Le immagini non sono da sottovalutare. Ogni articolo o pagina che realizziamo con wordpress contiene una o più immagini. Grazie una buona cura a queste immagini possiamo vedere aumentare in modo considerevole le visite al nostro sito/blog. Perciò quando realizzi o scarichi/acquisti un’immagine, assicurati di averle dato un nome che sia ottimizzato. Un’immagine dal titolo “jpeg1” varrà poco e niente, un’immagine dal titolo “piazza-centro-ancona” avrà tutt’altro peso.
Quante volte ti sarà capitato di pubblicare il post e di andare poi a rileggerlo non appena pubblicato. Proprio in quel momento inizi a trovare gli errori più disparati. Eppure prima di pubblicare il post tutti quegli errori non li avevi visti! Ora, finché correggi subito gli errori non è un problema, ma se pubblichi un post e questo inizia a diventare virale, avrai molte visualizzazioni e ciò significa più occhi puntati sul tuo contenuto e più rompipalle pronti a lasciarti un commento come “sarebbe meglio che tu imparassi prima l’italiano“.
Trovare un errore ortografico è poco professionale. Il lettore, leggendo errori, perde fiducia nei tuoi contenuti poiché reputa l’articolo di poco valore dato che ci è stata prestata poca attenzione nel realizzarlo.
Alcuni anni fa nel Regno Unito era stata condotta una ricerca da degli esperti che ha portato a conoscenza di una grande verità: gli errori ortografici nei post aziendali sono in grado di far perdere milioni di euro all’azienda.
Ovviamente un post professionale non si incentra solamente su un buon italiano. Un ottimo post è un post realizzato in modo da favorire la lettura e dunque di facile comprensione per i lettori. Anche se il tuo post sarà privo di errori ma gli argomenti saranno esposti in modo noioso oppure non si riesce a capire quando finisce un argomento e ne inizia un altro, l’utente perderà l’entusiasmo e la voglia di leggerti e semplicemente se ne andrà va.
Il processo di editing professionale
Tutti i post che pubblichi dovrebbero avere lo stesso processo di editing. Non dovrebbero esserci post che ricevono più attenzioni di altri ma devono avere tutti lo stesso trattamento.
Anche se sei l’unica persona che lavora sul tuo blog è importante avere un processo di verifica. Crea perciò sempre una lista di controllo di tutti i passaggi onde evitare di farti sfuggire qualcosa. Ecco un esempio di lista di controllo:
Controllare che la URL del post sia SEO-friendly;
Copiare ed incollare l’html dell’articolo su di un “blocco note” (può capitare che in fase di pubblicazione dell’articolo WordPress si blocchi e puoi perdere tutto il tuo lavoro se non hai una copia).
Programma il post per le ore 15.00 del Venerdì (perché per esempio pubblichi i post sempre quel giorno e sempre a quell’ora);
Controllare che il testo sia correttamente formattato;
Controllare se hai messo l’H2 per i suddividere i paragrafi;
Controllare che le immagini abbiano la descrizione SEO-friendly;
Seleziona la categoria e il tag corretto per il post;
Controllare che il post abbia una buon percentuale di ripetizione della parola chiave;
Controllare di aver inserito almeno un link affiliato;
Programma il post anche sui social.
Creare la propria lista di controllo
Probabilmente hai già un processo di verifica tutto tuo, magari anche in modo inconsapevole. Apri perciò un file di testo (ti consiglio un file su Google docs) e inizia a stendere i tuoi tipici passaggi. Per esempio scrivi di inserire i grassetti e i corsivi per sottolineare le frasi più importanti, poi di inserire le immagini per dividere ulteriormente i paragrafi ecc…
Ecco qui di seguito alcune cose che non devono assolutamente mancare nella tua lista di cose da fare prima di pubblicare.
Introduzione
Assicurati che la tua introduzione riesca ad intrattenere i lettori. Le prime righe sono importantissime, le hai scritte per bene? Che cosa imparerà il lettore leggendo il tuo post? Spiegaglielo bene, in questo modo avrà ancora maggiore voglia di arrivare in fondo al tuo articolo. Evita se è possibile però introduzioni troppo lunghe o se le fai (vedi Aranzulla) fai capire bene quando inizia il post vero e proprio. Un trucco per capire se la tua introduzione sta in piedi è quella di provare a rimuovere il primo o il secondo paragrafo. L’introduzione ha comunque senso? Se la risposta è affermativa allora hai fatto un ottimo lavoro.
Sottotitoli
A meno che il tuo post non sia breve (400 parole o meno) è sempre bene suddividerlo in sezioni tramite sottotitoli. Questi aiuteranno a dividere il tuo post in diverse parti e aiuteranno a chi non ha tempo per leggere tutto di saltare da una parte all’altra e chi invece ha tempo per leggere l’intero post non viene scoraggiato nel vedere un fiume di parole senza alcun titoletto.
Per questi sottotitoli ovviamente utilizza gli H1, H2 e H3. Nota bene: una cosa da non fare è quella di passare da un H1 ad un H3. Rispetta la gerarchia!
Interruzioni visive
Cerca di creare degli spazi bianchi nei tuoi post quando è possibile. Se riesci ad inserire elenchi puntati… meglio ancora! Un altro stratagemma per creare un’interruzione visiva è quella di utilizzare la citazione “blockquote“, dà quel senso di rottura e rende il post più professionale. Anche le immagini possono creare interruzione del post e sono particolarmente utili per mostrare qualcosa se il tuo articolo è un “come fare…“.
Infine non aver paura di utilizzare paragrafi fatti solamente da una sola riga. Possono essere estremamente efficaci e possono attirare l’attenzione del lettore proprio su quelle parole.
Materiale estraneo
Elimina tutto ciò che non ha nulla a che fare con il tuo post. Se hai scritto paragrafi che escono troppo fuori tema allora eliminali. Piuttosto se stai scrivendo per approfondire un determinato discorso puoi prendere in considerazione la possibilità di inserire dei link a dei tuoi altri post o a post di altri blogger. In questo modo il lettore non perderà il filo del discorso.
Attenzione, non significa che non puoi scrivere post lunghi, puoi eccome! Assicurati solamente che tutto quello che stai scrivendo sia strettamente necessario.
Conclusione
Assicurati che il tuo post abbia una degna conclusione. Alcuni blogger hanno la tendenza a chiudere i loro post in modo brusco, soprattutto se si tratta di post che contengono elenchi o tutorial. Ricordati sempre che le ultime righe del tuo post sono un’occasione per lasciare una buona impressione ai tuoi lettori ma soprattutto di lanciare una call to action.
Rileggiti come se fossi un estraneo
I post scritti da noi diventano parte integrante di noi. Prova a rileggere (ad alta voce) invece il tuo post come se lo stessi leggendo per la prima volta e chiediti se ci sono delle frasi troppo lunghe o di non facile comprensione. In tal caso sistemale e rendile facilmente comprensibili.
Linka altri post
Inserire dei link ad altri post è fondamentale. Guarda Pro-blogger. Alla fine di ogni paragrafo inserisce sempre un link verso pagine interne:
Non solo i link sono importanti per i motori di ricerca ma anche per i lettori che possono approfondire un determinato argomento sulle tue pagine, aumentando così anche il tempo di permanenza sul tuo blog.
Prima di pubblicare
Ricordati che stai per pubblicare un’opera d’arte. Il tuo post non è uno dei tanti. Il tuo post si differenzia dai post degli altri blogger. Il tuo post è di estremo valore e gli utenti capiranno questa differenza e ti seguiranno anche per questo. Il mio consiglio è quello poi di inserire sempre un banner o form per iscrizione alla mailing list. Le e-mail dei tuoi lettori sono importantissime e qui puoi trovare approfondimenti: corso di e-mail marketing prima parte.
***
Gli articoli sono l’anima del tuo blog e perciò meritano estrema attenzione e spero che questi consigli possano esserti d’aiuto.
Se seguirai sempre una checklist di cose di cui ha bisogno ogni tuo articolo saprai sempre come strutturare ogni singolo post ma soprattutto saprai dove andare a modificarli. In più i tuoi lettori entreranno in sintonia con il tuo schema.
Ora quello che devi fare è prendere i tuoi più vecchi articoli e dargli una bella ripassata. Sei pronto? 🙂
Fare Marketing online significa creare contenuti di qualità. Quante volte ti sarà capitato di leggere questa frase? I migliori esperti ci ripetono costantemente questa frase. È una costante e hanno perfettamente ragione. Solo che poche volte ci viene spiegato come effettivamente crearli.
Qualche anno fa il mondo del content marketing funzionava in questo modo. Ti affidavi a qualcuno che ti progettava un bel sito web con una bella grafica e, non avendo del testo da inserire, riempiva le pagine e gli articoli con un testo di esempio (quasi sempre “Lorem Ipsum“). A quel punto ti consegnava le chiavi in mano del sito e a te non restava altro che eliminare tutte quelle scritte di esempio e sostituirle con contenuti reali. Quasi sempre i contenuti erano una pubblicità diretta ai tuoi prodotti o servizi.
Vuoi sapere una grande verità?
Per vendere un prodotto non c’è bisogno di descriverlo o esaltarlo. Se gli utenti in quel momento non provano emozioni non passeranno mai alla fase d’acquisto. Soprattutto quando vedono una pubblicità diretta verso un prodotto cambiano direttamente pagina, così come quando alla tv compare la pubblicità e cambi canale.
Il segreto per vendere prodotti o servizi attraverso i tuoi contenuti sta nel raccontare storie.
Sin da piccoli ci raccontano storie. Ci raccontano fiabe e imprese di grandi cavalieri e ci fanno letteralmente sognare. Sono storie che hanno accompagnato l’infanzia di tutti noi. Poi improvvisamente diventiamo grandi e nessuno più ci racconta le storie. Così andiamo in libreria a cercare un bel romanzo che abbia una bella storia o andiamo al cinema a caccia di un film con una bella trama.
Le storie sono esperienze di vita. Vedere come il protagonista affronta le varie insidie ci aiuta a crescere. Una buona storia ha sempre delle difficoltà al suo interno.
Sai, è scientificamente provato che l’essere umano è affascinato dai conflitti e dai litigi. Questo spiega perché quando accadono risse da strada quasi nessuno fa mai niente per fermarle, perché in fondo in fondo ci piace vedere la lotta.
Le situazioni di conflitto suscitano un grande interesse in tutti quanti, indistintamente. Immagina due tipologie di post. Entrambi vogliono offrirti un servizio, cioè contattare un avvocato esperto su leggi che regolamentano il rapporto di buon vicinato, ma il primo inizia in questo modo:
“Ricordo ancora gli occhi del mio vicino di casa accesi di rabbia. Quel mio gesto l’aveva fatto andare su tutte le furie. Sapevo che quel giorno le cose avrebbero preso una piega totalmente differente e così dissi a mia moglie di entrare in casa. Avevamo provato a risolvere quella faccenda dell’edificazione più volte per vie legali ma non si era cavato un ragno dal buco. Lui entrò in casa e poco dopo uscì munito di un’ascia […] Grazie all’avvocato xxxxx, riuscimmo a risolvere la situazione, vivendo da quel momento in poi, un clima di assoluta serenità io e la mia famiglia.”
e il secondo invece…
“La legge prevede, secondo l’art. 1042, comma 8, che il vicino non possa edificare nulla a meno di 3 metri dalla propria recinzione. Per problemi di questo tipo contattare l’avvocato xxxxx, esperto nella risoluzione di rapporti di vicinato”.
Quale dei due racconti ha dato più emozioni??
Il primo senza ombra di dubbio! Ecco. Fare content marketing significa emozionare e tenere il lettore incollato al proprio articolo ad ogni singola frase.
Dunque il tuo scopo è quello di sviluppare e condividere informazioni pertinenti e preziose che attraggano lettori e creino fiducia, credibilità e autorevolezza, trasformando i visitatori e curiosi in nuovi clienti.
È proprio questo l’obiettivo della creazione di contenuti efficaci: convertire i curiosi e nuovi visitatori in lettori e clienti fedeli. Tramite la stesura di contenuti potrai creare nel un vero e proprio rapporto con i tuoi lettori, incoraggiandoli a lasciare un commento, a condividere con te le loro esperienze in merito all’argomento del post e perché no, ad aggiungere migliorie a quanto hai scritto.
Joe Pulizziafferma “Vince chi ha i contenuti più coinvolgenti, perché il contatto frequente e regolare costruisce una relazione“. Una relazione è ben diversa da un contatto occasionale. Tu saresti più disposto ad offrire un lavoro ad un tuo amico fidato o a una persone che hai visto una sola volta in vita tua? La stessa cosa accade per il web. Quando gli utenti tornano continuamente sul tuo blog o ti trovano ripetutamente sui motori di ricerca, capiscono il valore e l’autorità del tuo lavoro e sono dunque più predisposti ad acquistare da te.
Informare gli utenti su ciò che stanno per acquistare;
Rispondere alle domande dei clienti sui prodotti e dunque superare le obiezioni;
Costruire credibilità e autorevolezza;
Raccontare la tua storia;
Generare condivisioni tramite social network;
Stimolare gli acquisti d’impulso.
Ecco perché bisogna creare valore, quel valore di cui tutti parlano. Il valore è dunque quel flusso regolare di contenuti preziosi che siano ricchi di utilità e traboccanti di ispirazione. I contenuti di valore saranno l’anima del tuo brand.
Regole per creare contenuti di valore
Bill Gates nel 1996 diceva Il contenuto è il Re. Un visionario? Direi proprio di sì. Capire più di 20 ani fa un concetto che è ancora oggi estremamente attuale è roba da geni. Qui di seguito voglio darti qualche piccolo consiglio sul come creare contenuti.
Chi ti legge deve accumularsi di energia. Ogni essere umano ha più o meno energia, più o meno vitalità. Quando facciamo qualcosa che ci piace particolarmente, questa energia sale ad alti livelli oppure quando qualcuno ci emoziona e ci motiva tramite un discorso così tanto da spingerci ad agire in un certo modo. Ecco, i tuoi contenuti devono essere così e devono incentivare all’azione, non dimenticarlo mai.
Non parlare con paroloni. Si dice “mangia come parla”. A nessuno piace leggere qualcosa di cui non capisce nulla. Utilizza dunque termini semplici, non saranno i “paroloni” a renderti migliore, anzi, per il più delle volte ti rendono antipatico. Parla come parleresti con un tuo amico, con personalità empatia e emozione. Un grande comunicatore da cui prendere spunto? Robin Good.
Mostra, non limitarti a dire. Un contenuto buono non è una pubblicità aggressiva. Ti mostra piuttosto come il tuo prodotto viene utilizzato dagli altri, cosa ne pensano, in che modo viene applicato nella vita di tutti i giorni e nelle vite dei clienti. I buoni contenuti non narrano favole ma storie vere.
Una cosa puoi farla bene? Significa che la puoi fare meglio.
“A Nessuno importa dei tuoi prodotti o servizi. Molto meglio quelle aziende che iniziano a vedersi come fonti di informazioni” (Brian Kardon)
Sono anni che io, come molti altri, condivido le mie conoscenze attraverso uno strumento gratuito come il blog. Spiego com’è possibile guadagnare con un blog e di com’è possibile ricevere assegni attraverso di esso:
Tuttavia a volte mi dimentico di ribadire una cosa: il blog non è per tutti.
Guadagnare con un blog non può essere possibile se sei una persona cinica, poco colta, poco amante dell’italiano e della punteggiatura. L’altro giorno bazzicavo sulla pagina Facebook di Carlo D’angiò (famoso per aver creato una community di studenti over 40 dove insegna a lavorare con Internet) e ho trovato questo commento:
Questa ragazza/signora è capitata per caso sul video di presentazione di Carlo e ne ha tratto le conclusioni che leggi sopra. Ha pensato che Carlo sia un truffatore. Ha pensato che siano tutte cavolate e tanto altro. Sai che ti dico? Pensa quello che vuoi e rimani nella tua melma!
Quando una persona è prevenuta nei confronti di qualcosa, difficilmente riesci a farle cambiare idea. Inoltre, come dicevo prima, per avere un blog devi essere in grado di scrivere. La scrittura sta alla base del blog. Puoi fare degli audio perfetti, puoi fare dei video da paura, ma se non sai scrivere in Italiano allora è finita. I lettori se ne rendono conto subito e la tua carriera online può terminare presto.
Nell’articolo di oggi vediamo come fare un post perfetto, ovvero quell’articolo che faccia un po’ contento tutti: lettori e motori di ricerca.
1. Capisci il tuo pubblico
Prima di scrivere un qualsiasi articolo sul tuo blog, pensa a chi sarà la persona che lo leggerà. Ogni blog, community o personaggio famoso ha un target. Il target dei seguaci varia a seconda di molti fattori quali:
la tua età;
la tua professionalità;
le tue competenze;
la serietà con cui presenti te stesso e il tuo blog;
gli argomenti che vai a trattare.
Cerca di sapere il più possibile sul tuo target. In questo modo potrai offrire a loro notizie, informazioni e materiale che sicuramente catturerà il loro interesse.
Questa competenza nel cercare di capire con chi interagisci è un vero e proprio talento. È lo stesso talento che sviluppano i venditori. Non appena si trovano faccia a faccia con un cliente sanno già chi hanno di fronte. Sanno già quanto può spendere, i suoi gusti e molto altro.
Il venditore più bravo è quello che sa conoscere nel minor tempo possibile il proprio cliente. Ci sono centinaia di tecniche per essere un buon venditore ma la più forte è quella dote che non si può imparare ma che è innata: l’intuito.
2. Informati e fai ricerche
Sono sicuro del fatto che tu sia un grande esperto del tuo settore. Ma sono altrettanto sicuro che qualcosa ti potrà sfuggire. Ecco perché è sempre buona cosa fare una ricerca sull’argomento che stai andando a trattare. Dai un’occhiata a cosa scrivono gli altri in Italia e all’estero. Potresti prendere notevoli spunti sugli altri blog per arricchire il tuo post e impreziosirlo. Cerca di prendere delle fonti certe e se possibile stai alla larga da Wikipedia.
Per quanto mi riguarda, io faccio ricerche sui blog degli americani. Mi scoccia ammetterlo ma loro sono avanti anni luce rispetto a noi. Perciò, oltre che tenerti informato su quei blog, puoi trovare anche notizie e ottimi spunti da poter condividere con i tuoi lettori. Attenzione: non ti sto dicendo di fare un copia e incolla. Ti sto dicendo di rielaborare il materiale che trovi per creare qualcosa di unico.
Pensa alle compagnie telefoniche. Fanno sempre a gara per fare la migliore offerta. La Vodafone fa una promozione in cui ti offrei per €10 al mese 2 GB, 400 minuti e 1000 sms, allora arriva la Tim che con €9,90 ti offre 3GB, 400 minuti e 1500 sms. Poi arriva un altro operatore telefonico che ti fa un’altra offerta più vantaggiosa e così via.
Il senso è un po’ questo. Ovvero quello di cercare di dare sempre il meglio. Dai ai tuoi lettori un valido motivo per scegliere di seguire te al posto degli altri. Tu sei unico così come i tuoi post sono unici. All’interno dei tuoi articoli c’è del materiale originale mixato con materiale di altri che è stato rivisitato. Nel tuo post ci sono link a risorse esterne importanti, ci sono dei video creati da te, delle slide o dei file audio. Il tuo post deve assicurare la massima soddisfazione al lettore.
Ma devo fare tutto questo gratuitamente?
Sì, perché è solo così che puoi ottenere la fiducia del lettore.
Perché secondo te io acquisto manuali da Problogger? Perché è ritenuto il miglior blog di informazione per i blogger. Come ha fatto ad avere questa fama? Offrendo gli articoli gratuitamente. Gli utenti leggono i suoi articoli, ne rimangono esterefatti e così aumenta la fiducia e il rispetto verso quel blog. Una volta che la tua community ti etichetta come il punto di riferimento, allora riceverai soldi a palate.
Ovviamente però devi avere un prodotto da vendere, altrimenti non serve a nulla. A tal proposito posto una riflessione del mio amico Carlo.
Avere un prodotto di informazione, revisionato, corretto, pronto per essere venduto, è molto più importante che avere un sito o un blog già pronti. Le dinamiche di un sito o di un blog richiedono energia e concentrazione. Il rischio è che possano portarti lontano dal tuo vero obiettivo: mettere a terra un buon prodotto di informazione.
Con un sito/blog, senza prodotto di informazione, puoi sì fare qualche piccola mossa di branding, ma non puoi vendere, perché non hai niente da vendere. Così come non puoi siglare accordi, partnership o creare rapporti con colleghi, perché non hai nulla da offrire sul piatto degli accordi.
Se invece realizzi il tuo prodotto di informazione, e lo metti in ghingheri per essere promosso e venduto, hai un potere tra le mani che ora non riesci nemmeno a immaginare.
Un buon prodotto ti permette di fare qualsiasi tipo di scelta, da quella auspicabile di un tuo sito/blog che promuove e vende, a quella di un accordo editoriale con terze parti che vendono per te. Puoi parlare di scambi, di partnership. Puoi sederti al tavolo di altri marketer e fare la tua offerta.
Se hai un infoprodotto pronto, il tuo sito/blog può lavorare in modo strategico. Il tuo blog può dare informazioni utili e convogliare traffico tutti i giorni. Hai merce buona da mostrare. E puoi farlo, puoi mostrarla.
A questo punto, potresti pensare che io abbia ragione in linea di massima, ma che il tuo caso è un po’ diverso. E quindi potresti elaborare delle “giustificazioni” che fanno salve le tue scelte. Potresti ancorarti all’idea che un blog rimane comunque uno strumento importante e che se dedichi del tempo alla sua creazione non può essere mai una mossa sbagliata.
Potresti pensare tante cose. È vero. Ma se non vivi di infomarketing e non hai una vera esperienza in questo settore, ti conviene ascoltare in silenzio… e fare tesoro di ciò che stai leggendo.
Fidati di me, senza un prodotto di informazione sei come un guerriero senza armatura in mezzo al campo di battaglia: credi di poter fare qualcosa di utile, di tenerti alla larga dai pericoli, di dare una mano alla causa, di anticipare qualche mossa. Ma ti sbagli. Ci vorrà meno di un attimo prima che qualcosa o qualcuno possa colpirti in modo letale e metterti fuori gioco. E questo succede perché sei senza armatura.
Sono tali e tanti gli imprevisti anche tecnici di una piattaforma di blogging (per dirne una), che nemmeno ti accorgerai di uscire lentamente fuori strada, mentre sei alle prese con un problema, con un bug, con una decisione, con un programmatore lento, con un nuovo plugin che ti fa sbroccare, oppure con la tua motivazione calante.
Già, perché c’è anche la storia della motivazione. Ora non sei in grado di saperlo, ma due o tre imprevisti tecnici possono modificare il tuo stato d’animo e indurti una motivazione diversa da quella iniziale. Possono cambiare il tuo percorso, le tue scelte, e portarti su un sentiero che sembra vicino al nostro, ma non lo è. Anzi, se ne allontana giorno dopo giorno fino a raggiungere distanze incolmabili.
E alla fine, dopo svariati mesi, ti ritrovi senza un prodotto di informazione da vendere, e persino senza un sito che valga la pena di visitare. Te ne renderai conto… e sarà doloroso.
Crea prima di tutto il tuo prodotto di informazione. Poi fai tutto il resto (cit. Facebook)
2. Catturali con l’intro
L’introduzione è la parte più importante del post dopo il titolo. Abbiamo già visto come scrivere un titolo perfetto, perciò in questo paragrafo ci dedichiamo all’intro.
In un curriculum la parte più importante è la prima riga. Sai perché? Perché l’80% dei lettori non va oltre di questa! Ecco perché quando scrivi un curriculum da presentare nelle varie aziende devi mettere i tuoi successi e tappe più importanti all’inizio. Il resto non interessa a nessuno.
In un post di un blog, ovviamente, non puoi inserire tutto nella prima riga. Tuttavia puoi catturare l’attenzione del lettore grazie ad essa. La prima riga deve avere funzione di richiamo. Deve incuriosire il lettore e spingerlo a scorrere il post fino a leggerlo tutto.
Come fare per catturare l’attenzione del lettore?
Puoi farlo raccontando una storia;
con una battuta;
dicendo qualcosa di clamoroso/scandaloso;
raccontare di una litigata (i litigi ci appassionano sempre perché siamo curiosi di sapere come vanno a finire);
puoi annunciare come il tuo post potrà risolvere a loro diversi problemi.
3. Organizza il tuo post
La cosa che devi evitare di fare sono i patacconi. Pensaci bene. Quando mai hai apprezzato un pataccone? Se ti presentano in un ristorante un piatto che è un pataccone ti piacerebbe? Il muro di Berlino era un pataccone… ti piaceva? I patacconi fanno schifo! Il piatto-pataccone può anche essere squisito, ma se viene presentato male allora il suo valore cala drasticamente.
Il tuo post deve essere bello da vedere. Ricorda che non stai scrivendo un libro. Non devi scrivere sempre tutto di fila senza mai andare a capo. Non hai il problema di risparmiare sulla carta. Non hai un editore che ti ha dato un numero di pagine limite da rispettare. Più dai aria e spazi al tuo post e migliore saranno le sensazione e le emozioni che il lettore proverà.
Leggere un post deve essere un’esperienza. Una bella esperienza.
Organizza perciò il tuo contenuto come fanno i migliori blogger:
dividilo in paragrafi;
fai sì che i paragrafi rappresentino dei punti in successione:
inserisci ogni volta che puoi delle liste (come questa che stai leggendo. I lettori amano le liste perché sono convinti che riassumano in maniera sintetica tutto ciò che scrivi sopra):
utilizza il grassetto di tanto in tanto per mantenere viva l’attenzione.
4. Rileggi sempre il tuo post
Prima di mandare il tuo post online ricordati sempre di rileggerlo almeno due volte. Ti ricordi quando alle medie e alle superiore le prof di italiano ti dicevano: “mi raccomando, rileggete il tema”. Magari non capivi il perché di quella frase ma a furia di scrivere su Internet te ne renderai conto. Quando scrivi di getto possono capitare mille sbavature. Vocali sbagliate, parole attaccate, apostrofi errati, tempi verbali diversi, confusione tra maschile e femminile e molto di più.
L’italiano è una lingua bastarda e bisogna fare davvero molta attenzione. Più rileggerai il post e più troverai errori da sistemare.
Importante: il lettore è abituato alle grandi qualità editoriali. In un libro può scappare uno, massimo due errori. Ecco perché già un errore all’interno del tuo post ha così un grosso peso. Può trattarsi di una stupidata ma quella svista può farti perdere la credibilità.
In più ricordati sempre di:
Inserire immagine in evidenza
L’immagine in evidenza è l’immagine che rappresenta il tuo blog. Assicurati che la tua immagine sia:
pertinente con il tuo blog;
accattivante;
ad alta risoluzione;
Le immagini stanno assumendo grande importanza con i nuovi social network. Pensiamo a Pinteresto Instagram. Pensa anche a Facebook. Quante sono quelle persone che condividono le immagini pubblicate dalle pagine? Fa più condivisioni un pensiero scritto in bacheca o un pensiero inserito in un’immagine? Pensaci.
Per trovare le immagini ad alta qualità e totalmente gratis ti consiglio il sito italiano Pixabay.
Il tuo post è elegante?
Ti ricordi quando sopra dicevamo: niente patacconi? Ecco. Lo ribadisco ancora. Il tuo post deve essere elegante e deve essere fatto per la lettura online. Leggere un libro è differente da leggere un qualcosa su di un monitor. Il monitor stanca la vista e il libro no. Sul libro puoi tenere il segno col dito e sul monitor no. Proprio per questo motivo devi rendere il tuo post elegante e permettere agli utenti di fare Scan. Questo termine rappresenta la possibilità dei lettori di passare da un paragrafo all’altro e decidere se leggerlo o meno grazie al titolo del paragrafo. La suddivisione in paragrafi permette al tuo lettore di decidere prima cosa leggere o no. In questo modo gli farai risparmiare tempo. Tranquillo, non avrai perso tu del tempo nello scrivere quel paragrafo se poi non viene letto. Ricorda che ci sono sempre i motori di ricerca e devi sempreposizionarti al meglio.
Crea dei post correlati
Cerca di dare sempre il massimo di te stesso in ogni post. Cerca allo stesso tempo di dare al tuo lettore il meglio del meglio. Se sul tuo blog sono presenti altri articolo che trattano lo stesso argomento, allora puoi linkarli direttamente nel post, oppure puoi installare un plugin che ti permette di visualizzare, a fine post, quali sono quelli correlati:
In questo modo l’utente continuerà a rimanere sul tuo sito/blog traendo i seguenti vantaggi:
aumento delle pagine visualizzate sul blog;
aumento del tempo di permanenza sul blog;
aumento della fidelizzazione del lettore;
aumento probabilità di vendita di un prodotto, corso o servizio.
5. Scrivi piccole frasi
Scrivere su Internet è differente da scrivere un libro o un tema a scuola. L’ho già detto nelle righe precedenti e non mi stancherò mai di ripeterlo. Il compito del blogger o di chi scrive i post è quello che mantenere viva l’attenzione del lettore. Uno dei metodi più pratici è quello di scrivere brevi frasi. Non c’è bisogno di fare poemi e frasi infinite contenenti dieci virgole e nove punti e virgola. Le frasi devono essere sintetiche. Non avere paura di abbondare con i punti. Non siamo a scuola e nessuno ci darà un brutto voto. Più punti adotterai e più chiara sarà il tuo pensiero.
La famosa “Call to action” ovvero chiamata all’azione. Alla fine di ogni post non dovresti mai dimenticarti di suggerire ai tuoi lettori di compiere un’azione. Può trattarsi di iscriversi alla tua newsletter, può trattarsi di visitare il tuo canale youtube, di visitare un link, di cliccare su di un banner e così via.
È importante che tu dia degli “ordini”. Gli ordini sono lo strumento più persuasivo che ci sia.
Hai mai visto Paolo Bonolis all’azione? Quando lui conduce la trasmissione e chiama delle persone dal pubblico queste si rifiutano sempre. Tuttavia lui insiste, insiste e insiste fino al punto in cui loro cedono.
Rendi il tuo blog un forte strumento di intrattenimento per i tuoi lettori e avrai il successo che meriti.
Scrivere è un’attività molto piacevole quando ci sentiamo ispirati e abbiamo le idee chiare sull’argomento che vogliamo trattare, tanto che le nostre dita sulla tastiera scorrono come se stessimo suonando il pianoforte. La difficoltà sorge nel momento in cui ci troviamo davanti ad un foglio bianco, che sia in formato word oppure nella versione cartacea tradizionale, e ci sembra di avere un muro di marmo da dover abbattere. E dentro di noi sentiamo rieccheggiare la frase “E adesso? Cosa scrivo?”
In effetti non è semplice trovare nuove idee, spunti e temi nuovi da trattare in un articolo di un blog, sul quale magari pubblichiamo diverse volte durante la settimana. È necessario, quindi, metterci un po’ di ingegno e anche di fantasia per dar vita a contenuti che stimolino l’interesse dei nostri lettori e mantengano il nostro blog all’altezza delle aspettative di chi ci segue.
Per prima cosa, è importante capire quali sono gli argomenti che interessano al nostro pubblico. Certo, questo non vuol dire essere monotematici, anzi, c’è sempre spazio per introdurre nuove idee (anche perché, in fondo, il blog è nostro) e incuriosire i nostri lettori. Tuttavia, è bene tenere in considerazione le preferenze di chi ci segue. A tal proposito possiamo riprendere articoli più datati, che sono piaciuti in modo particolare, approfondendoli e arricchendoli di nuove informazioni, così da dare un’idea di continuità in ciò che facciamo.
In secondo luogo, possiamo scrivere di ciò che ci appassiona. Questo ci permetterà di trovare idee più facilmente e di scrivere con maggiore fluidità. È inutile puntare troppo solo su contenuti di moda sul web – e magari solo temporaneamente – che non sentiamo in linea con le nostre idee o che in questo momento non fanno parte del nostro bagaglio di conoscenze. Scrivere dev’essere un piacere e non una forzatura.
Possiamo arricchire il nostro blog con interviste. Questo permetterà di alternare la tipologia di testi da offrire ai lettori e anche a noi di variare il nostro modo di scrivere: riportare le domande e le risposte darà un determinato tipo di ritmo al testo e, come detto sopra, anche al blog. La scelta della persona da intervistare è indubbiamente legata all’argomento che vogliamo trattare e al ruolo che questa riveste nel settore di riferimento. Naturalmente, se la persona è nota gioverà ulteriormente alla condivisione del nostro post e, magari, all’incremento di visite al blog.
Dato che il blog è nostro, perché non parlare di noi ogni tanto? Chi segue un blog (come me, ad esempio) è curioso di sapere chi “c’è dietro”, quali sono i suoi interessi, le sue esperienze (sia quelle positive che quelle negative, tutto serve!) e i suoi pensieri. L’importante è non diventare troppo autoreferenziali e parlare solo di noi stessi, ne conseguirebbe una perdita di pubblico e una web reputation poco positiva.
Invece di essere gli unici autori del nostro blog, potremmo collaborare con altri web writers e aprire il nostro blog a guest post oppure scrivere articoli a più mani. Le idee degli altri e il loro modo di scrivere costituiscono una ricchezza ed una risorsa importante per noi ed anche per i nostri lettori, che possono così avere più punti di vista su una determinata questione (ed essere maggiormente interessati a seguirci!).
Un’ulteriore idea potrebbe venire dalle domande che ci pongono i lettori: invece di dare risposte singolarmente, potremo radunare alcune delle domande più frequenti oppure simili tra loro e scrivere un articolo che risponda ad esse. Così facendo, eviteremo di dover rispondere magari cento volte alla stessa domanda e i lettori potranno avere un articolo specifico, da cui poi, chissà, potrebbero sorgere altre domande…
Infine, perché non produrre video o infografiche, invece di trattare un argomento solo ed esclusivamente a parole? Il nostro blog avrebbe così contenuti davvero vari e offerti con svariate modalità, in modo da raggiungere diverse tipologie di lettori. Non a tutti piace leggere testi, molti preferiscono vedere un video o cogliere un concetto tramite un’immagine. Con queste modalità anche la nostra creatività sarà sicuramente appagata.
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