortuna, succede veramente qualcosa; altre volte, invece, ti ritrovi davvero con nulla.
Quindi, il consiglio è quello di realizzare il prodotto in modo tale che attorno a quel prodotto inizi ad arrivare il target giusto.
Ad esempio, nel mio settore (quello musicale legato al pianoforte) c’è tanta roba: la teoria musicale, il pianoforte pratico, il solfeggio, il dettato musicale, chi è interessato agli spartiti di musica pop o agli spartiti di musica classica, chi al jazz, chi al blues… insomma, già solo “sparando cose a caso”, ci si ritrova con 8 tipologie di pubblico differenti.
Fra queste, devi sceglierne una e attirare la tipologia giusta: le vendite arriveranno poi in automatico.
Il secondo consiglio che voglio darti è questo: nel momento in cui parti e hai impostato la tua strategia di marketing, seguila a testa bassa.
A volte, siamo spinti dalla curiosità: questo è normale perché il mondo dell’online marketing è bello proprio perché più conosci e più vuoi conoscere, perché ci sono potenzialità incredibili…
C’è una leva assoluta: un ristorante, ad esempio, può fare un numero finito di coperti; un business online no perché ti permette di scalare quanto vuoi ed ecco perché c’è gente che fa centinaia di migliaia di euro in un solo mese. Queste sono le potenzialità del web… ma attenzione!!
Non farti abbindolare da tutti i nuovi metodi che nascono oppure che già esistono: sono (magari) tutti metodi validi ma non è detto che siano validi per te. Per esempio, il network marketing: tutti dicono che è un ottimo modo per cercare di vendere ma se sei timido, riservato e non hai mai venduto, è difficile vendere con questo sistema.
E’ vero che esiste gente che ha dei risultati in questo modo ma io non lo consiglierei. Oppure, guadagnare con YouTube: io ho raggiunto da poco 50000 iscritti sull’altro canale ma non darei mai il consiglio di fare molti video per tante ore per poi guadagnare pochissimi soldi al mese.
Non è quello il business principale, quella è una conseguenza. Quindi, vai dritto per la tua strada.
Il terzo consiglio è quello di non avere paura di investire, soprattutto, nella pubblicità online.
Spesso investiamo in strumentazione, in videocamere migliori o in microfoni migliori e abbiamo paura, invece, di investire in qualcosa che non è materiale: la pubblicità, non la puoi vedere né toccare. Proprio in questo ambito c’è stato il mio più grande errore: ricordo nel lontano 2011, quando avevo iniziato a lavorare con le affiliazioni, c’era un portale che si chiamava Glooter (tra l’altro, ieri, per curiosità, ho provato a vedere se esiste ancora ed, in effetti, esiste ancora).
Comunque, questo portale è una sorta di Clickbank italiano e tra i tanti prodotti che c’erano (adesso ce ne sono pochi), c’era un e-book che insegnava (non so se è vero o no) alcuni rimedi per chi soffriva di asma: stiamo parlando di un campo ben preciso, quello della salute, in cui le persone non badano a risparmiare perché, se una persona sta male e vuole guarire, spenderebbe qualsiasi cifra.
C’era questo ebook che costava sulla quarantina di euro e la mia percentuale da affiliato era del 50%, quindi guadagnavo 20,80 euro (all’incirca) per ogni vendita.
Quindi, avevo iniziato in questo modo: nel 2011, si poteva, tramite Adwords, fare direttamente la pubblicità alla landing page di colui che aveva messo in vendita il prodotto (ora non si può più perché devi passare per landing page create da te).
Avevo cominciato da due anni (nel 2009) ed ero partito da zero, quindi non avevo grossi capitali ed ogni investimento che facevo, per me era una sudata; se non andava a buon fine, dovevo ricominciare tutto daccapo ed era un casino. In pratica, avevo da parte un budget di 300-400 euro (veramente poco) ed iniziavo ad investire 10 euro alla volta su un certo prodotto che per me funzionava.
Dopo aver investito quei 10 euro, realizzavo una vendita di 20 euro e così continuavo ad investire altri 10 euro e così via. Dunque, all’epoca avevo così poco budget oltre che paura: non me la sono mai sentita di investire 20 euro per fare due vendite oppure di investire 40 euro per fare 4 vendite e così via, cioè di scalare sempre di più in questo business.
Ci sono sempre andato calmo: investivo quella 10 euro (che per me era tantissimo) e questo mi ha fatto perdere un sacco di tempo e un sacco di opportunità.
Quindi, se ti rendi conto che qualcosa funziona e che spendendo una certa somma di soldi hai dei risultati, non è puro caso…
Se noti che quella situazione si ripresenta in continuazione, vuol dire che l’ads funziona, la landing page funziona e che il prodotto funziona. Quando hai queste tre cose azzeccate, allora vai, spingi in advertising e scala il tuo business.
Il quarto consiglio che voglio darti è questo: non avere mai paura di metterci la tua faccia. Su questo punto, molto spesso, mi ritrovo a fare delle consulenze (che non è la mia attività principale).
Spesso mi capita gente che mi chiede “Krikko, mi dai un consiglio…” e quindi, faccio consulenze di un’oretta in cui do i miei consigli. Durante le consulenze, mi espongono e loro idee di business e io, come prima domanda, chiedo sempre se realizzano dei video o ci mettono la faccia. Come risposta, molto spesso, mi viene detto “Non voglio metterci la faccia perché il mio paese è molto piccolo…la gente mi riconoscerebbe…” e cose del genere.
Il punto è che se parti già con queste “seghe mentali”, è meglio lasciare stare il Business online: è meglio aprire un franchising nella vita reale così hai il marchio di un altro, hai la faccia di un altro, i prodotti di un altro e rivendi quei prodotti.
Se, invece, pensi di avere cose interessanti da dire e di poter realizzare dei prodotti, allora c’è bisogno che ci metti la faccia e che crei un personal branding: in pratica, c’è bisogno che la gente appena veda la tua faccia, la associ a quella persona e di quella persona abbia un’idea ben precisa.
Ad esempio, finalmente ad aprile, esce il mio primo libro che ho scritto sul mondo del pianoforte: non posso ancora svelare il titolo però sarà presente in tutte le librerie e sono felicissimo di questo.
Ad ogni modo, l’editore ci ha tenuto veramente tanto che sull’immagine di copertina ci fosse il mio mezzo busto. Io gli avevo detto che non mi sembrava il caso perché sembrava una cosa troppo da “sborone”…
Ma lui mi ha detto “Sei molto seguito nel settore del pianoforte e la gente praticamente ti riconosce per strada: se passa distrattamente in una libreria e vede la tua foto, si sofferma a vedere il libro e magari poi lo compra. Se, invece, non mettiamo la tua foto o mettiamo altre foto e Christian Salerno compare scritto in piccolino, può succedere che la gente non venga attratta. Quindi, c’è bisogno della tua foto: più grande è, meglio è.”
E, in effetti, non aveva tutti i torti: c’è bisogno che la gente associ il tuo volto a qualcosa e non bisogna aver paura degli haters perché quelli non hanno niente da fare e ci saranno sempre.
Gli haters fanno parte del gioco e, anzi, nel momento in cui arrivano, inizia il divertimento perché vuol dire che sei diventato qualcuno e inizi a dar fastidio. Se tu non hai successo, nessuno ti calcola.
Nel momento in cui inizi a fare numeri, inizi ad infastidire qualcuno, arrivano gli haters: ciò vuol dire che stai andando nella direzione giusta. Il quinto consiglio che voglio darti è quello di utilizzare gli strumenti giusti: soprattutto se inizi, è molto difficile da capire questo punto e ci sono passato anche io.
Ecco la mia esperienza, cerca di farne tesoro.
All’inizio ti rendi conto che ci sono tante spese da sostenere: costi per un autoresponder (circa 29 euro al mese), per una piattaforma come WordPress (60 euro all’anno)… e magari, cerchi delle soluzioni gratuite per crearti un blog (ad esempio, utilizzando Blogger, che è anche più semplice da utilizzare).
Infatti, magari ti viene il dubbio che se WordPress non funziona più, devi chiamare un tecnico e spendere ancora soldi, quindi tanto vale cercare una soluzione gratuita.
Poi se devi realizzare video o video corsi, hai bisogno di una piattaforma come Teachable (che costa 29 euro euro) oppure Kajabi (che costa 150 euro al mese).
Invece, cerchi sempre un espediente per non spendere soldi anche in questo caso. E ancora, se vuoi realizzare landing page, cerchi plug in di WordPress, facili da usare e che facciano risparmiare…
Il mio consiglio è quello di non badare a spese sugli strumenti perché gli strumenti giusti, hanno già incorporate una serie di sequenze, di cose di marketing che funzionano: quando utilizzi Kajabi, per esempio, ti mette già una serie di cross-sell, upsell, una serie di email programmate e così via.
Quando, ad esempio, vedete che, andando su un prodotto di un marketer, vi appare il pop-up, prima di chiudere, che vi chiede di lasciare la mail, ecco, queste cose non c’è bisogno di crearle da soli; se si hanno gli strumenti adatti, proprio questi ti danno già la possibilità di fare tutto questo.
Inoltre, questi strumenti offrono anche delle idee: se tu non hai delle idee chiare, questi strumenti ti aiutano.
Mi viene in mente GetResponse, che per me è uno degli strumenti migliori per fare autoresponder: ha le landing page dentro oppure da la possibilità di fare webinar (senza dover comprare un’apposita piattaforma per farli).
Se prendi gli strumenti giusti (come ad esempio, autoresponder che si integrino bene con altri strumenti) e che abbiano delle belle grafiche (già questo è sinonimo di qualità), farai di certo la scelta giusta.
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