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Guadagnare, Vendere

Come Fare €100 al Giorno per 1 Mese

Novembre 12, 2018by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

L’altro giorno stavo guardando un video su YouTube e, come al solito, mi è comparsa una pubblicità e ci ho cliccato sopra.

Mi sono stupito di come in questa pubblicità ci fosse ancora qualcuno che cercasse di sponsorizzare modi per guadagnare online con il trading in modo semplice.

In più, c’erano delle falsissime testimonianze di persone che stavano, in maniera davvero evidente, recitando un copione per far credere che il metodo funzionasse alla grande! Mi rammarica sempre il fatto che in Italia si cerchi sempre di truffare gli altri e, soprattutto, di guadagnare truffando gli altri.

I pochi che hanno ancora un po’ di etica (e io credo di essere fra questi) continuano ad essere visti sotto una cattiva luce, perché la gente pensa sempre di poter essere truffata. Allora, visto che vi voglio truffare, per trasparenza, vi descrivo le entrate di novembre del mio sito e la media delle mie vendite giornaliere (100 €).

Certo, un giorno si guadagna di più, un giorno di meno (anche se solitamente si recupera sempre). Non è detto che si guadagnino 100 euro ogni giorno! Infatti, dipende: un giorno di più, un giorno di meno…100 € è la media!

Voglio darti un’ulteriore prova che è possibile farcela online: te lo dico, non è facile perché bisogna impostare diverse cose. Infatti, i risultati che ho raggiunto, non li ho ottenuti dopo un mese e, anzi, dato che sono partito da solo e senza nessuno che mi spiegasse nulla (senza alcun “guru”, in pratica), ho commesso spesso degli errori, ho avuto dei rallentamenti, ho dovuto rifare tutto e ho incontrato altri “incidenti di percorso”.

Posso dirti che il business che ho attualmente è frutto di tutta la mia esperienza passata e, ovviamente, ha preso piede più facilmente perché ormai so come procedere, quali passi fare, le strategie che funzionano e così via. Certo, non si parla di guadagni stratosferici da migliaia di euro (ma sono sicuro che si può arrivare a questi risultati, anche se non è il mio caso).

Onestamente, una media di 100 euro al giorno per 30 giorni permette tranquillamente di valutare di abbandonare il proprio lavoro perché si è raggiunta una certa stabilità nel lavoro online. Prima di prendere questa decisione, è bene chiaramente valutare diverse cose, anche se è proprio questo il punto di partenza per fare quello che si vuole.

Ho raccolto nel video corso online “Deus Pecunia” come si imposta un business di questo tipo ed inoltre, potrai trovare altre prove che quello che dico è vero: saranno sicuramente spunti molto interessanti per te.

Guadagnare, Vendere

Come diventare persuasivi e convincenti nella vendita

Luglio 23, 2016by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

In generale, si può dire che la sensazione di poter influenzare il proprio successo in modo decisivo proviene da intensi ricordi emotivi, che, di solito, si riferiscono a successi « sudati », conqui­stati grazie al proprio impegno.

Solamente i successi ottenuti con l’impegno danno la
sensazione di essere un vincente. I successi casuali o di
scarsa entità sono soltanto incoraggiamenti di breve
durata.

È qualcosa di molto simile al «sapere tacito ». Anche qui i ven­ditori migliori dispongono di un’ottima memoria, alla quale sono in grado di attingere nelle situazioni decisive per propiziare il successo. In altre parole, dispongono di una formidabile «gestio­ne dei ricordi». Una caratteristica che offre diversi vantaggi, in quanto i venditori migliori:

  • Si ricordano bene e in fretta dei successi precedenti.
  • Oltre a ricordare i metodi che in passato li hanno portati al successo, sono in grado di rievocare anche le sensazioni pro­
  • In tal modo, hanno anche la conferma della loro capacità e della loro competenza, che culmina nella convinzione che, se ce l’hanno fatta in passato, ce la faranno ancora.
  • Grazie a questi ricordi — dei metodi, delle sensazioni e della propria competenza —, provano una sensazione di fiducia in se stessi che spazza via ogni paura, permettendo loro di concen­trarsi sull’impegno che li attende.
  • Liberi da qualsiasi pensiero negativo, sono in grado di espri­mere tutto il loro potenziale.

La « marcia in più » dei tennisti più forti

Nel tennis si parla di « big points », ossia dei punti decisivi. Sono i colpi che, alla fine, risultano determinanti per l’incontro. Per lo più, si tratta di colpi assai difficili, per esempio un rovescio su una palla bassa veloce scagliata in un angolo del campo. Proprio da qui parte il nostro studio. Gli psicologi dello sport dell’Uni­versità di Magonza hanno condotto una ricerca su ciò che accade nella mente dei migliori tennisti nelle situazioni di estrema diffi­coltà, confrontandolo con ciò che avviene nella mente dei gioca­tori delle categorie inferiori. Ecco il sorprendente risultato.

Quando uno dei tennisti migliori corre verso una palla diffici­le, i suoi impulsi cerebrali sono lenti: il giocatore è concentrato solo sul colpo successivo e non pensa a nient’altro. Contempo­raneamente, dentro di lui si svolge un dialogo interiore positivo, accompagnato da immagini di situazioni precedenti che ha saputo affrontare con bravura e che gli confermano la sua capacità. Entrambi questi fattori — la concentrazione sul colpo e la conferma della propria competenza — permettono al campione di dare il meglio di sé.

I tennisti delle categorie inferiori, invece, reagiscono in modo opposto. Quando uno di questi giocatori si precipita verso una palla difficile, i suoi impulsi cerebrali sono frenetici. Al contrario dei tennisti più forti, questi non si concentra solo sul colpo, ma pensa anche alle conseguenze di un possibile sbaglio, che potreb­be fargli perdere il game e il set. Poi, invece di cercare una conferma della propria competenza, tende a ricordare le situazio­ni passate in cui ha fallito un colpo simile. Con queste immagini negative che gli scorrono nella mente, unite a un dialogo interiore concitato, il giocatore, di solito, sbaglia il colpo, così come in­consciamente già sa e si aspetta.

Quale conclusione possiamo ricavare da questo studio? Sol­tanto la completa concentrazione sul cliente, accompagnata da immagini incoraggianti dei successi precedenti e da un dialogo interiore positivo, genera nel venditore quell’aspetta­tiva positiva che gli permette un’azione ottimale.

L’esempio che segue ci dimostra quanto sia importante «im­magazzinare» ricordi intensi e incoraggianti, in grado di confer­marci la nostra competenza nelle situazioni più difficili.

Presentarsi da venditore vincente

Il famoso alpinista estremo austriaco Bubendorfer ha detto in una conferenza: «Il primo appiglio è decisivo per il successo della scalata». Con questa frase intendeva dire che, se non sce­glie la via giusta fin dal primo passo, egli non avrà la possibilità di raggiungere la vetta in un tempo stabilito, e poiché fa arram­picate senza zaino e non ha niente per ripararsi, ciò potrebbe avere per lui conseguenze mortali. Traducendo queste parole a uso del venditore, diremo che:

La vendita si conquista o si perde davanti alla porta.

Se, quando mi trovo davanti alla porta chiusa, non credo in me e nel mio successo, nel prodotto che vendo e nella sua utilità per il cliente, allora ho già perso. Perché non mi presenterò al cliente da vincente, bensì come un perdente. Ma i clienti ‘acquistano sol­tanto dai vincenti!

Il primario di una grande clinica una volta mi ha confidato: «Capisco se un rappresentante farmaceutico ha qualcosa di nuo­vo da propormi da come entra nella stanza ».

Da che cosa lo capisce? Dal fatto che gli informatori farma­ceutici, quando portano con sé una novità, hanno il volto rag­giante: l’atteggiamento schietto e sicuro di sé fa capire che hanno in serbo qualcosa d’importante. Chi si sente un vincente comu­nica questa impressione anche agli altri. Se, invece, un informa­tore farmaceutico si reca a un appuntamento con i preparati di sempre, allora è probabile che si presenti con l’atteggiamento da perdente, perché sa di aver già parlato di quei prodotti e di aver già detto le stesse frasi. Con il risultato che il primario, oberato d’impegni, perderà subito interesse e, nel giro di pochi secondi, lo spedirà dalla sua assistente, dicendogli di lasciare i campioni a lei.

Soltanto il vincente ha l’opportunità di fare
un’esposizione ampia ed esauriente.

Un venditore deve sentirsi un vincente davanti alla porta del cliente. Deve percepire la fiducia nel proprio successo. E questa sensazione ce l’ha quando sa di poter presentare al cliente un prodotto davvero interessante o vantaggioso. «Quando vado da un cliente, devo avere con me qualcosa di esplosivo », diceva un rappresentante di mia conoscenza.

Dal momento, però, che non possiamo disporre ogni volta di un prodotto nuovo, abbiamo bisogno di qualcos’altro, qualcosa di « unico », per sentirci vincenti davanti alla porta. Per esempio, di un’informazione interessante. Ci sono tre cose che interessano a ogni cliente:

  1. un’informazione interessante;
  2. una presentazione che gli offra un vantaggio;
  3. il racconto di successi o d’insuccessi altrui che consideri im­portanti per sé.

Questi sono i tre «strumenti» fondamentali di tutti i venditori che vogliano avere un buon rapporto emotivo con i clienti.

Durante i seminari, mi viene chiesto spesso dove si possano attingere notizie che suscitino interesse. La mia risposta è sempre la stessa: «Le idee e le soluzioni migliori vengono sempre dai clienti».

Le idee, le informazioni, gli esempi e gli argomenti
migliori vengono dagli stessi clienti, purché li si osservi
con attenzione e li si interroghi.

Il vostro lavoro comincia con l’attività d’informatore. Tenete occhi e orecchi sempre aperti per ottenere buone informazioni, che poi riferirete ad altri clienti in cambio delle loro informazio­ni. Per me, un buon venditore è come un’enciclopedia ambulante he conosce il proprio settore come le sue tasche. È una sorta di centro di raccolta di nuove informazioni.

Supponiamo che in una giornata facciate visita a dieci clienti e otteniate, grazie alle vostre domande e all’osservazione, una sola buona informazione da ciascuno: alla fine del mese avrete col­lezionato circa duecento nuove informazioni. E, anche se doveste ricavare una buona informazione solo da un cliente su dieci, in un mese ne avrete ottenute pur sempre una ventina! Più che con i vostri argomenti, otterrete i maggiori successi grazie a buone domande sui migliori argomenti, racconti, informazioni ed espe­rienze dei clienti!

Perché solo pochi sono dei venditori vincenti?

Per tre ragioni:

  1. I perdenti sottovalutano l’importanza della preparazione e vi dedicano troppo poco tempo. Credono che sia preferi­bile visitare il maggior numero di clienti. Ma è vero il con­trario! Dovreste dedicare almeno un decimo del vostro tem­po alla preparazione e alla riflessione: se lavorate, poniamo, cinquanta ore alla settimana, dovreste riservarne almeno cinque per quello. Quando Reinhold Messner scala una vetta himalayana, l’ascensione, compreso il periodo di acclimata­zione, durerà forse un paio di mesi. Ma per preparare l’im­presa ci vogliono almeno due anni. La preparazione dà si­curezza e fiducia in se stessi.
  2. I perdenti devono lottare con il proprio ego. Pensano troppo a sé e poco ai clienti. Interessati essenzialmente al profitto, trascurano i desideri degli interlocutori. Parlano soltanto dei loro prodotti, invece d’informarsi sulle esigenze dei clienti e di aiutarli a risolvere i problemi. Cercano di confutare le loro obiezioni, anziché domandare quali siano le ragioni della loro perplessità. In breve: trasudano egoi­smo, attirando scetticismo. Si mettono sotto pressione da soli e generano stress. Comportandosi in questo modo, di­menticano una vecchia regola: il cliente è interessato solo all’offerta di chi si interessa a lui.
  3. I perdenti credono di sapere già tutto. Cercano di dare l’impressione di essere onniscienti per nascondere i punti Considerano ogni domanda sgradita dei clienti come un attacco, e ogni silenzio come un’ammissione della loro ignoranza. In definitiva, se il venditore non ha la pretesa di sapere tutto, neanche il cliente avrà la pretesa di conoscere già tutto.

E ora facciamo un passo avanti. In un seminario sulla vendita, i partecipanti si sono occupati della questione che analizzeremo nel paragrafo seguente.

Che fanno di diverso i vincenti?

Ecco quali sono state le risposte dei partecipanti al seminario. secondo loro, i vincenti:

  1. Credono in se stessi, nel loro successo, nel loro prodotto e nella sua utilità per il cliente.
  2. Sanno che, grazie alle preziose informazioni di cui dispon­gono, un colloquio con loro costituisce già di per sé un vantaggio per il cliente.
  3. Hanno una grande fiducia in se stessi per via dei numerosi
  4. Si presentano al cliente come persone cordiali e ottimiste, esercitando in tal modo un influsso positivo.
  5. AI primo incontro con il cliente, i vincenti drizzano le an­tenne e sono in grado di trovare buoni appigli già nei primi dieci secondi.
  6. Preparano in anticipo il loro discorso, dando così un’impres­sione di sicurezza e di fiducia in se stessi.
  7. Sono concentrati sul cliente in ogni fase del colloquio per individuare e capire le sue idee e le motivazioni che lo
  8. Prima del colloquio, si pongono un obiettivo (ideale) e s’im­pegnano per raggiungerlo, ossia per ottenere un risultato.
  9. Vogliono avere successo e non si arrendono facilmente di fronte a un rifiuto.
  10. Sono flessibili e non esitano ad adottare strategie diverse quando non ottengono i successi sperati.
  11. Si aspettano sempre il meglio. Programmano se stessi per il successo e si premuniscono contro gli insuccessi.

Come affrontare le trattative

trattative-venditore

  1. Il compratore ha meno tempo di una volta. Sarà disposto a dedicarvi 20 minuti, non di più, perché c’è un altro col­loquio che lo attende.
  2. Gli appuntamenti si sono moltiplicati. Ormai, è quasi im­possibile ottenere un appuntamento immediato. Può capitare anche di doverne fissare uno con sei mesi d’anticipo.
  3. Il virus delle riunioni interne si diffonde a macchia d’o­ Il lunedì e il venerdì non vale neanche più la pena di telefonare: sono tutti in riunione!
  4. La burocrazia interna è in aumento. Spesso, i compratori prendono tempo perché devono sottoporre le loro scelte al­l’organo decisionale competente.
  5. Sempre più compratori tendono a trasformarsi in « rac-. coglitori di offerte ». Anziché prendere decisioni, hanno soprattutto il compito di collezionare offerte al ribasso (che consentano promozioni ecc.).
  6. Tra i compratori cresce la paura di fare un buco nell’ac­ Temendo di perdere il posto di lavoro, vogliono prima essere certi delle prospettive di successo dei nuovi prodotti.
  7. I compratori non decidono più da soli. Le decisioni ven­gono demandate sempre più spesso a un category-management, un’équipe composta da compratori e venditori.
  1. I colloqui sono sempre più brevi. È necessario andare subito al punto, usando, per esempio, la formula: « Oggi vorrei discutere sei punti… »
  2. Non c’è più tempo per le chiacchiere. E neanche per col­tivare rapporti personali. Certi compratori non ne vogliono sapere nemmeno nel tempo libero!
  3. Bisogna saper presentare subito il «piano vincente» in poche parole. Per esempio, dando informazioni precise su­gli spot pubblicitari e sulle promozioni in programma.
  4. I compratori temono il licenziamento. Ristrutturazioni, nuovi reparti, nuovi dirigenti, tagli alle spese e programmi per il mantenimento degli utili pendono come una spada di Damocle su di loro, minacciandone il posto di lavoro. Perciò vanno sempre sul sicuro e rinunciano a priori a qualsiasi esperimento.
  5. L’intervallo fra un appuntamento e l’altro si fa sempre più lungo. Chi non riesce a far valere i propri argomenti durante un incontro non avrà un’altra opportunità prima di sei mesi, a volte un anno. «Mi occupo solo una volta al­l’anno dell’assortimento », ha detto un compratore.
  6. È indispensabile essere in perfetta forma. In occasione di una visita, bisogna essere in grado di eseguire una presenta­zione magistrale. Altrimenti, l’opportunità sarà persa e il posto verrà preso da un concorrente.
  7. E necessario presentare un intero assortimento. Non più singoli prodotti, come un tempo. Il compratore vuole farsi subito un’idea precisa dell’ottica globale e delle potenzialità dei prodotti. Niente va lasciato al caso.
  8. Con la logorrea non si arriva più da nessuna parte. Così come è inutile fare gli spiritosi o parlare a vanvera. Il com­pratore non ha né tempo né pazienza per dare ascolto agli imbonitori.

Fate tesoro di questi suggerimenti: i venditori preparati e creativi sapranno sfruttarli per aumentare le opportunità. Le possibilità di successo potranno addirittura raddoppiare, se terrete presenti le raccomandazioni emerse dai colloqui con Armin Linhart e con altri venditori di successo.

Raccomandazioni per affrontare le trattative con i clienti

  1. Convincete il compratore dell’« eccezionalità» della vo­stra offerta. Fategli notare soprattutto i dettagli che, spesso e volentieri, vengono considerati secondari: se non prevede­te tariffe di deposito, se le ordinazioni possono essere diffe­rite entro l’anno, se avete a disposizione un parco veicoli moderno, se le consegne a domicilio sono gratuite, se avete turni di consegna settimanali regolari, se usate un sistema speciale di palette di carico ecc. Ricordate che niente si vende da sé e niente persuade il compratore al vostro posto.
  2. Offrite al compratore un confronto qualitativo tra la vostra offerta e quella della concorrenza. Tenete presente che molti compratori non prendono appunti quando si parla di caratteristiche qualitative. Aiutateli fornendo comparazio­ni di mercato scritte, in cui siano messe in rilievo le diffe­renze.
  3. Nel corso della trattativa, mostrate i vantaggi della vo­stra offerta. Non date per scontato che il compratore abbia in mente il vostro profilo qualitativo. Anche se i vantaggi che offrite sono per voi evidenti, fate in modo che l’interlo­cutore li abbia costantemente sotto gli occhi.
  4. Suggerite al compratore soluzioni nuove e alternative per i suoi problemi. Mostrategli, per esempio, come potreste rendere il rifornimento più veloce, razionale o conveniente, oppure come ottimizzereste il magazzinaggio.
  1. Fornite argomenti validi per la vendita. Convincete il possibile acquirente della migliore qualità dei vostri prodot­ti, che potrà essere usata come argomento dai suoi venditori.
  2. Fate giungere al compratore un’eco del mercato. Ditegli, per esempio, che cosa pensano gli altri clienti della sua azienda e dei suoi prodotti, e qual è il loro successo di I compratori sono sempre molto interessati ad ave­re un feedback di questo tipo. Sono ansiosi di sapere se i loro sforzi per trattare al meglio con i fornitori hanno un riflesso positivo sul mercato. Non perdete l’opportunità di presentare la vostra offerta come un sostegno per il suo successo di mercato.
  3. Riflettete bene prima di porre limitazioni alle consegne. Per esempio, pretendendo prezzi troppo alti per gli articoli poco redditizi, o addirittura rifiutando la fornitura. Tali li­mitazioni suscitano malumore nella maggior parte dei com­pratori e hanno conseguenze negative anche per gli altri articoli.
  1. Tenete conto dell’influenza che i cambiamenti nel pro­cesso produttivo hanno avuto sugli ordini. Oggi l’indu­stria tende a ridurre la produzione, appaltando a fornitori esterni la realizzazione d’interi componenti.
  2. Offrite informazioni di prima mano. I compratori sono sempre più avidi d’informazioni confidenziali. Vogliono sa­pere che aria tira nel settore per non essere colti di sorpresa da fusioni, sostituzioni di personale, crisi finanziarie o svi­luppi imprevisti del mercato, che potrebbero minacciare il loro posto di lavoro e la loro azienda.
  3. Chiedete al compratore un’opinione sulla vostra azienda. Domandategli, per esempio, come vi vede rispetto ai con­correnti, quali sono i vostri punti forti e i punti deboli, che pensa di determinati prodotti, che esperienza ha avuto con i fornitori esteri ecc.
  4. Stendete un profilo sintetico delle caratteristiche della vostra offerta. Mettete in rilievo le qualità principali dei vostri prodotti rispetto a quelli della concorrenza. Fate in modo che emergano anche gli svantaggi, perché i confronti netti sono quelli che rimangono più impressi.
  5. Fate parlare il compratore del suo problema più pres­sante. Chiedetegli qual è il problema o la mansione che lo tiene più occupato. E questo che gli interessa veramente! Se riuscirete a offrirgli una soluzione, non solo assumerete ai suoi occhi il ruolo di consulente, ma farete anche ottimi affari con lui.
  6. Non affrettatevi a proporre soluzioni. Spingete il compra­tore a parlare del suo problema più impellente, ma non proponetegli immediatamente una soluzione. Fategli qual­che domanda per capire che cosa lo preoccupa e quali prov­vedimenti ha già preso. Prima di promettergli una soluzione, consultatevi con la vostra azienda.
  7. Vincolate il compratore. Chiedetegli subito su quale volu­me di ordini potrete contare nel caso in cui siate in grado di offrirgli la soluzione adatta. Dalla risposta capirete fino a che punto è interessato a trovare una soluzione.

Come accrescere le persuasione con la fiducia

fiducia-vendita

  1. Fate attenzione alle parole. Le frasi che formulate diventeranno le vostre leggi. Se, per esempio, vi dite: «Non riu­scirò mai ad avere un appuntamento con quel cliente», I vostra profezia si avvererà. Il mio consiglio è di formular frasi che mirino al vostro obiettivo, per esempio: «Come posso ottenere un appuntamento con quel cliente?»
  2. Credete nelle vostre parole. Abbiate piena fiducia nelle frasi che formulate. Per esempio: «Sono convinto che riu­scirò a far colpo sul cliente grazie al mio slancio e al mio entusiasmo». Chi esprime forti emozioni su qualcosa, l’at­tira a sé. Il mio consiglio è di credere nei vostri desideri e cominciare fin d’ora ad assaporare la gioia che proverete quando si esaudiranno.
  3. Aspettatevi la realizzazione dei vostri desideri. Maggiore sarà l’aspettativa, prima arriverete al risultato sperato. Il mio consiglio è di fare tutto il possibile per accrescere l’aspetta­tiva, per esempio preparandovi a fondo ed elaborando un’of­ferta unica per il cliente.
  4. Dimostrate la vostra fiducia. Per essere efficaci, la fiducia nel successo va dimostrata. Il mio consiglio è di farlo, per esempio, investendo denaro (e tempo libero) nell’aggiorna­mento professionale. Una maggiore competenza è ciò che ci vuole per accrescere la fiducia nel proprio prodotto e nella sua utilità per il cliente.
  5. Anticipate il successo. Coinportatevi come se la realizza­zione dei vostri desideri (il successo) fosse già avvenuta. Il mio consiglio è di vestirvi come una persona di successo, di guidare l’automobile come una persona che merita l’apprez­zamento degli altri, di presentarvi come una persona che ha qualcosa d’importante da dire.
  6. Evitate i dubbi e le paure. Sgombrate la mente dai dubbi e dalle paure, sostituendoli con pensieri sulla realizzazione del vostro obiettivo. Dubbi e paure non sono altro che sfiducia nel proprio successo. Il mio consiglio è questo: ogni volta che essi s’insinuano dentro di voi, immaginate di raggiungere l’obiettivo sperato. Per sconfiggere i dubbi momentanei e rafforzare la fiducia nel successo, formulate affermazioni positive come: «Ce la farò! Io credo nel mio successo».

7   Individuate un obiettivo. Rafforzate la fiducia nel raggiungimento dei vostri obiettivi, individuando con precisione ciò che volete ottenere e in che modo. Il mio consiglio è di prevedere in ogni dettaglio il raggiungimento dell’obiettivo, ma anche tutto ciò che dovete fare per raggiungerlo.

  1. Considerate gli insuccessi «sorprese positive». Aspettate­vi sempre un successo, ma siate preparati anche a eventuali rovesci di fortuna. Il mio consiglio è di non reagire alle difficoltà con disappunto e frustrazione; prendetele piuttosto come « sorprese positive », cioè come lezioni che vi mettono in guardia dalle strade sbagliate, indicandovi la via giusta per raggiungere l’obiettivo.
  2. Accettate le sfide. Non scansate le « situazioni critiche » della vostra professione, come le obiezioni dei clienti o i confronti con la concorrenza. Così facendo, contribuireste soltanto ad accrescere le vostre paure. Vi consiglio, piutto­sto, di chiedervi: «Che posso fare per superare queste sfi­de?»
  3. Aiutate i clienti. Dimostrate di credere nell’utilità del vostro prodotto per il cliente senza pensare ai vantaggi che ne trarrete, ma riflettendo su come potete aiutare il cliente nel migliore dei modi in una data situazione. Mettetevi nei panni del cliente, aiutatelo a trovare la soluzione ottimale ai suoi problemi e gioite con lui una volta che l’avrete individuata.

Nelle situazioni normali non è difficile credere in se stessi. Ma come riuscire a mantenere la fiducia anche quando la lotta con i concorrenti si fa dura? Che fare quando il cliente ci esorta a eseguire la presentazione del nostro prodotto sotto forma di con­fronto diretto con la concorrenza? In sostanza, come possiamo conservare un atteggiamento fiducioso anche nelle situazioni cri­tiche? Anche per questo ho in serbo per voi ottimi suggerimenti.

Guadagnare, Vendere

Per Essere un Venditore Devi Essere Un Vincente

Febbraio 6, 2016by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Se c’è una cosa che alcuni non hanno ancora capito del mondo del guadagno in generale è che per guadagnare bisogna vendere. Puoi mettere AdSense nel tuo blog, puoi iniziare a guadagnare guardando video, oppure ancora facendo dei sondaggi, ma non ti aspettare di ritrovarti con un Mercedes a casa tua fra qualche anno.

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Ricordati che quando apri il Blog lo fai sì con passione, ma il fine ultimo è quello di guadagnare. Il tuo tempo vale denaro perciò devi cercare di farlo fruttare il più possibile. Investi il tuo tempo e le tue risorse in qualcosa che ti permetta di avere quella dannata Mercedes a casa tua (e che ti permette di mantenerla).

Ma cosa bisogna vendere? 

Quello che vogliono i clienti della tua nicchia! Parli di musica? Allora vendi a loro dei dischi, dei libri, delle recensioni, dei biglietti per concerti, dei videocorsi e quant’altro. Qui di seguito lo screenshot dei guadagni degli ultimi due giorni con la vendita di corsi musicali:

screen-guadagni

Possono essere dei prodotti creati da te oppure creati da altri e che tu distribuisci in cambio di percentuali. Dai un’occhiata alla mia pagina in cui parlo di Affiliazioni.

 I guadagni tramite i miei siti non sono gli unici. Ci sono anche altri siti che mi pagano. Uno di questi è Amazon. Cosa faccio? Vendo articoli e prodotti.

entrate-amazon

Bisogna vendere, vendere, vendere. 

Vendere non è una cosa spiacevole o brutta. In Italia il venditore viene visto come quello che insiste per cercare di venderti qualcosa di cui te ne importa davvero poco. Ecco, tu non devi essere quel venditore. Tu devi essere quello che invece cerca di aiutare i clienti offrendo a loro ciò che di meglio c’è sul mercato per quello che stanno cercando.

Prima di essere un venditore però devi essere un vincente. Il Vincente è:

  • Colui che sa vedere opportunità dove gli altri non le vedono;
  • Colui che vive la propria professione con estrema gioia e vocazione;
  • Colui che è consapevole dei propri mezzi e dei propri punti di forza;
  • Colui che si pone puntualmente sfide per tentare di andare oltre ai propri limiti.

Essere un vincente però non significa essere sempre al top di ogni situazione. Non significa essere sempre il primo della classe, non significa essere sempre il miglior venditore dell’anno o altro. L’essere vincenti è uno stato mentale.

“Il Successo è pace interiore: è il frutto della soddisfazione di un individuo consapevole di aver dato il meglio di sé per ottenere il massimo”

Perché i clienti acquistano solo dai vincenti? La ragione è solo una: perché anche loro voglio avere successo. Ti faccio un esempio pratico. Sono stato assunto da non molto dalla Roland, una casa costruttrice di pianoforti digitali. Il mio compito è quello di dimostrare i pianoforti e se possibile cercare di venderne qualcuno.

Per farmi imparare il mestiere mi hanno affiancato al miglior venditore Roland. Un grande maestro e persona che solo a vederla ispira la massima fiducia. Passando diverse giornate a contatto con il migliore è stato lui stesso a dirmi: “Christian, sai perché io vendo così tanto? Perché quando un cliente mi chiede cosa ne penso di quello strumento, io mostro a loro la mia foto mentre accompagno la Pausini o Mengoni con quel pianoforte. Da lì a breve la maggior parte di loro si fiondano ad acquistare quel pianoforte”.

Capito l’importanza di essere un vincente?

Come si fa ad esserlo? Studi recenti hanno dimostrato che:

  • L’entusiasmo rappresenta il criterio decisivo per il successo nelle vendite;
  • il 66% delle vendite nel settore industriale e il 78% in quello del consumo avvengono grazie al fascino e all’entusiasmo che il venditore riesce a trasmettere al cliente (Rolf Berth, Econ, Dusseldorf, 1996, p.219)
  • l’87% delle persone afferma che la prima impressione si trasforma in un giudizio definitivo.

Tutto ciò si trasforma in:

  • Solo il venditore entusiasta e convinto della propria offerta è in grado di convincere il cliente;
  • Soltanto il venditore che è in grado di trasmettere fascino  può vendere davvero qualcosa;
  • Soltanto al venditore che già al primo incontro sa dare un impressione positiva riesce a instaurare un buon rapporto emotivo.
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Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

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Chi acquista alla fine che cosa cerca? L’ebrezza dell’acquisto, l’emozione allo stato puro! 

Articoli, Blog

Consigli utili per pubblicare contenuti interessanti sul proprio Blog

Aprile 28, 2015by Gloria Zaffanella1 commento

Scrivere è un’attività molto piacevole quando ci sentiamo ispirati e abbiamo le idee chiare sull’argomento che vogliamo trattare, tanto che le nostre dita sulla tastiera scorrono come se stessimo suonando il pianoforte. La difficoltà sorge nel momento in cui ci troviamo davanti ad un foglio bianco, che sia in formato word oppure nella versione cartacea tradizionale, e ci sembra di avere un muro di marmo da dover abbattere. E dentro di noi sentiamo rieccheggiare la frase “E adesso? Cosa scrivo?”

In effetti non è semplice trovare nuove idee, spunti e temi nuovi da trattare in un articolo di un blog, sul quale magari pubblichiamo diverse volte durante la settimana. È necessario, quindi, metterci un po’ di ingegno e anche di fantasia per dar vita a contenuti che stimolino l’interesse dei nostri lettori e mantengano il nostro blog all’altezza delle aspettative di chi ci segue.

Per prima cosa, è importante capire quali sono gli argomenti che interessano al nostro pubblico. Certo, questo non vuol dire essere monotematici, anzi, c’è sempre spazio per introdurre nuove idee (anche perché, in fondo, il blog è nostro) e incuriosire i nostri lettori. Tuttavia, è bene tenere in considerazione le preferenze di chi ci segue. A tal proposito possiamo riprendere articoli più datati, che sono piaciuti in modo particolare, approfondendoli e arricchendoli di nuove informazioni, così da dare un’idea di continuità in ciò che facciamo.

In secondo luogo, possiamo scrivere di ciò che ci appassiona. Questo ci permetterà di trovare idee più facilmente e di scrivere con maggiore fluidità. È inutile puntare troppo solo su contenuti di moda sul web – e magari solo temporaneamente – che non sentiamo in linea con le nostre idee o che in questo momento non fanno parte del nostro bagaglio di conoscenze. Scrivere dev’essere un piacere e non una forzatura.

Possiamo arricchire il nostro blog con interviste. Questo permetterà di alternare la tipologia di testi da offrire ai lettori e anche a noi di variare il nostro modo di scrivere: riportare le domande e le risposte darà un determinato tipo di ritmo al testo e, come detto sopra, anche al blog. La scelta della persona da intervistare è indubbiamente legata all’argomento che vogliamo trattare e al ruolo che questa riveste nel settore di riferimento. Naturalmente, se la persona è nota gioverà ulteriormente alla condivisione del nostro post e, magari, all’incremento di visite al blog.

Dato che il blog è nostro, perché non parlare di noi ogni tanto? Chi segue un blog (come me, ad esempio) è curioso di sapere chi “c’è dietro”, quali sono i suoi interessi, le sue esperienze (sia quelle positive che quelle negative, tutto serve!) e i suoi pensieri. L’importante è non diventare troppo autoreferenziali e parlare solo di noi stessi, ne conseguirebbe una perdita di pubblico e una web reputation poco positiva.

Invece di essere gli unici autori del nostro blog, potremmo collaborare con altri web writers e aprire il nostro blog a guest post oppure scrivere articoli a più mani. Le idee degli altri e il loro modo di scrivere costituiscono una ricchezza ed una risorsa importante per noi ed anche per i nostri lettori, che possono così avere più punti di vista su una determinata questione (ed essere maggiormente interessati a seguirci!).

Un’ulteriore idea potrebbe venire dalle domande che ci pongono i lettori: invece di dare risposte singolarmente, potremo radunare alcune delle domande più frequenti oppure simili tra loro e scrivere un articolo che risponda ad esse. Così facendo, eviteremo di dover rispondere magari cento volte alla stessa domanda e i lettori potranno avere un articolo specifico, da cui poi, chissà, potrebbero sorgere altre domande…

Infine, perché non produrre video o infografiche, invece di trattare un argomento solo ed esclusivamente a parole? Il nostro blog avrebbe così contenuti davvero vari e offerti con svariate modalità, in modo da raggiungere diverse tipologie di lettori. Non a tutti piace leggere testi, molti preferiscono vedere un video o cogliere un concetto tramite un’immagine. Con queste modalità anche la nostra creatività sarà sicuramente appagata.

Articoli, Blog

Scrivere Articoli Persuasivi

Giugno 14, 2011by Christian Salerno (Krikko)7 commenti

Scrivere articoli in grado di persuadere i lettore non è cosa facile. Cerca di riuscire a far rimanere il lettore incollato al tuo articolo è tanto difficile quanto trovare un ago in un pagliaio. O il lettore è uno fidelizzato, allora legge tutto quello che scrivi; oppure se il lettore è nuovo lo devi conquistare.

A volta non basta solamente scrivere degli articoli di qualità. Certo, questi sono molto utili al lettore, ma devi far sì che il lettore si appassioni all’articolo mentre lo legge, e riuscirci è un’impresa, ma fattibile.

Bisogna solo conoscere alcuni trucchi, alcuni segreti, bisogna pensare prima di scrivere, ed il gioco  fatto! Non bisogna mai buttare giù le frasi senza pensarci su due volte. Ricordati sempre che ogni frase ti permette di far rimanere incollato il lettore allo schermo. Se scrivi troppe frasi senza senso, se fai troppi esempi inutili, se esci fuori tema..il lettore uscirà fuori dal tuo articolo!

Persuadere è tutto quello che ci vuole per fare un buon articolo ad alta conversione. Il blogger dunque, quando scrive un articolo, non deve essere semplicemente un esperto di quell’argomento, non deve essere anche un esperto SEO, ma deve essere anche un esperto copywriter. Ecco perchè la figura del blogger è molto ricercata, perchè è un tutto-fare!

Andiamo ora a vedere quali sono quelle tecniche che ti permettono di attrarre e mantenere attaccato sul tuo articolo un lettore. Di seguito troverai link ad altri articoli scritti da persone molto più competenti di me in materia.

Guarda I Grandi

Come in tutti i mestieri, solo guardando quello che fanno quelli più esperti di te, puoi imparare moltissimo. Chi sono all’oggi quelli che utilizzano la scrittura persuasiva? Quelli lì che cercano di venderti prodotti o servizi! Perciò iscriviti a tutte le newsletter dei marketer (magari dai un’email secondaria per non avere la tua email principale strapiena di email pubblicitarie) e guarda quali tecnica utilizzano nei testi delle loro email. Apprendi e metti poi in atto quello che hai appreso nei tuoi articoli.

Ma la scrittura persuasiva non viene adottata solo all’interno di email, ma anche all’interno dei Blog giustamente. A tal proposito non posso far altro che consigliarti di guardare tre blog in assoluto:

  • Il Blog di Mauro Franco
  • Il Blog cdc-project di Carlo D’Angiò
  • Il Blog della Riv-eu

Il primo blog è del signore del guadagno in assoluto, Mauro Franco. Puoi apprendere da ogni suo singolo articolo. Sai perchè guadagna così tanto Mauro? Lasciando perdere il fatto che i suoi ebook costano un occhio della testa…Mauro guadagna così tanto perchè ha una scrittura persuasiva invidiabile! Le sue pagine di vendita sono pagine uniche, in grado di rendere il 6% delle conversioni (nonostante il prezzo alto dei suoi ebook!!) Un ebook normale rende meno dell’1% , e questi Ebook costano 30-40 euro. Mauro è capace di avere un tasso di conversione del 6% con eBook di 200 pagine! Leggi il suo Blog, imparerai tanto da lui!

Il secondo blog è di Carlo D’Angiò, una persona squisita che la sa davvero lunga sul marketing, seo, copywriting e molto altro. A settembre terrà un seminario sul come scrivere il tuo ebook e come lanciarlo! Credo che sia un evento imperdibile, e se si ha la fortuna di poterci andare, se ne uscirà da lì con un bagaglio culturale immenso!

Il terzo blog è dell’azienda Riv-eu, aggiornato per la maggior parte da Flavio Carretti e Nicola Bertrami (ma dentro puoi trovare anche qualche mio articolo! 🙂 ). Anche in questo Blog gli articoli sono molto persuasivi, e leggendoli, migliorerai notevolmente la tua scrittura!

Sostieni Le Tue Tesi

Sostieni sempre le tue tesi con prove concrete, di fatti che tutti realmente conosciamo, basandoti su fonti certe che il lettore sicuramente conosce. Ti faccio un esempio. Supponiamo che tu stai parlando di guadagno da casa, e che quindi affermi:

Per Guadagnare da casa, bisogna avere pazienza […] molti progetti sono falliti per mancanza di pazienza […]

Questo è vero, verissimo…ma manda allora al lettore a visitare questi progetti falliti, dai a loro prove concrete di come è facile fallire, fagli capire a loro che quel che dici ha delle solide basi. Fai leva su questioni sociali accettate, che nessuno avrebbe il coraggio di mettere in discussione.

La tua tesi non deve poter essere confutata da nessuno. Il lettore non deve pensare “questo sta sparando cazzate”, il lettore deve pensare: “cavoli, ha ragione!!” Un esempio di quello che sto dicendo?? Leggi questo articolo di Mauro Franco.

Presentare Problemi

Un’altra tecnica molto utilizzata è quella di presentare un problema, e poi far trovare rimedi e soluzioni all’interno del tuo prodotto che stai vendendo. Se per esempio in un articolo vuoi vendere dei prodotti di bellezza puoi presentare il problema in questo modo:

Nella società di oggi l’aspetto estetico è tutto, sia per opportunità di lavoro, sia per quanto riguarda l’aspetto affettivo […] bisogna essere sempre al meglio delle proprie possibilità […] e grazie a questi prodotto potrai riuscire ad esserlo.

Questo era solo un semplice esempio, ovviamente il tema può essere esposto in maniera molto più fluido e corretto.

Questa tattica è utilizza moltissimo anche nelle pubblicità televisive, sopratutto in quelle dei prodotti dimagranti. Nella pubblicità si vede quasi spesso una ragazza che si guarda allo specchio con aria disperata, poi arriva un’amica che gli presenta questo prodotto dimagrante, lei lo prova, e gli ritorna il sorriso. Raccontato così fa quasi ridere! 😉

Anticipa Il Lettore

Non lasciare tempo al lettore di farsi dei dubbi. Anticipa i suoi pensieri, smonta ogni sua possibile obiezione, è una tecnica molto valida. Facciamo anche in questo caso qualche esempio che rappresenti concretamente questo concetto.

Supponiamo che tu stia cercando di vendere, all’interno di un tuo articolo, un programma per pc che aiuti l’utente a sviluppare dei video. A questo punto, metti in pratica tutte le pratiche precedentemente viste e…:

Grazie a questo prodotto potrai creare dei video professionali in stile Hollywood […] Probabilmente ti starai chiedendo come poter utilizzare al meglio questo programma. Niente Paura! Avrai un corso gratuito di 1 ora […]

Togli tutti i dubbi al cliente e rincara la dose con i vantaggi del tuo prodotto.

Il Club Privato

L’essere umano ha sempre bisogno di essere accettato dagli altri esseri umani, ed è così che si entra a far parte di una certa moda, per piacere a questa persona piuttosto che a quest’altra. Noi viviamo in base agli altri, in base a come gli altri ci giudicano (non esiste niente di più sbagliato!!).

Ecco perchè devi riuscire a mettere il lettore nella condizione di poter entrare nel tuo club privato, ovvero di entrare a far parte di “quelli che..”.

Se per esempio tratti l’argomento del guadagno, una buona frase persuasiva può essere la seguente:

Cosa aspetti allora?! Acquista ora questo prodotto ed incomincia anche tu a far parte di quelli che guadagnano!

Facebook non ti ha insegnato nulla? Facebook è pieno di gruppi, e questi continuano a crescere giorno dopo giorno, sia come numero di iscritti che come numero di gruppi stessi!

Racconta Episodi Personali

Questa è un’arma davvero vincente. Raccontare le proprie esperienze, le proprie storie, fatti accaduti, gradevoli o non, fa rimanere il lettore incollato al tuo articolo. Quando un lettore incomincia a leggere una storia, si lascia prendere da questa, e non potrà far a meno di conoscere il finale, e l’unico modo per farlo è quello di leggere tutto il tuo articolo!

Le storie sono interessanti, coinvolgono il lettore, lo fanno immedesimare nel racconto. Inoltre il lettore sa inconsciamente  che c’è da apprendere molto da un racconto di un’esperienza da parte di un’altra persona, quindi senza accorgersene, pone attenzione ai racconti di storie raccontate da altre.

A me succede proprio così! Quando leggo su qualche forum qualcuno che racconta la propria truffa, anche se è lunga 900 parole..me la godo tutta! Anche perchè c’è solo da imparare ed evitare la truffa a propria volta! Quei 5 minuti che ho passato a leggere quella storia mi hanno probabilmente fatto risparmiare ore ed ore di tempo perso per una truffa!

Scarica l’Ebook

E non poteva mancare un ebook gratuito sul Blog writing, un ebook di oltre 150 pagine in grado di farti apprendere molto ma molto…

Clicca qui per andare all’articolo che permette di scaricare l’ebook.

Conclusione

Queste erano solo alcune delle tecniche di persuasione più diffuse. Come promesso, qui di seguito ti link articoli scritte da persone ben più competenti di me in materia:

  • Il Potere delle storie
  • La Domanda esca
  • Come Rendere i numeri più persuasivi
  • Lettera di Vendita Persuasiva
  • Consigli per Vendere prodotto

Krikko

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