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Articoli, Blog, Guadagnare, Youtube

Le Migliori Strategie di Lead Generation spiegate in modo Semplice

Settembre 22, 2019by Christian Salerno (Krikko)3 commenti

Partiamo dalla semplice definizione di lead. Per lead si intende un potenziale cliente in target. Quando perciò si parla di lead generation intendiamo intraprendere quell’azione di Marketing che ci consente di ottenere una lista di potenziali clienti interessati ai nostri servizi o prodotti. Per intenderci… è quello che dovresti fare ogni singolo giorno.

In questo articolo voglio mostrarti quali sono le strategie più efficaci che ti permettono di ottimizzare tempo e costi. 

Crea un sistema di Affiliazione

guadagnare con l'affiliate marketing

È senza dubbio il modo ancora più efficace per aumentare i tuoi potenziali clienti. Il sistema di Affiliazione si basa essenzialmente sul passaparola. Io consiglio il tuo prodotto a Luca e Luca, essendo mio amico, si fida di me e acquista il tuo prodotto. Meglio ancora se sia Io che Luca abbiamo un vantaggio da questo. Per esempio io ho una commissione sull’acquisto di Luca, e Luca – essendo un nuovo cliente – ha uno sconto particolare o riceve dei bonus in omaggio.

Ti è mai apparsa su Facebook la pubblicità di qualcuno che volesse spedirti a casa tua il suo libro in modo completamente gratuito (o pagando solo le spese di spedizione?) Suppongo di sì, e magari hai anche lasciato i tuoi dati per ricevere quel libro. Ecco, in quel caso sei stato “vittima” della Lead Generation. L’imprenditore ha investito per ottenere i tuoi dati. All’interno del libro chiaramente troverai link per accedere a prodotti e servizi a pagamento dell’autore.

Crea perciò dei codici d’affiliazione in modo tale che chi voglia consigliare il tuo prodotto o servizio possa farlo in cambio di una percentuale sulla performance. Niente è in grado di motivare le persone più dei soldi.

Utilizza la pubblicità intelligente

Tranquillo, non ti sto chiedendo di andare a mettere un cartellone pubblicitario sulla via principale della tua città. Sto dicendoti di spendere i tuoi soldi in modo intelligente. Qualsiasi prodotto o servizio offra al mercato la tua azienda, ci sarà sicuramente un corrispettivo canale Youtube che tratta le medesime cose.

  • Sei un concessionario? Allora puoi trovare facilmente creatori di contenuti video nella tua nicchia che hanno un grande seguito;
  • Vendi cosmetici? Allora puoi trovare facilmente creatori di contenuti video nella tua nicchia che hanno un grande seguito;
  • Vendi tagliaerbe? Allora puoi trovare facilmente creatori di contenuti video nella tua nicchia che hanno un grande seguito;

Potrei andare avanti all’infinito con gli esempi. Questi Youtubers hanno migliaia e migliaia di iscritti ai propri canali. La maggior parte di questi sono ragazzi che hanno iniziato quest’attività per gioco e ora iniziano a guadagnarci qualche soldo. Non sarà difficile per te metterti in contatto con loro e attuare la tua strategia di lead generation.

Sempre facendo l’esempio di un concessionario, puoi realizzare un piccolo simulatore di guida dell’ultima mercedes che hai in negozio. Per provare questo giochino gratuitamente hai bisogno di dati come: nome, cognome, numero di telefono e e-mail. Dopo aver compilato questi campi, l’utente può accedere al tuo videogioco.

Attuando una strategia del genere in un canale a tema e con grande seguito, investendo qualche centinaia di euro per comparire nell’ultimo video dello Youtuber e qualcosa di più per realizzare il simulatore, potrai ottenere migliaia di lead in un solo giorno.

Utilizza siti esterni

siti entrate adsense

Ci sono molti siti che potresti utilizzare per mettere in azione la tua strategia di lead generation. Sicuramente realizzi di continuo promozioni e offerte sui tuoi prodotti o servizi per incentivare l’acquisto. Però se queste offerte non sono molto visibili non hai un grande vantaggio. Ecco perché è consigliabile utilizzare siti che invece hanno molta più visibilità di te.

Uno dei siti più famosi per gli sconti è Groupon. Tutte le volte che collabori con questi colossi i tuoi margini sono molto ristretti ma puoi e devi utilizzarla come strategia per ampliare la tua lista di clienti a cui offrire offerte in futuro.

Pensa a B&B o agli Hotel, sono oramai tutti su Booking o Trivago. Ci guadagnano poco, ma se non altro hanno la clientela assicurata.

Crea una strategia di Content Marketing

guadagnare contenuti web

Di tutte le tecniche per acquisire lead, questa è la mia strategia preferita. Realizza articoli interessanti sul tuo blog per intercettare un determinato tipo di pubblico. Infine invita i tuoi lettori a compiere un’azione per acquisire i loro dati. L’azione può essere quella di dare in omaggio a loro un contenuto informativo (ebook, video, serie di video, audio) oppure quella di inviare a casa loro un piccolo test in omaggio del tuo prodotto e così via.

Questa strategia è da pensare a lungo termine. Ogni articolo scritto sul tuo sito o blog, se è ben fatto, sarà un generatore automatico di lead. Non dovrai fare altro che popolare la rete di articoli unici che siano di reale aiuto ai tuoi lettori e aspettare che questi facciano il loro lavoro. Man mano che i tuoi contenuti si indicizzano riceverai sempre più lead e senza spendere un solo centesimo.

I social non vanno utilizzati per vendere

L’errore più comune che vedo sui social è che questi vengono utilizzati per vendere direttamente il proprio prodotto al potenziale cliente. Questa tecnica non funziona. L’utente medio che sta su Facebook è lì per svagarsi, per vedere video divertenti, per farsi gli affari degli altri, per ricevere un po’ di intrattenimento gratis. Se ad un certo punto impatta su un’azienda che vuole vendergli un prodotto, sarà restio e chiuso nei confronti di questo attacco selvaggio. È proprio come quando sei nel supermcercato col tuo carrello, stai pensando agli affari tuoi e a cosa cucinare stasera, e ti arriva il promoter che vuole offrirti il nuovo set di pentole, piuttosto che farti provare il nuovo materasso.

I social devono essere utilizzati per incuriosire e ricevere lead, cioè i dati dei potenziali clienti. A quel punto realizziamo un periodo di incubazione in cui predisponiamo il nostro potenziale cliente alla vendita. Ma non deve essere subito scaraventato contro la nostra offerta.

Chiaramente tutto dipende da cosa vendi e quanto costa. Se sponsorizzi un finger spinner da pochi euro, non puoi costruire un ecosistema come se stessi per vendere una tesla. 

Utilizza i Webinar [Consigliato!]

Il Webinar è lo strumento di maggiore tendenza per l’acquisizione di nuovi lead. Il webinar altro non è che un incontro in diretta, un po’ come essere su Skype ma dove tu darai ai partecipanti qualcosa di esclusivo: 

  • un omaggio;
  • un super sconto;
  • presenterai un nuovo progetto;
  • dirai uno scoop importante;
  • rivelerai come risolvere definitivamente i loro problemi;
  • etc.

Perciò la strategia da seguire è la seguente:

  1. Realizzi delle slide (anche con Google slide) che ti permettano di realizzare una buona presentazione per il tuo Webinar (e le studi in modo approfondito);
  2. Lanci sui social la notizia dell’evento attraverso una sponsorizzazione. Ricordi che sarà a numero chiuso (accessibile solo ai primi 20 partecipanti) e che sarà un evento imperdibile. Ricordi che è gratuito ma che per prenotare il proprio posto devono lasciare i propri dati);
  3. Realizzi l’evento registrandolo;
  4. Utilizzi quella registrazione per continuare a mandare in onda il tuo “webinar” senza il bisogno della tua presenza fisica davanti al computer.

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Guadagnare, Vendere

Scaling: in che modo aumenterà i tuoi Guadagni

Luglio 22, 2019by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento
scaling-marketing

Con il termine scaling si intende scalare. Scalare cosa?

Si sta prendendo in considerazione quel momento in cui abbiamo lanciato una campagna pubblicitaria che ha un ROI positivo e ne aumentiamo il budget pubblicitario per aumentare le entrate.

Prima di iniziare a vedere qualche esempio e prima di prendere in considerazione l’idea di scalare, assicurati che la tua campagna sia solida. Ciò significa che se in un giorno fai 6 vendite, poi per una settimana non hai entrate, e poi improvvisamente 2 nuove vendite e così via… sei di fronte ad un trand decisamente altalenante. È chiaro che quello che conta non è la singola vendita ma la media in una settimana o in un mese, ma ad occhio e croce, una campagna con quei risultati, è poco affidabile.

Sarà forse scontato dirlo ma per procedere con lo scaling, il ROI della tua campagna deve essere almeno dell’80% e adesso ti spiego subito il perché:

Supponiamo di aver lanciato una campagna con Facebook Ads e di avere un ROI del 70% investendo ogni giorno €50. Significa che spendendo €50 ogni giorno te ne ritornano indietro 85. Non è detto che se tu spendi €100 allora il tuo ROI continuerà ad essere del 70% e quindi andrai a guadagnare €170 (al posto degli €85 d prima).

Inoltre non dimenticarti mai che più Facebook vede che la tua campagna sta andando alla grande e più ti farà pagare care le inserzioni. Più guadagni e più lui vuole guadagnare su di te. Alla fin fine è pur sempre un’azienda.

Se invece non promuovi il tuo prodotto o servizio via Facebook Ads ma scegli di utilizzare la tua lista di contatti email (supponiamo che tu abbia 20.000 indirizzi e-mail)… allora invii la tua promozione, ottieni un tasso d’apertura del 15% (quindi 3.000 email aperte) con un CTR (numero di click che portano alla tua landing page) del 10% (300 click) e una conversione del 10% (30 vendite).

Ora, se la lista è già tua ci hai solo guadagnato. Ma se tu avessi dovuto acquistare il traffico DEM da altri database, non è detto che tu vada in positivo da tutto questo marasma.

Proprio per questa ragione è essenziale avere un alto margine di ROI, per evitare di compiere un’azione che poi possa portarci ad un ritorno negativo.

Se stai facendo invece marketing di affiliazione devi stare molto attento a scalare perché devi accertarti di quanti lead puoi generare con quella campagna. Alcuni network ti avvisano e ti dicono che quella campagna scadrà tra tot. giorni. Altri network invece non ti dicono quanti giorni restano ma il numero di conversioni che si possono ancora effettuare. Altri ancora non scrivono nulla. 

Attenzione a non farti bloccare dalla paura

marketing-affiliazione-scalare

Ora voglio condividere la mia personale esperienza con te. La priva volta che ti ritrovi a scalare vieni pervaso da un certo senso di paura. Per te investire €50 al giorno è già molto e ti stai domandando come diventerebbe il tuo Business investendo €100 al giorno. Ti fai qualche domanda, ragioni, cerchi consigli online ma poi, per il più delle volte, tende a vincere la parte razionale e sicura di te che ti dirà “ma chi te lo fa fare di rischiare! La tua campagna sta andando già bene così, non toccare nulla che poi se sbagli perdi tutto quello che hai guadagnato sino ad ora“.

Questo pensiero mi ha fregato per un po’ di tempo. Poi mi sono detto: “caxxo, questi soldi li ho guadagnati, mal che vada se li perdo… non ci perdo nulla!” Questo pensiero mi ha dato il coraggio per osare di più e sono stato ripagato.

Nella vita se non risichi… non rosichi!

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Guadagnare, Vendere

Differenziare il Prodotto per Aumentare le Vendite Online

Giugno 7, 2019by Christian Salerno (Krikko)1 commento

Uno dei modi più efficaci per generare rendite online è quello di realizzare un prodotto informativo e metterlo sul mercato. Anche 10 anni fa questo tipo di Business funzionava alla stessa maniera ma con una differenza sostanziale: la qualità dei prodotti era scadente.

Non ti racconto quanti e-book e videocorsi ho acquistato e buttato direttamente nel cestino (del computer). Si trattava di e-book di 20-30 pagine in cui non ci era racchiuso proprio nulla!! E i videocorsi? Beh, i videocorsi duravano 40 minuti e non contenevano nulla di interessante.

Se oggi provi a immettere sul mercato un prodotto di questo tipo, il tuo Business si arresta in pochi secondi. Perché?

Perché oggi, a differenza di tanti anni fa, non puoi non metterci la faccia. La faccia è tutto. Con la faccia fai capire alle persone che si possono fidare. Con la faccia fai capire che credi in quello che sponsorizzi, con la faccia fai crollare le difese delle persone.

Ma metterci la faccia non è l’unico ingrediente che farà impennare le vendite del tuo prodotto. Ci vuole un’altra cosa molto importante: la differenziazione.

Prima di realizzare un prodotto devi sempre chiederti: cos’ha di diverso il mio prodotto?

Non deve essere la brutta copia di quello della concorrenza. Deve essere diametralmente opposto. Deve avere uno scopo ben preciso e una caratteristica ben precisa. Solo grazie a quella caratteristica riuscirai a farci sopra del buon Marketing. 

Mettiti sempre nei panni del potenziale cliente e domandati: perché dovrei scegliere quel prodotto e non quell’altro? 

Tu, devi essere in grado di fornire la tua spiegazione alla grande, senza dover arrampicarti sugli specchi. Il tuo prodotto deve essere differente. Attenzione che differente non significa obbligatoriamente migliore. Differente significa diverso. Nel mercato non vince sempre chi ha il prodotto migliore, altrimenti non i McDonald’s sarebbero chiusi, no?

Pensa ad Arisa, te la ricordi? Era quella che a Sanremo cantava il brano sincerità. Ti ricordi com’era truccata e com’era vestita? Ti ricordi come cantava? Ti ricordi anche cosa cantava?

In quell’edizione di Sanremo tutti cantavano le classiche canzoni alla Sanremo, cioè strappalacrime, canzoni di amori finiti, di temi forti come l’omosessualità e l’aborto. Arisa se ne esce fuori con un brano in stile anni 50 e … boom!! Fa centro!

Ha fatto centro perché è diversa. È la diversità che premia. Una volta che il mercato ti avrà “riconosciuto” non avrai più bisogno di esserlo. Pensa agli Huawei. Fabbricava Smartphone cinesi low-cost. È entrato a gamba tesa nel mercato e le persone lo hanno percepito e riconosciuto. Una volta fatto, Huawei è stato libero di aumentare i prezzi fino ad arrivare anche a €1400 per singolo Smartphone.

Arisa, così come Huawei, una volta affermata nel mercato è potuta diventare quello che davvero voleva, ovvero sé stessa. Oggi non ha più bisogno di trucco, capigliatura e vestiti in stile anni 50 ma canta essendo semplicemente sé stessa (ed ha anche una gran voce).

Andando oltre oceano mi viene in mente anche Lady Gaga. Ti ricordi quando è uscita? Sembrava una matta uscita dal manicomio. Oggi, una volta essersi affermata, può essere finalmente sé stessa e cantare anche canzoni d’amore sdolcinate.

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Affiliazioni, Guadagnare

Guadagnare con le Affiliazioni nel 2019

Maggio 11, 2019by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Da sempre ho utilizzato le affiliazioni come risorsa per generare entrate online. 

Nel corso del tempo il guadagno con le affiliazioni è cambiato e di non poco. Ricordo come se fosse ieri l’anno 2011. Avevo iniziato da poco a fare l’affiliato e stavo utilizzando Google Adwords per pubblicare annunci sui prodotti che andavo a sponsorizzare.

All’epoca era possibile direttamente fare cassa portando gli utenti sull’annuncio e l’annuncio riportava direttamente alla landing page creata dal merchant (ovvero colui che ha creato il prodotto). Era una favola! Potevi guadagnare sin da subito, anche due ore dopo. Sceglievi il prodotto, creavi l’annuncio, aspettavi che l’annuncio venisse pubblicato e… cash!

Oggi per sfortuna (o fortuna) le cose funzionano diversamente. Non è più possibile realizzare un tipo di pubblicità a pagamento così diretta, ma devi passare per delle pagine realizzate da te. Ecco che sono nate le cosiddette pagine Advertorial.

Ma come puoi immaginare non può essere così semplice e filare tutto così liscio. Anche (e soprattutto) nel marketing d’affiliazione ci sono problemi. I problemi principali sono dati dal fatto che tu non controlli il prodotto. Essenzialmente, dal punto di vista di gestione del prodotto, non sai nulla. Non sai per quanti anni rimarrà in commercio, non sai se verrà aggiornato, non sai se verrà spostato su di un’altra pagina, non sai se verrà ritirato e così via.

Tutto questo non sapere ti porta ad avere difficoltà nel pianificare. È difficile impostare delle strategie su qualcosa che non ti dà certezza. Motivo per cui mi sono ritrovato molte volte a dover ripartire da zero. Sceglievo un prodotto, iniziavo a sponsorizzarlo con tutti i canali (blog, youtube, facebook, email) e dopo qualche mese il prodotto non era più disponibile. Ecco che dopo il danno anche la beffa. Non solo non guadagnavo più nulla da quel prodotto, ma dovevo anche andare a sistemare tutto il casino che avevo messo in piedi.

Dovevo cancellare i post su Facebook, dovevo andare manualmente in tutti i miei articoli e rompere i link non funzionanti e dovevo cancellare i link presenti su Youtube. Insomma, una giornata intera di lavoro andava via solo per sistemare i danni che aveva creato la scomparsa di quel prodotto dal mercato.

Il prodotto affidabile

Se vuoi utilizzare l’Affiliate Marketing come metodo di guadagno, allora devi assicurarti di scegliere un prodotto affidabile. Non puoi permetterti di scegliere un prodotto di dubbia provenienza e dubbia qualità. Devi puntare sul sicuro.  Investirai del tempo, delle risorse e delle energie nel promuovere quel prodotto (o servizio), non puoi permettere che, da un giorno all’altro, quel prodotto non ci sia più. Ecco perché devi puntare su aziende forti e robuste.

Quindi Krikko, a quale prodotto mi consiglieresti di affiliarmi?

Beh, ce ne sono parecchi di buoni. Dipende qual è la tua nicchia. Se per esempio hai già una community che ti segue, e ti segue perché tratti temi con il makeup, difficilmente riusciresti a vendere alla tua community un autorisponditore.

Quindi il primo passo è scegliere il prodotto giusto per la tua community. 

Se invece non hai già una community, paradossalmente il discorso è più facile. Non sei costretto a scegliere il prodotto per la tua nicchia, ma puoi scegliere il prodotto che più ti piace e che ti dà il maggior margine di guadagno, e impostare una strategia di comunicazione e marketing attorno a quel prodotto.

Ecco alcuni dei prodotti più redditizi da cui partire:

  • SemRush: è uno dei software più potenti per quanto riguarda l’analisi di mercato. Ha dei prezzi che vanno dai €99 fino ai €399 e tu hai una provvigione del 40% ricorrente. Ciò significa che se fai sottoscrivere un piano di €199, il tuo guadagno è di €79 ogni mese.
  • Aweber: l’autoresponder più redditizio di sempre. I suoi piani vanno da €19 al mese a €149+. Il tuo guadagno è del 30% ed è ricorrente. Se l’utente sottoscrive, tramite il tuo link affiliato, l’abbonamento da €49, il tuo guadagno è di €15 tutti i mesi.
  • Supermetrics: è il modo migliore per connettere i dati relativi ad un sito web: analytics, ads, seo. I piani d’abbonamento vanno dai €19 fino a €190. La tua percentuale è del 20% Lifetime.
  • Bluehost: per coloro che vogliono aprire un sito web e hanno bisogno di uno spazio web, Bluehost è la soluzione migliore. Per te, €65 per ogni utente che si iscrive alla piattaforma tramite il tuo link.
  • Leadpages: per tutti coloro che hanno bisogno di realizzare delle landing page professionali. I piani vanno da €25 a €199 al mese. La tua percentuale ricorrente è del 30%.

Associati al brand/prodotto che hai scelto

Una volta che hai finalmente scelto il prodotto che meglio ti rappresenta, è il momento di metterci la faccia. Non farti troppe pippe mentali! Devi farti vedere e devi essere riconoscibile dalla gente (motivo per cui un certo Alfio Bardolla si veste sempre con un maglioncino color arancio).

Se pensi “chissà cosa pensa la gente di me” oppure “se qualche mio conoscente dovesse vedermi in queste vesti poi… mi prenderà in giro!” allora lascia stare, non fa per te!

Devi essere un punto di riferimento per le persone e non puoi esserlo se non ti fai vedere e non ci metti la faccia. Adesso è il momento per emergere, domani può essere troppo tardi. Oggi molte persone hanno ancora i blocchi mentali sull’apparire in video, hanno ancora problemi con la tecnologia (non sanno come editare un video, come caricarlo su Youtube e così via). Un domani però, quando queste persone si sveglieranno, ti passeranno davanti. Perciò non avere paura del giudizio degli altri, fregatene!

Tu sai che la mia prima attività è quella del Pianista. Tengo concerti in giro per l’Italia e credo che sia uno dei lavori più belli del mondo. Ora immaginati quando uno appassionato del pianoforte si ritrova davanti ad un mio video dove gli insegno alcuni modi per guadagnare online o l’affiliate marketing. Secondo te qual è la sua reazione? Di sdegno? A voglia!

Non immagini quanti commenti ricevo ogni giorno con la solita frase ebete del tipo “Ma tu mica suonavi il pianoforte?”

Quindi, fai il tuo percorso senza curarti degli altri. Quando otterrai poi i risultati, noterai dove sei arrivato e guardandoti alle spalle vedrai che quella gente è ancora lì a rosicare e criticare contro tutto e tutti.

Se parti dall’inizio e vuoi intraprendere il percorso da Affiliato, allora puoi dare un’occhiata a questo corso base sulle affiliazioni che ho realizzato.

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Guadagnare, Vendere

Perché Brandizzare ogni tuo Prodotto e Infoprodotto?

Aprile 8, 2019by Christian Salerno (Krikko)Nessun commento

Ogni singolo prodotto deve essere brandizzato e, riportato al nostro esempio di musicisti, se sono un insegnante e voglio realizzare una serie di lezioni, spesso l’errore che si fa è questo: si offrono delle lezioni ad un certo prezzo senza offrire alternative.

Sarebbe, invece, necessario offrire vari pacchetti: infatti, bisogna dare la possibilità a chi vuole spendere di più, a chi vuole imparare prima, a chi vuole fare meglio…

Io, ad esempio, sono uno di quelli abituati a prendere anche cose che costano 5 volte di più ma che so che funzionano sicuramente e che mi durano.

Se non dai possibilità alle persone che vogliono ottenere risultati subito, sbagli.

Quando qualcuno inizia a suonare uno strumento, è affamato, magari ha sentito qualcuno suonare bene un pezzo e domani vuole fare lo stesso: vuole farlo subito e quindi devi dargli questa possibilità.

Ad esempio, puoi dirgli che insegni a 100 euro al mese ma che con 500 euro al mese avrà due lezioni a settimana, delle video lezioni che può consultare per vedere se ha fatto bene gli esercizi a casa o, ancora, delle chiamate su Skype: in pratica, lo convinci a prendere questo “pacchetto” proprio perché vuole imparare prima.

Dovete dare la possibilità a chi vuole fare l’upgrade, di farlo.

All’interno del tuo piano di insegnamento, ogni piano deve avere un nome: avete presente quando andate nei siti e ci sono i vari pacchetti (Silver, Platinum…)??

Ecco, quello è fatto bene!

Infatti, i nomi generici non piacciono alle persone ma bisogna brandizzare cioè dare un marchio ad ogni singola cosa.

Ad esempio, noi su pianosolo.it stiamo per realizzare una nuova sezione dove stiamo cercando di creare una Università online per pianisti: quindi, chi vuole, si iscrive, paga un abbonamento e riceve le lezioni passo per passo, tutte realizzate per essere seguite.

Anche lì ci saranno vari pacchetti: non li abbiamo chiamati “piano base”, “piano avanzato” o “piano intermedio” e nemmeno “Platinum” o “Gold” ma il pacchetto base ha un certo nome, oppure quello intermedio si chiama “Pianosolo bravo” e quello avanzato “Pianosolo maestro”.

Già solo a sentire il nome “Pianosolo maestro”, una persona sarà molto incentivata ad iscriversi!! Infatti, la gente vuole sentirsi “figa”.

Prendiamo l’esempio del karatè: una persona si gasa se ha la cintura marrone (rispetto ad un’altra che ha quella bianca) proprio perché ha lavorato più di lui.

All’interno della musica questa cosa viene un po’ a mancare ma già nell’ambito del mondo scacchistico (io sono un grande appassionato di scacchi), ci sono diverse categorie e dopo un po’ che batti gli avversari, sali di categoria (candidato maestro, maestro, maestro internazionale, gran maestro).

E’ come se fosse un sistema a diversi livelli, proprio come i vari livelli di un video giochi.

Quindi, ogni cosa che fate, ogni servizio deve essere brandizzato, deve avere un nome ben chiaro, deve essere pensato a monte: non si può offrire un pacchetto in più “improvvisando” ma questo deve avere un nome figo e accattivante che magari non c’entra nemmeno nulla con quello che si offre.

Ad esempio, questo è un corso di autopromozione per musicisti e si chiama Apollo 2.0, cosa vuol dire? Niente, però ti rimane in mente perché ha un significato e ci puoi fare marketing sopra.

Se io dico “Fra un mese c’è il corso di autopromozione del musicista”, questo nome non ti dice niente, sembra un corso uguale a tanti altri corsi di promozione.

Questo, invece, è Apollo 2.0: è diverso.

Non è diverso dagli altri come corso però nella mente della persona che vi partecipa è diverso dagli altri anzi, in realtà, io spero che sia diverso e migliore rispetto agli altri corsi.

E’ tutta una questione di percezione. Poi, in realtà, dietro al nome Apollo 2.0 ci sono altri significati: ci ho messo un giorno per pensare solo al nome…

Apollo, il Dio della musica, l’uomo che sbarca sulla luna (e quindi qualcosa di innovativo) ed, infine, per far capire che si parla anche di web, 2.0.

Un esempio che mi ha colpito è questo di questa palestra, la 20 Hours club:  quando offrono un programma di allenamento, non lo chiamano “Programma intensivo” ma “Full Metal fitness”, il programma per chi vuole davvero lavorare.

E’ un nome “tamarro” ma ricorda l’utilizzo di attrezzi di ghisa, primordiali e che fanno pensare “Se seguo questo programma, divento sicuramente figo”.

Nella mente di una data persona, i nuovi attrezzi sono da “fighetto”: non fanno spaccare la schiena, sono pensati bene ma non hanno significato per noi rispetto alle “cose rudi”.

Lo hanno chiamato “Full Metal fitness” anche per richiamare il famoso film e i soldati. Un altro esempio: perché la gente si iscrive a Krav maga?

Perché lo fa l’esercito israeliano ed è proprio per questo che si vedono sempre più in giro persone con i pantaloni militare: la gente vuole sentirsi figa. Per questa palestra è lo stesso concetto: se voglio tornare in forma per l’estate, sicuramente vado qua.

Quando vado al Mc Donald’s non dico “Mi dai il panino con il bacon” ma c’è il Grand Crispy McBacon, il Chicken country, il Mc Muffin Bacon & Egg. Sono nomi fighi e si rigenerano sempre perché Mc Donald’s continua a cambiare panini ogni tanto per dare un po’ di novità…

E comunque, ogni panino ha un nome perché su quel nome si può creare marketing, si può fare pubblicità, si può dire che è speciale. Se non ci fossero questi nomi e dicessi “Il panino con il bacon è speciale”, in pratica si farebbe pubblicità a tutti i panini con il bacon!

In realtà, si vuole fare pubblicità specificatamente al proprio panino, alla propria azienda e alle proprie risorse e non fare il buon samaritano. Quando ho fatto un video su Facebook un anno fa dal titolo “Perché tuo figlio dovrebbe studiare musica”, questo ha fatto qualcosa come 11 mila condivisione, visualizzazioni infinite (forse hanno superato 1 milione) e non sapete quante persone nei commenti hanno scritto (soprattutto insegnanti di musica): “Grazie, così con questo video lavoriamo anche noi”.

Ma tu aspetti che sia qualcun altro a fare incrementare il tuo lavoro oppure potevi farlo anche tu questo video?

E, fra l’altro, la gente ha visto il video dove spiego perché è importante studiare musica e sono piaciuto io e non sei piaciuta tu…che è diverso: io ci ho messo la faccio e il mio personal branding.

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