Sono anni che io, come molti altri, condivido le mie conoscenze attraverso uno strumento gratuito come il blog. Spiego com’è possibile guadagnare con un blog e di com’è possibile ricevere assegni attraverso di esso:
Tuttavia a volte mi dimentico di ribadire una cosa: il blog non è per tutti.
Guadagnare con un blog non può essere possibile se sei una persona cinica, poco colta, poco amante dell’italiano e della punteggiatura. L’altro giorno bazzicavo sulla pagina Facebook di Carlo D’angiò (famoso per aver creato una community di studenti over 40 dove insegna a lavorare con Internet) e ho trovato questo commento:
Questa ragazza/signora è capitata per caso sul video di presentazione di Carlo e ne ha tratto le conclusioni che leggi sopra. Ha pensato che Carlo sia un truffatore. Ha pensato che siano tutte cavolate e tanto altro. Sai che ti dico? Pensa quello che vuoi e rimani nella tua melma!
Quando una persona è prevenuta nei confronti di qualcosa, difficilmente riesci a farle cambiare idea. Inoltre, come dicevo prima, per avere un blog devi essere in grado di scrivere. La scrittura sta alla base del blog. Puoi fare degli audio perfetti, puoi fare dei video da paura, ma se non sai scrivere in Italiano allora è finita. I lettori se ne rendono conto subito e la tua carriera online può terminare presto.
Nell’articolo di oggi vediamo come fare un post perfetto, ovvero quell’articolo che faccia un po’ contento tutti: lettori e motori di ricerca.
1. Capisci il tuo pubblico
Prima di scrivere un qualsiasi articolo sul tuo blog, pensa a chi sarà la persona che lo leggerà. Ogni blog, community o personaggio famoso ha un target. Il target dei seguaci varia a seconda di molti fattori quali:
- la tua età;
- la tua professionalità;
- le tue competenze;
- la serietà con cui presenti te stesso e il tuo blog;
- gli argomenti che vai a trattare.
Cerca di sapere il più possibile sul tuo target. In questo modo potrai offrire a loro notizie, informazioni e materiale che sicuramente catturerà il loro interesse.
Questa competenza nel cercare di capire con chi interagisci è un vero e proprio talento. È lo stesso talento che sviluppano i venditori. Non appena si trovano faccia a faccia con un cliente sanno già chi hanno di fronte. Sanno già quanto può spendere, i suoi gusti e molto altro.
Il venditore più bravo è quello che sa conoscere nel minor tempo possibile il proprio cliente. Ci sono centinaia di tecniche per essere un buon venditore ma la più forte è quella dote che non si può imparare ma che è innata: l’intuito.
2. Informati e fai ricerche
Sono sicuro del fatto che tu sia un grande esperto del tuo settore. Ma sono altrettanto sicuro che qualcosa ti potrà sfuggire. Ecco perché è sempre buona cosa fare una ricerca sull’argomento che stai andando a trattare. Dai un’occhiata a cosa scrivono gli altri in Italia e all’estero. Potresti prendere notevoli spunti sugli altri blog per arricchire il tuo post e impreziosirlo. Cerca di prendere delle fonti certe e se possibile stai alla larga da Wikipedia.
Per quanto mi riguarda, io faccio ricerche sui blog degli americani. Mi scoccia ammetterlo ma loro sono avanti anni luce rispetto a noi. Perciò, oltre che tenerti informato su quei blog, puoi trovare anche notizie e ottimi spunti da poter condividere con i tuoi lettori. Attenzione: non ti sto dicendo di fare un copia e incolla. Ti sto dicendo di rielaborare il materiale che trovi per creare qualcosa di unico.
Pensa alle compagnie telefoniche. Fanno sempre a gara per fare la migliore offerta. La Vodafone fa una promozione in cui ti offrei per €10 al mese 2 GB, 400 minuti e 1000 sms, allora arriva la Tim che con €9,90 ti offre 3GB, 400 minuti e 1500 sms. Poi arriva un altro operatore telefonico che ti fa un’altra offerta più vantaggiosa e così via.
Il senso è un po’ questo. Ovvero quello di cercare di dare sempre il meglio. Dai ai tuoi lettori un valido motivo per scegliere di seguire te al posto degli altri. Tu sei unico così come i tuoi post sono unici. All’interno dei tuoi articoli c’è del materiale originale mixato con materiale di altri che è stato rivisitato. Nel tuo post ci sono link a risorse esterne importanti, ci sono dei video creati da te, delle slide o dei file audio. Il tuo post deve assicurare la massima soddisfazione al lettore.
Ma devo fare tutto questo gratuitamente?
Sì, perché è solo così che puoi ottenere la fiducia del lettore.
Perché secondo te io acquisto manuali da Problogger? Perché è ritenuto il miglior blog di informazione per i blogger. Come ha fatto ad avere questa fama? Offrendo gli articoli gratuitamente. Gli utenti leggono i suoi articoli, ne rimangono esterefatti e così aumenta la fiducia e il rispetto verso quel blog. Una volta che la tua community ti etichetta come il punto di riferimento, allora riceverai soldi a palate.
Ovviamente però devi avere un prodotto da vendere, altrimenti non serve a nulla. A tal proposito posto una riflessione del mio amico Carlo.
Avere un prodotto di informazione, revisionato, corretto, pronto per essere venduto, è molto più importante che avere un sito o un blog già pronti. Le dinamiche di un sito o di un blog richiedono energia e concentrazione. Il rischio è che possano portarti lontano dal tuo vero obiettivo: mettere a terra un buon prodotto di informazione.
Con un sito/blog, senza prodotto di informazione, puoi sì fare qualche piccola mossa di branding, ma non puoi vendere, perché non hai niente da vendere. Così come non puoi siglare accordi, partnership o creare rapporti con colleghi, perché non hai nulla da offrire sul piatto degli accordi.
Se invece realizzi il tuo prodotto di informazione, e lo metti in ghingheri per essere promosso e venduto, hai un potere tra le mani che ora non riesci nemmeno a immaginare.
Un buon prodotto ti permette di fare qualsiasi tipo di scelta, da quella auspicabile di un tuo sito/blog che promuove e vende, a quella di un accordo editoriale con terze parti che vendono per te. Puoi parlare di scambi, di partnership. Puoi sederti al tavolo di altri marketer e fare la tua offerta.
Se hai un infoprodotto pronto, il tuo sito/blog può lavorare in modo strategico. Il tuo blog può dare informazioni utili e convogliare traffico tutti i giorni. Hai merce buona da mostrare. E puoi farlo, puoi mostrarla.
A questo punto, potresti pensare che io abbia ragione in linea di massima, ma che il tuo caso è un po’ diverso. E quindi potresti elaborare delle “giustificazioni” che fanno salve le tue scelte. Potresti ancorarti all’idea che un blog rimane comunque uno strumento importante e che se dedichi del tempo alla sua creazione non può essere mai una mossa sbagliata.
Potresti pensare tante cose. È vero. Ma se non vivi di infomarketing e non hai una vera esperienza in questo settore, ti conviene ascoltare in silenzio… e fare tesoro di ciò che stai leggendo.
Fidati di me, senza un prodotto di informazione sei come un guerriero senza armatura in mezzo al campo di battaglia: credi di poter fare qualcosa di utile, di tenerti alla larga dai pericoli, di dare una mano alla causa, di anticipare qualche mossa. Ma ti sbagli. Ci vorrà meno di un attimo prima che qualcosa o qualcuno possa colpirti in modo letale e metterti fuori gioco. E questo succede perché sei senza armatura.
Sono tali e tanti gli imprevisti anche tecnici di una piattaforma di blogging (per dirne una), che nemmeno ti accorgerai di uscire lentamente fuori strada, mentre sei alle prese con un problema, con un bug, con una decisione, con un programmatore lento, con un nuovo plugin che ti fa sbroccare, oppure con la tua motivazione calante.
Già, perché c’è anche la storia della motivazione. Ora non sei in grado di saperlo, ma due o tre imprevisti tecnici possono modificare il tuo stato d’animo e indurti una motivazione diversa da quella iniziale. Possono cambiare il tuo percorso, le tue scelte, e portarti su un sentiero che sembra vicino al nostro, ma non lo è. Anzi, se ne allontana giorno dopo giorno fino a raggiungere distanze incolmabili.
E alla fine, dopo svariati mesi, ti ritrovi senza un prodotto di informazione da vendere, e persino senza un sito che valga la pena di visitare. Te ne renderai conto… e sarà doloroso.
Crea prima di tutto il tuo prodotto di informazione. Poi fai tutto il resto (cit. Facebook)
2. Catturali con l’intro
L’introduzione è la parte più importante del post dopo il titolo. Abbiamo già visto come scrivere un titolo perfetto, perciò in questo paragrafo ci dedichiamo all’intro.
In un curriculum la parte più importante è la prima riga. Sai perché? Perché l’80% dei lettori non va oltre di questa! Ecco perché quando scrivi un curriculum da presentare nelle varie aziende devi mettere i tuoi successi e tappe più importanti all’inizio. Il resto non interessa a nessuno.
In un post di un blog, ovviamente, non puoi inserire tutto nella prima riga. Tuttavia puoi catturare l’attenzione del lettore grazie ad essa. La prima riga deve avere funzione di richiamo. Deve incuriosire il lettore e spingerlo a scorrere il post fino a leggerlo tutto.
Come fare per catturare l’attenzione del lettore?
- Puoi farlo raccontando una storia;
- con una battuta;
- dicendo qualcosa di clamoroso/scandaloso;
- raccontare di una litigata (i litigi ci appassionano sempre perché siamo curiosi di sapere come vanno a finire);
- puoi annunciare come il tuo post potrà risolvere a loro diversi problemi.
3. Organizza il tuo post
La cosa che devi evitare di fare sono i patacconi. Pensaci bene. Quando mai hai apprezzato un pataccone? Se ti presentano in un ristorante un piatto che è un pataccone ti piacerebbe? Il muro di Berlino era un pataccone… ti piaceva? I patacconi fanno schifo! Il piatto-pataccone può anche essere squisito, ma se viene presentato male allora il suo valore cala drasticamente.
Il tuo post deve essere bello da vedere. Ricorda che non stai scrivendo un libro. Non devi scrivere sempre tutto di fila senza mai andare a capo. Non hai il problema di risparmiare sulla carta. Non hai un editore che ti ha dato un numero di pagine limite da rispettare. Più dai aria e spazi al tuo post e migliore saranno le sensazione e le emozioni che il lettore proverà.
Leggere un post deve essere un’esperienza. Una bella esperienza.
Organizza perciò il tuo contenuto come fanno i migliori blogger:
- dividilo in paragrafi;
- fai sì che i paragrafi rappresentino dei punti in successione:
- inserisci ogni volta che puoi delle liste (come questa che stai leggendo. I lettori amano le liste perché sono convinti che riassumano in maniera sintetica tutto ciò che scrivi sopra):
- utilizza il grassetto di tanto in tanto per mantenere viva l’attenzione.
4. Rileggi sempre il tuo post
Prima di mandare il tuo post online ricordati sempre di rileggerlo almeno due volte. Ti ricordi quando alle medie e alle superiore le prof di italiano ti dicevano: “mi raccomando, rileggete il tema”. Magari non capivi il perché di quella frase ma a furia di scrivere su Internet te ne renderai conto. Quando scrivi di getto possono capitare mille sbavature. Vocali sbagliate, parole attaccate, apostrofi errati, tempi verbali diversi, confusione tra maschile e femminile e molto di più.
L’italiano è una lingua bastarda e bisogna fare davvero molta attenzione. Più rileggerai il post e più troverai errori da sistemare.
Importante: il lettore è abituato alle grandi qualità editoriali. In un libro può scappare uno, massimo due errori. Ecco perché già un errore all’interno del tuo post ha così un grosso peso. Può trattarsi di una stupidata ma quella svista può farti perdere la credibilità.
In più ricordati sempre di:
Inserire immagine in evidenza
L’immagine in evidenza è l’immagine che rappresenta il tuo blog. Assicurati che la tua immagine sia:
- pertinente con il tuo blog;
- accattivante;
- ad alta risoluzione;
Le immagini stanno assumendo grande importanza con i nuovi social network. Pensiamo a Pinterest o Instagram. Pensa anche a Facebook. Quante sono quelle persone che condividono le immagini pubblicate dalle pagine? Fa più condivisioni un pensiero scritto in bacheca o un pensiero inserito in un’immagine? Pensaci.
Per trovare le immagini ad alta qualità e totalmente gratis ti consiglio il sito italiano Pixabay.
Il tuo post è elegante?
Ti ricordi quando sopra dicevamo: niente patacconi? Ecco. Lo ribadisco ancora. Il tuo post deve essere elegante e deve essere fatto per la lettura online. Leggere un libro è differente da leggere un qualcosa su di un monitor. Il monitor stanca la vista e il libro no. Sul libro puoi tenere il segno col dito e sul monitor no. Proprio per questo motivo devi rendere il tuo post elegante e permettere agli utenti di fare Scan. Questo termine rappresenta la possibilità dei lettori di passare da un paragrafo all’altro e decidere se leggerlo o meno grazie al titolo del paragrafo. La suddivisione in paragrafi permette al tuo lettore di decidere prima cosa leggere o no. In questo modo gli farai risparmiare tempo. Tranquillo, non avrai perso tu del tempo nello scrivere quel paragrafo se poi non viene letto. Ricorda che ci sono sempre i motori di ricerca e devi sempre posizionarti al meglio.
Crea dei post correlati
Cerca di dare sempre il massimo di te stesso in ogni post. Cerca allo stesso tempo di dare al tuo lettore il meglio del meglio. Se sul tuo blog sono presenti altri articolo che trattano lo stesso argomento, allora puoi linkarli direttamente nel post, oppure puoi installare un plugin che ti permette di visualizzare, a fine post, quali sono quelli correlati:
In questo modo l’utente continuerà a rimanere sul tuo sito/blog traendo i seguenti vantaggi:
- aumento delle pagine visualizzate sul blog;
- aumento del tempo di permanenza sul blog;
- aumento della fidelizzazione del lettore;
- aumento probabilità di vendita di un prodotto, corso o servizio.
5. Scrivi piccole frasi
Scrivere su Internet è differente da scrivere un libro o un tema a scuola. L’ho già detto nelle righe precedenti e non mi stancherò mai di ripeterlo. Il compito del blogger o di chi scrive i post è quello che mantenere viva l’attenzione del lettore. Uno dei metodi più pratici è quello di scrivere brevi frasi. Non c’è bisogno di fare poemi e frasi infinite contenenti dieci virgole e nove punti e virgola. Le frasi devono essere sintetiche. Non avere paura di abbondare con i punti. Non siamo a scuola e nessuno ci darà un brutto voto. Più punti adotterai e più chiara sarà il tuo pensiero.
- Salerno, Christian (Autore)
6. Inserisci una Call To Action
La famosa “Call to action” ovvero chiamata all’azione. Alla fine di ogni post non dovresti mai dimenticarti di suggerire ai tuoi lettori di compiere un’azione. Può trattarsi di iscriversi alla tua newsletter, può trattarsi di visitare il tuo canale youtube, di visitare un link, di cliccare su di un banner e così via.
È importante che tu dia degli “ordini”. Gli ordini sono lo strumento più persuasivo che ci sia.
Hai mai visto Paolo Bonolis all’azione? Quando lui conduce la trasmissione e chiama delle persone dal pubblico queste si rifiutano sempre. Tuttavia lui insiste, insiste e insiste fino al punto in cui loro cedono.
Rendi il tuo blog un forte strumento di intrattenimento per i tuoi lettori e avrai il successo che meriti.
complimenti articolo e video fantastici
Un bell’articolo. Tuttavia ho trovato una piccola contraddizione: prima dici che da anni scrivi un articolo al giorno e poi, dopo un aver parlato di altri concetti, dici di scrivere un articolo a settimana perchè ogni giorno ne curi una “fase”.
Ciao Stefano,
possiedo diversi Blog. In questo non riesco a scrivere tutti i giorni, ma preferisco aspettare di creare l’articolo di qualità. 🙂